«Alle superiori ho imparato solo tecnologie antiquate»: per fortuna si può rimediare
Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Gioele Negri, 19 anni, oggi con un contratto di apprendistato in Noovle. Sono di Giussano, un paesino in provincia di Monza e Brianza, e nel giugno dello scorso anno mi sono diplomato all’Istituto Tecnico Informatica e Telecomunicazioni presso i Salesiani di Sesto San Giovanni. Ho scelto proprio questo indirizzo perché mi sono sempre piaciute molto le materie tecniche e la tecnologia e, fortunatamente, tutte le aspettative che avevo quando mi sono iscritto all’istituto tecnico sono state pienamente soddisfatte dal lavoro che faccio oggi.Durante il percorso scolastico ho svolto due tirocini in alternanza scuola lavoro: il primo è durato una sola settimana ed era presso la Nexths di Seregno dove ho prestato assistenza e fatto riparazione hardware e software. Il secondo è stato più lungo ed è, infatti, durato cinque settimane presso la Telbe engineering: in questo caso ho svolto il compito di installatore di apparati di rete, di videosorveglianza, allarmani e impianti elettrici. Ho avuto un tutor che mi ha inserito in azienda e alla fine permesso di lavorare come un normale tecnico, svolgendo tutte queste attività. Entrambe le esperienze sono state molto interessanti, ma in nessuno dei due casi ho ricevuto un rimborso spese.In entrambi gli stage ho avuto degli ottimi tutor che hanno saputo insegnarmi il mestiere e farmi capire come funziona il mondo del lavoro, dandomi consigli anche sul come rapportarmi con i clienti o i partner.Presa la maturità è iniziato il confronto con il mondo del lavoro. Così tramite un dipendente già assunto ho consegnato nel mese di luglio il mio curriculum alla Noovle. Sono stato chiamato per un colloquio e alla fine mi è stata fatta una proposta di stage di sei mesi a 600 euro al mese più buoni pasto da 5,20 euro. Logicamente ho accettato e cominciato il mio tirocinio con il ruolo di sviluppatore software backend in Java il 3 settembre 2018. Non ricordo moltissimo del mio primo giorno di stage, tranne il fatto di essere stato accolto molto bene dai miei poi futuri colleghi di lavoro, che ancora oggi mi affiancano e con cui mi trovo benissimo. Durante tutto il tirocinio avevo un tutor che mi ha indirizzato su tutte le tecnologie utilizzate in azienda, aiutandomi a studiare quegli argomenti che per me erano difficili.Finito lo stage, nel marzo di quest’anno, mi è stato proposto un contratto di apprendistato 5° livello del commercio con una Ral di circa 25mila euro l’anno. Non potevo certo rifiutare e così ho accettato e continuato a lavorare in Noovle ma come un dipendente a tutti gli effetti! Al momento la mia vita non è cambiata molto, anche se sto progettando nel breve periodo di andare a vivere per conto mio, ma per ora non è una priorità. Grazie al mio stipendio, però, sono stato in grado di comprarmi una macchina e alcune attrezzature per i miei hobby, che sono la fotografia e il calisthenics, un allenamento basato sulla ginnastica a corpo libero. Il mio ruolo non è cambiato rispetto allo stage visto che continuo ad essere uno sviluppatore software in java: in pratica per chi non conoscesse la materia mi occupo di sviluppare applicativi, principalmente RESTFul, per integrare diversi sistemi. La mia giornata comincia la mattina alle 9 e termina alle 18 con una pausa di un’ora per il pranzo. Quello che è cambiato rispetto al periodo del tirocinio è l’esperienza: continua ad aumentare e pian piano conosco sempre meglio il mondo del Cloud, in particolare quello di Google e della programmazione java con i suoi standard e le best practice.In futuro mi piacerebbe continuare a lavorare in aziende di sviluppo software cloud, come Google ma anche Amazon, fino a riuscire ad arrivare a gestire un mio team di sviluppo. Sono ancora all’inizio, però, e ce n’è di strada da fare. Quello che so con certezza è che non mi interessa anche in futuro iscrivermi a un corso universitario, quanto piuttosto studiare per acquisire delle certificazioni o fare pratica all’interno di alcuni progetti. E Noovle è di aiuto in questo campo visto che permette ai suoi dipendenti di iscriversi alla piattaforma di Coursera [ndr. una piattaforma che offre corsi di alta qualità aperti alle masse – Massive Open Online Courses – dalle migliori università del mondo. Il corso di per sé è gratuito ma bisogna pagare se si vuole ottenere il certificato relativo. Il costo dell’abbonamento annuale per singolo utente è di 400 dollari]. Al momento mi sto impegnando per prendere la certificazione di Cloud developer, che permette di conoscere i prodotti principali della piattaforma google e le best practices su come utilizzarli.Prima di oggi non conoscevo la Repubblica degli stagisti, ma penso che sia un progetto interessante e decisamente utile visto che tutela gli stagisti del nostro Paese. In particolare grazie alla Carta dei diritti dello stagista che consente alle aziende che la rispettano di non sfruttare gli stagisti. La mia esperienza di stage in Noovle è stata ottima ma in Italia, oggi, esiste un grande problema nel mondo dei tirocini ed è dovuto al disallineamento tra quello che ti viene insegnato a scuola e quello che, invece, chiedono le aziende. Nel mio caso durante le superiori mi erano state insegnate tecnologie ormai considerate antiquate. Me ne sono accorto e così ho iniziato ad approfondire alcuni temi per conto mio e una volta arrivato in Noovle avevo una vaga idea di come funzionassero le cose. Poi grazie alla disponibilità dei miei colleghi e ai loro insegnamenti ho ulteriormente colmato questo gap. Credo, poi, che la scuola utilizzi metodi di insegnamento ormai vecchi. Ci sono alcuni video in rete esaustivi sul tema: una scuola che dovrebbe preparare i giovani al futuro ma utilizza le stesse modalità di insegnamento del passato. Una scuola che cerca di far diventare tutti uguali nonostante, per la mia esperienza nel mondo del lavoro, le aziende ricerchino persone versatili, che pensano fuori dagli schemi e che siano molto svegli nella risoluzione dei problemi. Testimonianza raccolta da Marianna Lepore