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La Carta dei diritti dello stagista ispira Regioni, associazioni politiche e siti web a tutelare gli stagisti. A cominciare dal rimborso spese

In principio fu la Carta dei diritti dello stagista. In questo documento, lanciato nell'aprile del 2009 come "manifesto delle idee" della Repubblica degli Stagisti e base dell'iniziativa Bollino OK Stage volta a responsabilizzare le imprese italiane a un utilizzo corretto dello strumento del tirocinio, uno dei punti più importanti era quello relativo al rimborso spese. «Gli stagisti devono percepire un rimborso spese adeguato a coprire le spese vive (alloggio, vitto, trasporti) e commisurato all’età, alla scolarità,  alle competenze pregresse e all’apporto fornito all’ospitante» si legge infatti al punto 6 della Carta: «Tale rimborso spese può essere quantificato come segue: almeno 250 euro netti mensili per diplomati e studenti universitari; almeno 500 euro netti mensili per laureati; per chi ha diploma di master Mba o di secondo livello, una cifra superiore a discrezione di ciascuna azienda ospitante. Gli stage gratuiti devono essere limitati ai progetti di alternanza scuola-lavoro dedicati agli studenti delle scuole secondarie». Una dichiarazione di guerra agli stage gratuiti, dunque. Malgrado la normativa vigente non preveda l'obbligo di pagare gli stagisti da parte delle aziende e degli enti che li ospitano. Sono passati quasi due anni da quando la Repubblica degli Stagisti ha avviato la battaglia, e finalmente anche altri hanno deciso di scendere in campo per sostenere questa istanza.Prima di tutto la Regione Toscana, che sulla base del libro La Repubblica degli stagisti - come non farsi sfruttare (Laterza) ha avviato una riflessione e ha deciso di agire. «Si tratta di una battaglia politica» ha dichiarato lunedì sera il presidente della Regione Enrico Rossi durante un incontro pubblico a Firenze «perché i giovani che in Toscana fanno stage ricevano almeno un rimborso. Una lotta giusta per affermare il diritto a ricevere un compenso per la propria opera: il rimborso dà dignità». Motore di questa iniziativa il gruppo dei Giovani Democratici di Firenze - guidati da Andrea Giorgio e da Patrizio Mecacci, neoeletto segretario cittadino del PD - da tempo attento all'attività e alle battaglie della Repubblica degli Stagisti.In concreto, la Regione Toscana presenterà entro il giugno dell'anno prossimo una delibera di giunta per prevedere, all'interno del più ampio pacchetto giovani, una misura per incentivare le imprese a dare ai propri stagisti almeno 250 euro al mese di rimborso spese: di suo, la Regione si impegnerà a integrare questo emolumento con 150 euro al mese a favore del tirocinante, e a premiare l'azienda che proceda all'assunzione al termine del percorso formativo, con un contratto a tempo indeterminato, con un bonus di 6mila euro. Il tutto finanziato con i denari del Fondo sociale europeo, che ad oggi invece praticamente in tutte le regioni vengono investiti "a pioggia" in corsi di formazione di qualità talvolta dubbia, troppo spesso utili, più che a formare i giovani a un mestiere spendibile sul mercato del lavoro, ad arricchire le società che organizzano questi corsi. La Toscana è quindi ufficialmente la prima Regione che raccoglie l'appello contenuto nelle ultime pagine del libro La Repubblica degli stagisti.Ma anche Fli, il neonato partito di Fini, ha deciso a novembre di scendere in campo e con la sua associazione Libertiamo si è impegnato a dare battaglia a stage e praticantati gratuiti. La miccia qui è stata un'inchiesta della Repubblica degli Stagisti sull'ente pubblico Inps, che violando il codice deontologico forense si rifiuta di pagare i laureati in giurisprudenza che svolgono presso i suoi uffici il praticantato per diventare avvocati. I giovani di Libertiamo hanno segnalato questa denuncia al deputato Fli Enzo Raisi, che ha immediatamente presentato un'interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro Sacconi - purtroppo ricevendone una risposta lacunosa e insoddisfacente, una sorta di non-risposta (v. il video su Stagisti TV). Libertiamo ha poi lanciato, in occasione del primo evento pubblico di Fli a Perugia, l'iniziativa «No agli stage gratuiti», riassumendo così la questione: «Se lavori ma non ti pagano, ti mantiene papà. Se ti offrono uno stage gratuito a Milano, e tu sei di Cosenza, è lui che ti paga l’affitto. O no? Questo, amici, non è mercato. Non è libertà. Non è futuro». Quattro gli obiettivi di Libertiamo: «Fare in modo che lo stage sia davvero il primo passo nel mondo del lavoro; permettere a stagisti e praticanti di rendersi economicamente indipendenti; garantire che, per i già laureati, stage e praticantato siano regolarmente retribuiti; rendere trasparenti i termini contrattuali: condizioni, mansioni, riconoscimento economico, durata, prospettive». Detto in parole povere: «Ci battiamo insomma perché gli stage diventino anche in Italia quello che già sono in tutti i paesi europei e negli Stati Uniti: un investimento sul futuro, ma con una remunerazione nel presente». Una parte dei militanti ha espresso perplessità, utilizzando la pagina Facebook aperta ad hoc per presentare l'iniziativa per pubblicare commenti intrisi di scetticismo (tipo: «Il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore è una faccenda privata. Che lo stato ne resti fuori una volta per tutte») ma i promotori dell'iniziativa - in testa Piercamillo Falasca - la difendono con vigore: «Non siamo contro le aziende, non siamo contro la flessibilità nel lavoro. Siamo per il riconoscimento economico del suo valore».E sul web è nata un'altra iniziativa simile, ideata da un gruppo di giovani di cui fa parte anche la lettrice della Repubblica degli Stagisti Elisa Paradivino e promossa dal sito Scambieuropei (criticato in passato dal suo pubblico per aver pubblicato notizie relative a stage gratuiti). Si chiama «Il manifesto dello stagista» e si propone di raccogliere firme per pungolare la politica a modificare la normativa sugli stage in tre punti: «Se lo stage non è curriculare (non è svolto per motivi scolastici o universitari) deve prevedere un rimborso spese»; «La somma minima per il rimborso spese deve essere così prevista: 200 euro al mese per studenti di scuola superiore, 400 euro al mese per diplomati con laurea triennale, 500 euro al mese per laureati con laurea specialistica»; «Gli stage non possono essere svolti oltre i 18 mesi dalla fine di un corso di studi (scuola superiore, università, master, corso professionale)».Tutte queste iniziative sono il segno evidente che i semi che la Repubblica degli Stagisti ha sparso - e che continuerà a spargere - stanno dando i primi germogli. Ora bisogna continuare a combattere, tutti insieme: l'unione fa la forza, portando avanti - ciascuno con la sua modalità, nel suo territorio, con gli interlocutori a suo avviso più adatti - la battaglia affinché uno o più principi della Carta dei diritti dello stagista vengano messi in pratica, coinvolgendo i politici, gli amministratori, gli imprenditori, gli accademici più sensibili alla tematica.Le guerre si vincono così, una battaglia alla volta, un passo alla volta. L'obiettivo finale infatti, almeno per la Repubblica degli Stagisti, non è solo quello di garantire a tutte le persone che compiono un percorso di tirocinio un minimo di rimborso spese, bensì quello - ben più ambizioso - di rendere più forti i giovani italiani nel mercato del lavoro, nelle istituzioni, nella società civile. Rendere questa Italia, parafrasando Alessandro Rosina, finalmente un paese per giovani.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Il presidente della Regione Enrico Rossi promette: «In Toscana ricevere dei soldi per uno stage sta per diventare un diritto»E anche:- Parlamento europeo, risoluzione contro i tirocini gratis e le aziende che sfruttano gli stagisti- Mae-Crui, la vergogna degli stage gratuiti presso il ministero degli Esteri: ministro Frattini, davvero non riesce a trovare 3 milioni e mezzo di euro per i rimborsi spese?- Sulla gravità della violazione del codice deontologico forense da parte degli enti pubblici: l'editoriale di Eleonora Voltolina- Polemica negli USA sugli stage gratuiti dopo un articolo del New York Times: forse sono illegali

Cinquanta stage nelle agenzie europee con rimborsi oltre i mille euro al mese. Tutti i dettagli per candidarsi

Tra le opportunità di stage all'estero, quelle offerte dalle agenzie dell'Unione europea  sono senz'altro da tenere sott'occhio - specie perché è quasi sempre previsto un congruo rimborso, spesso superiore ai mille euro netti mensili. Ecco dove è possibile fare domanda  in questo momento. Scadono venerdì 10 dicembre le candidature per sei tirocini all'Era, European railway agency, che dalla cittadina francese di Valenciennes lavora per sviluppare reti ferroviarie sicure e ben integrate a livello europeo. A seconda dell'unità scelta, gli stage durano da tre a cinque mesi (si inizia a marzo 2011), con rimborso di 1047 euro netti e viaggi di andata e ritorno rimborsati. Per gli stagisti con disabilità il basic grant sale invece a 1500 euro. Necessaria la laurea triennale - meglio se in discipline tecnico-scientifiche, ma non mancano chances per gli altri - e un'ottima conoscenza dell'inglese. Si possono candidare anche gli studenti di specialistica e, in seconda battuta e senza rimborso, i dipendenti pubblici o privati che stiano studiando tematiche coerenti con l'Era. Come per quasi tutte le altre agenzie, è escluso chi a qualsiasi titolo abbia già prestato servizio in un corpo dell'Ue. Gli interessati devono scaricare l'application form, compilarlo (preferibilmente in inglese o francese) e allegarlo ad una mail a traineeships [chiocciola] era.europa.eu con le scansioni dei documenti richiesti. Gli esiti a metà gennaio. Finora, per sei posti e un budget annuale di 30mila euro, sono quasi 120 le candidature pervenute. Nel 2009, anno di partenza del programma, le candidature erano state 115 ma tra i 6 ammessi non c’era stato nessun italiano. Per la Efsa, European food safety agency, di Parma c'è tempo fino al 17 dicembre: 25 tirocini da sei a dodici mesi - a seconda del numero di candidature e delle esigenze delle unità - in uno dei più importanti organi di consulenza scientifica in tema di sicurezza alimentare e protezione di animali e vegetali. Il rimborso è di 1067 euro netti mensili, più un contributo sulle spese di viaggio (disciplinato nei dettagli; è bene leggere le norme interne). Laurea triennale e buon inglese rimangono requisiti essenziali, mentre sono esclusi solo quanti hanno già fatto esperienza nell'agenzia. Per candidarsi si deve scaricare e compilare il modulo di domanda, che va poi stampato, firmato, scansionato e allegato in pdf ad una mail a traineeships [chiocciola] efsa.europa.eu. Solo dopo una prima scrematura ai candidati verrà chiesto di fornire tutti i documenti di supporto, compresa la certificazione di assicurazione sanitaria (il modello E111). La EMCDDA, European monitoring center for drugs and drug addiction raccoglie, analizza e divulga informazioni su droghe e tossicodipendenze, monitorando la situazione europea. Di base a Lisbona, proprio da quest'anno 2010 offre stage retribuiti di almeno sei mesi per laureati almeno triennali con un'ottima conoscenza dell'inglese; particolarmente apprezzate le discipline sociali e giuridiche. I 20mila euro di budget annuale servono in gran parte per rimborsare sette tirocinanti: 960 euro netti mensili, più il viaggio di andata e ritorno pagato. La scadenza da segnare è il 31 dicembre. Entro questa data dovranno pervenire all'indirizzo traineeships [chiocciola] emcdda.europa.eu application form e curriculum europeo in inglese. Possibile anche un colloquio telefonico. Solo i vincitori verranno contattati, entro fine marzo, e l'inizio del tirocinio avverrà tra quella data e giugno 2011. In virtù dell'altro numero di candidature spontanee, anche in assenza di una vacancy (la prima nel 2010 con 193 partecipanti), l'agenzia dal 2008 offre anche tirocini non retribuiti, e nella domanda va specificato per cosa si concorre. Rimangono bassi i numeri anche per questa tipologia di stage: sei le vincitrici - tutte donne - nel primo anno; tre nel 2009, tutti maschi, e sette nel 2010, più equamente distribuiti. Un solo italiano tra questi, ancora in servizio. Per gli stage non pagati l'età media è piuttosto bassa, intorno ai 23 anni. Da Lisbona a Dublino: qui ha sede l'Eurofound, European foundation for the improvement of work and living conditions, che dal 1975 fornisce informazioni e consulenze a sindacati, organi istituzionali, datori di lavoro. Una volta all'anno offre  sette stage da tre a cinque mesi nel suo quartier generale, ma anche negli uffici di Bruxelles, con un basic grant di 1277 euro (con una maggiorazione del 50% per i disabili) e rimborso viaggio. Chi ha almeno una laurea triennale e sa l'inglese ha tempo fino al 14 gennaio 2011 per le candidature: dopo la registrazione al sito, bisogna compilare il form e inviarlo a efhr [chiocciola] eurofound.europa.eu. I certificati vanno inviati solo se preselezionati, e in quel caso si ha un buon 30% di possibilità di farcela. Infine, si chiude il 30 gennaio la finestra di candidatura dell'Ecdc, European Center for disease prevention and control, che ha il compito di individuare e valutare eventuali pericoli infettivi. Operativo dal 2005 a Stoccolma,  offre due volte all'anno sei tirocini da tre a sei mesi con viaggio pagato e un rimborso netto di 1207 euro mensili (1800 per i disabili, e il budget per questa tornata è più consistente, 70mila euro contro i precedenti 64mila). Tra le lauree triennali, particolarmente apprezzate le discipline medico-scientifiche. All'indirizzo traineeship [chiocciola] ecdc.europa.eu vanno spediti lettera di presentazione, curriculum in inglese e scansioni dei certificati. Sempre alta la competizione: per dodici posti sono state 199 le domande pervenute nel 2009. Massiccia - oltre il 90% - la presenza femminile, con un età media vicina ai 28 anni. Annalisa Di Palo Per saperne di più su questo argomento, leggi anche: - Unione europea, Era e Cedefop offrono stage da oltre mille euro al mese: candidature aperte fino a metà agosto - Sei opportunità di stage da 1100 euro al mese al Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma: candidature aperte fino al 30 aprile

Per chi vuole raccontare la sua tesi di laurea a un pubblico di aziende interessate, il 3 dicembre a Milano c'è Tesicamp

Per la maggior parte degli studenti universitari la tesi di laurea è un momento molto importante, ma troppo spesso fine a se stesso. Ben vengano quindi le iniziative che permettono a laureandi e neolaureati di valorizzare questo lavoro, mettendo magari a frutto il tempo e l'impegno investiti per attirare l'attenzione di qualche azienda interessata al tema che la tesi sviluppa.Con questo obiettivo è nato nell'estate del 2009 Tesicamp, da un'idea di Alberto D’Ottavi, Luca Galli e Ivan Montis: i primi due docenti presso la NABA di Milano, il terzo alla Cattolica. Un evento organizzato ad hoc per permettere ai giovani di esporre - nell'arco di un quarto d'ora - la propria tesi. La prima edizione di Tesicamp si è svolta nell'ottobre del 2009 a Milano, a Palazzo Giureconsulti [nell'immagine a fianco, un momento dell'evento], negli spazi messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano che dell'iniziativa è anche promotrice. A sentire i 35 partecipanti c'erano un centinaio di persone, tra cui i rappresentanti di una quarantina di aziende, e poi docenti universitari, liberi professionisti e altri studenti.Tesicamp torna venerdì 3 dicembre con una nuova edizione, sempre a Milano, a Palazzo Turati in via Meravigli. La partecipazione è aperta a tutti i giovani neolaureati o laureandi che abbiano scritto una tesi sull’innovazione digitale nei campi della comunicazione, del marketing dei new media, delle arti e del design e a tutte le aziende e liberi professionisti alla ricerca di giovani di talento da inserire nel proprio organico. Alle 17, al termine delle esposizioni, ci sarà una tavola rotonda dedicata al tema dell'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: tra i relatori Eleonora Voltolina, direttore della Repubblica degli Stagisti; Ruggero Eugeni, direttore dell'Almed;  Italo Vignoli, socio della Federazione relazioni pubbliche italiana; e Fabiano Lazzarini, 36enne general manager di IAB Italia; a moderare ci sarà Alberto D’Ottavi.Per partecipare non ci sono grossi sbarramenti o selezioni all'ingresso, a parte le tesi palesemente fuori tema: ciascun candidato deve  però ripensare la propria e riadattarla per farla stare nel format dei 15 minuti. Un paio di giorni prima dell'evento gli organizzatori comunicano ai partecipanti l’ordine di presentazione, stabilito raggruppando le tesi per argomento. Le sale sono attrezzate con videoproiettore, pc e impianto audio: così chi espone il proprio lavoro può farlo attraverso presentazioni powerpoint e magari anche video.Le università con cui Tesicamp è in contatto (l'Alta scuola di media e design della Cattolica, la Scuola di media design e arti multimediali di NABA e la Iulm) segnalano gli allievi migliori, ma l'evento è aperto anche alle autocandidature: l'anno scorso la maggior parte dei partecipanti proveniva da atenei milanesi, ma c'era anche qualcuno da Bologna e addirittura da Napoli. Per i ragazzi la partecipazione è rigorosamente gratuita, così come per le aziende e in generale per il pubblico. I costi dell'evento sono coperti dagli sponsor e dalla Camera di Commercio di Milano che offre un finanziamento a fondo perduto.Grazie alla precedente edizione di Tesicamp qualcuno è riuscito addirittura a trovare lavoro: è il caso di Valentina Spotti, assunta con un contratto a progetto da un sito web. Due partecipanti, Elena Favilli e Stefano Besana, hanno vinto una borsa di studio da 20mila euro legata a un progetto di Telecom Italia. Altre due tesi infine sono state selezionate per iniziative specifiche: quella di Alessandro Fontana per Milano in digitale, quella di Angelo Penone per Start up Night. Chi vuole candidarsi può farlo compilando il modulo di registrazione sul sito di Tesicamp.Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Panoramica sui premi di laurea in scadenza tra novembre e gennaio 2011. E con le borse di studio l'estero è più vicino- Il deputato Aldo Di Biagio spiega la sua interrogazione: «Bisogna difendere chi ha lauree "deboli" dalla discriminazione nelle selezioni»- Ingegneria ma non solo: quali sono le lauree più utili per trovare lavoro?

Panoramica sui premi di laurea in scadenza tra novembre e gennaio 2011. E con le borse di studio l'estero è più vicino

Gli studenti italiani che ricevono di borse di studio universitarie sono meno dell'11%, scrivono Marco Iezzi e Tonia Mastrobuoni nel volume "Gioventù sprecata". Di questi, i tre quarti alla luce di un reddito familiare basso, mentre solo per il 3,7% in base al merito. E allora la Repubblica degli Stagisti ha raccolto i bandi in scadenza per premi di laurea e borse di studio all'estero. È stata prorogata a lunedì 29 novembre la scadenza del programma "Science and Arts Fellowship China" del Miur, Ministero dell'istruzione, per borse di studio e tirocini semestrali da utilizzare nell'anno accademico 2010/11 e destinati ai laureati nel settore delle arti e delle scienze. 25 posti in tutto, cinque dei quali per chi proviene dal settore Afam,  Alta formazione artistica e musicale - conservatori e accademie ad esempio. Destinazione Cina, con un rimborso forfettario di 7500 euro netti di cui metà alla partenza, che dovrebbe avvenire nei primi mesi del nuovo anno. Servono una laurea almeno triennale e un progetto di studio o stage da svolgere nell'università o ente ospitante, che spetta al candidato individuare, magari approfittando di partenariati già in corso nella propria università. La domanda va spedita al Miur entro il 29 sia via mail all'indirizzo dgainternazionali [chiocciola] postacert.istruzione.it, oppure dgsi [chiocciola] postacert.istruzione.it (quello precedente è stato disattivato in seguito ad un attacco informatico, ma le domande lì pervenute sono valide) che per posta, in inglese e in italiano. Attenzione all'articolo 8 del bando: le domande vanno inviate esclusivamente da una casella di posta elettronica certificata. I candidati idonei verranno convocati a colloquio a Roma a inizio dicembre; entro fine anno dovrebbero uscire le graduatorie.  Scade invece il 26 novembre l'azione di mobilità che l'università di Siena riserva ai suoi studenti (almeno al terzo anno) e laureati (da non più di tre anni). 35 borse di studio di 12 o 6 mesi presso università di America latina, Australia, Stati Uniti e Giappone. In base alle destinazioni cambiano i requisiti e l'articolazione delle borse (si rimanda all'allegato A) ma spesso viaggio, alloggio e assicurazione sono a carico dei vincitori. Il      contributo dell'università, erogato per l'80% all'inizio, coprirà una piccola parte delle spese totali e al momento non c'è nemmeno una cifra esatta: dipenderà «dalle richieste ritenute ammissibili». Di queste borse, una è per un tirocinio annuale come teaching assistant presso il Vassar College di New York, con un contributo di 5mila dollari per 12 ore settimanali, più mensa gratis (spese di viaggio e assicurazione sono a carico). La domanda cartacea deve pervenire all'ufficio relazioni internazionali entro le 13 di venerdì 26 (non fa fede il timbro postale). Gli studenti dell'ateneo senese che vogliono approfondire l'inglese possono concorrere anche per sei borse di studio estive di un mese, tre per New Yersey institute of technology e tre per il King's College di Cambridge. Nel primo caso l'università paga tasse universitarie, vitto e alloggio; nel secondo, alloggio più un contributo in denaro che, assicura il bando, sarà sufficiente per tutto il soggiorno, ma che al momento non viene quantificato. In entrambi i casi per partecipare la media non deve scendere sotto i 27/30. Anche qui c'è tempo fino alle 13 del 26 novembre. Scade quel giorno anche il premio "Federbim Valsecchi 2010" della Federazione nazionale dei consorzi di bacino imbrifero montano, che in memoria del senatore Athos Valsecchi seleziona le sei migliori tesi o elaborati (progetti di fattibilità, ricerche, anche societarie) sulle energie rinnovabili e sulla green economy. Il migliore si aggiudica 4mila euro; seguono premi da 2500, 1500, e tre premi da mille euro l'uno. Possono concorrere le tesi discusse tra il primo gennaio 2008 e il 30 ottobre 2010. Elaborati e domanda devono pervenire alla Federazione entro le 12 del 26 novembre, a mano o per raccomandata. Entro il 21 dicembre gli esiti, che verranno presentati in una manifestazione pubblica a Chiavenna. Ai laureandi del corso specialistico in Economia e finanza di Cà Foscari può interessare il premio di laurea "Roberto Ricoveri": poco più di 2.300 euro lordi alla migliore tesi sul credito per le piccole e medie imprese, corrisposti dal Consorzio per lo sviluppo delle università a Venezia. Due terzi della somma verranno versati alla vincita, un terzo dopo la laurea, che deve avvenire nell'anno accademico 2010/11. La domanda, insieme a una descrizione del progetto di tesi, deve pervenire al dipartimento di economia entro il 30 novembre; il vincitore verrà comunicato sul sito prima del 20 dicembre.  Da una sponda all'altra dell'Italia: il comune di Savona fino al 1 dicembre mette in palio un premio di laurea da 1500 euro per i laureati residenti nella sua provincia. Può partecipare chi ha svolto un elaborato legato al territorio, discutendolo a partire dall'anno accademico 2008/09 ottenendo una votazione non inferiore ai 100/110. La domanda deve pervenire al comune entro le ore 12, insieme agli allegati indicati, anche in forma autocertificata. A chi tra il primo gennaio 2008 e il 15 novembre 2009 si è laureato all'Università Cattolica in Giurisprudenza, Scienze politiche, Sociologia o Economia  può  interessare il premio di laurea "Vito Milano", intitolato al segretario della Cisl Milano scomparso nel 2006. Proprio dal sindacato milanese e dalla Fim-Cisl Lombardia vengono messi in palio i 1500 euro della borsa, destinati alla migliore tesi in diritto del lavoro, diritto sindacale e storia del movimento sindacale. Le candidature (domanda in carta libera con le proprie generalità, tesi e certificato di laurea con esami) vanno inviate al rettorato dell'università entro il 15 dicembre. La premiazione avverrà durante una seduta di laurea di Giurisprudenza. Ingegneria, giurisprudenza, scienza politiche ed economia e commercio sono invece le discipline a cui il Cei, Comitato elettronico italiano, riserva tre borse di studio da 2.600 euro lordi l'una. Premiate le tesi sull'attività normativa nel settore di indagine discusse dopo il primo dicembre 2009 o entro il 15 dicembre 2010. I candidati devono far pervenire copia del lavoro agli uffici di Milano entro il 23 dicembre 2010. Il premio, giunto alla sua quindicesima edizione, verrà consegnato durante una cerimonia pubblica, presumibilmente in tarda primavera 2011. A chiudere il 2010 altre due scadenze. Hanno tempo fino al 31 dicembre tutti i ricercatori europei che abbiano curato un lavoro inedito e originale su nazional-socialismo e genocidi. Per loro la fondazione Auschwitz, con sede a Bruxelles, ha istituito gli omonimi premi da 6.250 e 3.125 euro netti, quest'ultimo intitolato a Jacques Rozemberg. Tre le copie da spedire, insieme agli allegati indicati nel bando. La sessione di premiazione si terrà a giugno 2011 al municipio di Bruxelles. Scade l'ultimo giorno dell'anno anche il "Premio Lunigiana Storica", promosso dall'Universitas Lunianiensis e dal Comune di Licciana Nardi, rivolto a tutti coloro che hanno approfondito temi o personaggi legati al territorio della diocesi di Luni. Due le sezioni per cui concorrere. La prima premia i migliori con 3mila,  2.500 e 2mila euro, rispettivamente per tesi di dottorato, laurea specialistica e triennale, purché discusse non prima del 2006. Un premio speciale assegna poi 2mila euro alla migliore tesi di attualità sulla Lunigiana. La sezione "giornalismo e documenti televisivi"  mette invece in palio 5mila euro per tv e giornali che, non prima del gennaio 2008, hanno trasmesso o pubblicato materiale che valorizza cultura e natura del luogo. Gli interessati devono spedire al Comune di Licciana entro il 31 dicembre (fa fede il timbro postale) due copie cartacee e una digitale della tesi (per la sezione tv e giornali, copia degli articoli o delle registrazioni).Annalisa Di Palo Per saperne di più su questo argomento, leggi anche: - Neolaureati, otto concorsi premiano le migliori tesi di laurea: oltre 40mila euro il montepremi complessivo  

Stage, ti voglio in tutte le lingue dell'Ue: 60 tirocini da 1200 euro per traduttori al Parlamento europeo. Candidature fino al 15 novembre

I tirocini al Parlamento europeo sono un'occasione per imparare e aggiungere prestigio al proprio curriculum, senza svuotarsi le tasche o attingere a quelle di mamma e papà. Il rimborso infatti, tra basic grant e agevolazioni, può toccare i 1.500 euro lordi al mese: un miraggio lontano per i tirocinanti delle istituzioni italiane. Del resto il Parlamento Ue ha apertamente dichiarato guerra ai tirocini gratis con una risoluzione del luglio scorso e, nell'attesa che gli stati membri recepiscano l'input, continua con successo il programma di stage retribuiti Schuman. Dopo l'opzione generale, giornalismo e i tirocini per disabili, il bando stavolta interessa i traduttori: si chiudono alla mezzanotte di lunedì 15 novembre le candidature per 60 stage di tre mesi,  a partire da aprile 2011, in una delle 23 unità linguistiche della Direzione generale della traduzione di Lussemburgo [a fianco, il suo direttore generale Piet Verleysen; sotto la sede locale del Parlamento], che si occupa di tradurre documenti scritti per la Commissione europea da e in una delle lingue ufficiali dell'Ue. Gli stage possono essere prorogati per altri tre mesi - ciò avviene nel 35% dei casi - e per ciascun mese al tirocinante spettano 1.190 euro lordi, più un contributo per le spese di viaggio calcolato sulla distanza tra Lussemburgo e il luogo di residenza: chi viene da Milano, ad esempio, ha diritto a circa 90 euro a tratta (180 tra andata e ritorno); un barese riceve invece 170 euro (340 in tutto). Previsto anche un forfait per coprire i costi straordinari in caso di missioni nelle altre sedi del Parlamento: in genere si fa una trasferta di un giorno a Bruxelles, con un contributo di 130 euro, e una di due giorni a Strasburgo, con 170 euro. Chi poi è sposato o ha figli ha diritto a una household allowance, un assegno familiare, di circa 238 euro al mese. Per candidarsi è indispensabile la laurea triennale e un'ottima conoscenza di almeno altre due lingue oltre la propria. Il bando non richiede la laurea in lingue e chi ha fatto altri studi, se in possesso di certificazioni linguistiche di alto livello (il C1 o C2 europeo, ad esempio), può comunque provarci; l'ufficio stage spiega infatti alla Repubblica degli Stagisti che in passato sono stati ospitati anche tirocinanti con lauree in economia e giurisprudenza. L'atto di candidatura va compilato on-line, in una sola tappa e solo in inglese o francese; il consiglio è sempre quello di non ridursi all'ultimo momento per evitare intasamenti di sistema. Dopo l'invio si riceverà una mail con un numero di conferma e il riassunto della candidatura, che va stampato e conservato: servirà se si viene preselezionati. L'esito di questa prima fase è atteso dopo il 15 dicembre. Chi passa dovrà fornire la documentazione cartacea che attesta quanto dichiarato online: fotocopia del documento di identità, di tutti i diplomi e i certificati - che non necessitano di traduzione - e riassunto firmato della candidatura. Se tutto va bene, l'offerta del tirocinio viene formalizzata con una lettera, un mese e mezzo prima dell'inizio del tirocinio, verso metà febbraio. Nella sezione FAQ e in quella relativa alle norme si trovano molti altri chiarimenti. Il numero delle candidature è alto e sale di anno in anno, anche se quello dei posti disponibili rimane sostanzialmente stabile. Nel 2008 erano state 2287 (cifra che comprende anche gli stage non retribuiti, ma si tratta solo l'1% circa) a fronte di 213 posti disponibili: una probabilità di successo di quasi uno ogni dieci. L'anno successivo sono diventate più di 4mila (210 gli stage attivati - ce l'ha fatta solo il 5%) e nel 2010 sono arrivate al Parlamento quasi 4670 domande per circa 220 posti. Un aumento del 50% in tre anni. Massiccia la partecipazione degli italiani: sui 27 Paesi partecipanti, delle candidature del 2010 ben 1890 arrivavano dall'Italia, il 40% del totale - poi solo in 13 ce l'hanno fatta. Dietro l'Italia, a grande distanza, Romania (485 candidature), Spagna (387), Francia (293) e Polonia (289). Due anni prima erano italiane solo il 15% circa delle domande. Un dato che dice molto sulle vie d'uscita che i giovani italiani tentano per sfuggire alle scarse opportunità offerte nel nostro Paese. Annalisa Di Palo Per saperne di più su questo argomento, leggi anche: - Emilie Turunen, pasionaria dei diritti degli stagisti al Parlamento europeo: «L'Italia è fra i Paesi messi peggio»- Stage alla Commissione europea, è boom di richieste e più di un quarto delle candidature arriva dall'Italia: forse perchè sono ben pagati? - Tirocini Schuman, un lettore vince e ringrazia la Repubblica degli Stagisti: «Ho saputo del bando grazie alla vostra Newsletter»

Praticanti Inps non pagati, il caso sollevato dalla Repubblica degli Stagisti diventa un'interrogazione parlamentare

Il caso dei praticanti avvocati dell'Inps che non prendono un soldo, sollevato la scorsa settimana dalla Repubblica degli Stagisti, approda oggi in Parlamento grazie all'impegno del gruppo parlamentare Fli e dell'associazione Libertiamo. Il deputato finiano Enzo Raisi [nella foto a destra], rimasto colpito dalla vicenda, ha infatti preparato un'interrogazione per il ministro del Lavoro – citando la Repubblica degli Stagisti che ha dato la notizia e il Fatto Quotidiano che l'ha subito ripresa come «fonti di stampa» – e la presenterà oggi nel corso del question time della Camera. Si tratta di un'interrogazione a risposta immediata, quindi Sacconi sarà tenuto a rispondere alle due domande centrali: e cioè se non ritenga opportuno «intervenire, nelle sue funzioni di vigilanza dell’attività dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, affinchè l’Istituto rispetti l’articolo 26 del Codice deontologico forense, in ordine al compenso da riconoscere ai praticanti» e «ritirare il bando per l’ammissione alla pratica forense presso la sua avvocatura pubblicato il 25 ottobre scorso,  provvedendo a disciplinare diversamente lo svolgimento della pratica forense, eventualmente attraverso la previsione di un fondo compensi». Se Sacconi risponderà di sì a queste due domande, qualcosa si muoverà all'interno dell'Inps e non solo. Perché nell'interrogazione si fa esplicito riferimento anche all'Avvocatura dello Stato e ad altri enti pubblici che, in barba al Codice deontologico, non pagano i propri praticanti.Il comportamento anti-deontologico dell'Inps è scoppiato grazie a un'inchiesta della Repubblica degli Stagisti, che attraverso la sua rubrica «Help» dello scorso 19 ottobre ha raccolto l'appello di una ex praticante pugliese - Francesca Esposito - indignata per il trattamento ricevuto e tanto coraggiosa da inviare una «istanza scritta di rimborso/compenso» al coordinatore regionale dell'Inps, per chiedere il rispetto del Codice deontologico. Istanza purtroppo caduta nel vuoto.La circostanza è particolarmente significativa anche perché, come la Repubblica degli Stagisti aveva anticipato, l'Inps proprio l'altroieri ha pubblicato un bando per trovare altri 419 praticanti avvocati da aggiungere ai 75 attualmente in servizio, specificando fin da subito che lo svolgimento della pratica avverrà «a titolo gratuito senza oneri retributivi o contributivi a carico dell’Inps». Ma, obietta Raisi nell'interrogazione, «la gratuità della pratica è in palese contraddizione con quanto previsto dal Codice deontologico forense, che all’articolo 26 dispone che l’avvocato riconosca al praticante ‘dopo un periodo iniziale, un compenso proporzionato all’apporto professionale ricevuto’» e «l’articolo 1 del richiamato Codice deontologico prevede che ‘le norme deontologiche si applicano a tutti gli avvocati e praticanti nella loro attività, nei loro reciproci rapporti e nei confronti dei terzi”». E conclude riflettendo sulla pericolosità di un comportamento anti-deontologico da parte di un ente pubblico: «La violazione delle norme deontologiche forensi da parte di un’amministrazione pubblica come l’Inps, così come da parte dell’Avvocatura dello Stato e degli altri enti pubblici, contribuisce a dequalificare il praticantato e a consolidare la convinzione – purtroppo molto diffusa nel mondo forense italiano – che la gratuità del praticantato sia una prassi ormai comunemente accettata». Come risponderà il ministro del Lavoro a questa interrogazione? La risposta oggi pomeriggio alle 15 durante il question time, trasmesso in diretta su RaiDue.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento:- L'Inps viola il codice deontologico forense, non paga i suoi 75 praticanti avvocati e ne cerca altri 400. Ed è in buona compagnia- La testimonianza di Francesca Esposito: «Ho interrotto il mio praticantato presso l'Inps perchè non mi davano un euro»

Alicante, dieci posti di stage all'Agenzia europea per la registrazione dei marchi e dei modelli comunitari

L'Uami, ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno, ha dieci posizioni di stage aperte. Il bando chiuderà domenica 31 ottobre; la Repubblica degli Stagisti ne dà notizia solo adesso perché solo adesso è riuscita a sapere l’ammontare preciso del rimborso spese offerto ai tirocinanti, 900 euro, non specificato né sul sito dell’Uami né dalla documentazione per l’application. Gli stage, che prenderanno il via il 1° febbraio 2011 e si concluderanno il 30 giugno, si svolgeranno in Spagna, ad Alicante, città dove ha sede l’Uami, che è l’agenzia dell’Unione europea incaricata della registrazione dei marchi, dei disegni e dei modelli comunitari, per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale su tutto il territorio dell’Ue. Da dieci anni l’Uami ha avviato un programma di tirocinio rivolto a giovani laureati che prevede due periodi di stage all’anno, uno con inizio a febbraio (tirocinio primaverile), l’altro a settembre (tirocinio autunnale), entrambi della durata di cinque mesi. Ma, a differenza della maggior parte delle altre istituzioni europee, l'Uami non rende purtroppo disponibili i dati statistici sulle passate edizioni – come il numero e la nazionalità dei candidati, l’età media, i percorsi di studio più frequenti, la nazionalità.I tirocinanti vengono inseriti nel dipartimento dell’agenzia scelto al momento della candidatura tra i dieci a disposizione: tecnologie dell’informazione e gestione delle infrastrutture, gestione della qualità, risorse umane, finanze, affari generali e relazioni esterne, marchi e annullamento, disegni e modelli, marchi e registro, commissioni di ricorso, dipartimento della politica di proprietà industriale. I requisiti per candidarsi? Una laurea di primo livello o un titolo equivalente conseguito entro il termine di scadenza del bando e la conoscenza approfondita di almeno due lingue comunitarie, tra cui una delle cinque lingue dell’ufficio (francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco). Possono partecipare alla procedura di selezione i cittadini dei  paesi dell’Ue, dei paesi candidati e, in numero limitato, di paesi terzi. Non è richiesto, infine, un particolare tipo di laurea, ma solo una buona conoscenza delle materie inerenti al dipartimento in cui si è scelto di svolgere il tirocinio.Per presentare la propria candidatura basta compilare il form online pubblicato sul sito dell’agenzia: ad esso va allegata, pena l’esclusione dalla selezione, la copia del diploma universitario (o, qualora non se ne sia ancora in possesso, di un attestato dell’università). Una volta ricevuto il form, l’Uami invia ai candidati un numero identificativo da citare in ogni successivo contatto con l’agenzia. Entro la metà di dicembre l’esito delle selezioni: l’invio del contratto per gli ammessi e della lettera di non ammissione per i candidati ritenuti non idonei. Per chi ce la fa e si trova a dover cercare una sistemazione ad Alicante, sul sito dell’Uami è possibile consultare una breve guida della città, creata da ex stagisti, con informazioni e indirizzi utili per vivere e muoversi. Per la prima settimana i tirocinanti verranno introdotti all’interno dell’agenzia attraverso una serie di conferenze illustrative sul  funzionamento dell’ufficio. Poi ognuno sarà assegnato al dipartimento scelto in fase di candidatura e nel suo lavoro sarà affiancato da un tutor.Enza CivalePer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Leonardo, 350 tirocini in scadenza tra ottobre e novembre: dalla provincia all'Europa il passo è breve- Tirocini Schuman, un lettore vince e ringrazia la Repubblica degli Stagisti: «Ho saputo del bando grazie alla vostra Newsletter»  

Bandi poco trasparenti: in quello per i tirocini alla Scuola superiore dell'Economia e delle finanze non è specificato quant'è il rimborso spese

È stato pubblicato di recente il secondo bando 2010 per il programma di tirocinio della Scuola superiore dell’Economia e delle finanze (Ssef), istituzione di alta formazione alle dirette dipendenze del ministro dell'Economia. L’obiettivo del concorso è avviare 31 laureandi e neolaureati a stage formativi e di orientamento nel settore della formazione presso le sedi della stessa Ssef a Roma, Torino, Bari, Bologna, Milano e Palermo. Il programma nasce da una collaborazione della Ssef con le università italiane coordinate dalla fondazione Crui. Siccome alla Repubblica degli Stagisti piacciono le cose trasparenti, la prima cosa che ha notato in questo bando è l'opacità rispetto al punto riguardante il rimborso spese: nel testo infatti c’è un vago riferimento a un emolumento, ma non viene specificato l'ammontare. Che invece è un’informazione essenziale per i giovani: solo conoscendo questo dettaglio ciascuno può decidere se vuole (e soprattutto se può) candidarsi. E ben lo dovrebbe capire un'istituzione che, ironia della sorte, proprio di economia e finanze si occupa ogni giorno! La Repubblica degli Stagisti è quindi andata direttamente alla fonte, chiedendo delucidazioni alla Scuola. Dalla Ssef hanno risposto che il rimborso spese che verrà erogato agli stagisti è di 7 euro al giorno; l'ammontare è stato deciso dal consiglio direttivo ed è uguale a quello corrisposto per il buono pasto ai funzionari ministeriali. Il totale, spiegano, non è stato specificato perchè avrebbe potuto variare e perchè nel bando sono indicati  i requisiti e le modalità del tirocinio, mentre gli altri dettagli vengono comunicati dagli organizzatori direttamente agli interessati. Resta il fatto che il rimborso ammonta a meno di 1.300 euro per i sei mesi di tirocinio, e cioè a circa 200 euro al mese: una cifra forse sufficiente per pagarsi un panino a pranzo, ma ben misera per uno stagista fuori sede che si debba sobbarcare interamente vitto e alloggio. Il bando, per chi comunque volesse partecipare, è rivolto ai neolaureati e laureandi di laurea magistrale e a ciclo unico, di vecchio e nuovo ordinamento di tutte le università italiane che aderiscano al programma. Ci si candida online, entro e non oltre il 19 ottobre, allegando dati anagrafici, cv, curriculum universitario con piano di studi e votazioni dei singoli esami, modulo di candidatura con lettera motivazionale e indicazione delle sedi di preferenza.Andrea Curiat Per saperne di più su questo argomento, leggi anche: - Le università «virtuose» del Mae-Crui: tutti i dettagli sui rimborsi spese e le borse di studio per i tirocini in ambasciate, consolati e istituti di cultura; - Mae-Crui, la vergogna degli stage gratuiti presso il ministero degli Esteri: ministro Frattini, davvero non riesce a trovare 3 milioni e mezzo di euro per i rimborsi spese?

Leonardo, 350 tirocini in scadenza tra ottobre e novembre: dalla provincia all'Europa il passo è breve

Autunno ricco di possibilità per quanti desiderano fare un'esperienza lavorativa all'estero. Da anni la Commissione europea promuove il progetto di formazione permanente Leonardo e la relativa azione di «mobilità transnazionale», spesso con co-finanziamenti di soggetti territoriali. Di questi, ecco da nord a sud chi lo fa e come. Il Centro educazione all'Europa di Ravenna [a fianco, il logo] è il titolare - gestisce cioè il finanziamento europeo - del progetto "Job Seeker", sostenuto anche da altri tre soggetti, per ognuno dei quali esiste un bando (se si hanno i requisiti, si può partecipare a più di uno). Il primo scade venerdì 22 ottobre ed è promosso da  banca BCC [sotto, il logo] e  fondazione Giovanni Dalle Fabbriche. In palio ci sono dieci tirocini di 16 settimane l'uno in vari settori: economico-amministrativo, consulenza, ma anche comunicazione, marketing, ONG. Ammessi i diplomati e laureati residenti in provincia di Ravenna e nel circondario imolese - più una serie di altri comuni indicati nel bando - che non siano occupati o che, al contrario, provengano da imprese di questi territori (in questo caso fa testo la sede giuridica dell’impresa). Il limite di età è di 32 anni compiuti e, per i soli lavoratori in situazioni di crisi aziendale, 40 anni. Quattro le mete disponibili, che determinano l'ammontare del rimborso delle spese di vitto, alloggio e trasporti: chi va in Belgio o Spagna riceverà sul proprio conto corrente 3.255 euro netti (poco più di 800 euro al mese), che salgono a 3.800 (950 euro al mese) per chi sceglie Irlanda e Regno Unito; la cifra verrà corrisposta per il 60% all'inizio dello stage e per il restante 40% alla fine. Un'ultima borsa è poi riservata ai candidati che vogliano proporre in prima persona un'organizzazione ospitante e in questo caso il contributo è da determinare. A carico dell'ente titolare saranno invece le spese assicurative e di formazione culturale e linguistica. Chi vuole provarci deve far pervenire la domanda, a mano o per raccomandata (non fa fede il timbro postale), presso l'Ufficio relazioni esterne di BCC entro le ore 13 del 22 ottobre. Si possono presentare al massimo due candidature, ma attenzione perché alcuni posti sono riservati a candidati con particolari requisiti: delle tre borse per l'Irlanda, ad esempio, una è destinata a un diplomato tra il 2008 e il 2010. Conviene consultare con attenzione la tabella nel bando. La conoscenza della lingua del Paese scelto verrà accertata in un test scritto il 27 ottobre; il 4 novembre, infine, il colloquio e a seguire la pubblicazione delle graduatorie e, come per gli altri "Job Seeker",  entro il 6 febbraio 2011 tutte le partenze, dopo un breve periodo di formazione in Italia. Scade invece il 25 ottobre il bando per altri dieci tirocini da 16 settimane promosso dalla provincia di Ravenna, e ai suoi residenti - laureati e non occupati - sono riservati i posti. Pur privilegiando i giovani, non vengono posti limiti di età, e non è necessario essere iscritti a un centro per l'impiego. Rimangono inalterati rispetto al bando precedente settori di collocaziones, Paesi di destinazione - si aggiunge però Malta, per cui il contributo è di 2.925 euro netti, circa 730 al mese - ammontare del e modalità di erogazione. La domanda va compilata in duplice copia e spedita o consegnata a mano all'Urp della provincia. Previsto anche in questo caso un test scritto di idoneità linguistica (il 4 novembre) e, sei giorni dopo, un colloquio orale. A metà mese le graduatorie. Tempo fino a mezzogiorno del 5 novembre per l'ultimo bando "Job seeker", co-finanziato dalla fondazione Flaminia di Ravenna. Qui le borse sono sette, di 16 settimane, e riservate ai laureati del Polo ravennate dell'università di Bologna, sotto i 32 anni e che abbiano conseguito il titolo tra l'anno accademico 2006/2007 e l'anno solare 2010. Ai Paesi già citati si aggiunge il Portogallo, con un contributo di 2.925 euro netti. La domanda, in duplice copia, va correlata di fototessera e fatta pervenire alla fondazione, a mano o per raccomandata. Per il 9 novembre è fissata la prova linguistica e due giorni più tardi i colloqui. Le graduatorie verranno infine pubblicate il 15 novembre. Anche a sud qualcosa si muove: a Palermo l'associazione per lo sviluppo socio-economico Asterisco promuove "Art - Arts in Movement", offrendo 38 tirocini di 13 settimane l'uno in Spagna e Irlanda, nei settori arte, cultura, spettacolo. I fondi sono gestiti interamente dall'ente, che provvede a pagare viaggio, alloggio, vitto, trasporti locali, assicurazione e formazione. I destinatari sono maggiorenni al di sotto dei trent'anni, residenti in Sicilia e disponibili sul mercato del lavoro; utile ma non indispensabile la laurea. Tra i documenti che dovranno comporre la domanda anche una copia della tessera sanitaria e il bando stesso, firmato «per accettazione». Il plico deve pervenire all'associazione entro le ore 14 del 22 ottobre, a mano o per raccomandata. I flussi di partenza sono compresi tra gennaio e aprile 2011.  Passo breve dalla Sicilia alla Calabria: l'Euroform di Cosenza riapre il progetto "Marco Polo 2010" per assegnare i 36 posti rimanenti degli originali 100 messi a bando per stage di 13 settimane nei più diversi settori: cultura, ambiente, non profit, elettronica, architettura, sanità, servizi sociali. Tempo quindi fino a mezzogiorno di lunedì 25 ottobre per provare a partire per Spagna, Irlanda, Regno Unito, Lituania, Malta, Grecia, Polonia, Romania, Germania. Possono farlo tutti i residenti in provincia di Cosenza, purché non occupati e con una conoscenza certificata della lingua del Paese di destinazione. Un titolo di studio o un'esperienza lavorativa coerente con il settore di candidatura fa acquisire punti in graduatoria. L'ente si fa carico di tutte le spese tranne del vitto, per il quale viene dato un piccolo pocket money, che varia da Paese a Paese: Euroform non fornisce cifre precise ma sottolinea che i tirocinanti non avranno bisogno di sborsare alcunché. La domanda deve pervenire allo Sportello della mobilità internazionale, a mano o per raccomandata: per quanti supereranno il colloquio motivazionale, le partenze sono previste per inizio 2011. Sempre il 25 ottobre scade "Step IV" dell'Apic, Associazione programmi iniziative comunitarie, di base a Firenze, che bandisce 84 tirocini di 14 settimane in Spagna (25 posti), Regno Unito (33), Germania (5), Portogallo (16) e Francia (5 stage, di 12 settimane) in vari settori: servizi, commercio, marketing, architettura, informatica, turismo. Anche qui spese di viaggio, alloggio, trasporti, assicurazione e formazione vengono gestite dall'ente, che in più corrisponde un contributo sul vitto, ancora da quantificare. Per avere un'idea dei finanziamento dell'UE si può riferimento ai massimali stabiliti dalla Commissione europea. L'associazione fa sapere alla Repubblica degli Stagisti che nell'ultima edizione approvata del progetto, nel 2008, l'ammontare medio delle borse è stato di 4.200 euro per la Gran Bretagna, 3.700 per il Portogallo, 3.300 per la Germania, 3100 per la Francia e 3000 per la Spagna. Per partecipare è sufficiente essere diplomati o laureati, senza occupazione e con una buona padronanza della lingua del Paese scelto (eventuali certificati vanno allegati). Non serve quindi avere la cittadinanza in Toscana, né questo fa acquisire punti in graduatoria, cosa che al contrario accade se il candidato ha tra i 18 e i 30 anni. La domanda, insieme a curriculum, fototessera e copia della documento d'identità, vanno spediti all'associazione entro il 25 ottobre (non fa fede il timbro postale). Questa scadenza va rispettata anche per l'invio per mail - indispensabile -  del curriculum nella lingua del Paese scelto. Per quanti supereranno la preselezione, sabato 6 novembre a Firenze si terranno i colloqui motivazionali e solo chi risulterà di nuovo idoneo sarà convocato per un secondo colloquio, l'ultimo, a fine mese.  Previste per il 24 novembre le graduatorie e per gennaio 2011 le prime partenze.  Mercoledì 27 ottobre è l'ultimo giorno utile per candidarsi al progetto "Eurotraining Network", promosso dalla fondazione Giacomo Rumor- Centro produttività Veneto, struttura formativa delle Camere del commercio della regione. A bando ci sono 70 tirocini di 19 settimane in Francia (15 posti), Regno Unito (38), Germania (7) e Spagna (10) per i residenti in Veneto laureati o diplomati Ifts - Istruzione e formazione tecnica superiore, quest'ultimi fino a un massimo di dieci - in discipline economiche e tecniche (elencate nel bando, che indica anche gli enti e le aziende ospitanti). I settori di riferimento sono appunto quello tecnico-industriale, ma anche formazione e servizi. L'ammontare esatto della borsa è in fase di definizione: orientativamente verranno spesi  4.865 euro per ciascun tirocinante in Germania o Spagna e 5.690 euro per Francia e Inghilterra. Di queste somme, il centro gestisce la parte che va a coprire spese di assicurazione, viaggio di andata e ritorno per il Paese prescelto e formazione in loco; la restante parte viene invece corrisposta direttamente ai vincitori tramite bonifico bancario per pagare vitto, alloggio e trasporti locali.   Richiesta una conoscenza di livello almeno B1 (intermedio), che sarà accertata in un test scritto e orale a partire dal 28 ottobre, in concomitanza con il colloquio motivazionale. La domanda deve essere consegnata alla fondazione o spedita per raccomandata (fa fede il timbro postale) entro il 27 ottobre, insieme a curriculum, certificazioni linguistiche e copia del titolo di studi. Tempestive le graduatorie, a 24 ore dalla conclusione delle prove, e si parte a inizio dicembre. Ben 85 sono poi gli stage da 16 settimane messe a bando in "Join - Job and Interniship", progetto promosso dalla Essenia Uetp di Salerno, che si occupa di formazione e orientamento professionale. Non c'è una scadenza vera e propria ma più finestre temporali in cui è possibile candidarsi per un determinato Paese. L'assegnazione delle borse tiene conto dell'ordine di arrivo delle domande, per cui prima ci si muove meglio è. La finestra attualmente aperta - dal 1 ottobre al 12 novembre - assegna 35 tirocini in Spagna e 10 in Belgio. Le prossime si apriranno con l'anno nuovo. Ampia la scelta di settore: da quello legale al marketing, dal giornalismo alla cooperazione internazionale, e poi amministrazione, progettazione, project management. Varia l'ammontare dei finanziamenti: 3.200 euro per Francia, Belgio e Germania, che diventano 3.800 in Spagna e 4.300 in Irlanda e Regno Unito. Queste cifre serviranno all'ente a coprire i costi di assicurazione, formazione, viaggio e alloggio (in appartamento condiviso, spesso da altri tirocinanti, e anche in camera doppia).  Ai vincitori viene invece corrisposto direttamente (per l'80% all'inizio e per il 20% a stage concluso) un contributo forfettario che oscilla tra gli 800 e i 1000 euro totali (mensilmente quindi da 200 a 250 euro) per vitto, trasporto locale e tempo libero. Ammessi giovani con meno di 35 anni, non occupati, che risiedono in Campania o hanno conseguito una laurea presso un ateneo della regione: per candidarsi è indispensabile registrarsi on-line, stampare la ricevuta che si riceve per e-mail e inviarla alla società, a mano o per raccomandata, insieme agli allegati cartacei compilati, due fototessere e copia di carta d'identità e codice fiscale. Chi invece possiede una qualifica nel settore alberghiero o turistico può fare domanda per uno degli ultimi cinque stage disponibili nel bando "Vivi l'Europa" della fondazione Luigi Clerici di Milano, per il quale la scadenza è stata prorogata al 31 ottobre. 13 le settimane di attività, gran parte delle quali nell'unica destinazione ancora disponibile: Siviglia, in Spagna. La fondazione amministra una borsa complessiva di circa 3.300 euro: di questi, 760 vanno ai vincitori come contributo, il resto serve a pagare le spese di assicurazione, viaggio, alloggio, formazione linguistica e culturale (che avverrà in parte a distanza). Porte aperte a tutti i giovani con meno di 35 anni, purché inoccupati e con una buon livello linguistico - che per candidarsi dovranno spedire alla fondazione: autodichiarazione dello stato di disoccupazione, dei propri dati anagrafici, curriculum e fotocopia del titolo di studio. Per quanti supereranno il test linguistico e il colloquio attitudinale le partenze sono fissate per il 21 novembre. Essendo i tempi piuttosto stretti, i candidati sono invitati a far presente il proprio interesse alla dottoressa Lucia Coletti, scrivendo all'indirizzo  europa@clerici.lombardia.it. La panoramica si chiude sul Molise, dove l'agenzia regionale del lavoro, insieme a Uniser, promuove "Moving Generation" destinato a 54 neolaureati molisani. Il bando non è stato ancora pubblicato ma manca poco, per cui il consiglio, se interessati, è quello di tenere d'occhio il sito.     Annalisa Di Palo   Per saperne di più, leggi anche:  - Programma Leonardo, stage in giro per l'Europa dai quindici ai sessant'anni sotto il segno della formazione permanente

180 tirocini da oltre mille euro al mese al Parlamento europeo: ultimi giorni per candidarsi

I tirocini retribuiti al Parlamento europeo sono un boccone ghiotto per i giovani italiani, che da soli rappresentano ogni anno più del 30% degli aspiranti stagisti. In questo caso si è anche disposti a rinunciare alla prospettiva di un'assunzione [che avviene tramite concorso, ndr]: il prestigio dell'istituzione e il rimborso spese mensile vicino ai 1.200 euro lordi spingono molti a provarci comunque. Venerdì 15 ottobre scadono i termini di presentazione delle candidature per la prossima tornata di tirocini, al via il primo marzo 2011 per cinque mesi (non prorogabili). C'è tempo fino alla mezzanotte, ma il consiglio è quello di non aspettare l'ultimo momento, per evitare intasamenti del sistema e difficoltà di inoltro della domanda. Tre le tipologie per cui è possibile concorrere: tirocini Robert Schuman [uno dei padri fondatori dell'Europa e primo presidente del Parlamento europeo, a fianco nella foto], distinti tra opzione generale e giornalismo, e tirocini per disabili. Lussemburgo, Strasburgo e Bruxelles le mete principali, ma è possibile anche essere assegnati altrove, compresi gli uffici informazione del proprio stato (a Roma e Milano quelli italiani). Per i tirocini Schuman opzione generale possono candidarsi i laureati che, durante l'università o per una pubblicazione scientifica, abbiano elaborato «un lavoro scritto di una certa consistenza» (va bene quindi anche la tesi di laurea, triennale o specialistica che sia). Se questo è dedicato ai rapporti tra l'Unione europea e gli Stati Uniti si può ottenere la «borsa Chris Piening», un tirocinio Schuman a tutti gli effetti, ma intitolato alla memoria del funzionario del Parlamento scomparso nel 2001, che per primo ha curato le relazioni con l'American Congress. Per l'opzione giornalismo - a cui vengono riservati circa un quinto dei posti disponibili - i candidati devono invece dimostrare di avere competenza nel settore, provando la pubblicazione dei propri lavori o l'iscrizione all'ordine dei giornalisti. Indispensabile in entrambi i casi la conoscenza perfetta di una delle lingue ufficiali dell'Ue (porte aperte quindi ai madrelingua italiani) e una buona conoscenza di una seconda lingua. Escluso chi ha già partecipato a un tirocinio retribuito in una qualsiasi istituzione europea, ed è possibile concorrere per una sola delle due opzioni. Per candidarsi basta compilare la domanda on-line (disponibile solo in inglese, francese o tedesco), in un'unica tappa e senza lasciare inattivo il form per più di trenta minuti, pena la perdita di tutti i dati inseriti [a fianco, la pagina web]. Dopo l'invio si riceverà una mail di conferma, con in allegato il riassunto della domanda, che va stampato e firmato, e servirà se la candidatura va a buon fine. Infatti solo a chi passa questa prima fase di selezione viene formalmente offerto il tirocinio e viene richiesto di fornire, insieme al riassunto, una copia dei documenti che attestano la veridicità di quanto affermato nella domanda. Tra questi si segnala in particolare la lettera «di un professionista che sia in grado di fornire una valutazione oggettiva» dell'idoneità del candidato (professore universitario o direttore di testata, ad esempio). In tutto i posti disponibili per la sessione primaverile sono 170. Il rimborso spese netto mensile è 1179 euro (tirocinanti sposati o con figli hanno diritto a circa 60 euro in più); a questa cifra va poi aggiunto un forfait per le spese di viaggio di andata e ritorno calcolato sulla base del chilometraggio (una distanza Roma-Lussemburgo, ad esempio, dà diritto a circa 100 euro a tratta) e il rimborso per eventuali missioni in altre sedi del Parlamento, che non scende al di sotto dei 320 euro per due giorni. Per i dettagli si possono leggere le norme interne relative ai tirocini. Molto alto il numero di candidature. Quest'anno, per la sola tornata precedente, sono state 3180, che si aggiungono alle 4174 finora pervenute per gli Schuman in scadenza: in tutto più di 7350. Sempre più italiani ci provano, però: se nel 2008 erano il 23%, l'anno successivo sono diventati il 30%, e nella prima parte del 2010 addirittura il 34%. Sale, ma non proporzionalmente, anche la percentuale degli ammessi, che passa dal 15 al 17% (una quarantina di tirocinanti). Stabile la divisione tra sessi - i due terzi sono donne - e l'età media: più del 50% ricade nella fascia 26-30 anni. Scienze politiche, giurisprudenza ed economia le lauree più frequenti tra i tirocinanti. Sempre il 15 ottobre scadono i termini per candidarsi a uno degli otto tirocini retribuiti per disabili [accanto, la foto di Giovanni Padovani, primo tirocinante italiano nel 2007, divenuto poi responsabile del progetto, come ha raccontato la Repubblica degli Stagisti]. 15 i tirocini attivati nel 2009, a fronte di circa 400 candidature (un incremento del 60% rispetto al 2008). A differenza dei tirocini Schuman, non è indispensabile il diploma di laurea, data la difficoltà a raggiungere livelli educativi elevati; rimangono invece inalterati gli altri requisiti e le modalità di presentazione della domanda (l'ufficio tirocini può fornire anche altri formati, caratteri più grandi o braille, ad esempio). Oltre alla travel allowance e al rimborso di 1179 euro, si prevede anche fino al 50% di questa somma per le spese direttamente imputabili alla disabilità. Se selezionati, insieme a copia dei titoli va spedita anche un documento che attesti tipologia ed entità della disabilità. Tra i tirocinanti maschi e femmine sono equamente rappresentati e la fascia d'età più folta rimane quella 25-30 anni. Dal 2007, anno di avvio del progetto, sono solo sei gli italiani che hanno fatto questa esperienza. Chi ha i requisiti ed è interessato a una di queste tipologie di tirocinio non perda tempo: la competizione è alta ma vale la pena di provarci.   Annalisa Di Palo   Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:   - Parlamento europeo: risoluzione contro i tirocini gratis e le aziende che sfruttano gli stagisti - 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio - Opportunità di tirocinio per disabili al Parlamento europeo: oltre mille euro di rimborso spese, candidature aperte fino a sabato 15 maggio - Giovanni Padovani, ex stagista al Parlamento europeo: «Ancora oggi i disabili devono affrontare, oltre alle barriere architettoniche, anche quelle occupazionali»   E anche: - Ultimi giorni per candidarsi alla prossima tornata dei tirocini retribuiti Schuman al Parlamento europeo - Un lettore alla Repubblica degli Stagisti: grazie a voi ho vinto un tirocinio Schuman al Parlamento europeo