Uscito il bando 2017 per il Servizio civile: oltre 47mila le opportunità per i giovani
È finita l’attesa per i tanti giovani che, come ogni anno, decidono di mettersi in gioco con entusiasmo nel Servizio civile. Qualche giorno fa è uscito infatti il bando ufficiale 2017 – con scadenza il 26 giugno – che, seguendo la tendenza degli ultimi anni, mette a disposizione un numero sempre crescente di posti: 47.529 saranno quest’anno i volontari che potranno essere coinvolti in progetti di Servizio civile nazionale in Italia e all’estero. Dopo il record assoluto del 2006 – con 57mila posti a disposizione – e il successivo crollo dell’iniziativa nel 2012, le cifre del programma hanno infatti, già dal 2014, ripreso a crescere, toccando la soglia dei 30mila posti nel 2015 e dei 50mila quest’anno. «Questi numeri sono la prova concreta» afferma il ministro del lavoro Giuliano Poletti «della volontà di rilanciare questo importante istituto del nostro Paese che suscita grande interesse tra i giovani, pronti a mettersi in gioco per questa esperienza di crescita umana, di impegno solidale e di cittadinanza attiva di alto valore morale e sociale». Fondamentale è infatti, prosegue il ministro, «offrire questa opportunità a tutti i ragazzi che vogliono misurare le proprie capacità per realizzare qualcosa di utile per sé e per gli altri, che li renderà consapevoli di non essere solo cittadini italiani ma anche europei».Per chi non conoscesse ancora il programma, bisogna dire in primis che il Servizio civile è rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni che siano cittadini italiani o degli altri paesi dell’Unione europea, oppure cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. Il progetto, che può esser fatto una sola volta nella vita, ha una durata di 12 mesi e mette a disposizione dei giovani le attività più disparate, che spaziano dal settore dell’assistenza a quello dell’ambiente, dell’educazione e della promozione del patrimonio artistico e culturale. A sostenere economicamente ciascun volontario sarà un assegno mensile di 433,80 euro, a cui si aggiungeranno, per i volontari impegnati nella realizzazione di progetti all’estero, un’indennità giornaliera e un contributo giornaliero per le spese di gestione ed attuazione dei progetti, vitto e alloggio, diversificati però, come evidenziato nel bando, in base al “costo paese” in cui i volontari sono impegnati (si tratterà comunque di una somma che varia dai 13 ai 15 euro per l’indennità e dai 24 ai 30 euro per il contributo). Anche le spese di trasporto per i viaggi di andata e ritorno dall’Italia al paese estero, si legge sul bando, saranno anticipate dall’ente che realizza il progetto e rimborsate poi dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Per chi volesse candidarsi, c’è ancora quasi un mese di tempo. La scadenza per l’invio delle domande è infatti fissata alle ore 14 del 26 giugno e scegliere il progetto per cui candidarsi è piuttosto semplice: sul sito del Servizio è infatti possibile visionare rapidamente l’elenco di tutti i progetti disponibili in Italia e all’estero e, una volta scelto quello d’interesse, consultare l’homepage del sito dell’ente promotore per avere tutti i dettagli. È infatti all’ente promotore stesso che i candidati dovranno poi inviare la propria richiesta di partecipazione entro la data di scadenza del bando. «È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale» specifica il bando, e «la presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti». Dando un’occhiata alla rassegna dei progetti, si legge che quelli attivati in Italia dagli enti inseriti nell’Albo nazionale sono quest’anno 1.793, per un totale di 25.516 volontari, mentre quelli all’estero ammontano a 94, con l’impiego di 788 ragazzi. 2.907 sono poi i progetti presentati dagli Enti iscritti negli Albi regionali e della province autonome, per ulteriori 21.225 opportunità. A portare così in alto le cifre sono, tra gli altri, la Caritas, che mette a disposizione 181 progetti in quasi tutte le regioni d’Italia e 6 iniziative all’estero (in Asia ed Africa), ed Amesci che, oltre alla mobilitazione di 989 volontari in quasi tutt’Italia, propone progetti anche in Bulgaria, Spagna e Bosnia-Erzegovina. Al primo posto per il numero di volontari nel nostro paese si trova però Anpas, con ben 2.784 volontari ripartiti in 98 progetti, seguita da Arci servizio civile, con 2.233 volontari in Italia per 292 progetti. Tra le regioni con più occasioni spicca la Sicilia, con 3.206 posti messi a disposizione da comuni e associazioni, ma tante sono le possibilità anche in Campania, con i 105 posti disposti dal Consorzio di cooperative sociali Prodos e i 62 della Gis onlus. Nel Lazio risaltano, tra le altre, le 242 opportunità offerte da Roma capitale e le 198 attivate dal Cesv (Centro servizi per il volontariato). In Toscana 134 posti fanno invece capo al Centro nazionale per il volontariato, mentre 101 sono quelli offerti dal Comune di Firenze. Anche nel resto d’Italia comuni e province fanno – discretamente – la loro parte: in Piemonte 259 posti dal Comune e 121 dalla Provincia di Torino, mentre 124 dalla Provincia di Cuneo; in Veneto 76 vengono dal Comune di Venezia e 133 dall’Associazione comuni della marca trevigiana; in Liguria 50 dal Comune di Genova, e in Lombardia 105 dall’Associazione dei comuni del Lodigiano. Sempre in Lombardia spiccano però maggiormente i 412 posti offerti dall’Associazione Mosaico e i 1.157 dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani).Ci sono attività di tutti i tipi, di modo che ciascuno possa scegliere di mettersi in gioco nell’area d’intervento che sente più affine ai propri valori. Per coloro che desiderano impegnarsi nel sociale è possibile, per esempio, partecipare alla promozione di centri di aggregazione per bambini e giovani, operando in strutture che favoriscono l’attività sportiva come momento di socializzazione e integrazione, oppure collaborare nell’assistenza ai disabili, partecipando ad attività di assistenza scolastica o doposcuola o ad attività ludico-ricreative. Per chi invece preferisce lavorare alla promozione del patrimonio artistico e culturale sono presenti, tra gli altri, programmi di valorizzazione del sistema museale pubblico e privato, che prevedono la raccolta di materiali utili ad ampliare gli archivi museali ma anche attività di marketing volte ad informare ed attrarre turisti e locali. Anche chi sogna d’impegnarsi nell’ambiente, infine, non resterà deluso: qui alcuni progetti sono incentrati sulla prevenzione e il monitoraggio dell’inquinamento delle acque o la tutela e la salvaguardia di parchi e oasi naturalistiche, tramite operazioni di sensibilizzazione ma anche interventi pratici come il censimento delle specie protette.Tante sono dunque le possibilità per i giovani di fare «un’esperienza di cittadinanza attiva e di solidarietà sociale» ma anche un percorso di «crescita personale» tramite l’acquisizione di «conoscenze e competenze pratiche». Di non poco conto, vista la giovane età della platea a cui il Servizio è rivolto, è anche la possibilità che quest’ultimo consente – ove previsto dal progetto – di conseguire «crediti formativi riconosciuti nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale» ma anche nelle università, qualora le attività svolte nel corso del Servizio risultino «rilevanti per il curriculum di studi». Il Servizio civile non è tuttavia la sola opportunità messa a disposizione dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, sottolinea il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba: «Al contempo viene portata avanti l’istruttoria di altri bandi, tra cui quello relativo a 960 volontari per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili e quello riguardante circa mille volontari da coinvolgere in progetti finalizzati a migliorare la conoscenza dell’educazione alimentare e alla tutela del territorio, attraverso lo strumento dell’agricoltura sociale». Sono inoltre previsti, sempre per il 2017 «bandi per ragazzi da impegnare in progetti finanziati con il programma “Garanzia giovani”». È per questo, conclude Bobba, «che ci sono motivi di soddisfazione sia per il numero di giovani che potranno essere coinvolti in progetti di Servizio civile sia per l’importanza sul piano sociale dell’attività svolta». Per qualunque altra informazione inerente il Servizio civile e gli altri progetti del Dipartimento è comunque possibile visitare il sito o rivolgersi all’URP al numero 06 67792600. Giada Scotto