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Master dei Talenti CRT, nel mezzo del cammin del nuovo bando

I neolaureati delle università del Piemonte e della Valle d'Aosta hanno ancora un po' di tempo per tentare la carta del Master dei Talenti della Fondazione CRT. Il nuovo bando è stato aperto il 1° febbraio e andrà a scadere sabato 28 febbraio 2009. Alcuni requisiti indispensabili per potersi candidare: avere la cittadinanza italiana e non più di 24 anni per chi ha una laurea triennale, non più di 27 per chi ha una specialistica o magistrale. In palio ci sono quest'anno 67 stage in giro per il mondo: da Barcellona a Washington, da Pechino a Bruxelles, da Dubai a Los Angeles, da Lima a Mumbai. E per gli amanti delle mete esotiche ci sono anche tirocini a Mopti in Mali, a Port of Spain nelle isole caraibiche di Trinidad e Tobago, a Ouagadougou in Burkina Faso... Gli stage sono retribuiti direttamente dalla Fondazione CRT, con borse di studio modulate a seconda del costo della vita nel Paese di destinazione: da un minimo di 1400 a un massimo di 3300 euro lordi al mese. Al momento sono già circa 700 le domande in corso di compilazione: ognuno può candidarsi per più tirocini (massimo cinque) e incrociare le dita. Le aziende e gli enti ospitanti faranno poi i colloqui ai candidati preselezionati, e compieranno la scelta finale che verrà comunicata ai vincitori a partire da aprile. Sul sito della Fondazione CRT c'è una pagina molto dettagliata dedicata alle FAQ: agli aspiranti borsisti conviene certamente darci un'occhiata prima di procedere! E a tutti i fortunati che hanno questa opportunità e decidono di provare a candidarsi... In bocca al lupo dalla Repubblica degli Stagisti!

Superstage calabresi, l'interrogazione parlamentare di Ichino

È stata proprio la Repubblica degli Stagisti a portare la settimana scorsa all'attenzione dell'opinione pubblica e di Pietro Ichino la vicenda dei «superstage» calabresi.Oggi la questione approda sul Corriere della Sera e in Parlamento, con un'interrogazione del senatore Ichino. Eccone il testo:INTERROGAZIONEal Ministro del Lavoro e del Welfare, nonché al Ministro per le Politiche Comunitariepresentata alla Presidenza del Senato il 15 gennaio 2009dal senatore Pietro IchinoPremesso che- con la delibera 21 novembre 2007 n. 103 dell’Ufficio di Presidenza della Regione Calabria è stato approvato un bando di selezione pubblica per l’assegnazione di alcune centinaia di “voucher formativi”, ciascuno dell’importo di 1000 euro mensili per 24 mensilità, nell’ambito del “Programma Stages” della stessa Regione, con uno stanziamento complessivo di 6 milioni di euro, per metà rivenienti dal bilancio regionale, per l’altra metà da contributi del Fondo Sociale Europeo;- nella detta delibera si prevede che i voucher medesimi costituiscano “riconoscimento d’eccellenza” e “incentivo alla residenzialità” per i migliori laureati calabresi di età non superiore ai 37 anni;- si prevede inoltre che i voucher in questione vengano goduti in corrispondenza con l’attivazione di altrettanti stage presso amministrazioni pubbliche calabresi, previa partecipazione dei giovani interessati a un “percorso formativo di orientamento ed accompagnamento all’inserimento’ organizzato dalle Università calabresi sulla base di apposita convenzione con l’Ufficio di Presidenza della Regione;- si ha notizia di casi nei quali gli stage in questione sono frequentati da trentenni liberi professionisti iscritti ai rispettivi Ordini professionali e in precedenza impegnati nelle corrispondenti attività di lavoro autonomo, che, almeno in linea teorica, dovrebbero essere interrotte per il biennio.Considerato, peraltro, che- in coerenza con quanto disposto esplicitamente sui tirocini formativi e di orientamento dall’articolo 18, lettera d, della Legge 24 giugno 1997 n. 196, recante Norme in materia di promozione dell’occupazione, il relativo Regolamento emanato con decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 25 marzo 1998, n. 142, , ha fissato in 12 mesi la durata massima degli stage, consentendone una durata di 24 mesi soltanto per i portatori di handicap;- la Commissione Europea, nelle Disposizioni generali FESR - FSE - Fondo di coesione (2007 - 2013) e in linea con il metodo della c.d. strategia europea per l’occupazione, propone tra le priorità di destinazione dei fondi erogati la creazione di nuovi posti di lavoro effettivi;- questa finalità degli interventi del FSE è ribadita nel documento in cui la Commissione presenta le 8 linee di orientamento per migliorare l’occupazione nell’Unione europea (UE), Obiettivi delle linee di orientamento integrate per la crescita e l’occupazione 2005-2008;si chiede ai Ministri indicati in epigrafe- se e come essi ritengano che le centinaia di stage di 24 mesi attivati dalla Regione Calabria si concilino con la disciplina vigente della materia, dal momento che i “migliori laureati calabresi” non risultano essere tutti portatori di handicap;- se e come essi ritengano che possa produrre risultati positivi, nel senso indicato dalla strategia europea per l’occupazione, l’attivazione “all’ingrosso” di “stage” per una durata del tutto abnorme, con lo scopo di far acquisire ai giovani interessati capacita di amministrazione innovativa, presso amministrazioni pubbliche che di tale innovazione non posseggono né il know-how né alcuna esperienza;- se essi non ritengano che iniziative di questo genere, ‑ per la loro durata eccessiva e per la mancanza di alcun nesso tra il contenuto del rapporto di stage che va a instaurarsi e gli sbocchi occupazionali effettivamente prospettabili ‑ lungi dall’incrementare la professionalità dei giovani interessati, abbiano l’effetto di male orientarli nel mercato, al contempo disincentivando la ricerca seria da parte loro di un’occupazione produttiva; e se essi non ritengano che iniziative come questa creino i presupposti per una rivendicazione, al termine del biennio, di “sanatorie” con stabilizzazione in soprannumero rispetto agli organici delle amministrazioni pubbliche ospitanti, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro improduttivi;- se essi non ritengano che in questa iniziativa si manifesti un antico e mai superato difetto delle politiche del lavoro, praticate da decenni nel nostro Mezzogiorno, indifferentemente da maggioranze politiche di destra o di sinistra, che contribuiscono ad alimentare il circolo vizioso del mercato del lavoro meridionale, tra sovradimensionamento e inefficienza delle amministrazioni pubbliche, insufficienza degli investimenti nei servizi e infrastrutture indispensabili, scarsa produttività delle imprese private, insufficienza della domanda di manodopera nelle strutture produttive, sfiducia dei giovani nella possibilità di trovare occupazione nelle strutture stesse e orientamento dei giovani stessi a privilegiare, nelle loro strategie, la ricerca del posto fisso in strutture pubbliche sovradimensionate come unica alternativa all’emigrazione;- se e come i Ministri stessi ritengano che un’iniziativa di questo genere si concili con le finalità e le regole di funzionamento del Fondo Sociale Europeo;- se e come e come il Governo ritenga che un’iniziativa di questo genere si concili con l’esigenza di migliorare, agli occhi dell’amministrazione comunitaria, la reputazione del nostro Paese già gravemente compromessa da numerosi passati abusi gravi consistenti proprio nell’utilizzazione dei contributi del Fondo Sociale Europeo per iniziative fasulle di formazione professionale;- se e quali misure coerenti con gli obiettivi e le regole del Fondo Sociale Europeo, infine, i Ministri competenti intendano adottare per evitare che nella forma di pretesi “stage” di formazione si pongano in essere illegalmente forme di mera assistenza, dannose per il funzionamento del mercato del lavoro e per gli interessi professionali degli stessi giovani coinvolti.

In Calabria il consiglio regionale attiva i «superstage»

Sono 500, e presto forse saranno 750. Sono i superstagisti calabresi: laureati a pieni voti, i migliori - quantomeno nelle intenzioni - degli atenei della zona. Andranno a fare un superstage nelle strutture pubbliche locali: «super» in tutti i sensi. Super per la retribuzione: 1000 euro al mese. Super anche per la durata: 24 mesi!Il portavoce del consiglio regionale della Calabria spiega alla Repubblica degli Stagisti: «Con il "Programma stages 2008" abbiamo risposto in maniera concreta a due esigenze: da un lato ridurre i costi della politica, dall'altro trovare uno sbocco professionale per i tantissimi giovani laureati di questa regione». Quindi hanno dato una sforbiciata alle spese e han tirato fuori 3 milioni di euro, a cui se ne sono aggiunti altrettanti attingendo a fondi europei: «La somma è stata destinata a finanziare stage formativi, della durata di due anni, rivolti ai laureati calabresi più meritevoli, con un limite di età abbastanza elevato - 37 anni - per evitare di penalizzare quanti non vengono più considerati "giovani" dalle norme dell'Unione Europea, che fissa il limite a 32 anni». Forse questo si spiegherebbe considerando il fatto che in Calabria la disoccupazione è all'11,2% (dato Istat 2007) - quasi il doppio rispetto alla media nazionale (6,1%) e quasi il quadruplo rispetto a regioni come Lombardia, Emilia Romagna, Trentino. E quindi ogni modo è buono per fermare l'emorragia di disoccupati, specie con le elezioni regionali a un passo (nel 2010).Tornando all'oggi e ai fatti: 500 laureati calabresi, a cui forse nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri 250, «lavoreranno per due anni, con uno stipendio mensile di 1000 euro, in 170 enti tra aziende sanitarie e ospedaliere, comuni, province, comunità montane ed altre amministrazioni territoriali. Ovviamente»mette però le mani avanti il portavoce «il Consiglio regionale non può garantire alcuna futura assunzione degli stagisti nelle stesse amministrazioni: queste ultime, semmai, qualora interessate, dovranno procedere direttamente».Certo, le domande che restano senza risposta sono ancora tante. La prima: come mai è stato deciso di far durare gli stage addirittura 24 mesi, quando la normativa vigente prevederebbe la possibilità di fare stage così lunghi solo per i disabili? E poi: con i 6 milioni di euro di budget, oltre agli stipendi degli stagisti, è previsto che anche gli altri due soggetti coinvolti nel progetto (università e enti pubblici ospitanti) ricevano sovvenzioni? E poi: il rimborso spese indicato di 1000 euro al mese è da intendersi lordo o netto, e con quali modalità e tempistiche verrà erogato?Restano poi sul fondo due questioni ancor più grandi: ha davvero senso far fare stage a persone di oltre trent'anni? E poi: dato che lo stage non dovrebbe essere «lavoro» bensì «formazione» quale mestiere ha bisogno di un percorso formativo di addirittura due anni per essere imparato?Eleonora Voltolina La Repubblica degli Stagisti ha raccolto le testimonianze di alcuni dei laureati d'eccellenza che stanno partecipando al Programma Stages 2008 promosso dal consiglio regionale calabrese:- Francesco Bonsinetto, dalla cattedra allo stage- Francesco Luppino, l'ingegnere stagista- Serena Carbone: una proposta al consiglio regionale per valorizzare davvero noi superstagisti- Pietro Canale, il commercialista stagista

Estate, gli stagisti sono di stagione / parte seconda

Qualche giorno fa si era parlato di quelle imprese che d'estate utilizzano gli stagisti per evitare di prendere lavoratori in sostituzione del personale in ferie. Sulla stessa linea d'onda scrive alla Repubblica degli Stagisti una studentessa 23enne, iscritta alla facoltà di Scienze della Moda: «Il mio piano di studi richiede uno stage. Essendo vincolata a rimanere a Roma, perchè certo durante uno stage non puoi permetterti di sopravvivere fuorisede!, ho mandato il mio curriculum a una prestigiosa casa di moda. Dopo nemmeno un mese mi hanno richiamata e ho fatto i salti di gioia... ma c'era il trucco!».Durante i colloqui, l'azienda non specifica in quale ambito inserirà la studentessa-stagista. Dato il piano di studi, sarebbe logico pensare al settore creativo, o a quello promozionale... Invece, sorpresa: la mettono a fare la commessa, e la inseriscono addirittura nel piano presenze-ferie insieme a tutti gli altri dipendenti!«Da un mese e mezzo lavoro nel negozio: che certo è il più bello ed importante del mondo, ma… faccio la commessa lì come la farei da qualsiasi altra parte! Nel giro di 10 giorni ho imparato quello che c'era da sapere e ora sono tutti più sollevati, possono andare in ferie tranquilli: tanto c'è chi, al prezzo di uno stage, sostituisce in tutto e per tutto una persona che costerebbe molto di più».Dunque per sei mesi questa ragazza lavorerà full time dall'apertura alla chiusura del negozio, cinque giorni alla settimana, per 300 euro di rimborso spese (più i buoni pasto). Svolgendo mansioni assolutamente inutili per la sua formazione. Quando le ho suggerito di segnalare la situazione allo sportello stage della sua università, però, lei non è parsa convinta: teme che la liquiderebbero senza aiutarla. «L'errore di fondo è che gli stage dovrebbero essere formulati insieme da università e aziende in modo da creare dei progetti di lavoro formativi per noi e fruttuosi per loro. Doversi cercare lo stage da soli ci porta a incappare in esperienze inutili o a ritrovarci con gli esami finiti, la tesi quasi pronta e gli stage ancora da acquisire».Eleonora Voltolina