140 tirocini per giovani laureati al ministero dell’Economia: il bando Mef-Crui è aperto fino al 17 maggio
La Repubblica degli Stagisti si scusa con i suoi lettori. Per una disattenzione, è stato calcolato in maniera errata l'importo del rimborso spese previsto per i tirocini Mef-Crui: non 750 euro al mese (7 euro lordi all'ora), come precedentemente comunicato nel titolo di questo articolo e nell'ultima Newsletter, bensì 140 euro al mese (7 euro lordi al giorno).Ciò cambia sostanzialmente la notizia, che riportiamo per intero, corretta, qui sotto. Il ministero dell’Economia e delle finanze [nell'immagine, l'homepage del sito] apre …
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: Enza Civale
Stage gratuiti o malpagati, ciascuno può fare la rivoluzione: con un semplice «no»
Faccio anche io parte della "classe" stagisti. Quasi 27 anni, laureata nel 2007 in Economia, ho lavorato per circa un anno, poi ho deciso di andare all'estero e son tornata in Italia dove mi hanno aspettato solo stage ... all'inizio ho accettato uno stage per sei mesi a 500 euro al mese, ma ora da gennaio sono di nuovo alla ricerca e vedo solo stage all'orizzionte. negli ultimi tempi la rabbia e depressione aumentano... soprattutto nel leggere che gruppi come inditex di zara o altri offrono stage anche semplicemente per fare le commesse, cosa credo che non potrebbe mai accadere in altri paesi. Nel Regno Unito sono lavori che fanno già i ragazzini di 15 , 16 anni dopo la scuola e non capisco davvero come questi gruppi internazionali possano comportarsi così diversamente da un paese all'altro.. dovrebbe esserci un minimo di leggi a livello di gruppo. Per esempio anche io la settimana scorsa sono stata chiamata da Ikea per uno stage a 350 euro al mese! Quindi pensavo se non ci fosse un modo per dare una grande visibilità a questo sfruttamento sopratutto da parte di queste multinazionali per cui cmq l'immagine conta molto.. Magari scrivendo anche a giornali stranieri. Perchè cmq penso che se si venisse a sapere anche negli altri paesi che Ikea in Italia paga 350 euro studenti laureati e anche non tanto neolaureati per poi soprattutto affidargli compiti davvero base la sua immagine ne risentirebbe molto , o almeno spero. sarebbe credo nel piccolo e senza volere offendere nessuno quello che subiscono le multinazionali accusate di sfruttare il lavoro minorile nei paesi sottosviluppati. Mi rendo conto che la gravità non è la stessa, ma cmq anche in questo caso si ha lo sfruttamento di persone che hanno investito 5 o + anni in studenti universitari e si vedono ripagate con un rimborso pari a 1.5 € l'ora e contenuti davvero per niente formativi. Questo è solo sicuramente uno dei tanti esempi, e mi rendo conto che non sia neanche uno dei peggiori. Però penso che lo sfruttamento da parte di gruppi internazionali sia ancora + grave da un lato, perchè fanno alti profitti anche grazie a noi e su di loro forse un rimborso decente non peserebbe più di tanto e soprattutto non si sognerebbero mai di proporre in altri paesi perchè sarebbe impensabile. Quindi chiedo aiuto per trovare un modo se esiste per non essere considerati il terzo mondo o affini da questi grandi gruppi, che credono di arrivare in italia e offrirti 300 euri di rimborso e si aspettano che ancora li ringrazi per l'opportunità che ti hanno dato. Qualche anno fa si parlava di generazione mille euro e di lavori precari. In pochi anni siamo arrivati quasi alla generazione 300 euro se non 0 tondo, dove se trovi un contratto anche solo per qualche mese ma pagato regolarmente ti devi quasi ritenere fortunato perchè di sicuro è meglio di uno stage... io mi chiedo davvero dove andremo a finire e se abbiamo qualche speranza di porre fine a questo sfruttamento legale.
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: diana83
La proposta di Ichino per riformare la normativa sugli stage: più brevi e retribuiti. E lunedì 3 maggio la racconta in Cattolica
Intanto si potrebbe fare questo ma io propongo un pressing più diretto..il ddl 1873 del senato come potrete constatare anche voi loggandovi al sito del senato è stato assegnato , ma ancora non è incominciata la discussione. Io propongo di scrivere una mail ai senatori delle commissioni 2ª (Giustizia) e 11ª (Lavoro, previdenza sociale)( a cui è stata asseganta in maniera congiunta) perché si sentano sotto osservazione..se no questi sta norma se la scordano.. Moderatori è una cosa che si può fare ?
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: ElisabettaBordoni
Case editrici "virtuose", Milano?
Ciao Carry, grazie mille per le tue indicazioni cosi dettagliate e per il tempo dedicatomi. Candidature già inoltrate :) ps: si! Se hai altro di cosi utile da segnalare, non esitare :) Fab
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: Marquis
Lettera aperta dei superstagisti calabresi al neogovernatore Giuseppe Scopelliti: «Chiediamo rassicurazioni sul nostro futuro»
Simile una lettera di Francesca Greco pubblicata stamattina sul portale Newz.it. Vi si legge: «I politici fautori del progetto hanno sottolineato in più occasioni come lo stesso sia nato per offrire un futuro dignitoso ai giovani meritevoli della regione, per “svecchiare” le amministrazioni farraginose e per arginare le piaghe sociali della disoccupazione e dell’emigrazione. Beh, per quanto il concetto di tempo possa reputarsi relativo, mi risulta difficile identificare 2 anni con “futuro”! Per di più, che senso ha investire ingenti risorse economiche per qualificare ulteriormente gente già plurititolata e dar loro l’occasione di rendersi indispensabili se poi il risultato finale è sfrattarli dalle Amministrazioni che hanno contribuito a modernizzare?» Il testo completo al link http://www.newz.it/2010/04/30/appello-a-scopelliti-per-fermare-la-%E2%80%9Cstrage-dei-talenti%E2%80%9D/37573/
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
mancato stage - delusione dopo un master
Allora, caro Texas, la prima cosa che ti consiglierei di fare è mettere nero su bianco, in una lettera concisa e dettagliata, tutte le tue rimostranze, sottolineando quanto come e perchè l'offerta formativa non sia stata conforme a quanto promesso al momento dell'iscrizione. Chiaramente, il fatto di aver pagato (quanto?) per questo master ti mette nella condizione di poter pretendere che il "prodotto" acquistato, in questo caso una formazione postlaurea, sia valido e sopratutto corrisponda a quel che era stato pubblicizzato. Potrai indirizzare la lettera al responsabile del master, e per conoscenza se lo vorrai anche alla redazione della Repubblica degli Stagisti, anticipando il testo via email e poi inviandola tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Nella lettera il consiglio è di mantenere un tono il più distaccato possibile, elencando semplicemente i fatti con date, nomi, citazioni di documenti (es. lo stralcio del bando che citavi nel tuo primo post qui sul Forum). Utile sarà anche citare gli allievi che hanno avuto la "fortuna" di avere lo stage, e quelli che insieme a te sono invece rimasti a casa. Se hai traccia cartacea dei tuoi contatti con la segreteria del master, per esempio scambi di email, sarà utile allegarli. Anche se non sono un'esperta di diritti dei consumatori, immagino che potresti anche provare a chiedere il rimborso della somma che hai pagato, motivando che l'offerta formativa è stata insufficiente, e dando un termine ultimo (es. 15 giorni) per la loro - eventuale - replica. Infine: per scrivere la lettera nel migliore dei modi, sarebbe utile magari farsi correggere la bozza da un amico o parente avvocato!
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
Storia di uno stage nel turismo
Grazie Elisap per la forza che hai trasmesso nel tuo sms, anch'io la penso come te, nel futuro la ruota gira e chissà se al nuovo stagista andrà molto meglio di me (come sarebbe andata a me se quello precedente avesse preso provvedimenti). E ringrazio nondimeno ad Eleonora e tutto il team della repubblica degli stagisti per il supporto non solo morale ma pratico che mi stanno dando tramite posta. E' inutile citare adesso tutte le lunghe "chiacchierate" svolte per posta elettronica, ma cito il paragrafo più bello: "...questo "terrorismo psicologico" viene utilizzato troppo spesso per mettere le cose a tacere, ed evitare che i giovani (e non solo loro, ma anche altre categorie deboli) escano allo scoperto e denuncino chi li ha sfruttati, o sottopagati, o maltrattati... Però noi della Repubblica degli Stagisti la pensiamo in maniera diametralmente opposta, e incentiviamo e supportiamo tutti gli stagisti sfruttati a non stare zitti, perchè solo facendo emergere le magagne si può contribuire a che in futuro certe cose non accadano più. Come giustamente hai scritto tu, se la gente denunciasse di più queste situazioni vivremmo in un mondo migliore." Grazie di nuovo! vi terrò aggiornati dei risvolti ;)
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: laflautista
LE NORME SBAGLIATE si POSSONO CAMBIARE
I PARTITI non ci rappresentano, i SINDACATI non ci rappresentano, siamo SFRUTTATI scarsamente considerati sottovalutati e economicamente emarginati come generazione. Io mi sono rotta.. facciamo sentire la nostra voce direttamente con i rappresentanti della commissione LAVORO alla Camera e la Senato inondiamoli di mail. Propongo di organizzare un campagna di grassroots lobbying e cercare visibilità nei media e nei social network approfittando di questo punto di ritrovo, per CAMBIARE LA NORMATIVA sugli STAGE. Sono disponibile a perderci tempo e a lavorare gratis per una cosa da cambiare se qualcuno ha voglia di fare qualcosa di concreto propongo di farlo ora. Vorrei chiedere agli amministratori del sito se è possibile magari fare una raccolta di mail di gente interessata..e usare il sito come cassa di risonanza.
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: ElisabettaBordoni
Giovani e prospettive per il futuro: oggi e domani a Milano due eventi con Eleonora Voltolina e Alessandro Rosina
Oggi e domani due eventi a Milano per parlare di giovani, futuro, lavoro, stage. Il primo appuntamento è per questo pomeriggio all'università Cattolica: il dipartimento di Scienze statistiche promuove l'incontro "Generazione in crisi - Essere giovani nell’Italia degli anni Dieci". La tavola rotonda si aprirà con le relazioni di Alessandro Rosina, docente di demografia della Cattolica e autore del libro Non è un paese per giovani, [scritto a quattro mani con la giornalista Elisabetta Ambrosi - nell'immagine, la copertina], e …
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: redazione
Disposti a tutto pur di diventare giornalisti pubblicisti: anche a fingere di essere pagati. Ma gli Ordini non vigilano?
Sono un pubblcista, per fortuna il mio processo di praticantato è stato regolare, ma non nego che colleghi sono diventati pubblicisti con questa manovra che descrivete nell'articolo. Dubito però che l'annuncio di presidenti di ordini o professionisti sul denunciare i casi truffaldini possa trovare successo. Nel caso in cui succedesse una cosa del genere: o lavori gratis per il patentino o non lavori. Facile capire da che parte penderanno i giovani aspiranti giornalisti. Un altro problema annoso riguarda il praticantato per diventare professionista. C'è chi afferma, come Travaglio, che gli ordini andrebbero cancellati. Non sono così estremista, ma ci vuole una regolamentazione e una trasparenza che ad oggi manca del tutto! Io non lo sono ancora diventato perchè la mia famiglia non ha i soldi per pagare la scuola di giornalismo (cosa ti insegnano poi è ancora un mistero, dato che il giornalismo si fa per strada - cit. Montanelli) e le aziende cavalcano l'onda delle numerose scuole di giornalismo nate in questi anni (addirittura a Salerno e Potenza!! non certamente note come poli giornalistici). Per di più gli editori piangono miseria e chiedono aiuti statali, quando poi i soldi ci sono e vengono tirati fuori per strapagare opinionisti e commentatori sportivi (ex allenatori e giocatori già miliardari). La soluzione sarebbe quella di avere un massimo di 2 o 3 scuole sparse in Italia e si dovrebbe prendere l'esempio dagli avvocati (o dal percorso dei pubblicisti): dopo la laurea un praticantato sul campo all'interno di aziende editoriali, giornali, tv, redazioni che naturalmente abbiano una determinata struttura e composizione. In questo modo si responsabilizzerebbero gli editori, i quali risparmierebbero sugli opinionisti per attivare una scuola di formazione all'interno dell'azienda. Così si otterrebbe trasparenza e si permetterebbe a tutti di inseguire lealmente, mettendosi in competizione, il proprio sogno. Per quale motivo un editore o direttore deve esser ostacolato nell'assumere un giovane brillante semplicemente perchè non è ancora professionista (i contratti da praticante sono molto onerosi e le aziende hanno poi obblighi ad assumere un numero minimo di professionisti)? Esser professionisti non è sinonimo di bravura! Io intanto per non rimanere disoccupato a vita, ho deciso di reinventarmi ed ora dopo un master, pagato dalla mia Regione, comincierò a inoltrarmi in altro lavoro in attesa che qualcosa cambi. continuo ad inseguire un sogno...forse inutilmente
Ultimo Post: 14 anni, 9 mesi fa
Di: paololonati