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Tirocinio Extracurriculare Full Time + Part Time

Buongiorno, Mi è stato proposto di iniziare ai primi di marzo un tirocinio extracurriculare full time di 40ore dal lunedì al venerdì per sei mesi. Ho in corso un contratto part-time 18ore a tempo determinato che scade a metà marzo. Con questo contratto in azienda lavoro solo il sabato e la domenica. Le due attività possono essere compatibili? Posso fare le due attività per un periodo e alla scadenza del part-time non rinnovarlo? Oppure devo per forza dimettermi?

Ultimo Post: 1 mese, 4 settimane fa

Di: slowlife

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Si possono fare 2/3 stage extracurriculari contemporaneamente?

Tre stage in contemporanea sono un po' troppi, sopratutto se tutti con una percentuale equivalente al 50% o più! Calcola Vale che il monte ore massimo settimanale per le attività lavorative di tipologia subordinata (tra cui può contarsi, per analogia, anche l'attività di tirocinio) secondo il diritto del lavoro italiano può essere indicato in 48 ore. Come spieghiamo anche nelle nostre FAQ, che si possono trovare nella Guida Best Stage scaricabile qui sul nostro sito gratuitamente in pdf, alle 40 ore “standard”, infatti, possono essere aggiunte altre otto ore. E ogni persona può decidere come giostrarsi questo monte ore, se tutto presso uno stesso datore di lavoro e nell'ambito dello stesso rapporto (di lavoro, di stage) oppure presso più datori. Il fatto che i tuoi stage siano “autogestiti” (immaginiamo che con questo tuo intenda che li svolgi in tutto o in parte da casa, o comunque senza una supervisione puntuale da parte di una persona dei due soggetti ospitanti rispetto alle ore effettivamente svolte) non vuol dire che sia consentito aumentare le ore di stage a dismisura. Diciamo quindi che, se anche tu “bari” un po' sul numero di ore che svolgi, ufficialmente la tua attività comprende quel numero di ore lì. Ci sorprende anzi che, a fronte di una comunicazione obbligatoria dell'avvio di uno stage di 20 ore settimanali, con il tuo codice fiscale e tutto, sia stata approvata anche la comunicazione obbligatoria di uno stage da 30 ore settimanali, sempre con il tuo stesso codice fiscale. Una semplice verifica incrociata permetterebbe infatti all'ispettorato del lavoro di vedere che tu sei impegnata in pianta stabile, ufficialmente, per un totale di 50 ore settimanali, il che è lievemente sopra la soglia del consentito. Per curiosità, i due soggetti promotori (immaginiamo, diversi) che hanno attivato questi tuoi due stage sono a conoscenza della situazione? Cioè l'uno è consapevole dell'altro? Aggiungere un terzo stage in questa situazione è fuori discussione, specialmente se full-time a 40 ore settimanali. Sommato allo stage da 20 ore, verrebbe fuori un impegno settimanale di 60 ore; sommato invece a quello da 30 ore, verrebbe addirittura 70 ore. La cosa migliore è che tu scelga su quale tirocinio concentrarti!

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Fino tirocinio e ancora nessuna novità.

Tranquilla Aconlap, è perfettamente normale fare colloqui mentre si fa uno stage, specialmente se lo si fa in un'azienda in cui la probabilità di assunzione post stage è scarsa e/o, come nel tuo caso, poco chiara. Generalmente i recruiter si dimostrano, specie da dopo la pandemia, più flessibili rispetto alla gestione dei colloqui, concedendo ai candidati che già sono occupati in qualche altra attività (di lavoro o di stage) di svolgerli in orari meno ortodossi, come la mattina presto o nel tardo pomeriggio, oppure a volte anche il sabato. Dipende molto dall'accordo che si riesce a prendere di volta in volta con ciascun recruiter. Rispetto alla possibilità di fare giorni (o anche semplicemente poche ore) di assenza durante uno stage, come ripetiamo spesso lo stage non è un contratto di lavoro, e non prevede per lo stagista l'obbligo tassativo di presenza, né la necessità di "recuperare" le ore perdute, ovviamente entro limiti ragionevoli in modo da non mettere a rischio l'esito positivo del percorso formativo. A questo proposito, ci incuriosisce e sorprende un passaggio del tuo post Aconlap, quello in cui dici che "a livello contrattuale mi spettano 7 giorni al mese". Per contratto intendi il pfi, cioè il progetto formativo individuale? E in questo documento c'è scritto che puoi stare assente fino a 7 giorni al mese? Oppure forse si tratta di una clausola che prevede il raggiungimento di un certo monte ore (es. almeno il 70% delle ore previste dal pfi) per poter ricevere l'indennità mensile concordata? In ogni caso, uno stage non è un contratto di lavoro; dunque se allo stagista servono due ore di "permesso" (lo mettiamo tra virgolette perché si tratta di una fattispecie pensata per i lavoratori subordinati!), non ci dovrebbero essere problemi a semplicemente avvertire il proprio tutor che nel tale giorno si arriverà più tardi, o si andrà via prima, per ragioni personali... senza ovviamente dover per forza dichiarare che si va a fare un colloquio per un posto da un'altra parte ;-) Facci avere tue notizie Aconlap!

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Un dipendente pubblico può svolgere il tirocinio curriculare di un master in uno studio privato?

La domanda sulla possibilità di svolgere contemporaneamente due stage, oppure uno stage e un lavoro, è contenuta nelle nostre FAQ che puoi trovare nella nostra "Guida Best Stage" (scaricabile gratuitamente qui dal nostro sito!) In linea generale il nodo è quello degli orari, che devono essere compatibili: nessuna norma di legge impedisce a chi sia titolare di un rapporto di lavoro a tempo parziale di impegnare la parte libera della propria giornata in uno stage presso un’azienda diversa, per imparare nuove mansioni. E allo stesso modo si può impegnare il proprio tempo in due stage diversi, entrambi part-time. Però attenzione a una questione, quella del monte orario complessivo. Mentre per i lavoratori autonomi questo monte orario è pressoché illimitato, e dipende esclusivamente dalle loro scelte, per quanto riguarda il comparto dei lavoratori subordinati vi sono leggi (a protezione dei lavoratori) che vietano di svolgere "troppa" attività. Cioè di essere impegnati in attività lavorative per un numero troppo elevato di ore. Il monte ore massimo settimanale per le attività lavorative (tra cui può contarsi anche l'attività di tirocinio) può essere indicato in 48 ore. Alle 40 ore "standard", infatti, possono essere aggiunte altre otto ore (pensiamo per esempio alla circostanza degli straordinari). E ogni persona può decidere come giostrarsi questo monte ore, se tutto presso uno stesso datore di lavoro e nell'ambito dello stesso rapporto (di lavoro, di stage) oppure presso più datori. Ci sono anche fattispecie in cui il monte ore viene calcolato non settimanalmente ma mensilmente, o trimestralmente, per permettere che i lavoratori stagionali per esempio svolgano una attività intensiva nel periodo di alta stagione, andando a sforare il limite delle 48 ore settimanali, per poi magari compensare in altri periodi. Nel tuo caso, Dafne, essendo tu dipendente pubblica a tempo indeterminato, probabilmente da contratto collettivo nazionale sei impegnata per un monte ore di 36-38 ore settimanali, giusto? Dunque potresti dare al master la tua disponibilità per fare uno stage curricolare part-time, avendo a disposizione ancora 10-12 ore settimanali. Si tratterebbe quindi di uno stage che occuperebbe un 25% del tuo tempo lavorativo (calcolato sulle 40 ore standard). In alternativa, potresti decidere di usare le tue ferie per svolgere uno stage "intensivo" presso lo studio di ingegneria, per tre o quattro settimane full-time.

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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Stage tossico

In risposta a #34494ps. anche perchè avrai una storia da raccontare con gli amici al sabato sera e soprattutto da spiegare al prossimo colloquio in cui ti chiederanno: raccontaci una situazione in cui sei stata in difficolatàe come hai reagito? che gli dici? ho mollato e sono tornata a casa piangendo... mah... di certo io non ti assumerei... invece, immagina la rx: mi trovavo male, ma ho finito ciò che mi ero prefissata e ho fatto il mio... bon, dal mio pdv, mi dico... questa è una codigna e io cerco gente su cui investire che abbia coraggio.. non mammoni... quelli non servono... 

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: mba

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dipendente pa o privato

Salve a tutti, interpello il web per porre una domanda che assilla molti: meglio dipendete PA o privato? spiego la mia situazione. Sono un italiano di 32 anni, assunto a tempo pieno e indeterminato in un amministrazione centrale. Ogni giorno mi trovo a dover lottare per ogni cosa, dalla penna al riscaldamento, confrontandomi con dinosauri del plestocene che a fatica sanno usare il computer ma ovviamente dispensano consigli su ogni cosa, per non parlare dei raccomandati e dei favoritismi Vengo da una realtà provinciale del centro nord Italia, ricca e dinamica, e la mia mentalità poco si allinea con il menefreghismo e il clientelismo delle pubbliche amministrazioni centrali e con Roma più in generale. Pertanto, cercavo un confronto con ragazze/i figli di locali nati e cresciuti nel centro nord Italia (emilia-lombardia-veneto), provenienti dalla bassa media borghesia (insegnati, operai, artigiani). Mi rivolgo a questa platea non per discriminazione ma perchè più affine alla mia situazione personale, e quindi più consapevole della realtà e delle scelte che dovrei affrontare. La domanda è: voi lascereste un posto pubblico in cui avete poche possibilità di carriera e di realizzazione, sia personale che professionale per un lavoro nel privato? Tutti decantano e lodano i vantaggi della PA, che a mio avviso sono veramente pochi se non il tempo libero. Secondo voi è meglio il pubblico o il privato come stipendio e possibilità di carriera? grazie a tutti per le loro opinioni

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: mba

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Diritti degli stagisti diversi da Paese a Paese, il compenso è nodo della discordia: l’analisi europea

Sono passati dieci anni – correva l’anno 2014 – dalla pubblicazione della raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea per tirocini di qualità negli Stati membri. Un ulteriore elemento per approfondire il tema arriva ora da un report della Corte dei Conti europea presentato pochi giorni fa: “Azioni dell’Ue a sostegno dei tirocini destinati ai giovani”.Il documento, in realtà, non introduce nuovi elementi e non anticipa le azioni prossime venture del Consiglio: è semplicemente un’analisi basata in parte su informazioni di dominio …

Ultimo Post: 2 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Il servizio civile in biblioteca all'università: un'esperienza forte «a livello lavorativo e umano»

C’è tempo fino al 15 febbraio per candidarsi alla nuova edizione del Servizio civile universale. La Repubblica degli Stagisti ha raccolto la storia di Enrico Palma, 27 anni, che sta svolgendo il servizio civile presso la biblioteca dell'università Parthenope di Napoli.Sono di Napoli, del quartiere Soccavo. Qui ho frequentato le scuole fino al liceo linguistico, diplomandomi nel 2016. Ho sempre avuto una forte passione per lo sport, che è da sempre presente nella mia vita, in tutto quello che faccio. …

Ultimo Post: 2 mesi, 1 settimana fa

Di: Ilaria Mariotti

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Tirocinio e permessi lavorativi per il Diritto allo Studio

Salve, sono qui per chiedervi informazioni circa i permessi lavorativi per il Diritto allo Studio.  Poiché ho un contratto full time indeterminato (ibrido), vorrei chiedere alla mia azienda la possibilità di attingere alle 150 ore di permesso per il Diritto allo Studio. Mi pare di aver letto che non ci sono limiti di età (39 anni).  Io sono iscritta al primo anno della Magistrale in Psicologia LM-51 e adesso il tirocinio (250 ore + 500) è curriculare e obbligatorio, poiché la laurea è abilitante.  Mi sono imbattuta in questo link: https://www.lapostadelsindaco.it/servizi-pubblica-amministrazione/30750/permessi-ex-art-46-ccnl-16112022-diritto-allo-studio#:~:text=Il%20tirocinio%2C%20in%20quanto%20curriculare,per%20la%20fruizione%20dei%20permessi Però vorrei avere un confronto con chi magari ci è già passato o segnalarmi un consulente del lavoro al quale rivolgermi.  Grazie in anticipo

Ultimo Post: 2 mesi, 2 settimane fa

Di: Deisy84_

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Smartworking dall’estero, una rarità: in EY adesso si può grazie alla “job portability”

Quando si parla di smartworking, viene naturale dare per scontato che si possa lavorare da remoto da qualsiasi posto: casa propria, un bar, il parco, la casa al mare… ammesso che ci sia una buona connessione internet, beninteso. Non è proprio così. Si può, ma rimanendo nei confini del proprio Paese. Questa poco conosciuta limitazione territoriale diventa ovviamente un ostacolo se una persona ha necessità o voglia di stare all’estero per un periodo, senza per questo sospendere la sua attività …

Ultimo Post: 2 mesi, 2 settimane fa

Di: Marianna Lepore

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