Il punto di vista di un outsider che invita i giovani a riappropriarsi del loro futuro: con questo nuovo editoriale Alessandro Rosina, 40 anni, docente di Demografia e autore insieme a Elisabetta Ambrosi del bel saggio Non è un paese per giovani (Marsilio) prosegue la sua collaborazione con la Repubblica degli Stagisti
È davvero difficile essere giovani in Italia. In questi giorni si parla molto di nuove generazioni, ma manca un’attenzione sincera nei loro confronti. Si sono viste molte lacrime di coccodrillo e anche un po’ di ipocrisia. «Non fiori ma opere di bene» verrebbe da dire, se ciò non suonasse un po’ cupo. Ecco un esempio di come, anche nel migliore dei casi, cultura e informazione continuino ad essere dominate da vecchie logiche: in un numero recente, quello del 6 gennaio, il quotidiano La Repubblica ha dedicato ai giovani le pagine del suo “R2Diario”. All’interno di tale spazio di approfondimento viene usualmente proposto anche un elenco di libri di riferimento sul tema trattato. Ci si poteva legittimamente attendere che, parlando di difficoltà dei giovani ad emergere e ad essere valorizzati, si fosse anche coerentemente dato spazio ad alcuni libri scritti da giovani stessi sul tema. Non certo secondo la logica delle quote verdi, ma prendendo in considerazione titoli che, non meno degli altri indicati, hanno venduto e sono entrati nel dibattito pubblico. Anche perché uno degli aspetti più interessanti di questi ultimi anni è proprio dato dalle riflessioni di trentenni e dintorni sulle condizioni della propria generazione (e di quelle successive). Tutto questo nelle suddette pagine di Repubblica è stato quasi completamente ignorato. L’età media degli autori dei diciotto titoli citati è quasi doppia rispetto alla generazione di cui parlano. Tre di essi sono addirittura defunti. Gli unici under 40 sono Concetto Vecchio, giornalista di Repubblica e autore di Giovani e belli, e Maurizio Merico che al momento della pubblicazione del suo Giovani e società aveva poco più di trent'anni. Dei titoli proposti, quindi, solo uno su dieci è stato scritto da un autore che appartiene al mondo che racconta. Nulla di male – ma senz’altro una decisione molto parziale e discutibile.
Senza nessuna pretesa di completezza cogliamo allora l’occasione per proporre un controelenco, anche questo arbitrario e di parte, ma che almeno ha il merito di segnalare libri sull’argomento scritti da persone con un’età media non superiore ai 35 anni. Non proprio un aspetto trascurabile in questo strano paese.
Alessandro Rosina
Controelenco (alternativo a quello proposto da Repubblica, 6 gennaio 2011)
- Generazione mille euro, di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, Rizzoli 2006.
- L’Italia spiegata a mio nonno, di Federico Mello, Mondadori 2007
- Generazione Tuareg. Giovani flessibili e felici, di Francesco Delzìo, Rubbettino 2007
- Curriculum atipico di un trentenne tipico, di Fabrizio Buratto, Marsilio 2008
- La fuga dei talenti, di Sergio Nava, San Paolo 2009
- Non è un paese per giovani. L’anomalia italiana: una generazione senza voce, di Elisabetta Ambrosi e Alessandro Rosina, Marsilio 2009
- Vivo altrove. Giovani e senza radici: gli emigranti italiani di oggi, di Claudia Cucchiarato, Bruno Mondadori 2010
- La Repubblica degli stagisti. Come non farsi sfruttare, di Eleonora Voltolina, Laterza 2010
- Non siamo figli controfigure, di Benedetta Cosmi, Sovera 2010
- Gioventù sprecata. Perché in Italia si fatica a diventare grandi, di Marco Iezzi e Tonia Mastrobuoni, Laterza 2010
Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- Libri sui giovani: il quotidiano La Repubblica consiglia quelli scritti dai vecchi, la Repubblica degli Stagisti risponde col suo controelenco di autori under 40
E leggi anche gli altri editoriali di Alessandro Rosina per la Repubblica degli Stagisti:
- Gioventù di nuovo in primo piano: dalla copertina del Time alle piazze italiane
- Umberto Veronesi, la fatica delle donne e dei figli suoi: ma in verità sono i figli di nessuno che fanno una fatica bestiale per emergere
- Prospettive per i giovani, in Italia si gioca solo in B e C. Per la serie A bisogna andare all'estero
- L'intramontabile Marcello Lippi e la disfatta ai Mondiali: c'è bisogno urgente di un ricambio generazionale
- Un esercito immobile: l'editoriale di Alessandro Rosina su giovani disoccupati e precari
- Sanremo e l’arte del finto rinnovamento: spazio ai giovani (vedi Valerio Scanu) a patto che abbiano dietro un grande vecchio (vedi Maria De Filippi)
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