Tirocinio Garanzia Giovani e nuova legge sui tirocini
Ciao Rob, abbiamo parlato delle novità introdotte dalla Regione Lazio in tema di tirocini qui: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/nuova-legge-sugli-stage-in-lazio. Purtroppo però la normativa tace riguardo Garanzia giovani come hai giustamente evidenziato e come si può evincere dallo stesso sito ufficiale della regione (qui: http://www.regione.lazio.it/rl_lavoro/). Il dubbio dunque c'è e purtroppo così su due piedi non siamo in grado di scioglierlo neanche noi. Bisognerebbe approfondire scrivendo per esempio alla mail tirociniextracurriculari@regione.lazio.it. Oppure rivolgendosi a un centro per l'impiego. Torna a scriverci e un caro saluto
Ultimo Post: 6 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Regione Veneto, indennità tirocinio e Naspi
In risposta a #24511Buongiorno,confermo quanto indicatovi dopo aver contattato l'Inps locale attraverso il consulente del lavoro al quale mi appoggio.A conferma della validità la Regione Veneto ha mantenuto il contenuto pubblicato sul proprio sito.Per quanto riguarda l'assenza di obbligo da parte dell'ente ospitante direi che "a furbizia dell'ente ospitante risponde nostra furbizia": si tratta infatti di non dichiarare nel momento di avvio del rapporto al sostituto d'imposta (ente o azienda ospitante) l'attuale stato di percettore di Naspi, e di regolare i vari compensi e tributi in sede di dichiarazione dei redditi.Naturalmente, essendo percettori di Naspi, il rapporto va dichiarato all'Inps tramite le modalità indicate.L'Inps, in virtù dell convenzione con la Regione Veneto, manterrà la Naspi piena purchè di non superino i 600 euro di rimborso.
Ultimo Post: 6 anni, 12 mesi fa
Di: MatteoBat
Stage ambito culturale
C'era fino a poco tempo fa questa possibilità dal nome 'Generazione cultura', cara Giulia, di cui parliamo qui: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/generazione-cultura-bando-per-stage-nelle-istituzioni-culturali-e-aprire-startup. Purtroppo però il termine è scaduto (e ci scusiamo se non siamo arrivati in tempo con la risposta). Puoi però tentare con la successiva tornata. Non possiamo poi non farti presente anche tutto lo scandalo relativo agli stage nel mondo dei beni culturali di cui ci siamo occupati a lungo. Puoi leggerne a questi link: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/archeologi-insorgono-bando-stage-ministero-beni-culturali https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/il-mibact-rilancia-i-giovani-per-la-cultura-questanno-130-tirocini-rimborsati-mille-euro-al-mese https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/500-giovani-cultura-chiedono-assunzione-mibact https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/il-mibact-rilancia-i-giovani-per-la-cultura-questanno-130-tirocini-rimborsati-mille-euro-al-mese Torna a farci sapere cosa hai deciso, e un caro saluto
Ultimo Post: 6 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage a pagamento
Ciao Federico, confermiamo purtroppo quanto dicono i nostri lettori: per i curriculari il rimborso spese non è obbligatorio. Il che non significa naturalmente che qualche azienda di buon cuore non possa ugualmente corrisponderlo (anche se sarà piuttosto raro). La richiesta di un rimborso spese obbligatorio anche per gli stage curriculari è uno dei cavalli di battaglia della RdS, che si è invece molto spesa per ottenere l'obbligatorietà del rimborso per gli extracurriculari, per cui oggi sono previsti dei tetti minimi. Puoi leggere qualcosa in merito qui: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/non-e-vero-che-gli-stage-gratuiti-sono-stati-aboliti. Un caro saluto In risposta a "#post24472
Ultimo Post: 6 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Co.co.pro + tirocinio retribuito
Ciao Michele, sì nessun problema: si possono unire stage e lavoro purché i turni siano compatibili. Nel tuo caso non sembrerebbero esserci grossi problemi, essendo le due attività una la mattina e l'altra il pomeriggio. Maggiori info qui: https://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/. Un caro saluto
Ultimo Post: 6 anni, 12 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage e contratto a chiamata
Ciao Antonella, sì, nulla osta a che tu possa svolgere un tirocinio in contemporanea a un lavoro: l'importante è che naturalmente le due cose non si sovrappongano a livello di orari. Maggiori info nelle nostre faq: https://www.repubblicadeglistagisti.it/pages/faq/. Ora, nel tuo caso il dubbio è che tu possa trovare un modo per conciliare le due attività, trattandosi di un contratto a chiamata e quindi come tale imprevedibile negli orari. L'unica soluzione sarebbe trovare un accordo con l'azienda ospitante affinché ti lasci libera di lavorare quando sarai chiamata. Facci sapere. E un caro saluto
Ultimo Post: 7 anni fa
Di: Redazione_RdS
Tirocinio
Ciao Noemiacc, quando di mezzo ci sono fondi pubblici - come nel caso di Garanzia giovani a cui afferiscono i tirocini di Crescere in digitale - è normale che siano previste alcune restrizioni all'erogazione del rimborso come dimostra ciò che hai letto sul modulo. Ti giriamo al proposito un nostro articolo, che puoi leggere a questo link: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/compatibilita-stage-inoccupati-e-lavoro. Il dubbio è che interferisca anche un elemento come la Sia, che per di più non è a tuo nome bensì è intestata a tuo marito. Hai provato a sentire l'ente promotore in proposito, ovvero quello che ha attivato il tirocinio? Sono loro a doverti dare queste informazioni così tecniche. Tutt'al più potresti provare anche con un caf. Facci sapere e un caro saluto
Ultimo Post: 7 anni fa
Di: Redazione_RdS
Rimborso spese, quando arriva?
Ciao chiararr, non ti fare alcun problema: sapere quando ti arriverà il rimborso spese è un tuo diritto e in alcun modo si tratta di una domanda inadeguata. Capiamo le difficoltà a chiedere informazioni di questo tipo, ma vanno superate. Se non avessi bisogno di quei soldi dubitiamo che avresti mai iniziato uno stage in un supermercato che - lasciacelo dire - è ai limiti della legalità. Per mansioni di basso profilo come quelle all'interno della grande distribuzione (e per basso profilo intendiamo che non hanno bisogno di particolari qualifiche o titoli per essere svolte) non dovrebbero essere attivati dei tirocini, bensì stipulati regolari contratti che già di per sé prevedono un periodo di prova. Leggi per esempio qui: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/stage-grande-distribuzione-abusi-continuano. Torna a farci sapere com'è andata a finire e un caro saluto
Ultimo Post: 7 anni fa
Di: Redazione_RdS
Inquadramento tirocini ITS
Ciao Edoardo, si tratta certamente di tirocini curriculari in quanto inseriti all'interno del programma di studi, rispetto a cui sono funzionali. Servono di solito anche ad acquisire crediti. In ogni caso deve essere la scuola a fornirti con certezza questo tipo di informazione. Quanto alla normativa di riferimento puoi scaricare la nostra guida Best stage che trovi a questo link https://www.repubblicadeglistagisti.it/beststage/ e che raccoglie tutte le leggi regionali sugli stage. Tieni conto però che si trovano in fase di aggiornamento a seguito della pubblicazione delle nuove linee guida approvate dalla Conferenza Stato Regioni. Trovi maggiori informazioni a questo link: https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/nuove-linee-guida-in-materia-di-tirocini informazioni. Un caro saluto
Ultimo Post: 7 anni fa
Di: Redazione_RdS
Logica delle richieste di esperienza
In risposta a #24550Mi sembra che le mie obiezioni alle motivazioni del perché scegliere persone in base alla maggiore esperienza lavorativa od età non siano discusse e quindi restino valide. Perché una maggiore esperienza ma di qualità bassa sarebbe preferibile a una minore esperienza (magari anche non retribuita) ma comunque di alta qualità? Non capisco il motivo per cui voi dite che "Le selezioni svolte come proponi tu, valutando le sole capacità delle persone, mettendole alla prova a prescindere dalle esperienze, sono un ideale non sempre applicabile per le aziende però perché si prospettano come più rischiose". Poi quando voi dite "basta guardare tutti i casi di stage in cui i giovani vengono abbandonati a se stessi invece di essere seguiti e formati sul mestiere" io mi chiedo: allora perché non vengono aboliti questi stage e tirocini e sostituiti semmai con un'attività lavorativa reale e retribuita dato che a priori molte aziende ritengono in pratica che questi stage hanno valore zero al fini di esperienza lavorativa?Un'altra curiosità, un altro utente e varie altre persone mi hanno detto che "la laurea in filosofia non è fra le più ricercate nel mondo del lavoro oggigiorno." In effetti leggo che nelle recenti statistiche, ad esempio qui http://noisefromamerika.org/articolo/grafico-settimana-15-03-2017che "il settore letterario è quello in cui i neo-laureati partono con un reddito più basso. Anche a distanza di cinque anni il guadagno medio supera di poco i mille euro" mentre "i laureati in ingegneria, assieme a quelli di medicina, risultano tra quelli che hanno in media una progressione di carriera più rapida. Non soltanto partono con un reddito più elevato e con minore possibilità di restare senza lavoro, ma entrambi gli aspetti migliorano molto con il passare del tempo".Io ho scelto la laurea in filosofia perché ho avuto difficoltà nel trovare lavoro a causa della mia invalidità e inoltre mi ritenevo molto bravo nel leggere, comprendere e scrivere testi, cose utili non solo in ricerca e insegnamento, ma anche in lavori come gestione di risorse umane, creazione e uso di testi per giornali, riviste, libri e siti, gestione della comunicazione nelle aziende e simili. Io adesso non so quanto le aziende cerchino lavori simili ma mi sembra strano che le aziende non riconoscano il valore di tutto ciò che viene imparato all'università. Io ad esempio nei corsi di estetica e di filosofia del linguaggio ho imparato tantissime cose ad esempio dei significati che possono essere espressi da parole o da immagini che penso in tanti aspetti della comunicazione, della pubblicità, della moda e del design... L'impressione che ho è che non è esattamente vero che ci siano troppi laureati in materie letterarie ma, più che altro non vengano abbastanza differenziati i laureati più bravi e meno bravi in certe capacità (mi sono laureato con 110 e lode ma alla mia facoltà questi voti abbondano dato che più l'università sforna laureati più finanziamenti riceve dal ministero, cosa che la dice lunga su quanto l'università importi differenziare gli studenti). Dunque secondo me il problema non è tanto mettere o no il numero chiuso in lauree umanistiche o simili, basterebbe fare in modo che gli studenti più bravi pagassero molto meno degli altri magari in base ai risultati di un test iniziale al primo anno, in Italia invece sembra che per avere agevolazioni economiche all'università si debba essere solo estremamente poveri... Non so cosa ne pensate voi, intanto aspetto...Ciao
Ultimo Post: 7 anni fa
Di: Myron_Aub