Basta rassegnazione, le buone aziende esistono: la scoperta di Carmela è Assioma.net

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 12 Set 2015 in Storie

Non bisogna arrendersi, né generalizzare, ma cercare con gli strumenti giusti

 

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa del Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Carmela Calamita, consulente informatico per Assioma.net, a Torino.


«Quando c’è una meta, anche il deserto diventa strada». È una delle mie citazioni preferite, che ho portato in me soprattutto durante l’ultimo periodo del percorso universitario. Ho 26 anni e vengo da Barletta, in Puglia, dove nel 2009 mi sono diplomata come ragioniere programmatore. Dopo la maturità non è stato semplice decidere se continuare gli studi, la paura di non farcela era tanta, ma superata l’indecisione ho deciso di iscrivermi ad Informatica e comunicazione digitale all’università di Bari, continuando comunque a vivere a Barletta.

Gli studi sono riuscita a pagarmeli da sola, viaggi da pendolare compresi. Già dai primi anni delle superiori avevo iniziato a costruirmi una mia indipendenza economica
, lavorando prima come segretaria presso un'agenzia automobilistica, l’estate successiva al primo superiore, poi in una pasticceria, per un annetto. La mia esperienza lavorativa più lunga è stata però in una pizzeria, dove in tutto ho passato otto anni - anche durante l’ultimo periodo concitato dell’università - fino a quando non ho lasciato Barletta, ormai un anno fa. Avere un impiego mi ha permesso di essere totalmente indipendente e questo mi ha fatto sentire, nel mio piccolo, realizzata. Ho pagato gli studi da sola, togliendomi anche qualche sfizio, e ciascuna delle esperienze fatte mi ha lasciato qualcosa, senso di responsabilità e organizzazione innanzitutto.

Mi sono laureata a dicembre 2013, basando il lavoro di tesi su un'esperienza di stage semestrale presso un’azienda informatica di Bari, per cui ho sviluppato una web application per la gestione dei curriculum aziendali - app che poi è entrata a far parte stabilmente dei servizi aziendali. Nonostante lo stage non fosse pagato e non abbia avuto un seguito, è un’esperienza che rifarei: ho avuto modo di conoscere e usare strumenti con cui non ero mai riuscita a venire a contatto, neanche durante gli studi. Sicuramente ci ho guadagnato in competenze e conoscenza, e direi che non è poco. Questo è stato possibile grazie anche al mio tutor aziendale, che è sempre stato molto disponibile.

Ottenuta la laurea e passata la breve pausa di riposo, a febbraio 2014 ho fatto i miei primi due colloqui di lavoro, uno presso un’azienda del barese, che ha avuto esito negativo, e l’altro per l’accesso ad un programma di formazione post-universitario, chiamato UIIP – University-Industry Internship training Program, tenuto in Campania e finanziato dalle aziende partner,
mirato a sviluppare competenze di progettazione, sviluppo e gestione di sistemi e servizi software.

Sono venuta a conoscenza dell'UIIP da alcuni colleghi universitari, che ne davano un feedback a dir poco positivo
. Passati colloquio e prova scritta, ad aprile ho iniziato il corso di Object Oriented Specialist, di due mesi. Le lezioni si tenevano dal lunedì al venerdì, 8 ore al giorno, con un ora di pausa pranzo. L'organizzazione era abbastanza rigida: firmavamo entrata ed uscita ed eravamo tenuti a rispettare un abbigliamento e un comportamento adeguato. Era una sorta di simulazione di una realtà aziendale. Ovviamente è stato necessario un breve trasferimento in Campania, con spese di vitto e alloggio a carico dei partecipanti; il resto era coperto dalle aziende partner.

Vers
o l’ultimo periodo, gli organizzatori del programma mi hanno messa in contatto con l’azienda Assioma.net, offrendomi la possibilità di un colloquio. Ho sostenuto una prova tecnica scritta e un colloquio pratico/conoscitivo e dopo circa una settimana l’azienda mi comunicato l'esito positivo della selezione: al termine del corso UIIP, a giugno, avrei iniziato il mio stage semestrale come IT Consultant presso la sede di Torino, ricevendo un compenso mensile di 800 euro. 


A dicembre, terminato lo stage, mi è stato offerto un contratto di apprendistato triennale, con un Ral di 19mila euro annui più altri benefit come indennità e rimborso spese di trasferta, e buoni pasto. Firmare questo contratto per me è stata una soddisfazione indescrivibile. Quando me l'hanno comunicato la mia gioia si è trasformata in pianto, con tanta gratitudine nei confronti di chi, all’interno di questa azienda, ha creduto in me.

Siamo tutti consapevoli della difficoltà del periodo. Firmare un contratto a soli 25 anni e fare un lavoro che mi piace mi ha dato un senso di soddisfazione e realizzazione che è difficile da spiegare
. Oggi sono consulente informatico presso uno dei clienti di Assioma.net e contribuisco allo sviluppo di un’applicazione J2EE per la gestione delle attività legate alla logistica, e continuo a mantenermi da sola, pur stando fuori casa.

Sono contenta di poter condividere la mia esperienza. Ognuno con i propri percorsi, le proprie speranze e consigli può essere fonte di stimolo per chi nello scetticismo generale si dà per vinto. È vero, sono poche le aziende che investono e credono in noi giovani, ma non bisogna generalizzare. E soprattuto non bisogna arrendersi.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo

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