La deputata Marianna Madia aderisce all'appello: «Ma le probabilità di cambiare l'articolo sui tirocini nel passaggio della manovra alla Camera sono quasi nulle»

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 12 Set 2011 in Interviste

Marianna Madia, 31enne deputata del Partito Democratico, aderisce all'appello lanciato dalla Repubblica degli Stagisti per rivedere - per quanto possibile - la nuova normativa sui tirocini contenuta nella manovra durante il passaggio del testo alla Camera. «Già avevo scritto nei giorni scorsi sul mio blog di questa questione, evidenziando un ulteriore problema che ci era stato segnalato da Laura Boldrini dell'Alto commissariato ONU per i rifugiati» esordisce la parlamentare, autrice anche del libro Precari. Storie di un’Italia che lavora (uscito a maggio per la casa editrice Rubbettino). «Quindi rispetto ai nuovi stringenti paletti dei 12 mesi è giusto che facciano eccezione non solo le categorie svantaggiate già previste nel decreto» [cioè disabili, invalidi fisici, psichici e sensoriali, soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti e condannati ammessi a misure alternative di detenzione] «ma anche i migranti». Come suggerito dalla Repubblica degli Stagisti - che a queste due categorie aggiunge anche tutti gli under 25 anni, i giovani che pur avendo completato la formazione non sono ancora riusciti a ottenere un primo impiego retribuito regolarmente, e infine i disoccupati di lungo periodo e le minoranze etniche.

stageE allora, onorevole Madia, facciamo un passo indietro: ha senso secondo lei agire su questa materia tramite decreto legge anziché con una normativa quadro approfondita?
Assolutamente no. L'articolo 11 non ha niente a che fare con la necessità e l'urgenza che è richiesta dai decreti legge. In particolare questo provvedimento - che non era previsto fino al mese di agosto - è nato dalla necessità di anticipare al 2013 il pareggio di bilancio. L'articolo 11 non ha alcun effetto sui saldi e quindi è estraneo al vero oggetto del decreto. Che la legislazione del 1997 vada riformata lo diciamo da tempo. Abbiamo presentato, come stimolo, un progetto di legge per la riforma dello stage. Quindi un articolo di poche righe che peggiora ulteriormente la materia è quanto di più inadatto, nel merito e nel metodo.
Quando si prevede l'approvazione del decreto alla Camera? Che effetti avrà la blindatura della fiducia?

Giusto oggi è arrivato il via libera della Commissione Vigilanza della Camera al decreto legge. Il testo è stato approvato senza modifiche, così com'era uscito mercoledì dal Senato. Già questo pomeriggio sarò in Aula, alle 15 comincerà la discussione sul provvedimento. Martedì si dovrebbero votare le questioni pregiudiziali e mercoledì, con la fiducia, andrà in approvazione il testo.
In caso si aprisse uno spiraglio, ritorno che l'articolo 11 avrebbe qualche possibilità di essere migliorato?
Non si intravedono spiragli finora, quindi il testo dovrebbe essere quello uscito dal Senato. L'articolo 11  a sua volta è identico all'originaria formulazione del decreto del 13 agosto, non essendo stato praticamente emendato in Senato: sono state approvate solo due piccole modifiche testuali che non cambiano il senso della normativa.
Dove sta il limite tra competenza regionale e competenza statale? Davvero in Italia potrebbero sorgere 20 normative regionali, tutte una diversa dall'altra, in tema di tirocini?

Gli stage appartengono alla competenza esclusiva delle regioni. Lo ha affermato la Corte costituzionale in una sentenza del 2005. Il dossier del servizio studi del Senato ha ribadito che, al contrario, l'articolo 11 è molto stringente anche per il legislatore regionale. Il rischio di un contenzioso Stato-regioni è dunque molto alto. La soluzione sta nella ricerca di un'intesa con le regioni per dei requisiti minimi. Un'intesa che guardi alle migliori pratiche regionali, come quella della Toscana che con una recente elegge ha fortemente innovato la materia. Niente di tutto questo è stato sinora realizzato dal governo. L'articolo 11 è la prova di questo modo di agire.

Intervista a cura di Eleonora Voltolina


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