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Giornalismo imprenditoriale

Il giornalismo sta invecchiando male. Prendete un qualsiasi giornale quotidiano... è ancora impaginato come negli anni Cinquanta e segue logiche ormai decotte e spesso le trasmette o le impone ai poveri giornalisti dipendenti. Diversi fattori impongono una urgente modifica del modo con cui i giornali vengono scritti. 1 / Il tempo. Le persone sono inondate di cose da leggere. E spesso leggono con dispositivi mobili ( l'Italia è peraltro uno dei Paesi con il maggior numero di cellulari in rapporto agli abitanti ): una casa editrice non può fornire lo stesso contenuto per lo schermo di uno smartphone che si legge stipati in metropolitana e per il pc che si legge con comodamente a casa. L’ editore deve quindi scegliere, decidere e attrezzarsi per produrre sia contenuti in forma sintetica sia racconti più elaborati.... magari anche relativamente allo stesso fatto/notizia. 2 / Il fattore fiducia. Pensate al Corriere della Sera: è importante che la testata ispiri fiducia tuttavia oggi ancor di più è importante che anche il giornalista ( la sua firma ) si conquisti fiducia e fidelizzazione dei lettori. In rete circolano molte notizie, ma quali e quante sono vere e verificate ? La fiducia nella testata e nel giornalista può essere la vera garanzia degli utenti 3/ L'economia. Le notizie sono sempre di piu, scritte da tutti ( pensate a tutti i siti UGC e al fenomeno del citizen journalism ), in tempo reale e disponibili gratuitamente. La sfida è valorizzare la qualità giornalistica, l'inchiesta, l'approfondimento... in una parola la professionalità. Se questi fattori sono ormai conclamati allora i media ( soprattutto quelli digitali) hanno bisogno di "inventare" e reinventare il giornalismo. Il web chiede a gran voce un New Journalism e l’ industria dei quotidiani ha ancora un ruolo fondamentale da svolgere: potrebbe essere in prima linea in questa evoluzione fondamentale del giornalismo. In caso contrario, non farebbe altro che accelerare il suo declino. La risposta potrebbe essere una sorta di giornalismo imprenditoriale ? Tradizionalmente occuparsi di attività imprenditoriali o commerciali non è compito del giornalista, ecco perché oggi ad alcuni la definizione di “giornalismo imprenditoriale” suona strana. Per anni i professionisti dei media si sono impegnati a rinforzare la netta separazione fra la parte redazionale da quellaimprenditoriale e commerciale dell’azienda. Ma i tempi cambiano e ora che i contratti di lavoro a lungo termine e le certezze diminuiscono anche nel giornalismo, i professionisti dei media avvertono la necessità di reinventare alcuni aspetti del giornalismo puntando ad esempio maggiormente sull’autopromozione. I tempi sono cambiati probabilmente quando chiunque ha potuto aprire il proprio blog e fornire la sua comunicazione e informazione avendo come spettatore potenziale l'intera popolazione mondiale. Ma chi è questo soggetto ? E' un giornalista ? No, non è iscritto all'albo... Tuttavia fa informazione e magari fa dei numeri superiori a quelli di importanti quotidiani. E poi... c'è di più costui è anche proprietario del mezzo su cui scrive, perciò tecnicamente egli è anche un editore... O no ? Dove la combinazione tra giornalismo e imprenditoria sembra riscuotere un ottimo successo è nel Nord Europa. I giornalisti della Lettonia ad es. usufruiscono di borse di studio e di altri tipi di sponsorizzazioni per creare i loro blog e le loro pagine web personali. Questo certamente permette a chi lo volesse di operare un giornalismo investigativo e spoesso gli articoli vengono poi raccolti in libri inerenti al tema. Fra di loro c'è per esempio Agnese Kleina, editrice della rivista di design e di interni Deko, ha iniziato con un blog di moda seguito da diverse migliaia divisitatori. Ora ha fondato una marca di moda con una collezione personale.In Francia La School of Journalism al SciencesPo (Institut d’études politiques, IEP) di Parigi offre un corso di Giornalismo imprenditoriale nell’ambito del programma di Master. Negli Stati Uniti queste tematiche sono oggetto del corso Tow-Knight Center for Entrepreneurial Journalism fondato dalla Graduate School of Journalism alla City University di New York. In Italia nel 2009 il quotidiano La Stampa di Torino si è occupato del giornalismo imprenditoriale con una serie di articoli e nel 2012 al Festival del Giornalismo di perugia si è tenuto un panel a cura di Adam Westbrook ( http://www.slideshare.net/AdamWestbrook/entrepreneurial-journalism-at-the-international-journalism-festival-2012 ) tuttavia è impossibile sottacere l'avversione con cui parte del mondo giornalistico e dei media itailani si accosta a questa tematica temendo una commistione di ruoli che snaturerebbe la professione giornalistica... Un po come arginare il mare con i frangifrutti. Sempre in Italia, nell'ultimo anno, si è fatta stada l'esperienza di cittanet ( http://www.cittanet.it ) il primo franchising dell'informazione che recluta giornalisti, freelance, comunicatori invitandoli ad aprire il sito della loro città e a svolgere questa attività in maniera imprenditoriale fornendo loro un pacchetto chiavi in mano. Che sia questa una nuova possibilità per il giornalismo? Articolo completo: http://www.notizienazionali.net/notizie/interviste/280/il-giornalismo-imprenditoriale-nuova-strada-per-la-professione

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Cittanet

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Tirocini, tempo scaduto. Ma metà delle Regioni italiane non ha legiferato

Vorrei chiedere una cosa: chi lavora come freelance, con delle collaborazioni occasionali che comunque non superano i 4000 euro annui, è considerato disoccupato oppure no? Io vorrei candidarmi per uno stage, ma ho il dubbio che questa posizione possa penalizzarmi (nel senso che potrei non essere considerata disoccupata, pur avendo un reddito irrisorio). Voi ne sapete qualcosa?

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: FrancescaEffe1

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Appeatit, la start-up che rende il pranzo una vera pausa

Fare la pausa pranzo con calma senza azzuffarsi per cercare un tavolo o aspettare per interminabili quarti d'ora che un cameriere oberato di lavoro abbia il tempo di prendere la comanda. Si arriva nel ristorante scelto e si trova un posto riservato e, appena ci si siede, il personale di sala comincia a servire il pasto. Tutto possibile grazie ad un'applicazione lanciata dalla start-up cagliaritana Appeatit.O almeno, questa è la direzione nella quale sta lavorando un team di otto membri …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Riccardo Saporiti

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Il 10 del mese percepirò la retribuzione anche se mi sono licenziato?

Ciao a tutti. Sto effettuando, dal 15 giugno, uno stage formativo post corso di formazione presso un'azienda. Lo stage doveva avere durata di 3 mesi, ma in accordo con il mio tutor ho deciso di interrompere lo stage in data 31/07/2013 in quanto l'azienda non mi sta facendo fare quello per cui ero stato assunto: creazione di sito internet, newsletter e pubblicità, ma solo ed esclusivamente del copia/incolla 8 ore al giorno. Io percepisco 400€ di rimborso spese mensili. Ho aspettato apposta la fine di luglio per licenziarmi, in modo da ottenere i soldi che mi spettano. Oggi però il mio tutor mi ha riferito che c è un altissima probabilità che io questi 400€ del mese di luglio non li riceva perchè interrompo prima lo stage. Vorrei sapere se è una cosa possibile o se a qualcuno è successa una cosa simile dato che cercando in vari forum non ho trovato risposta alla mia domanda! Grazie Michele

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: MicheleCavalieri

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è uno stage, ma nessuno ti seguirà...?

In questo caso è palese. Evidentemente nessuno ha più voglia di fare un contratto, per via di mancanza di soldi o anche totale menefreghismo. Non mi stupisco che arrivino a chiedere competenze specifiche e esperienza consolidata già come requisito minimo per accedere allo stage. La risposta comunque è No, non è normale che si chiedano tutte queste competenze,se devi già saper svolgere alla perfezione i compiti senza imparare nulla si chiama "Lavoro" non "Stage", senza contare poi sul fatto che ti devi arrangiare, cosa che sarebbe illegale visto che il tutor deve comunque esserci per garantire l'integrazione, spiegare i compiti e seguire lo stagista. Il problema è che il sistema ormai è malato e si abusa dello stage per sbrigare lavoro senza pagarlo o pagandolo pochissimo e senza neanche il supporto minimo di un tutor.

Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa

Di: stag2

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Simone, da stagista a videomaker per la Commissione europea

Scade il 30 agosto il termine per candidarsi a uno dei 700 tirocini offerti dalla Commissione europea. Il rimborso spese è di più di mille euro al mese e la durata cinque mesi, a partire da marzo 2014. Simone Sodani, 31enne di origini toscane, ha raccontato alla Repubblica degli Stagisti la sua esperienza cominciata con uno stage quattro anni fa e proseguita come videomaker freelance presso una delle più importanti istituzioni europee.Sono originario di Monterotondo Marittimo, un piccolo paese in …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Ilaria Mariotti

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Stage in commissione Ue, poi la virata verso il commercio equo e solidale

Scade il 30 agosto il termine per candidarsi a uno dei 700 tirocini offerti dalla Commissione Europea. Restano quindi due giorni utili per fare domanda. Il rimborso è di più di mille euro al mese e la durata cinque mesi, a partire da marzo 2014. Maria Livia Brauzzi, stagista a Bruxelles nel 2009, ha raccontato alla Repubblica degli Stagisti la sua esperienza, poi sfociata nella cooperazione sociale.Ho trent'anni; la mia famiglia è di Roma ma abbiamo vissuto per molti anni …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Ilaria Mariotti

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«Presa per mano e guidata, ora Leroy Merlin è la mia casa», la storia di Giulia

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Giulia Rabito, assunta prima con contratto a scadenza e dopo a tempo indeterminato nella direzione Acquisti di Leroy Merlin, a Milano. Ho 25 anni e …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Annalisa Di Palo

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Tirocini, la Regione Lombardia scopre le carte: normiamo anche i curriculari

Ieri l'assessorato al Lavoro della Regione Lombardia ha presentato in anteprima la sua bozza di normativa regionale sugli stage nel corso di un evento pubblico, promosso dai gruppi consiliari del Partito democratico e del Patto civico per Ambrosoli presidente insieme alla Repubblica degli Stagisti. A illustrare le nuove disposizioni in corso di elaborazione e di trattativa con le parti sociali è stato Gianni Bocchieri, direttore generale della Direzione Istruzione, formazione e lavoro, in sostituzione dell'assessore Valentina Aprea impegnata in giunta. …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Regole per gli stage in Lombardia, le proposte della Repubblica degli Stagisti alla Regione

A seguito della lettura approfondita della bozza di dgr della Regione Lombardia in materia di tirocini, e sulla scorta dei contenuti emersi durante il dibattito del 25 luglio al Pirellone [nell'immagine, un momento dell'evento], ecco le proposte che la Repubblica degli Stagisti desidera inoltrare alla Direzione Istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia, sperando che almeno qualcuna possa trovare spazio nel lavoro di revisione che in questi giorni verrà fatto sulla bozza in vista della approvazione definitiva, prevista entro venerdì …

Ultimo Post: 11 anni, 9 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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