«Assunta con una bimba appena nata, in Sapio mi hanno aspettata tre mesi»
Girl Power è la rubrica attraverso la quale la Repubblica degli Stagisti dà voce alle testimonianze di donne – occupate nelle aziende dell’RdS network – che hanno una formazione tradizionalmente "maschile" o ricoprono ruoli solitamente affidati agli uomini, in ambito Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ma non solo. Storie che invoglino le ragazze a non temere di scegliere percorsi considerati appannaggio pressoché esclusivo degli uomini. La storia di oggi è quella di Eleonora Garbin, 39 anni, Persona qualificata per …
Ultimo Post: 2 anni, 9 mesi fa
Di: Ilaria Mariotti
Dubbi stage extracurriculare
Buongiorno, avrei le seguenti domande da farvi in merito agli stage extracurriculari: 1. Da quanto ho letto lo stagista è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi solo nel momento in cui supera 8000€/anno (di soli compensi stage). Se uno attiva uno stage di 6 mesi, raggiungendo la cifra di 8000€, può poi eventualmente rinnovare per altri 6 mesi facendo quindi la dichiarazione per l'importo ricevuto eccedente gli 8000€? 2. Dato che non è obbligatoria la busta paga, come viene pagato lo stagista? Basta un bonifico? O necessariamente deve essere emessa una sorta di ricevuta? 3. Nel caso i pagamenti allo stagista venissero effettuati in ritardo, per es. di un mese, cosa comporta ciò? A parte lo svantaggio economico per lo stagista, ha ripercussioni legali sul datore? Vi ringrazio per la disponibilità
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: AlbaA
Ho rifiutato uno stage
Hai fatto benissimo a seguire il tuo istinto. Tutto il racconto del colloquio concorre a delineare un quadro non rassicurante: l'obiettivo di questo studio non sembra quello di offrire una buona opportunità formativa a un giovane senza esperienza, bensì quello di accaparrarsi una assistente a costo quasi-zero.Inoltre, la indennità di stage pur non essendo una retribuzione va comunque parametrata all'impegno orario settimanale. Dunque un impegno full time (che per lo standard dei contratti nazionali di lavoro è tra 36 e 40 ore: non certo 44, tantomeno 48) andrà compensato con una indennità di stage adeguata a quell'impegno; e una indennità più contenuta invece potrà essere concordata quando lo stage è EFFETTIVAMENTE part-time, cioè intorno alle 20 ore settimanali.Già il fatto che abbiano specificato di volere una stagista full-time ma di volerla pagare come se fosse part-time è talmente assurdo da giustificare immediatamente il tuo NO, Delel.Inoltre, dato che hai intenzione di cominciare il percorso accademico per conseguire la laurea magistrale, un impegno full-time sarebbe oggettivamente troppo time-consuming per te, lasciandoti troppo poco tempo per seguire le lezioni e studiare. Meglio avere pazienza e cercare altrove: siamo sicuri che troverai occasioni migliori di questa. Facci sapere come va!
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS
«Non era questo che sognavo da bambina», un libro racconta l'impatto dei ventenni col mondo del lavoro
«La vita è un sogno? O i sogni aiutano a vivere meglio?» diceva Gigi Marzullo nelle sue interviste tv notturne. Si gioca tutto sul contrasto tra i sogni – professionali e di vita – e la realtà, tra un passato di certezze e un presente precario la storia della giovane stagista protagonista di «Non è questo che sognavo da bambina», scritto da Sara Canfailla e Jolanda Di Virgilio e pubblicato da Garzanti ad agosto dello scorso anno. Le autrici sono …
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Chiara Del Priore
Stage retribuito e Borsa di ricerca
Salve, avrei necessità di capire se vi è una incompatibilità tra uno stage retribuito di tre mesi da iniziare a febbraio 2022 a Milano e una borsa di studio dell’Università Federico II di Napoli che ha durata di 5 mesi dal 14 gennaio 2022. Nella dichiarazione per l’iscrizione alla borsa, e successivamente all’ottenimento della stessa, ho dichiarato di “non ricoprire alcun impiego alle dipendenze dello Stato, di Enti Pubblici o Privati”. Successivamente ho avuto questa proposta di stage presso uno studio di Milano. Mi chiedo dunque se ci siano ostacoli allo svolgimento di entrambe le attività. Inoltre, nel caso in cui dovessi aprire una partita IVA o dovessi, nel periodo di 5 mesi della borsa, avere un contratto di lavoro, come ci si comporta? Grazie mille in anticipo per la risposta
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Marco92
TIROCINIO PRIVATO E SCUOLA PERSONALE ATA
In Italia c'è una sorta di "doppio binario": i lavoratori autonomi possono lavorare quanto vogliono, non vi è un limite alle ore "lavorabili". Mentre i lavoratori dipendenti hanno un preciso limite. Il tempo di lavoro "standard" per un lavoratore dipendente è 40 ore alla settimana, ma c'è la possibilità di arrivare fino a 48: le 8 ore che "eccedono" le 40 standard sono comunemente definite come "straordinario", ma questo ovviamente solo nel caso in cui tutte e 48 le ore di lavoro vengano svolte presso lo stesso datore.La tua situazione, Forwork, è peculiare. Il part-time di 18 ore a scuola ti avrebbe permesso di avere un'altra attività per un massimo di 30 ore settimanali (dunque quel che si definisce un part-time al 75%). La convocazione con un orario di 30 ore settimanali invece ti lascia "disponibili", in teoria, solo 18 ore: quel che si potrebbe definire un part-time al 50% "scarso" (dato che il part-time al 50% standard prevede due ore in più: 20 ore alla settimana). Dunque una soluzione potrebbe essere quella di chiedere al soggetto promotore del tuo stage (e ovviamente anche al soggetto ospitante) di modificare il tuo accordo di stage, scendendo da 40 a 18 ore alla settimana, ed eventualmente allungando il periodo di stage. Un esempio: se era previsto per te un percorso di stage semestrale full time (dunque 40 ore alla settimana x 4 settimane al mese x 6 mesi = 960 ore di stage complessive); e se tu poniamo hai già svolto 2 mesi full time (dunque 320 ore), vuol dire che ti mancherebbero 640 ore di stage. Potresti cercare di accordarti per svolgerle, anziché nei 4 mesi inizialmente previsti, diluite in un tempo di 9 mesi (18 ore alla settimana = 72 ore al mese = 9 mesi per effettuare le 640 ore di stage mancanti). Non è detto che il soggetto ospitante sia per forza d'accordo a questo cambiamento, ma tentar non nuoce. Il fatto che lo stage non sia un contratto di lavoro in questo caso non influisce; in questo conteggio delle ore massime lavorabili viene equiparato a lavoro dipendente. E' lo stesso motivo per il quale non si potrebbero fare due stage full time contemporaneamente nemmeno se lo si volesse!
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS
chiedere modifica orario stage
Dato che il tirocinio è curricolare, la cosa migliore è che tu faccia riferimento all'ufficio stage della tua università Eli, e spieghi bene a loro questa tua esigenza. Loro in quanto soggetto promotore sono i responsabili della relazione con il soggetto ospitante; sono dunque tenuti a creare la situazione migliore possibile per i loro studenti, venendo anche incontro a richieste sugli orari (per esempio, non è scritto sulla pietra che lo stage debba essere full-time: potrebbe anche essere raggiunto un accordo per uno stage con un monte orario ridotto).C'è da sottolineare, però, che non stai parlando - nella tua ipotesi - di uno stage che prevede un orario talmente prolungato da sforare nelle ore serali o notturne. Finire alle 18 è lo standard in qualsiasi realtà aziendale, e tornare a casa tra le 19 e le 20 è la normalità per tantissime persone. Ora ovviamente noi non sappiamo nulla della tua vita Eli, può essere che tu viva in una città molto pericolosa o in un quartiere in cui la criminalità è molto attiva; o che tu debba fare un tragitto male illuminato dove si sono verificati casi di violenza; o può essere che tu abbia subito aggressioni in passato e che tu sia in qualche modo rimasta traumatizzata da queste esperienze. Qualsiasi siano le tue ragioni, siamo sicuri che siano perfettamente valide e non le mettiamo in dubbio.Però tieni conto che se l'azienda non ti proporrà un orario che preveda l'uscita ogni giorno dopo le 19 o più tardi, bensì una "normale" uscita alle 18 come tutti gli altri dipendenti, il tuo discorso sulla sicurezza personale e la conseguente richiesta di uscire non più tardi delle 17:30 potrebbe essere percepito come una esigenza esagerata. Anche per questo motivo, meglio parlarne prima con qualcuno degli addetti dell'ufficio stage della tua università, vedere loro cosa ne pensano, farti consigliare, e in caso farti "rappresentare" da loro in questa mini-trattativa per un orario di stage ad hoc per te. Probabilmente sarebbe anche utile prendere in considerazione l'idea di tagliare la testa al toro e cercare un'azienda disponibile a farti fare un tirocinio curricolare part-time: in questo modo andresti solo la mattina!
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Stage poco formativo...che fare?
Non sbagli affatto, B.! Uno stage non è un contratto di lavoro; dunque non c'è niente di male a continuare a guardarsi intorno, specialmente se le attività di stage non sono coinvolgenti e si ha l'impressione di "perdere tempo" (o se per esempio si ha la ragionevole certezza che non vi sia sbocco lavorativo, nel senso di probabilità di assunzione, al termine dello stage). Dunque fai bene a mandare cv, e se ti chiamano per qualche colloquio, perché mai dovresti rinunciare all'opportunità? Proviamo però a spezzare una lancia in favore dell'azienda che ti ha accolto in stage 2 mesi fa. La pandemia è stata una sorpresa per tutti, e anche se ormai sono passati 2 anni, non tutte sono ancora prontissime ed efficientissime nel gestire la formazione degli stagisti a distanza; seguire passo passo uno stagista è difficile quando si è in smartworking (o, nel tuo caso, smart internshipping), si può perdere il polso di quanto lo stagista abbia davvero da fare, e quindi magari esagerare nel dargli troppe attività... oppure, come sta succedendo nel tuo caso, esagerare nell'altro senso, e dargliene troppo poche. Se l'azienda presso cui sei in stage è medio-grande, è probabile che abbia un ufficio HR. Potresti provare a chiedere un colloquio con la persona responsabile degli stage, magari con la scusa di fare il punto sul tuo percorso a metà strada, e poi affrontare il tema delle attività troppo scarse. In particolare potresti ritrovare la copia del tuo progetto formativo individuale e ripercorrerla con la persona di HR, sottolinando quali sono le attività che stai effettivamente svolgendo, e quali... invece no. In questo caso carta canta! In alternativa, hai preso in considerazione la possibilità di parlarne in maniera franca e sincera direttamente al tuo tutor? Non sapendo in che settore stai facendo il tuo tirocinio, né quali siano le mansioni specifiche del tuo tutor (quelle che più o meno anche tu dovresti apprendere, giusto?), non sappiamo dare indicazioni su quali attività aggiuntive potresti proporre tu stesso di seguire/svolgere. Ma a volte un po' di proattività serve, e se si trova l'orecchio giusto, può risultare anche risolutiva. Che ne dici?
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Servizio civile per acquisire competenze
Il servizio civile è una bella occasione di crescita personale. Non bisogna dimenticare che è innanzitutto una attività di volontariato, primariamente rivolta a chi ha interesse verso un certo tipo di impegno sociale e una attenzione verso una "causa". E' anche vero, però, che negli ultimi anni la politica e il terzo settore hanno spinto molto per sottolineare la valenza anche professionalizzante delle esperienze di volontariato, e quindi l'utilità del percorso di servizio civile, per i giovani, per acquisire competenze professionali durante/attraverso i 12 mesi di servizio civile. Addirittura il servizio civile è stato inserito nella rosa di attività proposte ai giovani Neet che si iscrivono a Garanzia Giovani. In un nostro articolo di qualche anno fa il presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, aveva dichiarato che «il servizio civile non è solo un’esperienza di impegno e partecipazione, ma uno strumento per l’occupabilità dei giovani perché permette di maturare le cosiddette ‘soft skills’, quelle competenze trasversali divenute sempre più rilevanti per rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro, che è difficile acquisire durante i percorsi di formazione tradizionali». Tutta questa premessa per dire, Albois, che fare un percorso di servizio civile non è proprio come fare una specialistica, oppure un master: ma può certamente avere una valenza professionalizzante e venire riconosciuto, successivamente, sul mercato del lavoro. Sicuramente bisogna che tu parta, per prendere la tua scelta, da un'attenta analisi dei tuoi desideri e delle tue inclinazioni. Tu hai dedicato la laurea magistrale e la tesi al settore HR, ma adesso non ti interessa più lavorarci. Come mai? Sei rimasto scottato dall'esperienza di stage svolta in quel settore? Oppure hai maturato parallelamente una passione per il settore della comunicazione, che prima non immaginavi di avere? Pensi che se trovassi lavoro nel settore HR non saresti soddisfatto? Cambiare strada non è mai impossibile... Tantomeno alla tua età! 27-28 anni sono davvero pochi per preoccuparsi di essere "fuori tempo massimo": se è la Comunicazione che adesso ti interessa, forse vale la pena di dare una chance a questa tua nuova inclinazione, e farlo attraverso un percorso di servizio civile è un modo come un altro per iniziare.
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS
Dimissioni da stage anticipate
L'indennità di stage, non essendo una vera e propria retribuzione, non ha un quadro normativo di riferimento molto dettagliato. Per i tirocinanti riceverla è un diritto, se il tirocinio si configura come extracurricolare, ed è possibile (ma non obbligatorio) se il tirocinio è invece curricolare. In caso il tirocinio venga interrotto anticipatamente, come nel tuo caso Sebastiano, la consuetudine vuole che allo stagista per l'ultimo periodo - diciamo, l'ultimo mese - venga corrisposta una indennità riparametrata ai giorni di stage effettuati. Ma alcune convenzioni di stage prevedono che, se non si raggiunge una tot percentuale di ore effettuate sul totale mensile, l'indennità possa essere completamente persa per quel mese. Un esempio: se il progetto formativo prevede uno stage di 40 ore settimanali, cioè 160 ore al mese; e uno stagista decide di andarsene prima, ed effettua solo i primi quattro giorni di quel mese, pari a 32 ore, il rapporto tra 32 e 160 equivarrà al 20%. Se per esempio la sua convenzione di stage prevede che per avere diritto all'indennità lo stagista debba svolgere almeno il 70% delle ore di stage su base mensile, vorrà dire che in questo specifico caso il soggetto ospitante sarebbe autorizzato a non erogare nulla allo stagista dimissionario per quell'ultimo periodo. Dunque il primo consiglio che ti diamo è di guardare bene nella convenzione di stage se vi sono restrizioni rispetto alla indennità, e/o chiedere lumi al soggetto promotore che ha attivato questo stage. Si tratta di un centro per l'impiego?
Ultimo Post: 2 anni, 10 mesi fa
Di: Redazione_RdS