
Eleonora Voltolina
Scritto il 30 Lug 2025 in Notizie
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Si è appena aperto un nuovo bando per effettuare tirocini curricolari in Parlamento. Ma a differenza di un anno e mezzo fa, e del bando che tanto veementemente qui sulla Repubblica degli Stagisti avevamo criticato per la sua gratuità, stavolta c'è una buona notizia: è finalmente previsto un rimborso spese. I selezionati riceveranno infatti 800 euro al mese – a meno che non siano già residenti a Roma, nel qual caso il rimborso spese sarà di soli 200 euro al mese: da cui si deduce che la maggior parte dell'indennità, 600 euro, sia pensata in riferimento alla copertura dell'alloggio.È un grande passo avanti. Il soggetto ospitante di questi tirocini sarà di nuovo la Camera dei deputati, come in precedenza; a gestire il bando e la selezione dei tirocinanti è la Fondazione Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, come in precedenza. Ma gli studenti-stagisti d'ora in poi non dovranno affrontare (tutte) le spese relative allo stage di tasca propria!
Il bando è aperto agli studenti iscritti a corsi di laurea triennale o magistrale nelle 54 università italiane che partecipano. Si tratta della prima volta dalla prima edizione di questo programma di tirocini della fondazione Crui con la Camera dei deputati – avviato nel 2021 – in cui ai giovani partecipanti viene riconosciuta una indennità mensile.
In particolare, questo è il primo bando che esce dopo l'entrata in vigore di una nuova convenzione tra Crui e Camera dei deputati, firmata pochi giorni fa – il 22 luglio – dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e dalla presidente della Crui Giovanna Iannantuoni. Il bando arriva a un anno e mezzo dal precedente: nel 2024 infatti non erano stati pubblicati avvisi di selezione, forse a causa proprio del periodo di riflessione in vista dei cambiamenti poi introdotti attraverso la nuova convenzione.Senza arroganza, sentiamo di poter dire che tutto questo non sarebbe avvenuto se gli articoli della Repubblica degli Stagisti non avessero fatto scattare un polverone mediatico, venendo ripresi da molte altre testate nazionali, e avviato una riflessione tra i decisori.
Per quest'anno i tirocinanti della Camera, a differenza di quelli degli anni passati, svolgeranno il loro stage di sei mesi – dall'inizio di novembre del 2025 alla fine di aprile del 2026 – percependo finalmente un rimborso spese in grado di coprire, almeno in parte, i costi del soggiorno a Roma. Denunciare l’ingiustizia degli stage gratuiti ha generato un cambiamento in positivo. Era oggettivamente indegno che questi tirocinanti venissero inseriti in una realtà, come quella del Parlamento, in cui tutti i dipendenti percepiscono retribuzioni molto più alte della media, per non parlare naturalmente degli eletti che ricevono uno stipendio che molti ritengono addirittura eccessivo. In questa situazione, essere accolti in stage senza ricevere nemmeno un euro era ancora più stridente e inadeguato rispetto al prestigio della istituzione.
Purtroppo però non è detto che in futuro sarà sempre così. Se la nuova convenzione infatti prevede che d'ora in poi possano essere svolti alla Camera anche tirocini extracurricolari, che verranno pagati con un importo pari all'indennità minima posta dalla Regione Lazio (la più alta d'Italia, 800 euro al mese, e in questo caso dovranno percepirla ovviamente anche i residenti in Lazio), per quanto riguarda i tirocini curricolari – come quelli oggetto di questo bando – non viene assicurato che tutti saranno sempre pagati: l'impegno è formulato in modo più fluido, e prevede che «per i tirocini curricolari, la Camera potrà riconoscere ai tirocinanti un rimborso spese forfetario mensile da definire di volta in volta per ogni avviso di selezione». “Potrà”. In questo caso lo ha fatto.
Il numero delle posizioni di tirocinio messe a bando è basso: sono disponibili solamente sei posti. Ma noi della Repubblica degli Stagisti abbiamo sempre predicato che la qualità di uno stage – e per qualità anche la sostenibilità economica e la presenza di un congruo rimborso spese – vada sempre anteposta alla quantità. Inutile proporre tanti stage, se poi questi stage sono gratuiti, e quindi aperti di fatto solamente a quella piccola porzione di candidati che potrebbe permettersi di svolgere uno stage senza percepire un euro.
Inoltre, a ben guardare, le precedenti tre edizioni del bando – quando ancora quindi gli stage erano completamente gratuiti – viaggiavano sugli stessi numeri: nel 2021 e nel 2022 erano stati messi a disposizione 6 posti, proprio come adesso, mentre nel bando 2023 i posti erano stati pochi di più: dieci. Ancora una volta, una prova che lo sforzo per pagare questi tirocinanti era perfettamente fattibile per il budget della Camera: senza nemmeno diminuire i posti a disposizione.
Come nelle edizioni precedenti, agli studenti-stagisti selezionati verrà richiesto di «sottoscrivere espressamente» che «il tirocinio curricolare svolto presso la Camera dei deputati non può in alcun modo e a nessun effetto configurarsi come rapporto di lavoro, né può dar luogo ad aspettative di futuri rapporti lavorativi o ad oneri a carico della Camera». Una «dichiarazione liberatoria» un po' ridondante, considerato che la prima parte ricalca in tutto e per tutto la normativa vigente in materia di tirocini; e anche un po' scollegata con la realtà, dato che la presenza dell'indennità mensile è di fatto un “onere”.
La formulazione è coerente con un passaggio infelice della convenzione che ammonisce sul fatto che non siano «configurabili pretese del tirocinante in ordine ai contenuti, alle modalità ed ai risultati del tirocinio o in ordine alle spese e agli eventuali inconvenienti che esso potrebbe comportare a carico del tirocinante». L'utilizzo di queste parole sgarbate, “pretese” e “inconvenienti”, sfortunatamente non è stato abbandonato: la frase è stata ripresa pari pari anche nella nuova convenzione.
Siamo in ogni caso contenti di vedere il cambio di rotta nel programma di tirocini Crui – Camera dei deputati, e speriamo fortemente che sia l’inizio di un nuovo corso: innanzitutto, che d'ora in avanti tutti i bandi di tirocinio Crui-Camera prevedano un congruo compenso, e che non si torni quindi più indietro. E poi, che tutti i tirocini organizzati dalla Fondazione Crui negli enti pubblici da questo momento in poi prevedano una congrua indennità per gli stagisti.
Intanto, per chi volesse candidarsi a questa opportunità, il bando resta aperto fino al 15 settembre. Qui trovate tutte le informazioni utili: stavolta ce la sentiamo, in coscienza, di promuovere la partecipazione.
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