Il master lo paga la Regione: fino a 25mila euro. Ai giovani laureati pugliesi ancora una settimana per rispondere al bando «Ritorno al Futuro»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 06 Lug 2011 in Notizie

Nuove opportunità per i giovani pugliesi laureati attualmente disoccupati o inoccupati: RitornoAlFuturoPugliala Regione Puglia ha pubblicato il nuovo bando “Ritorno al futuro”, giunto alla sua quarta edizione, con l’intento di finanziare la specializzazione professionale attraverso l’erogazione di borse di studio post laurea. Un’iniziativa che negli anni passati ha già coinvolto 4.644 giovani con oltre 56 milioni 106mila euro di risorse già liquidate.
Il bando scade alle 14 di mercoledì 13 luglio ed è aperto a tutti i nati dopo il 16 giugno del 1976. A disposizione ci sono venti milioni di euro e i potenziali destinatari sono 1500 giovani pugliesi. L’importo delle borse va da 7.500 euro per corsi che si svolgono in Puglia o nei territori di Avellino, Benevento, Potenza, Matera e Campobasso, a 15mila euro per corsi che si svolgono nel resto d’Italia, fino a 25mila euro per chi sceglie di andare a completare la propria formazione all’estero.
Quali sono i requisiti per partecipare? L’età dei destinatari, rispetto all’ultimo bando, si è alzata di tre anni, fino ai 35 (39 per i disabili); è necessario essere inoccupati, quindi non aver mai svolto attività lavorativa (pur essendo disponibili a lavorare) ma essere alla ricerca di un’occupazione da più di 12 mesi ed essere iscritti ai centri per l’impiego, o essere disoccupati, quindi aver già avuto esperienze di lavoro ma al momento aver perso il proprio posto o cessato l’attività di lavoro autonomo, oppure avere un reddito inferiore agli 8mila euro annui lordi se lavoratore dipendente o inferiore ai 4.800 euro annui lordi se lavoratore autonomo o ancora aver lavorato solo per otto mesi in un anno.
Inoltre bisogna essere iscritti all’anagrafe di un Comune pugliese da almeno due anni o aver trasferito la propria residenza altrove da non più di cinque anni; essere in possesso di un diploma di laurea vecchio ordinamento o triennale o magistrale; non aver ricevuto altre borse di studio post laurea dalla regione Puglia; avere un reddito familiare non superiore a 30mila euro individuato sulla base dell’I.S.E.E. (Indicatore della situazione economica equivalente) dell’annualità fiscale 2009.
NicolaFratoianniLa soglia prevista è molto bassa ma l’assessore alle politiche giovanili della regione Puglia, Nicola Fratoianni, spiega nel video di presentazione del bando [qui a sinistra, un fotogramma] il perché di questa scelta: «In questa fase in cui le risorse disponibili si riducono è bene concentrarsi sulle condizioni di maggiore difficoltà, quelle che sulla base della condizione di partenza non sono in grado di provvedere autonomamente al proprio percorso formativo».
I master post laurea per cui si può ottenere la borsa di studio dovranno concludersi, compreso l’eventuale esame finale, inderogabilmente entro il 31 luglio 2013. Attenzione: non si può chiedere il finanziamento per percorsi formativi già iniziati. Le borse di studio saranno assegnate in ordine di graduatoria e fino all’esaurimento dei fondi disponibili.
A questo punto, se in possesso di tutti i requisiti per partecipare, si può  accedere alla procedura telematica, registrandosi attraverso i portali Piano Lavoro o Sistema Puglia
Dopo la registrazione, si apre la sezione “Ritorno al Futuro” e si passa alla procedura online di presentazione delle domande. Il form può essere compilato anche in più sessioni di lavoro e i dati inseriti possono quindi essere modificati fino a quando non si decide di passare alla convalida e chiusura della domanda. Prima di chiudere e generare il pdf definitivo, è opportuno fare una stampa della bozza per controllare il documento. Se il pdf finale non viene creato, vuol dire che alcuni dei dati necessari per la domanda non sono stati riempiti. Una volta chiusa la domanda non si può tornare indietro e si può inviare il documento solo dal proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo ritornoalfuturo2011 [at] pec.rupar.puglia.it. Chi ancora non avesse un indirizzo PEC può richiederlo gratuitamente al sito Postacertificata.gov.it seguendo la procedura “Attiva la tua casella”.
Per non avere dubbi durante la compilazione della domanda, è molto utile leggere il dettagliato iter procedurale e controllare, nella home page del sito sulla sinistra, la sezione FAQ. Oppure, sempre sulla sinistra, consultare le sezioni Richiedi Info e Supporto tecnico per avere assistenza sulla procedura telematica. La risposta sarà inviata via e-mail e, come ha sperimentato la Repubblica degli Stagisti, abbastanza velocemente.
Prima di fare la domanda è bene, però, fare attenzione a tutti i particolari: gli importi riconosciuti ai destinatari, infatti, sono erogati al lordo delle ritenute fiscali. Le borse di studio sono soggette al pagamento dell’Irpef perché equiparate a redditi da lavoro dipendente. Il bando del 2008 conteneva degli errori di calcolo con il risultato che i giovani borsisti si sono trovati alla fine con alti conguagli da pagare. Il che aveva scatenato comprensibilmente un’ondata di proteste: la notizia si era diffusa attraverso una lettera aperta che la Repubblica degli Stagisti era stata fra i primi a pubblicare. Contemporaneamente era nato un gruppo su Facebook per favorire il dibattito fra i giovani che avevano partecipato al bando e alla fine era intervenuta l’Agenzia delle entrate a stabilire la quota tassabile.  
La Repubblica degli Stagisti ha provato a contattare non solo l’assessore Fratoianni ma anche l’assessore al diritto allo studio e formazione Alba Sasso e Giulia Campaniello, dirigente regionale che l’anno scorso su questo tema aveva inviato un interpello all’Agenzia delle entrate. A loro avrebbe voluto chiedere precisazioni su quanto ammonteranno questa volta le ritenute fiscali. Fino a questo momento non sono giunte risposte e l’unica informazione, piuttosto generica, è quella dell’”esperto” del bando attraverso il portale Sistema Puglia. «Queste borse di studio sono equiparate a reddito da lavoro dipendente pertanto viene applicata la detrazione massima per reddito da lavoro dipendente.» Ma nel caso di borse da 7500 e 15mila euro «la detrazione applicata sarebbe superiore alla ritenuta fiscale, quindi le borse sono erogate per intero. L’anno successivo all’erogazione i beneficiari riceveranno un cud relativo ai redditi percepiti».
Certo, con un bando in scadenza sarebbe auspicabile che la Regione si dimostrasse più pronta a rispondere a domande di questo tipo, specialmente su un aspetto del bando che in passato ha creato problemi di non lieve entità. In ogni caso, l’occasione di ricevere un finanziamento per la propria formazione post-laurea è ghiotta e sicuramente moltissimi giovani pugliesi, a prescindere dalle ritenute, saranno interessati a provare a candidarsi.

Marianna Lepore

Per saperne di più su questo argomento, leggi anche gli articoli:

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- "Ritorno al futuro", parla Mariella D'Incognito:
«Ecco perché non vogliamo e non possiamo ridare migliaia di euro alla Regione Puglia»
- La lettera di una giovane pugliese:
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