Praticanti, il decreto liberalizzazioni ha introdotto l'obbligo del compenso e l'Inps si adegua: stasera su SkyTg24

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 11 Mag 2012 in Notizie

A volte capitano le storie a lieto fine. E bisogna raccontarle, come e più delle altre: perché dimostrano che anche in Italia le storture si possono raddrizzare.
stage lavoroQuesta, di storia, inizia nell'autunno del 2010 con una agguerrita neolaureata in Giurisprudenza, Francesca Esposito, che affida alla Repubblica degli Stagisti la sua denuncia: vergogna, faccio il praticantato forense all'Inps ma non percepisco un euro di rimborso, e nella mia stessa situazione ci sono decine di altri praticanti. Doppia vergogna in effetti, perchè il compenso a favore dei praticanti avvocati è esplicitamente previsto all'interno del Codice deontologico forense: quindi qui è addirittura un ente pubblico a ignorare un principio deontologico.
La seconda puntata della storia va in scena in Parlamento, dove il deputato di Futuro e libertà Enzo Raisi, letta la notizia e l'intervista a Francesca sulla Repubblica degli Stagisti, pone un'interrogazione a risposta diretta all'allora ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Il quale risponde balbettando che l'Inps ha bisogno dei praticanti perché ha tante cause da smaltire, ma che non ha fondi e quindi non può permettersi di pagarli. Raisi nella sua controreplica si dichiara ovviamente insoddisfatto della risposta del ministro, e chiede al governo di agire affinché l'Inps e tutti gli altri enti pubblici si attengano al codice deontologico e non sfruttino i praticanti.
Terza puntata, il libro Se potessi avere mille euro al mese. Pur non essendo mai elegante autocitarsi, qui è inevitabile perchè proprio il libro rilancia la questione, raccontando la storia dell'Inps e mettendola in relazione con il decreto liberalizzazioni – in approvazione al momento della pubblicazione del libro – che prevederebbe l'introduzione di un compenso obbligatorio a favore dei praticanti.
Quarta puntata, il decreto liberalizzazioni Monti-Passera. Che viene convertito in legge a marzo 2012 e all'articolo 9 («Disposizioni sulle professioni regolamentate») comma 4 prevede che al tirocinante debba essere «riconosciuto un rimborso spese forfettariamente concordato dopo i primi sei mesi di tirocinio».
stage lavoroQuinta puntata, SkyTg24 che decide di fare «Casta Italia», una serie di trasmissioni di approfondimento focalizzate sulle professioni ad alto tasso di privilegio. Il giornalista, Andrea Bignami [nella foto accanto], si ricorda di Se potessi avere mille euro al mese e del capitolo sull'Inps. E decide di andare a fare una domanda: cambierete la vostra policy sui praticantati, ora che una legge impone di erogare un compenso? Insomma, comincerete finalmente a pagarli?
All'intervista si presta Ciro Toma, che dell'Inps è il direttore Risorse umane. E la sua risposta è sorprendente – e sorprendentemente positiva: sì, l'Inps comincerà a pagare. Erogherà d'ora in poi ai suoi praticanti un rimborso – anche se la cifra esatta è ancora da quantificare, tra i 300 e i 450 euro al mese. La circolare è già pronta. Per il passato Toma si giustifica dicendo che il codice deontologico era «un fondamento normativo debole», solo  «un codice di comportamento dei professionisti». Mentre il decreto liberalizzazioni è un «supporto normativo molto più forte, che ci ha consentito di giustificare il titolo della spesa». Insomma il decreto ha dato la spinta finale. Modestamente, quella iniziale l'aveva data la Repubblica degli Stagisti. Stasera su SkyTg24 alle 23 andrà in onda la puntata in questione (canali 100 e 500 della piattaforma Sky), con l'intervista integrale a Toma.
Bravi allora tutti coloro che nell'ultimo anno e mezzo hanno contribuito a dare visibilità e spessore al problema: innanzitutto Francesca Esposito che ha avuto il coraggio di protestare invece che restare in silenzio, e poi bravo Enzo Raisi che ha portato la questione in Parlamento, bravi tutti i giornalisti (come Rachel Donadio sul New York Times e Roberta Carlini sull'Espresso) che hanno dedicato articoli e interviste alla questione nel corso del 2011. E bravo Andrea Bignami di Sky che ha pungolato l'Inps per una posizione ufficiale, davanti alle telecamere, rispetto al contenuto della nuova legge. Se i futuri praticanti Inps percepiranno un compenso, anziché fare la pratica gratuitamente come i loro predecessori, sarà anche grazie al lavoro e all'impegno di tutte queste persone.

Eleonora Voltolina

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