I giovani e il sogno della fuga all'estero: il sito Jobmeeting.it apre un sondaggio per capire cosa cercano e cosa li trattiene

redazione

redazione

Scritto il 29 Set 2010 in Notizie

Molti la vedono come un sogno irrealizzabile, tanti la sognano - magari con un po' di paura, qualcuno alla fine rompe gli indugi e la realizza. La fuga all'estero in cerca di nuove esperienze e opportunità è un "classico" per ogni generazione, e specialmente per i giovani italiani di oggi che in patria stentano a trovare opportunità interessanti. Per sondare questo tema il sito www.jobmeeting.it ha lanciato nei giorni scorsi un sondaggio online, «Lavorare all'estero o fuga dall'Italia?», a cui si accede cliccando il banner in alto a sinistra sull'homepage del sito. Il sottotitolo del sondaggio è ancor più esplicito: «In Grecia il 70% dei giovani laureati vuole lasciare il Paese, in Italia oltre il 29% dei giovani non lavora, tu cosa pensi di fare?».
E infatti la prima delle sette domande è proprio questa: «Hai mai pensato di trasferirti all'estero per trovare lavoro?». Se si risponde di no si salta direttamente alle ultime due domande "di servizio": quella sullo status (studente, laureato in cerca di occupazione o occupato), e poi quella relativa all'età (tre fasce: meno di 25 anni, dai 25 ai 35, over 35).
Se invece si risponde di sì, il sondaggio - rigorosamente anonimo - chiede di approfondire la risposta spiegando il motivo per il quale si accarezza l'idea di emigrare: per trovare opportunità che qui in Italia non ci sono? Per guadagnare uno stipendio più alto? Per fare un'esperienza formativa? O addirittura per dare una svolta radicale alla propria vita? La terza domanda suona invece come una vecchia canzone: fuggire sì, ma dove? E quindi ogni partecipante deve scegliere tra una lista di dodici mete - accanto a quelle classiche, come Inghilterra e Stati Uniti, vi sono per esempio anche Cina e Australia - o, in alternativa, segnare l'opzione «altro».
A questo punto c'è la domanda «Per quanto vorresti partire?» a cui si può rispondere «alcuni mesi ma poi tornare in Italia», «almeno per un anno» o con un drastico «per sempre». Infine, «Perchè non lo hai fatto finora?» con quattro possibilità di replica: la scarsa conoscenza delle lingue straniere, i legami con la famiglia o quelli sentimentali, oppure un impedimento di ordine economico.
Il sondaggio è pensato per chi è ancora in Italia, e non per coloro che hanno già fatto il grande salto e sono all'estero. I risultati parziali, calcolati sui primi 300 partecipanti, evidenziano che la stragrande maggioranza dei giovani (oltre il 90%) ha pensato di trasferirsi all'estero, prevalentemente per trovare maggiori opportunità o per fare un'esperienza formativa. Meta più ambita è l'inossidabile Londra (il Regno Unito raccoglie oltre il 30% delle preferenze), seguita dagli Stati Uniti. Quasi tutti non si accontenterebbero di pochi mesi lontano dallo Stivale: oltre la metà dei partecipanti al sondaggio dichiara infatti che vorrebbe partire per almeno per un anno, e uno su quattro addirittura «per sempre». Ma cos'è che frena la partenza? Nella quasi metà dei casi la mancanza di denaro, in un caso su cinque la scarsa conoscenza delle lingue o i legami con la famiglia. Meno numerosi i giovani che si fanno trattenere da un partner: solo l'11% dichiara che a farlo restare in Italia è un legame sentimentale.
Per la maggior parte finora hanno risposto laureati in cerca di occupazione (44%) e occupati (40%): tre su quattro hanno tra i 25 e i 35 anni. Ma il sondaggio è in fieri e ha bisogno del contributo di tutti i giovani: avanti ragazzi, ci vogliono solamente pochi minuti per compilarlo!

Partecipa al sondaggio

Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- Identikit degli stagisti italiani, ecco i risultati: troppo spesso i tirocini disattendono le aspettative
- Dov'è meglio andare a fare lo stage? Dipende da cosa si cerca: ecco quattro top five tratte da sondaggio «Identikit degli stagisti italiani»

Community