Elezioni in Liguria, la promessa di Orlando: «Aumenteremo l’indennità degli stage a 800 euro al mese»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 19 Ott 2024 in Notizie

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Domenica 27 e lunedì 28 ottobre in Liguria si vota per le elezioni regionali, per decidere chi sarà alla guida della Regione per i prossimi cinque anni dopo le dimissioni anticipate dell’ex governatore Toti in seguito all’arresto per corruzione.

Se vincerà il candidato del centrodestra, Marco Bucci, non cambierà molto per gli stagisti. L’attuale sindaco di Genova, sostenuto da sette liste del centro destra, continuerà nel solco degli ultimi nove anni guidati da Toti, durante i quali c'è stato un minimo aumento di 100 euro dell’indennità prevista per i tirocini extracurriculari (precedentemente ferma a miseri 400 euro) e, quest’estate, l’introduzione dell’obbligo di rimborso spese di 500 euro per i tirocini estivi di orientamento (provvedimento che riguardava poco più di 200 stagisti l’anno). Ma le cifre restano ben lontane da quelle stabilite da altre regioni, come il Lazio (800 euro) che ha il rimborso più alto in assoluto o il Piemonte, l’Abruzzo, la Valle d’Aosta, la Puglia e la Toscana (600).  

Il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, attuale deputato Pd ed ex ministro del lavoro nel governo Draghi, nel suo programma elettorale ha inserito proprio il tema dei diritti degli stagisti. Del resto, era stato lui a ricevere quattro anni fa in occasione della Giornata internazionale degli stagisti le oltre 60mila firme raccolte a sostegno della proposta di riforma di stage e apprendistati. All’epoca ministro del Lavoro, Orlando aveva dichiarato il suo impegno «per politiche di accesso al lavoro che riescano a rispondere alle richieste delle nuove generazioni». E istituito un gruppo di lavoro al ministero sulle politiche giovanili, di cui ha fatto parte anche la fondatrice e direttrice della Repubblica degli Stagisti.   

La sua promessa oggi è di aumentare l’indennità obbligatoria minima per i tirocini extracurriculari da 500 a 800 euro mensili. Così facendo, la Liguria andrebbe in testa, insieme al solo Lazio, tra le regioni più virtuose con i suoi stagisti.  

Già a metà settembre Orlando dichiarava che «numeri e fatti ci dicono che i giovani nella nostra regione se ne vanno per cercare occasioni di lavoro migliore in altre regioni o all’estero, e mentre questo avviene la soglia di povertà assoluta che si registra nel nostro territorio è di 900euro. La cifra che viene corrisposta a un ragazzo che fa uno stage corrisponde a metà della soglia di povertà assoluta». Per questo motivo arriva la proposta «molto concreta: portare l’indennità a 800 euro».


Provvedimento che riguarderebbe i circa 10mila tirocinanti extracurriculari della Liguria, secondo i dati dell’ultimo report relativo al 2022 dell’Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento.  

«È una proposta fondamentale, che dice moltissimo sulla differenza tra Orlando e Bucci. Per Bucci lo sfruttamento fa parte delle regole del gioco. Se sei ricco e inserito il diritto a una retribuzione dignitosa te lo conquisti da te, se non lo sei è giusto che ti accontenti di quel che ti offrono», osserva Pietro Sapori, segretario dei Giovani Democratici Genova: «Orlando parte da un assunto banale, che in Liguria oggi è rivoluzionario: chi lavora deve poter vivere una vita dignitosa e sta alle istituzioni garantirlo. Un tirocinio extracurriculare richiede tempo, energia e impegno e il fatto che non sia una forma di lavoro come altre non giustifica che un datore di lavoro possa approfittarsi delle competenze e dell'impegno di tante e tanti giovani». 

I numeri raccontano di una regione che invecchia sempre di più e che perde forza lavoro qualificata visto che i pochi giovani rimasti si spostano in altri territori. L’Istat, nel suo ultimo censimento relativo al 2021, certifica che è la regione più anziana d’Italia, con un’età media di 49,4 anni.  

Per questo motivo, per rilanciare l’occupazione, Orlando nel suo programma pone l’obiettivo di «tutelare la dignità del lavoro». Attenzione, dunque, non solo alle necessità dei tirocinanti, ma anche ai salari: «sarà prioritario approvare una legge che stabilisca un salario minimo pari a 9 euro lordi all’ora, per i salari dei contratti dei bandi e delle concessioni della Regione e delle proprie controllate» e «promuovere politiche del lavoro che prevedano premialità, nella stesura dei bandi regionali, per l’assunzione di una quota di lavoratori e lavoratrici under 35 e di lavoratrici donne», come già sperimentato per i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza

«Queste proposte di Orlando, come anche l'aumento del congedo di paternità ad almeno 30 giorni, sono un tassello che deve però inserirsi nel più ampio mosaico della trasformazione della Liguria», spiega alla Repubblica degli Stagisti il segretario GD Sapori. «Ereditiamo una situazione disastrosa. Perché in Liguria manca lavoro buono? Perché non ne creiamo abbastanza. Capita, quando si è governato da una destra che ha tenuto bloccate opere strategiche fondamentali e che non ha saputo spendere tutti i fondi europei disponibili, che non ha mosso un dito per attrarre investimenti. Orlando è la migliore garanzia che tutto questo non accada. Ha in mente una politica per la casa seria, basata sul recupero dei 3mila alloggi Erp attualmente sfitti, di nuova edilizia residenziale pubblica attraverso programmi di rigenerazione urbana, di sostegno effettivo a chi ha difficoltà a trovare casa. Tutte cose a cui in Liguria siamo totalmente disabituati».

Il segretario dei giovani democratici Sapori è convinto che Orlando possa rappresentare una rottura netta con il sistema fino ad oggi in vigore in regione. «Vediamola dal punto di vista dei ragazzi della mia età: che senso ha restare in Liguria se continuerà ad essere il regno degli interessi di breve termine dei soliti noti? Noi in Liguria vogliamo restare. E la vogliamo cambiare, da ponente a levante. Vogliamo lavoro di qualità, sostegno sulla casa, politiche culturali diffuse e gratuite. Che guardi al futuro e Orlando è l’unico davvero disponibile a farlo al nostro fianco. La sua visione abbraccia le nostre difficoltà e le nostre ambizioni».

Proposte anche per quanto riguarda il settore universitario, per invertire l’emigrazione dei giovani verso atenei fuori regione, Orlando punta a rilanciare la Liguria come un grande campus per studenti e studentesse. Per questo promuoverà «in sinergia con i Comuni presso cui ha sede l’università, la realizzazione di foresterie e studentati da affittare in modo esclusivo e calmierato a studenti, contrattisti, ricercatori, a partire dalla rigenerazione del patrimonio edilizio sfitto». Ma anche un maggiore finanziamento del fondo per la concessione di borse di studio per «superare la situazione degli studenti idonei non beneficiari, che seppure in possesso dei requisiti, non ottengono la borsa di studio per insufficienza di fondi».  

L’obiettivo del candidato del centro sinistra è quello di invertire la rotta e trasformare questa regione «che sta diventando inospitale per i giovani, protagonisti di un’emigrazione strutturale», e che sconta una crisi demografica fortissima.

Ora che la battaglia tra i due principali candidati sembra al fotofinish, ogni voto in sostegno di Orlando diventa fondamentale. Soprattutto perché non è previsto il ballottaggio, quindi vincerà chi avrà ottenuto anche un solo voto in più rispetto agli avversari politici. Partecipare al voto diventa fondamentale, soprattutto per i giovani.

Marianna Lepore

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