Liguria, obbligo di rimborso per tirocini estivi per evitarne l'uso distorto: 500 euro al mese garantiti anche agli studenti

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 23 Lug 2024 in Notizie

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È arrivata giusto a inizio estate la delibera della giunta regionale ligure che introduce l’obbligatorietà di un’indennità per i giovani stagisti che prendono parte a un tirocinio estivo di orientamento. Non è però l'unica regione a farlo: quasi tutte* prevedono per la fattispecie dei “tirocini extracurriculari estivi” una somma mensile obbligatoria.

stage lavoro Liguria«Abbiamo deciso di modificare la legge perché abbiamo assistito in questi anni a un utilizzo distorto e improprio dell’istituto», ha dichiarato l’assessore al lavoro Augusto Sartori illustrando il provvedimento. La Liguria, sottile striscia di terra a nord est dell’Italia con un territorio pressoché tutto vicino alla costa, è molto gettonata a livello turistico, con alcune delle località balneari più famose d’Italia (nell'immagine qui accanto, Portofino)

Nei primi cinque mesi del 2024, da gennaio a maggio, ha ospitato un totale di 1 milione 550mila presenze, con una crescita dei turisti stranieri rispetto all'anno precedente. La regione ospita sul suo territorio un po' più di mille alberghi, e la scelta dei turisti è principalmente diretta verso queste strutture, visto che nei primi tre mesi del 2024 quasi 500mila persone hanno scelto l’albergo contro circa 170mila che hanno preferito le strutture extra alberghiere. Nel 2023 ci sono state oltre 16 milioni di presenze, con una crescita del tre e mezzo per cento rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale. Crescono sia le presenze alberghiere che extralberghiere: il segno positivo coinvolge tutte e quattro le province, con l’intensità maggiore nella provincia di La Spezia.  
 
Negli ultimi anni, non solo in Liguria ma in tutta Italia, si è visto un incremento dei tirocini nel settore ricettivo-turistico: nel 2012 quelli svolti in alberghi e ristoranti rappresentavano l’8,2% di tutti i tirocini extracurricolari attivati in quell’anno (che erano stati in tutto 186mila: in quegli anni i numeri erano molto più bassi rispetto ai tempi più recenti), mentre nel 2023 secondo l’ultimo rapporto annuale sulle Comunicazioni obbligatorie del ministero del lavoro hanno rappresentato quasi il 10%, e in numeri assoluti questo si traduce in oltre 27mila tirocini in questo settore a livello nazionale.
 
stage lavoro liguriaIn molti casi purtroppo la brutta abitudine è quella di ridurre il personale regolarmente assunto con contratto stagionale e sostituirlo proprio con stagisti. In alcuni casi extracurricolari, ma in molti casi anche andando a pescare tra gli studenti di scuole superiore (specialmente quelli degli istituti turistico-alberghieri o linguistici), che d’estate non sono impegnati a scuola e magari hanno voglia di fare un’esperienza sul campo. 

 
«I recenti orientamenti normativi e giurisprudenziali anche sovranazionali», ha aggiunto Sartori, «pur sottolineando il ruolo essenziale dei tirocini nella transizione dei giovani dall’istruzione o dalla formazione professionale al mercato del lavoro, ritengono il diritto alla retribuzione una condizione ottimale di accesso ai tirocini di qualità».  
 
Qualche spiegazione in più sul perché la Liguria abbia voluto modificare la sua disciplina regionale in materia di tirocini estivi di orientamento, che è del 2018, la aggiunge Andrea Cacciavillani, dalla Direzione generale Formazione, istruzione e lavoro: «Abbiamo ritenuto che fosse opportuno riconoscere allo studente un’indennità minima per le prestazioni rese», spiega alla Repubblica degli Stagisti. «Fermi restando gli elementi che distinguono il tirocinio extracurriculare ordinario dal tirocinio estivo di orientamento, si tratta egualmente di un intervento di politica attiva del lavoro che richiede un cospicuo impegno orario, e che pertanto merita di essere retribuito, anche per evitare un utilizzo distorto di questo importante strumento».  
 
Il nuovo provvedimento è già operativo e per i tirocini estivi di orientamento in corso c’è l’obbligo dell’indennità. «Abbiamo agito con una certa urgenza, per rendere la delibera applicativa già alla conclusione dell’anno scolastico» conferma Cacciavillani: «In questo modo ogni tirocinio estivo di orientamento svolto nell’estate 2024 sarà coperto dal provvedimento». La platea coinvolta non è vastissima, «nel corso del 2023 ci sono stati in totale 246 stage di questo tipo», ma il dato è «sensibilmente in crescita di anno in anno, testimonianza della capacità di questo strumento di intercettare le necessità dei giovani studenti».
 
La scelta regionale prende in considerazione i provvedimenti in materia di stage degli ultimi dieci anni. Iinfatti nel testo della delibera si legge che, considerati la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 2014 sulla qualità dei tirocini che sostiene che gli stage senza rimborso spese «rischiano di limitare le opportunità di carriera di coloro che provengono da ambienti svantaggiati» e la condanna fatta dal Parlamento europeo con ben due risoluzioni, quella del 2022 e quella del 13 giugno 2023, in cui si fa riferimento al «diritto alla retribuzione», la Liguria sceglie di «conformarsi ai recenti orientamenti normativi e giurisprudenziali e rendere obbligatoria la corresponsione dell’indennità di partecipazione al tirocinio estivo di orientamento al pari di quanto previsto per i tirocini extracurriculari».  
 
E qui bisogna fare qualche precisazione. Perché tecnicamente se una persona è iscritta a un percorso di formazione formalmente riconosciuto e svolge un tirocinio, questo è considerato uno stage curricolare. E proprio il ministero del Lavoro nel 2017 ha chiarito, ad esempio, che in ambito universitario vanno considerati come curricolari anche i tirocini svolti senza che ci sia un obbligo accademico o un corrispettivo di crediti formativi: basta che siano attivati quando una persona è iscritta in qualità di studente a un percorso formativo.  
 
Secondo la giurisprudenza, i tirocini estivi di orientamento sono quei «tirocini promossi durante le vacanze estive a favore di un adolescente o di un giovane, regolarmente iscritto a un ciclo di studi presso l’università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado, con fini orientativi e di addestramento pratico». In generale hanno una durata massima più breve dei tirocini “normali”, sono sottoposti all’obbligo della comunicazione obbligatoria (inesistente invece quando si tratta di tirocini inquadrati come curricolari, in qualsiasi stagione vengano effettuati) e devono svolgersi nel periodo compreso tra la fine dell'anno accademico e scolastico e l'inizio di quello successivo. La Corte costituzionale con la sentenza numero 50 aveva stabilito che la disciplina «dei tirocini estivi di orientamento, dettata senza alcun collegamento con rapporti di lavoro, e non preordinata in via immediata ad eventuali assunzioni, attiene alla formazione professionale di competenza esclusiva delle Regioni». Sancendo quindi l’impossibilità per governo e Parlamento di legiferare in materia.
 
Insomma, pur essendo studenti, se questi giovani vengono intercettati per uno stage in mezzo tra la fine di un anno scolastico e l’inizio del successivo, e la scuola non c’entra nulla nell’attivazione dello stage, allora sono considerati tirocinanti extracurricolari, e i loro diritti e doveri nell’ambito di questo tipo di esperienze estive di formazione vengono stabiliti dalla loro Regione.
 
Già nel 2018  la Liguria aveva esplicitato la distinzione tra i tirocini estivi e i tirocini estivi di orientamento, nella delibera 466, definendo all’articolo 1 i tirocini estivi di orientamento come «tirocini extracurriculari […] specificamente attivati durante la sospensione estiva delle attività didattiche, a favore di un adolescente o di un giovane regolarmente iscritto a un ciclo di studi o a un percorso formativo». Sono quindi intesi come misure di politica attiva con finalità di addestramento pratico e classificati come «di tipo extracurriculare» perché «svolti al di fuori dei piani di studio e/o formativi e, come tale, differisce dai tirocini curriculari, previsti dai piani di studio».  
 
Cacciavillani, dalla Regione, aggiunge che «il tirocinio estivo è un’esperienza con finalità formative e orientative, che offre agli studenti la possibilità di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, facilitare le scelte professionali future e agevolare la transizione fra percorsi di studio e lavoro», e sopratutto «si svolge all’interno di un percorso di istruzione o formazione professionale ed è promosso direttamente dagli enti scolastici». Mentre il «tirocinio estivo di orientamento è attivabile nel periodo di sospensione estiva delle attività didattiche, all’interno dello stesso ciclo di studi, ed è promosso dai soggetti deputati a promuovere i tirocini ordinari», come centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, enti di formazione.
 
Questo, quindi, spiega come mai nonostante siano rivolti a adolescenti tra i 16 e i 18 anni e giovani tra i 18 e i 25 anni compiuti, regolarmente iscritti a un ciclo di studi di ogni ordine e grado, non siano considerati come tirocini curriculari.  
 
La delibera di inizio giugno, pur parlando dell’obbligatorietà del rimborso spese, in realtà non specifica a quanto ammonti. Questo perché «va a incidere sulla normativa dei tirocini estivi di orientamento del 2018, che richiama la disciplina ordinaria sui tirocini extracurriculari del 2017 per tutte le parti non esplicitamente normate dal provvedimento», spiega ancora Cacciavillani alla Repubblica degli Stagisti. In pratica vuol dire che è parametrata a quella dei tirocini extracurriculari ordinari e «si pone come base l’indennità minima dei 500 euro, da rimodulare sulla base dell’effettiva durata del tirocinio». Questo perché è possibile attivare un tirocinio anche di soli 14 giorni e in quel caso l’indennità di riferimento, quindi i 500 euro, deve essere parametrata sul numero effettivo di giorni. Le aziende hanno poi, volendo, anche la possibilità di incrementare l’entità dei rimborsi spesa.
 
Se come detto questo tipo di stage al momento coinvolge poco più di 200 stagisti l’anno, l’introduzione del rimborso spese obbligatorio forse farà crescere il dato in un settore, quello turistico, che in Liguria gode di ottima salute. Ovviamente il provvedimento copre qualsiasi tirocinio, in qualsiasi settore di attività; ma è altrettanto chiaro che la stragrande maggioranza di questi tirocini avviene e continuerà ad avvenire in strutture turistico-ricettive.
 
Che la crescita di presenze turistiche si verifichi principalmente d’estate, nonostante la destagionalizzazione (ovvero le politiche che cercano di redistribuire i flussi turistici su periodi diversi e più lunghi), e coincida con provvedimenti che incitano a pagare i tirocinanti anche minorenni nel periodo estivo potrebbe far pensare a una sostituzione degli stagisti a scapito degli stagionali. Va però fatto comunque un plauso alla scelta della regione Liguria di andare incontro agli stagisti “estivi”, anche minorenni, consentendo il riconoscimento di una giusta indennità mensile.  



*Altre Regioni prevedono già  un’indennità mensile per questo specifico tipo di tirocini: il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte (con un rimborso di 200 euro per le spese di trasporto e mensa), la provincia autonoma di Trento, la Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto, la Toscana, il Lazio,  l’Umbria, le Marche,  l’Abruzzo,  la Puglia, la Campania, la Basilicata,  la Sardegna



Marianna Lepore

Foto di apertura: di pressfoto su Freepik

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