Migliaia di stage gratuiti promossi da enti pubblici e privati di Oltremanica potrebbero essere fuori legge. La denuncia arriva dai consulenti legali del governo inglese, ed è stata ripresa qualche giorno fa dal quotidiano The Guardian.
Un’indagine condotta dagli avvocati della Whitehall in seguito ad alcune segnalazioni, ha, infatti, evidenziato come numerosi tirocini abbiano una durata maggiore rispetto a una soglia prevista e possano essere di fatto qualificati come lavoro. Per questo i datori, non pagando lo stagista, violerebbero la legge sul salario minimo, che stabilisce una paga minima per ogni lavoratore, variabile a seconda della fascia d’età. Secondo i legali, tirocini non retribuiti per più di un paio di settimane non rispetterebbero la disposizione.
Il National Minimum Wage è stato introdotto per la prima volta dall’omonima legge, elaborata dal partito laburista ed entrata in vigore l’1 aprile 1999. Da ottobre 2011 le soglie minime di retribuzione ammontano a 6,08 sterline all’ora per lavoratori da 21 anni in su, equivalenti a poco più di sette euro (un po' più di 1.100 euro al mese per un full-time). Poi a scendere: 4,98 sterline per la fascia tra i 18 e i 20 anni, 3,68 sterline per i lavoratori di 16 e 17 anni e 2,60 sterline per gli apprendisti con meno di 19 anni o al primo anno di apprendistato (la cosiddetta apprentice rate). Retribuzioni che non sono, ovviamente, applicate a chi si offre volontario per enti di beneficenza o governativi. L’attuazione della legge è stata, però, finora piuttosto blanda: secondo il giornale britannico, dall’introduzione solo sette aziende sono state perseguite per la sua violazione dall’Her Majesty Revenue & Customs, l’ente governativo responsabile.
Migliaia di stagisti inglesi potrebbero, ora, avere diritto a un risarcimento. Non è facile quantificare con precisione il numero di stage non retribuiti e quanti tra questi non rispettano la norma sul National Minimum Wage: le stime del Governo inglese, basate sui dati forniti dal Chartered Institute of Personnel and Development, parlano di 50/70mila stage annuali, di cui tra i 10mila e i 15mila gratuiti.
Uno degli aspetti più interessanti della vicenda è che a essere penalizzato dalla guerra ai tirocini illegali potrebbe essere proprio il governo britannico: secondo una ricerca fatta dal Guardian, più della metà dei 29mila annunci di stage pubblicati sul Graduate Talent Pool, sito del governo specializzato in offerte di lavoro, si riferiscono a tirocini che non rispetterebbero la soglia minima di retribuzione.
La denuncia dei legali inglesi ruota, in pratica, intorno alla distinzione tra stage e lavoro: un tirocinio che supera una certa durata non può più essere considerato tale, ma è in tutto e per tutto assimilabile a un lavoro e, in quanto tale, va regolarmente retribuito. Obiettivo è evitare che lo stage vada di fatto a sostituire l’attività lavorativa, a vantaggio di aziende ed enti pubblici, che hanno, così, lavoratori a costo zero.
Chiara Del Priore
Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- In Inghilterra un'impresa su cinque usa gli stagisti come lavoratori a basso costo
- Gli stagisti inglesi visti dal Guardian: «carne da macello». E non è solo una metafora
- Il Daily Telegraph mette il naso nella vita degli stagisti inglesi. Conclusione:non se la passano bene neanche loro
- Stagisti inglesi, il Guardian svela: un'ente vigilierà affinché le aziende non li sfruttino
- La denuncia del Financial Times: «Le aziende smettano di prendere stagisti per coprire i loro buchi di organico, e comincino a pagarli»
Community