L'amore ai tempi dello stage, in libreria un manuale di sopravvivenza per coppie di precari

Andrea Coccia

Andrea Coccia

Scritto il 27 Giu 2013 in Approfondimenti

Quando si parla di precariato si pensa immediatamente alla sfera lavorativa della vita, ma la distorsione e la diffusione capillare di forme di lavoro precario in ogni settore produttivo sta avendo un impatto molto più profondo di quel che si è portati a credere. Neppure territori esistenziali come la vita sentimentale, che si credevano immuni alla precarizzazione, ne sono esenti.
Nel novembre del 2012 un'indagine Istat ha messo in luce la correlazione tra la precarietà del mondo del lavoro e la difficoltà, per i giovani, di formare una famiglia. Il motivo è la sempre più insormontabile difficoltà delle ragazze e dei ragazzi italiani (soprattutto i secondi) di andare a vivere da soli: circa la metà dei 25-34enni infatti vive ancora con i genitori, mentre per le coetanee il dato si abbassa al 34%.
Questa è la realtà da cui prende le mosse Amore ai tempi dello stage, edito da Galassia Arte e scritto da Alessia Bottone, 28enne veronese con una storia di precarietà alle spalle abbastanza comune in Italia: una laurea in Scienze politiche, tanti stage senza sbocco, un tirocinio alle Nazioni Unite, qualche anno passato all'estero, tre lingue straniere parlate fluentemente. Un curriculum che non le è bastato - come non basta a moltissimi altri - a trovare un lavoro adeguato alla sua preparazione.
Il libro è una raccolta di casi umani che sono radicati nella realtà, dalla quale la Bottone ha attinto ascoltando i racconti degli amici e basandosi sulla sua storia personale. Nel secondo capitolo, dedicato a «L'amore ai tempi di Skype», l'autrice ricostruisce la storia di una tipica coppia di precari: «Lei è neolaureata e ha tutta la vita davanti (per incazzarsi di brutto), lui è un ragazzo sui 30 anni, posato, che sta facendo il ventesimo stage» e poco più avanti aggiunge: «Questa coppia è appena stata scossa da una notizia importante: lei è appena stata selezionata per uno stage - ovviamente non rimborsato - a Shangai e si è da poco trasferita, mentre lui ha deciso di restare al paesello per continuare a fare fotocopie di elevata qualità».
Una separazione obbligata, insomma, come di questi tempi capita spesso tra le giovani coppie. Una separazione che provoca reazioni diverse nei due partner: «Lei, ragazza positiva e giovane, assume subito il classico pensiero della Donna Cosavuoichesianosettemilachilometri; lui, ragazzo meno positivo, invece assume tutte le caratteritiche dell'ormai diffuso Uomo Tagliamoipontisennòsoffriamo». Casi come questi, resi buffi da parte dell'autrice con nomignoli ironici, permettono al lettore di osservare le manie, le disgrazie ma anche i piccoli eroismi di queste "marionette", e di guardarle con distacco.
E se il libro di Alessia Bottone è un po' naif, in fondo lo è soltanto in superficie. L'ironia infatti pone il punto di vista di chi racconta, ma anche di chi legge, al di sopra: a differenza della tragedia, sotto il cui filtro i problemi si fanno pesanti come macigni, questo approccio rende tutto più leggero, permettendo di affrontare le cose senza sfiducia, ma con ottimismo - attitudine sempre più rara di questi tempi. 
È soprattutto questo il valore del libro, la piccola lezione dedicata soprattutto a quella grossa fetta di giovani cittadini che, secondo le ultime statistiche fornite dall'Istat, viene respinta dal mondo del lavoro. È una lezione semplice: le difficoltà ci sono, nel lavoro come nella vita di coppia, ma non per questo è il caso di lamentarsi e di piagnucolare. E riderci sopra è il punto di partenza migliore. Una volta un amico mi disse che ridere di tutto è un dovere morale dell'essere umano, che, abdicando a questo dovere, resta sepolto dalla pesantezza del mondo. Ecco, forse in un modo meno lirico e più ingenuo, il messaggio in filigrana di questo manuale di sopravvivenza per coppie di precari dice la stessa cosa. 

Alessia Bottone presenterà il libro Amore ai tempi dello stage il 2 luglio prossimo, durante la Festa Democratica dei Giardini di via Prina, a Verona, dove parteciperà alla tavola rotonda "Giovani e lavoro? Un futuro incerto insieme a Alessandra Salardi ed Emiliano Galati. L'appuntamento è previsto per le 19.45, l'ingresso è libero. 


Andrea Coccia

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