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Azienza NON virtuosa: ALD Automotive

Carissimi stagisti o aspiranti tali, Vorrei condividere con voi la mia esperienza post universitaria in Ald. Un rapido cenno sugli studi: Ho terminato il mio percorso in economia alla Luiss a 23 anni (laurea specialistica) e parlo inglese e francese. Dopo due mesi dalla laurea ald mi ha assunto come stagista all'internal audit, dove per sei mesi ho lavorato benissimo. Al termine dello stage mi è stato proposto l'apprendistato nel customer service, poiché a detta di Cristiana Odoardi sarebbe solo stato il trampolino di lancio verso una brillante carriera manageriale. Dopo 18 mesi supero la selezione per il ruolo di back office commerciale, dove per un anno e mezzo ricevo continui attestati di stima e numerosi incarichi (tra cui la responsabilità di uno stageur). Nel corso dell'ultima review il mio responsabile mi avvisa che, sebbene fossi ormai il suo punto di riferimento, la team leadership sarebbe andata ad un'altra risorsa perché 'si doveva incastrare lí'. Dopo approfondimenti e colloqui con i miei responsabili informo Cristiana Odoardi della volontà di recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato che mi riguardava. In sintesi il suo commento è stato:"hai sbagliato a fare di più". Con questo vi ho solo voluto far riflettere su un altro aspetto dei rapporti di lavoro. Per chi volesse controllare è a disposizione il mio profilo linkedin: Fabio Costantino. Vi lascio con un pensiero: non lasciatevi fuorviare dalle esperienze negative, investite su voi stessi, il mondo è grande abbastanza. Un abbraccio. Fabio Costantino

Ultimo Post: 9 anni, 7 mesi fa

Di: fibius

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Specializzazioni sanitarie, l'apartheid dei “non medici” senza contratto e retribuzione

Sulla carta avrebbero diritto allo stesso contratto di formazione e alla stessa retribuzione degli specializzandi medici, di cui condividono in toto il percorso post lauream. Nei fatti non solo non percepiscono alcun compenso ma devono anche pagare di tasca propria la tassa di iscrizione annuale. Gli specializzandi sanitari “non medici” sono tornati alla carica per chiedere la fine di una «discriminazione» ingiustificata, con una lettera aperta inviata al presidente Napolitano, al premier Letta e ai ministri Carrozza, Lorenzin e Giovannini. …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Anna Guida

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JobsAct, arrivano le richieste dei lavoratori parasubordinati e autonomi

È il lavoro la questione più importante in questo momento in Italia. Lo è in particolare per le nuove generazioni - alle prese con contratti di lavoro sempre più precari e la prospettiva di non avere una pensione in futuro - e per le donne, da sempre ai margini nel mercato del lavoro italiano e negli ultimi tempi sempre più svantaggiate da una discriminazione connessa alla loro età e possibilità di avere figli. Da qui, dalla questione lavoro, parte il …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Cosa penso del Jobs Act? Che spero di vederlo presto, e che contenga le cose giuste

«Cosa pensi del Jobs Act?» mi chiedono tutti. Non posso pensare nulla, rispondo, perché di fatto non c'è ancora nessun Jobs Act. L'unica cosa che c'è è un decreto legge che riguarda alcuni aspetti significativi, ma tutto sommato marginali, della regolamentazione del contratto di apprendistato e del contratto a tempo determinato. Un po' poco per chiamarlo Jobs Act; tanto che infatti autorevoli commentatori - come per esempio Marco Leonardi, docente di economia politica all'università Statale di Milano - si affrettano …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Perché la Svizzera ha votato contro gli immigrati, perché l'Europa deve agire sul lavoro

La decisione della Svizzera, sancita l'altroieri attraverso il referendum, rispetto al "tetto agli immigrati" (tecnicamente, l'iniziativa popolare 'Contro l'immigrazione di massa') che nei prossimi tre anni dovrà essere implementata per favorire i cittadini svizzeri nella ricerca di lavoro è a mio avviso sciagurata. Ma come direttore di una testata giornalistica che fin dal nome, "Articolo 36", si focalizza sull'importanza delle retribuzioni e della dignità delle condizioni di lavoro, non posso esimermi da un'analisi di approfondimento. In generale chi conosce un …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Editoria, contrattacco dei precari sfruttati: con le richieste di risarcimento «cash'n'crash»

«Quando tutto sembra perduto, chiedi indietro i tuoi soldi». Quello della Rete dei redattori precari è molto più di uno slogan: solo lo scorso anno a Milano 15 lavoratori si sono rivolti ai legali di Re.re.pre. dopo che il loro contratto era scaduto e non era stato rinnovato. Risultati? Un'assunzione e parecchi indennizzi.In gergo giuridico si chiama conciliazione economica, una sorta di valorizzazione del capitale umano. Anche se «noi preferiamo l'espressione Cash'n'crash», spiega Massimo Laratro, uno dei legali della Rete …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Riccardo Saporiti

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Ora lo chef fa tendenza: l’esercito dei giovani che sognano un futuro in cucina

C'è chi sogna di indossare camice e "toque blanche", magari apparire in televisione e “impiattare” raffinatezze di tutti i tipi. Altri invece, i più realisti, firmerebbero per un semplice impiego sicuro da aiuto cuoco, con stipendio a fine mese. È l'esercito sempre più numeroso degli aspiranti cuochi: giovani che decidono di puntare sulla ristorazione per costruire il loro futuro lavorativo.Secondo un'analisi della Coldiretti, basata sui numeri forniti dal Ministero dell'Istruzione, nell'anno scolastico 2014/2015 quasi 50 mila ragazzi sceglieranno come scuola …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Spazi Inclusi

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Pubblica amministrazione, il posto fisso è una chimera anche per chi vince un concorso

Dedicare anni e sacrifici per partecipare ad un concorso pubblico: superare le prove preselettive, gli scritti e infine gli orali; leggere il proprio nome tra i vincitori o gli idonei nella graduatoria finale e poi attendere altri lunghi anni per un'assunzione, che potrebbe anche non arrivare mai.Secondo stime accreditate sarebbero oggi tra le 70 e le 100 mila le persone che in Italia hanno superato una procedura selettiva pubblica senza però riuscire a coronare il sogno dell'assunzione. Colpa dei tempi …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Ilaria Costantini

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Case editrici, ci sono anche quelle che chiedono agli autori di pagare per pubblicare

Il sogno di tutti gli aspiranti scrittori è vedere pubblicato il proprio libro, magari sullo scaffale di una libreria in mezzo ai propri autori preferiti. La filiera dell’editoria, però, è molto complessa e per essere pubblicati, tanto dalle case editrici più importanti tanto da quelle più piccole, bisogna riuscire a far arrivare il testo a un editore che legge il libro, lo esamina, lo valuta, lo corregge e se lo ritiene interessante lo pubblica, dopo aver firmato un contratto che …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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Contratti a termine, pregi e difetti della svolta annunciata da Renzi

A leggere le trenta pagine del documento "La svolta buona", il programma presentato da Matteo Renzi l'altroieri, non ci si mette molto tempo. Ciascuna pagina è, come molti hanno già scritto, più simile a una locandina pubblicitaria che non a un documento programmatico: indica un titolo (i copywriter lo chiamerebbero headline), talvolta un sottotitolo che spiega quale azione verrà messa in atto per raggiungere l'obiettivo, e in alcuni casi una data che dà il timing dell'azione. Ciò non vuol dire …

Ultimo Post: 9 anni, 6 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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