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Social network delle mie brame, come trovo il lavoro migliore del reame? Su Internet

Marco Scaloni, classe 1975, è un ingegnere elettronico col pallino di Internet. Nell’ambito del progetto «Senigallia 2.0» ha portato una testimonianza di come la Rete si possa utilizzare non solo per l’informazione o lo svago, ma anche per mettere in circolazione il proprio cv e tessere quelle preziose relazioni professionali che servono a trovare lavoro – o magari a trovarne uno migliore.Insomma, Internet è diventato un’enorme bacheca di annunci di lavoro?Si, ma è molto di più. È uno strumento utilissimo, …

Ultimo Post: 14 anni, 11 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Francia, stagisti retribuiti almeno 400 euro al mese: da oggi anche negli enti pubblici

Cara Eleonora, non credo che con degli obblighi di legge (e la retribuzione minima rientra in questa categoria) la situazione per gli stagisti possa migliorare. Anzi, sono in realtà convinto del contrario, e ti spiego perché. Oggi gli stage possono dividersi grossomodo in due categorie: quelli fatti da aziende che hanno posizioni aperte, che sono alla ricerca di un candidato da inserire e - sfruttando le maglie offerte dallo Stato - iniziano con uno stage, e quelli fatti da aziende che non hanno posizioni aperte, e che quindi vedono nello stage una opportunità di avere un persona che svolga una attività sostanzialmente in forma gratuita. Nel primo caso, proprio perché lo scopo dell'azienda è quello di cercare una persona da tenere, le condizioni proposte sono in genere "umane", ed includono anche un contributo spesso anche superiore ai 400€ individuati in Francia. Nel secondo caso, invece, siamo di fronte ad aziende che non hanno nessuna intenzione (a priori almeno) di tenere la persona, e quindi pensano ad una sola cosa: pagarla il meno possibile (eventualmente 0) e farle fare dei lavori semplici, per i quali non sia necessaria alcuna formazione specifica (così da renderla autonoma in pochissimo tempo). Un contributo minimo fissato per legge, a mio avviso, avrebbe questo effetto: per le aziende del primo tipo, livellerebbe verso il basso i contributi erogati (se lo Stato dice che bastano 400€... perché offrirne 500?), per quelle del secondo tipo semplicemente farebbe optare per non prendere lo stagista: meglio un po' di straordinario non pagato dei dipendenti già in organico (è un costume abbastanza diffuso, non ti pare?). Risultato? Gli stagisti della categoria A (che comunque sono e restano dei "privilegiati") percepiranno probabilmente di meno, mentre quelli della categoria B semplicemente smetteranno di fare stage. Vorrei soffermarmi su questo secondo punto: qualcuno potrebbe pensare che - visto che lo stage non era finalizzato ad una assunzione - allora meglio non averlo fatto! Non sono d'accordo, per due motivi: il primo è che una esperienza di stage, ancorché in un ruolo poco qualificato e con la certezza di essere mandato a casa alla fine, è pur sempre una esperienza professionale e umana importante e che può comunque essere poi rivenduta in seguito ad altre azienda. La seconda è che esistono casi, e sono probabilmente più di quelli che uno penserebbe, nei quali anche aziende che non prevedevano di assumere lo stagista hanno finito per offrirgli qualcosa alla fine del tirocinio, vuoi perché una persona è andata via, vuoi perché lo stagista si è dimostrato così in gamba da fare cambiare idea all'azienda, sono tante le persone che grazie ad uno stage "senza prospettive" hanno poi ottenuto un lavoro... Est modus in rebus. Per quanto riguarda gli stage, aggiungere regole restrittive non credo che vada nella giusta direzione. Una nota per Giancarlo: non credere che lavorare (e vivere) all'estero sia facile, perché ha un costo sociale elevatissimo, da pagare sotto forma di nostalgia e qualità della vita in generale più bassa (a parte i problemi della lingua, che non sempre si risolvono in tempi brevi, resta il fatto che usanze e costumi diversi pesano eccome: chi li nega probabilmente non ha mai vissuto all'estero...). Io ho lavorato un anno in Belgio nel 2000 e lo ricordo come una esperienza umana non positiva...

Ultimo Post: 14 anni, 12 mesi fa

Di: stecrimi

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Stagista, perfavore, mi affetta due etti di crudo?

Incredibile, ci sono anche stage per baristi: http://roma.bakeca.it/bar-turismo/stage-addetto-banco-bar-pycr9483766. E la durata è anche qui di sei mesi!

Ultimo Post: 14 anni, 12 mesi fa

Di: picchio

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Quanti stagisti può prendere un'azienda? Tanti, anzi: troppi

Sì ma la cosa più scandalosa è che se un'azienda non rispetta questi limiti non le succede niente. Almeno dovrebbe essere messa una multa da pagare o un divieto di prendere stagisti per un po' di tempo, invece niente. Conosco uffici dove lavorano 2 dipendenti e 2 stagisti, rapporto 1:1 e nessuno può farci niente.

Ultimo Post: 14 anni, 12 mesi fa

Di: picchio

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Master dei Talenti, le voci degli «ex»: Paola Laiolo, da Torino a Bruxelles inseguendo l'Europa

«Ho 28 anni e sono originaria di Canelli, in provincia di Asti. Ho fatto Scienze internazionali e diplomatiche all’università di Torino: sognavo un lavoro che mi permettesse di viaggiare e di entrare a contatto con nuove culture. Mentre studiavo ho fatto i lavoretti più disparati: cameriera, hostess alle fiere, ripetizioni private, tutoraggio e assistenza in università. Ho fatto anche due esperienze all’estero: un paio di mesi a Londra presso una famiglia inglese come ‘au pair’ e un Erasmus di 8 …

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Eleonora Voltolina

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Master dei Talenti CRT - Le voci degli stagisti più fortunati d'Italia

Molti ragazzi che stanno partecipando o hanno partecipato al progetto Master dei Talenti della Fondazione CRT hanno scritto in questi giorni alla Repubblica degli Stagisti per raccontare la loro esperienza. Minimo comune denominatore: l'entusiasmo. A riprova del fatto che, se organizzato con scrupolo e ben remunerato, lo stage può essere la migliore delle esperienze possibili per un neolaureato. C'è Daniela, ventiseienne laureata "magna cum laude" nel 2006 in Scienze politiche all'università del Piemonte orientale, che ha vinto la stage nel …

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Eleonora Voltolina

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Due parole con Andrea Martina, ideatore della campagna di comunicazione Master dei Talenti 2009

Andrea Martina, classe 1984, è saltato sul treno del Master dei Talenti appena finita la laurea triennale in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione al Politecnico di Torino. Il suo tirocinio l’ha fatto alla mecca del cinema, Los Angeles: prima un corso di grafica 3D alla prestigiosa Gnomon School di Hollywood e poi catapultato su progetti cinematografici e televisivi presso la "Look Effects". Ora sta lavorando alla tesi per la laurea specialistica: si è inventato un progetto in …

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Eleonora Voltolina

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Master dei Talenti CRT, Angelo Miglietta: «Quest'anno è stato boom di candidature: ecco perché»

Il Master dei Talenti è un progetto della Fondazione CRT rivolto ai neolaureati delle università piemontesi e valdostane. Oltre due milioni di euro vanno a finanziare ogni anno una settantina di stage in giro per il mondo: i fortunati vincitori percepiscono un rimborso spese - erogato dalla Fondazione - che varia da 1400 a 3300 euro al mese, e hanno l'opportunità di fare esperienze nei quattro angoli del pianeta. La percentuale di assunzione dopo lo stage, per quelli svolti in …

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Eleonora Voltolina

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Lo stage, formidabile strumento di selezione

Gent.mo Dott. Citterio, approfitto del Suo intervento, che trovo impeccabile dal punto di vista teorico, e della Sua esperienza per chiederle come mai c'è una disparità così palese tra quello che Lei giustamente afferma e le politiche delle risorse umane di praticamente tutte le aziende italiane con cui ho avuto a che fare finora, che sono incentrate solo (e sottolineo il solo) sul contenimento dei costi. Nessuno mette in dubbio che il costo del lavoro in italia sia elevato e che il contratto di lavoro abbia più "forza" di un matrimonio, ma personalmente la ritengo una politica alquanto miope. Non sto ad annoiarLa con le storie di tutti i miei colleghi/conoscenti italiani, ma dalle esperienze che ho avuto o mi sono state riferite ho potuto constatare quanto segue: - le aziende italiane raramente rispondono all'invio di un CV. Neanche negativamente. Al massimo il "le faremo sapere". - la retribuzione (ammesso che ci sia, per quanto riguarda gli stagisti) e la definizione esatta del ruolo restano spesso un mistero fino a quasi alla fine del processo di recruiting. - nel caso di stagisti spesso si pretende "flessibilità" (ma solo unilaterale- per la serie tu stagista sei flessibile, io azienda no), e se sono meritevoli alla fine, nonostante il plauso per le loro prestazioni durante il periodo di "formazione", purtroppo non si può assumerli perchè non c'è budget o non si ha bisogno di una risorsa in più. Ovviamente, queste sono le esperienze del mio piccolo, e ammetto che aziende di contesto multinazionale operano anche in modo diverso. Le prenda quindi come un singolo "feedback", magari sono stato anche sfortunato. Tuttavia se Lei riuscisse a spiegarmi quali misteriose teorie utilizzano i direttori HR italiani e magari convincesse gli iscritti delle istituzioni che Lei rappresenta a trattare i giovani, per quanto imbranati, come persone, gliene sarei molto grato. La ringrazio anticipatamente se vorrà dedicare un minuto del Suo tempo per rispondermi. Distinti saluti, Riccardo

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Riccardo

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Fisco e rimborso spese, ancora qualche chiarimento con il Commercialista telematico

Approfondiamo la questione dell’aspetto fiscale degli stage tornando a chiedere lumi a Maurizio Falcioni del Commercialista Telematico.Quale documento fiscale deve rilasciare l’azienda allo stagista?Il rapporto che si instaura tra il soggetto ospitante e soggetto ospitato nell'ambito di uno stage non costituisce rapporto di lavoro subordinato: quindi non esiste neanche un obbligo di emettere un «cedolino paga» per le somme corrisposte a titolo di «premio» o «rimborso spese». Il soggetto ospitante, al momento del pagamento delle somme allo stagista - mensilmente, …

Ultimo Post: 15 anni fa

Di: Eleonora Voltolina

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