Trovare il progetto Sve e candidarsi, piccola guida per iniziare una grande avventura

Daniele Ferro

Daniele Ferro

Scritto il 26 Mar 2015 in Approfondimenti

Il Servizio volontario europeo (Sve) è un programma di volontariato che mette alla prova ancora prima di iniziare le attività all’estero. Per partire è necessario trovare il progetto giusto, inviare la domanda, essere selezionati, attendere la conclusione delle procedure burocratiche: il potenziale futuro volontario deve avere da subito una buona dose di tenacia, pazienza, fiducia e spirito di adattabilità. Se non la possiede già, imparerà ad averla se vuole davvero partire, e in questo senso lo Sve è un processo di apprendimento che inizia nel momento in cui si muovono i primi passi per accedere al programma.

Cercare un progetto adatto, per poi candidarsi mandando curriculum vitae e lettera motivazionale in inglese - quasi sempre sono richiesti entrambi - può richiedere tempi lunghi; oppure il processo può essere più facile e veloce, ma molto probabilmente bisognerà rinunciare a qualcuna delle proprie aspettative. In ogni caso, cosa bisogna fare per trovare il progetto giusto? Di seguito ecco qualche consiglio che potrebbe essere di aiuto nella ricerca.

La prima cosa da fare, come in ogni situazione si affronti una novità, è informarsi: e per questo la
Repubblica degli Stagisti offre un articolo di informazione generale sullo Sve e una rubrica in cui gli ex volontari raccontano le proprie esperienze. Solo una volta consapevoli degli aspetti essenziali dello Sve si è pronti per orientarsi nella ricerca. A questo scopo è anche utile leggere l’«Evs Charter», un documento in inglese che precisa quali sono i doveri delle organizzazioni a cui bisogna rivolgersi: l’organizzazione di invio (sending organisation), quella di accoglienza (hosting o receiving organisation) ed eventualmente l’organizzazione di coordinamento (coordinating), che ricopre un ruolo da intermediario tra le prime due.

Per trovare lo Sve adatto, ci sono due modalità fondamentali:
ci si può candidare per un progetto pubblicizzato da un’organizzazione di invio italiana oppure si può proporre a una sending organisation di propria scelta un progetto scoperto su Internet. In base alle necessità si può utilizzare solo una delle due modalità, oppure entrambe.

Per candidarsi a un progetto in cui l’organizzazione di invio è già stabilita bisogna seguire le newsletter e i social network delle associazioni italiane accreditate dall’Agenzia nazionale per i giovani come sending organisation. In questo modo si riceveranno sempre aggiornamenti sulle opportunità Sve in scadenza per le quali le organizzazioni di invio italiane cercano volontari. Per scoprire quali sono le sending organisation nel nostro Paese è sufficiente usare il database Sve: spuntando nel menù a tendina a sinistra le opzioni «Italia» per il Paese dell’organizzazione e «Sending organisation» per il tipo di accreditamento Sve, si ottiene la lista di tutte le organizzazioni di invio sul territorio italiano, con il loro sito Internet di riferimento. Attraverso il sito non solo si può comprendere quanto l’associazione sia attiva nella promozione di progetti, ma si possono ricavare i contatti e-mail per chiedere più informazioni o per iscrivervi direttamente alle mailing list e ai canali social.

Il database SvePer perfezionare la ricerca e avere un contatto più diretto, nel menù a tendina del database Sve si può indicare anche la «località dell’organizzazione»: in questo modo si troverà la sending organisation più vicina a casa. Si potrà chiedere un colloquio per togliere dubbi e curiosità e soprattutto per conoscere dal vivo le persone che eventualmente "spediranno" il volontario all’estero.

In ogni caso, una volta individuato un grappolo di associazioni di invio a cui far riferimento, bisogna essere pronti a passare ore davanti al computer, per spulciare tutte le offerte che arriveranno per mail e sui social network ed individuare i progetti che ispirano di più e per cui si possiedono i requisiti richiesti - ricordandosi comunque che spesso è sufficiente avere una forte motivazione.

Nella call di ogni singolo progetto conviene leggere tutte le informazioni necessarie in base alle quali scegliere se candidarsi: settore di volontariato, associazione di accoglienza, luogo, data di partenza, durata, condizioni economiche. Per i dubbi non bisogna esitare a contattare la sending organisation per chiedere informazioni aggiuntive: una risposta dell’associazione potrebbe anche offrire un elemento in più sulla sua affidabilità. La scelta deve infine tenere conto della scadenza per inviare la candidatura, che spesso è ravvicinata per i progetti promossi tramite newsletter e social.

La seconda opzione per trovare un progetto Sve è proporlo direttamente a una sending organisation. Questo può forse comportare un po' più di attesa per la partenza, perché di solito i progetti che non hanno già una sending organisation iniziano dopo diversi mesi, ma si avrà il beneficio di avere compiuto una scelta profondamente personale, adatta ai propri obiettivi; va ricordato sempre, però, che tutti i progetti Sve poi potrebbero essere diversi da come erano scritti sulla carta, come alcuni racconti degli ex volontari testimoniano: sapersi adattare ai cambiamenti è una delle abilità che si apprendono durante lo Sve.

Per scoprire un progetto ci sono due possibilità. La prima è cercarlo sul database Sve di cui si è parlato in precedenza. Nel menù a tendina ci sono le opzioni per personalizzare la ricerca: Paese e settore di attività sono le principali. Per il «tipo di accreditamento Sve», bisogna spuntare sia «organizzazione di accoglienza» sia «organizzazione di coordinamento» (in alcuni casi, un’organizzazione di accoglienza non possiede tutte le caratteristiche necessarie per operare nella burocrazia europea: serve dunque l’intervento di un’organizzazione intermediaria). A questo punto si avranno tutti i progetti Sve attivi in Europa  e nel mondo che soddisfano i propri interessi, con i siti web di riferimento delle organizzazioni, dai quali reperire il contatto e-mail.

È indispensabile scrivere all’organizzazione estera, perché il database Sve offre tutti i progetti attivi senza fare distinzione tra quelli già in corso e quelli per cui invece le associazioni cercano volontari. Alla hosting o coordinating organisation bisognerà dunque chiedere, dopo essersi presentati in poche righe, se il progetto ha bisogno, in quel momento, di volontari - è sempre bene anche allegare subito il proprio curriculum.

Non bisogna sconfortarsi se, come capita spesso, le organizzazioni non risponderanno, oppure se lo faranno per dire che il progetto è in corso e il prossimo partirà dopo qualche mese. In questo caso si può prendere un appunto e prepararsi per inviare la candidatura al momento opportuno. Ciò è molto utile se si è individuato un progetto che attira particolarmente e per cui si è disposti ad aspettare: se con l’organizzazione estera si inizia a tessere un rapporto, dimostrando con mesi in anticipo il proprio interesse, probabilmente si avranno maggiori possibilità per essere poi selezionati.

Il database delle vacancies di YouthNetworksLa seconda modalità per trovare uno Sve all’estero è cercarlo nel database delle «vacancies» del sito YouthNetworks. A fronte di un minor numero disponibile di progetti, il grosso vantaggio offerto da questo database rispetto a quello generale dello Sve è che vengono mostrati i soli progetti alla ricerca di volontari. Basta spuntare nel menù in alto a sinistra «Evs volunteer», nella sezione «Type», e il gioco è fatto. Si può anche filtrare la ricerca scegliendo per Paese. Cliccando sul progetto prescelto, si avranno tutte le informazioni su di esso e le modalità per candidarsi.

In entrambi i casi - database generale Sve oppure di YouthNetworks - bisognerà attivarsi per trovare una sending organisation. Si può fare dopo avere letto un progetto interessante, ma è molto meglio muoversi in anticipo, avendo già la disponibilità di un’organizzazione di invio prima di cercare lo Sve: il potenziale volontario trova il progetto, e la sending organisation sbrigherà le pratiche burocratiche per stipulare il contratto con quella di accoglienza. Di solito basta una semplice richiesta per e-mail, o al massimo un colloquio, per avere la disponibilità di un’organizzazione di invio. In questo modo si avrà qualche possibilità in più di essere selezionati nel momento in cui si invierà la propria candidatura alla hosting organisation, che non dovrà spendere tempo per trovare un partner italiano.

Quale che sia la modalità per la caccia allo Sve, l’importante è non risparmiarsi nel tempo dedicato alla ricerca, perché è dalla selezione del progetto che ha inizio un’esperienza che, molto probabilmente, cambierà la propria vita.

Daniele Ferro
@danieleferro
 
 

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