Tirocini pagati 2mila euro al mese presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 18 Apr 2024 in Notizie

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C’è tempo fino al primo luglio per fare domanda per uno stage presso la World Intellectual Property Organization, una delle tante agenzie specializzate delle Nazioni Unite con la sede principale a Ginevra in Svizzera. La buona notizia è che la Wipo rientra tra le agenzie delle Nazioni Unite che prevedono un rimborso spese per i suoi stagisti: l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, nata nel 1967 con la finalità di incoraggiare l’attività creativa e promuovere la protezione della proprietà intellettuale nel mondo, in effetti paga i suoi tirocinanti fin dall’avvio del suo programma di stage, nel 1999. Negli anni l’indennità prevista è anche aumentata, segno di un’attenzione verso gli stagisti. 
Per il 2024 il rimborso spese per i tirocinanti è di 1.645 franchi svizzeri per gli stagisti con una laurea di primo livello e 2.170 per quelli con laurea di secondo livello, pari rispettivamente a circa 2mila 200 e 1.600 euro. E pensare che fino a quattro anni fa il rimborso spese per i tirocini con una laurea di primo livello era solo di 500 franchi svizzeri; poi nel 2020 è arrivata la decisione di aumentarlo a 1.570, e adesso il nuovo aumento fino appunto a 1.645 franchi. (Gli stagisti, non dubitiamo, apprezzano).

Per il 2024, come per l’anno passato, sono a disposizione circa 50 posti di tirocinio anche se Edward Harris, Senior Communications Officer alla World Intellectual Property Organization, precisa alla Repubblica degli Stagisti che «la disponibilità di stage è direttamente collegata alle esigenze operative degli uffici», il che significa che non c’è certezza il numero sia effettivamente questo. Per esempio, nel 2023 «avevamo ricevuto 2.561 domande e alla fine sono stati selezionati trentacinque stagisti, trenta per la Categoria II e i cinque rimanenti per la Categoria I». Numeri simili per il 2022, quando «le candidature totali sono state 2.112 e i tirocinanti selezionati ventotto». 

Sia per l’anno scorso che per il 2022, i primi tre paesi per numero di candidature sono stati Italia, India e Cina. Mentre per quanto riguarda i tirocinanti, nel 2023 la top tre delle regioni con più selezionati (ndr. Wipo non classifica per Paese ma ha solo il dato per aree geografiche) vede Asia e Pacifico al primo posto, seguita da Nord America ed Europa occidentale, mentre l’anno precedente la prima posizione è sempre la stessa seguita da Europa occidentale e Africa.  

Nel periodo che va dal 2009 al 2022, l’Organizzazione per la proprietà intellettuale ha ospitato 572 stagisti, di cui la stragrande maggioranza, ben 375, donne. Il numero maggiore di tirocinanti in questo lasso di tempo proveniva dall’area Asia e Pacifico, 164, tallonata subito dall’area dell’Europa occidentale, in cui rientra anche l’Italia, con 163. 

Similmente a quasi tutti gli altri programmi di stage di enti sovranazionali e ong, anche questo del Wipo non è un primo passaggio per una futura selezione come personale interno. E, infatti, negli ultimi due anni nessuno stagista ha avuto poi uno sbocco di questo tipo. «Maggiori opportunità, in questo senso, le dà il Fellowship program (ndr. il programma di borse di studio) sempre rivolto ai più giovani, che prevede ulteriori opportunità per imparare e sviluppare un’esperienza professionale per due – tre anni» spiega Harris: «Abbiamo registrato un aumento significativo del numero di borse di studio che offriamo per cercare di raggiungere le regioni e i paesi sottorappresentati».  

Se si analizza il Programma di spesa 2024/2025 dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale si scopre che il budget per tirocini e borse di studio è aumentato di quasi il 27 per cento, pari a 4 milioni di franchi svizzeri, rispetto al biennio 2022/2023, ma guardando il dato disaggregato, l’aumento è stato concentrato nelle borse di studio e non nelle indennità di tirocini, per i quali, anzi, l’investimento è diminuito di quasi il 30 per cento.    

Questo numero è però relativo alla pianificazione di spesa e non a quella effettiva secondo la quale il taglio per il biennio in corso è “solo” del 12 per cento. Diminuzione del budget che non ha in realtà influito sul numero effettivo dei posti, come dimostrano i numeri degli ultimi anni. Come già in passato l’ufficio stampa Wipo aveva confermato alla Repubblica degli Stagisti, di norma l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale pianificava di ospitare tra i 50 e i 60 stagisti l’anno, per i quali accantonava delle risorse in bilancio. Di fatto negli ultimi tre anni il numero di selezionati non è stato, però, mai superiore ai 40 tirocinanti, anzi di gran lunga inferiore. Quindi il taglio in bilancio del 12 per cento fotografa una realtà già in corso da tempo in cui i tirocini offerti non superano le quaranta unità.

Nella differenza tra tirocini di prima o seconda categoria non rientra solo il titolo per accedervi e il diverso rimborso spese, più alto per il secondo caso, ma anche la durata dello stage. Per la prima categoria, infatti, il percorso formativo può durare da un minimo di due mesi fino a sei, mentre per la seconda va dai due mesi a un anno. Per i tirocinanti assegnati a una sede diversa da quella centrale a Ginevra, il rimborso spese è determinato anche in base alle condizioni del luogo ed è pagato in valuta locale, quindi non in franchi svizzeri, perciò per avere maggiori dettagli bisogna controllare in quel caso i singoli siti internet. Sul sito dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale si precisa anche che non è possibile svolgere il tirocinio da remoto, quindi se si accetta l’offerta di stage bisogna necessariamente trasferirsi.  

Wipo non è responsabile dell’organizzazione del viaggio per raggiungere Ginevra né dei relativi costi: unica eccezione sono i tirocinanti cittadini di Paesi in via di sviluppo, meno sviluppati o in transizione, per i quali è previsto un rimborso fino a un massimo di 1.500 franchi svizzeri per il viaggio di andata e ritorno. 

Per partecipare è necessario essere iscritti a un corso di laurea di primo livello, in questo caso all’ultimo anno, o a un corso di laurea di secondo livello o aver conseguito il titolo negli ultimi due anni. È poi necessaria un’ottima conoscenza della lingua inglese e meglio anche del francese. Per far domanda bisogna creare un profilo sul sito della Wipo e registrarsi compilando tutte le sezioni, compresa quella riferita all’area preferita di lavoro. A questo punto è possibile mandare la propria application, che verrà salvata automaticamente per un anno. Ogni volta che nel corso dei 365 giorni seguenti si aprono in qualche ufficio nuove opportunità di stage, vengono esaminate le domande inviate e i giovani che meglio combaciano con le richieste degli uffici sono contattati e invitati per un’’intervista, che può essere condotta al telefono, in videochiamata o di persona.

A volte il processo di selezione consiste anche in un test scritto. Passato un anno dall’inserimento della candidatura, è necessario farne una nuova perché la precedente viene automaticamente cancellata. I tempi di selezione non sono certo brevi, anche dopo aver passato il primo step, tanto che sul sito si specifica che «una volta che il candidato è stato contattato per un’opportunità, di solito servono diverse settimane per concludere la selezione e informare degli esiti». Sfortunatamente, però, «a causa del gran numero di domande che riceviamo, possiamo contattare solo i candidati selezionati. Quindi se dopo sei mesi dalla chiusura dell’annuncio non vieni contattato, significa che la tua candidatura non è stata accolta o non c’erano opportunità adeguate al tuo profilo».  Si incoraggiano, però, i giovani a presentare nuovamente domanda non appena sarà pubblicata la nuova vacancy.

Se selezionati si entra a far parte di un gruppo di lavoro multiculturale che al giugno dello scorso anno contava 1.684 persone, in gran parte donne, più del 54 per cento. Nella maggior parte dei casi gli stagisti vengono assegnati alla Direzione generale (un terzo esatto di quelli accolti tra il 2009 e il 2022, 186 su 572, sono stati inseriti in questa struttura) oppure all’ufficio Sfide globali, dove hanno fatto esperienza nello stesso arco di tempo 92 tirocinanti (pari al 16%): la restante metà finisce sparsa in tutti gli altri uffici.

Il programma di stage della Wipo riceve un riscontro positivo anche dagli stagisti stessi. Secondo lo Un Internships Quality Index 2019/2021 della Fair Internship Initiative - rete globale di stagisti, attuali ed ex, consulenti e giovani professionisti dell’Onu che si battono per condizioni di lavoro più sostenibili soprattutto per i più giovani nel network di uffici Onu - la Wipo occupa il terzo posto nella classifica dei programmi di tirocinio delle Nazioni Unite. Secondo FII, l’organizzazione ha ottenuto anche dei miglioramenti nel processo di candidatura e selezione.

Wipo è alla ricerca di persone di talento in una varietà di ambiti che vanno da quello economico al legale, dal marketing e comunicazione al campo delle traduzioni, dal project management all’information technology. Sul sito sono presenti tutte le informazioni, c’è anche una pagina dedicata alle testimonianze degli ex stagisti  e un’altra alla storia dell’Organizzazione e ai settori in cui saranno assegnati gli stagisti. 

Non resta che raccogliere tutte le informazioni necessarie e provare a partecipare a questa opportunità internazionale.

Marianna Lepore

 

Foto di apertura: credit Wipo/Berrot in modalità Creative Commons

Foto a sinistra: credit Wipo/Pierre Albouy in modalità Creative Commons Attribution 4.0 International License
 

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