«Stage? In PwC un investimento che premia i migliori»: la storia di Orazio

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 26 Nov 2012 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Orazio Bocchieri, assunto in PwC a Milano con contratto di apprendistato.

 

«Cosa vorresti fare da grande?»: a 18 anni è difficile dare una risposta precisa alla fatidica domanda. La scelta della facoltà per me non è stata immediata, ma alla fine dopo il liceo scientifico, nel 2006, ho deciso di trasferirmi da Ragusa a Milano per studiare Economia aziendale e management alla Bocconi. I pochi studi economici fatti alle superiori mi avevano affascinato, anche per la possibilità di diventare eventualmente libero professionista - come mi suggeriva mio padre. All'università poi l'economia mi ha appassionato e ho conseguito nei tempi previsti sia la triennale che la specialistica in Amministrazione, finanza aziendale e controllo, sempre alla Bocconi, laureandomi a fine 2011. In questi anni ho anche fatto due esperienze di studio all'estero, grazie al programma Exchange promosso dall'ateneo: ho trascorso un semestre della triennale a Londra presso la Queen Mary University e uno della biennale alla Business School di Manchester, usufruendo di un contributo di 200 euro al mese solo nel primo caso, come previsto dal regolamento. In entrambi i casi ho dato quattro esami.
Tramite la Bocconi ho anche avuto anche i miei primi contatti con il mondo del lavoro.
Per tre anni, dal 2007 al 2010, ho svolto prestazioni occasionali come tutor didattico per il corso di Informatica e per i moduli dell'Ecdl Core e Advanced. Il piano di studi della specialistica prevedeva poi un tirocinio obbligatorio: avendo apprezzato molto i corsi di contabilità nazionale ed internazionale, ho deciso di puntare su una delle Big Four - le quattro società leader nella revisione aziendale - ovvero su PwC. Mi sono candidato per un tirocinio in revisione legale dei conti, consegnando direttamente il mio cv cartaceo in una delle giornate di orientamento lavorativo organizzate dalla Bocconi.
Le selezioni in PwC avvengono in genere in tre fasi La prima consiste in test di inglese, presentazione individuale e business case di gruppo; la seconda in un colloquio individuale tecnico con un manager o un senior manager; e il terzo in un colloquio individuale
con un partner della società. Talvolta per gli stage ci si ferma allo step due. Dopo la consegna del cv ho avuto diversi contatti telefonici con l'azienda, che mi è venuta incontro nel fissare la data dei colloqui, perché ero ancora in exchange a Manchester. Ho fatto tutto in tre giorni, a metà gennaio, ed è andata bene: da febbraio ad aprile 2011 sono entrato a far parte della squadra come tirocinante,  ricevendo un rimborso mensile di 800 euro lordi e buoni pasto. Contrariamente all'idea di stagista alle prese con lavori poveri di contenuto, in PwC l'inserimento nel team è immediato e completo. In affiancamento ai revisori più esperti, ho svolto soprattutto attività di audit e di verifica specifica su aree di bilancio che mi erano state assegnate, acquisendo domestichezza con i metodi e gli strumenti professionali di usuale applicazione.  Sono stati tre mesi molto formativi, in cui ho avuto un'idea molto chiara del lavoro svolto da un neoassunto, di cosa vuol dire lavorare in team, o curare le relazioni con i vari clienti.
In PwC lo stage termina con una o più valutazioni da parte dei senior e con un colloquio con l'ufficio Risorse umane. Proprio in questa occasione il responsabile HR mi ha proposto di rimanere con un contratto biennale di apprendistato da 23mila euro lordi all'anno più buoni pasto, straordinari retribuiti e rimborsi trasferte. Un trattamento economico che mi permette di essere del tutto indipendente, nonostante l'affitto a Milano che "prosciuga" un terzo dello stipendio. Vale il principio che lo stage rappresenta un'opportunità anche per l'azienda, che può valutare se trattenere la risorsa su cui ha investito. Lo dimostra anche il fatto che, al termine dell'apprendistato, la società garantisce l'assunzione a tempo indeterminato per quanti hanno ricevuto una buona valutazione nel corso dei due anni.
Ho firmato il contratto ad ottobre 2011, ancor prima di essermi laureato alla specialistica, e ad oggi ho da poco iniziato il mio secondo anno. Ogni giorno è un'occasione per imparare: d
al momento in cui si comincia a lavorare in PwC si viene "bombardati" di informazioni e di nozioni, tanto da diventare non solo degli esperti di revisione e di contabilità, ma dei veri e propri esperti d'impresa. E poi mi piace spostarmi da un cliente ad un altro, non vivere la noia dello stesso posto ogni giorno; adoro conoscere quante più persone possibili perché c'è sempre da imparare attraverso le esperienze degli altri.

Testo raccolto da Annalisa Di Palo

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