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Scritto il 28 Feb 2025 in Notizie
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Ai blocchi di partenza – sono in questo momento aperte le candidature, ancora solo per una settimana! – una nuova edizione del corso Corso di Perfezionamento del Politecnico di Milano in Enterprise Architecture organizzato da Bip e Cefriel: un percorso formativo incastonato in un'opportunità lavorativa vera e propria, dato che non solo le persone scelte per seguire questo corso non dovranno pagare niente, ma verranno anche assunte fin dal primo giorno in Bip.Si tratta della seconda edizione, dopo quella dell'anno scorso, organizzata da due realtà che da molti anni fanno parte del network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti: Bip in particolare è una multinazionale di consulenza leader nella trasformazione digitale; Cefriel è un centro di innovazione digitale fondato dal Politecnico di Milano, specializzato proprio nel realizzare percorsi di formazione dedicati alle aziende sui temi IT & Digital che prevedono il rilascio di titoli accademici del Politecnico.
«Bip ormai da diversi anni investe in percorsi di formazione specialistica che permettono di creare competenze strategiche in profili giovani di talento, che diventano interlocutori chiave per affrontare le sfide della trasformazione digitale» dice Arturo Magni, partner di Bip, che l'anno scorso aveva raccontato nel dettaglio alla Repubblica degli Stagisti gli obiettivi e i contenuti questo nuovo corso: «Aver deciso di rinnovare il corso di Enterprise Architecture dimostra che il programma funziona, i feedback che abbiamo ricevuto dai nostri ragazzi e ragazze dell’anno scorso ci hanno confermato di aver fatto la scelta giusta».«Oggi sempre più i processi aziendali sono in ogni loro parte supportati dai sistemi applicativi e software» riflette Samuele Gnizio Neri, uno dei partecipanti della prima edizione. Imbattutosi nella promozione del corso su LinkedIn poco dopo la laurea, ricorda di aver trovato «subito interessante il focus sull'associazione tra i processi di business e l'ambito tecnologico. Il corso che avevo frequentato in ingegneria gestionale a Palermo mi aveva dato le competenze e conoscenze riguardo alla gestione dei processi aziendali», continua, «però non focalizzandosi tanto sull'aspetto tecnologico».
Il neoingegnere peraltro conosceva già di nome Bip grazie agli Open Day organizzati dall'università; il passo verso l'invio della candidatura è stato breve. Quattro step di selezione dopo («uno con l'HR, uno registrato con le mie risposte ad alcune domande, uno col manager ed infine quello con il partner»), Samuele riceve la conferma: farà parte della prima classe “pilota”. Con lui altri otto partecipanti, per un totale di due donne e sette uomini, assunti tra le sedi di Bologna, Roma e Milano (che sono quelle dove è presente la value line di Bip dedicata all’Enterprise Architecture, chiamata PLAS - PLatform Architecture Strategy). Tutti ingegneri – ma con specializzazioni differenti: tre in ingegneria gestionale, quattro in ingegneria informatica e uno in ingegneria meccanica – più un laureato in matematica; e provenienze geografiche molto varie, dalla Lombardia alla Sicilia, dall'Emilia Romagna al Veneto alla Campania. Tra loro si crea subito condivisione e solidarietà: «Fare gruppo ci ha permesso di "compensarci", chiarirci dubbi a vicenda; abbiamo creato una nostra chat su Teams proprio per poter parlare tra di noi. Durante il corso c'erano delle ore dedicate allo studio personale, e noi le sfruttavamo per studiare talvolta in gruppo».
«I nove nuovi colleghi entrati da subito a far parte della nostra squadra sono diventati professionisti competenti, preparati e pronti a rispondere alle sfide del mercato» commenta Arturo Magni: «Sono entrati in azienda senza avere delle competenze verticali specifiche ma con la formazione che abbiamo dato loro hanno acquisito una “cassetta degli attrezzi” utile ad affrontare le richieste dei clienti e sono riusciti a mettersi in gioco, consapevoli di avere comunque alle spalle un’organizzazione che crede in loro e li supporta da tutti i punti di vista».
«Nonostante loro diversa estrazione culturale, al termine del percorso, tutti gli studenti e tutte le studentesse sono riusciti a portare a termine le prove e il progetto finale in modo brillante» aggiunge Pierluigi Plebani, professore associato di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso il dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e direttore scientifico del corso, in cui è anche docente del modulo “Business process modeling”: «Soprattutto, sono riusciti a esprimere il proprio potenziale rispetto alle proprie competenze pregresse e acquisite».«Pur essendo laureato in Ingegneria, io non conoscevo la figura dell'enterprise architect!» ammette sorridendo Samuele Gnizio Neri. Originario di un territorio tanto ricco di storia, cultura e talenti quanto avaro di opportunità – la Sicilia, dove peraltro Bip ha aperto di recente una sede – si è sentito “fortunato”: «È proprio la parola giusta: fortunato. Ho visto questa occasione come un'ottima opportunità per iniziare da zero: il corso mi ha permesso con i primi mesi di teoria di acquisire le conoscenze, e poi di metterle in pratica subito. E durante il corso non abbiamo fatto soltanto lezioni teoriche ma anche workshop, business case, che ci mettevano in molti modi in fronte alla pratica».
Il percorso vero e proprio in aula dura infatti dieci settimane, al termine delle quali i corsisti – tutti assunti con contratto di apprendistato di 12 mesi fin dal primo giorno – ottengono l’attestato di Perfezionamento del Politecnico di Milano e vengono inseriti in team che lavorano su veri clienti di Bip. Nel contempo, ogni partecipante continua a lavorare anche sul suo project work finale, una sorta di tesina; gli allievi della prima edizione hanno discusso tutti insieme i loro workshop a Milano a metà gennaio, come tappa finale del corso.
Tra le attività più interessanti dell'anno di formazione Samuele Gnizio Neri ne cita due, una svolta da remoto – tutto il corso è in effetti erogato online, quindi senza necessità di trasferirsi – e un'altra in presenza. Quella da remoto: «Il professor Plebani ci ha spiegato il tool Archimate… e ci ha permesso di metterci le mani!». (L'ArchiMate modelling language, per i non addetti ai lavori, è un linguaggio standard che permette di avere una rappresentazione uniforme dei diagrammi che descrivono le architetture aziendali). Per quanto riguarda l’attività più entusiasmante in presenza, l’ex corsista cita «un workshop a Milano in cui ci hanno messo di in fronte a un business game da risolvere in team: perché la consulenza è anche lavoro di gruppo – team working».
«Oltre agli aspetti teorici, è stato molto apprezzato dagli studenti e studentesse il riscontro pratico», conferma il professor Plebani: in particolare «le attività di approfondimento con esperti e le attività progettuali su casi reali. Questo ha permesso di comprendere le difficoltà e le opportunità nella creazione di una sinergia tra figure più organizzative / manageriali e figure tecniche. Sinergia che è il cuore dell’Enterprise Architecture».
Oggi, a 28 anni, Samuele Gnizio Neri si è ben ambientato nella sua nuova vita romana. Poche settimane fa il suo contratto di apprendistato si è trasformato senza soluzione di continuità in un contratto a tempo indeterminato. «Tutti mi dicevano che a Roma sarebbe difficile trovare casa, anche in vista del Giubileo di quest'anno; invece fortunatamente a gennaio dell'anno scorso ho subito trovato un appartamento comodo, vicina ai mezzi; nel quartiere mi trovo bene... Sono contento della scelta che ho fatto».
Le iscrizioni per la nuova edizione del corso sono aperte fino al 7 marzo 2025, e la data prevista di inizio delle lezioni è il 17 marzo. I candidati – il cui requisito principale è quello di essere curiosi di approfondire temi come il Business Modeling, l'Architecture Development, l'IT Governance & Strategy, nell'ottica di imparare a sviluppare roadmap strategiche per la trasformazione digitale – possono candidarsi a questo link.
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