La RdS non si occupi solo di stagisti, tutti i giovani precari hanno bisogno di lei

redazione

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Scritto il 07 Feb 2012 in Lettere

Gentile redazione
stagevolevo innanzitutto ringraziarvi per il lavoro che state svolgendo per le migliaia di stagisti italiani. È stato un appoggio prezioso anche per me, nel passaggio da uno stage all'altro. Ora, invece, sono passata da stagista a precaria e mi confronto, anche sul web, sui tanti giovani che sono nella mia stessa situazione.
Per questo ho pensato: sarebbe interessante ampliare la vostra proposta anche ai precari. Per esempio sarebbe utile la rubrica sulle risposte degli avvocati o un forum.. ampliare quindi la proposta da "stagisti" a "precari"... Una sorta di
Repubblica dei Precari insomma, visto che siamo in molti.
Mi ritengo fortunata, infatti, ad avere un lavoro, tuttavia non vengono rispettati i contenuti che ho firmato nel mio contratto: ma a chi posso rivolgermi? Come cambiare dal basso queste situazioni? Ho molta difficoltà a trovare delle risposte, a sapere a chi rivolgermi e ritengo che uno strumento come il vostro potrebbe essere molto utile.
Vi ringrazio per l'attenzione, sperando di aver fornito qualche utile (anche se penso ormai scontato) spunto.

Agnese


Il consiglio della lettrice Agnese è per noi prezioso, anche perchè ormai da tempo è proprio questo il nostro orizzonte. Siamo infatti consapevoli che i nostri lettori, sempre più numerosi anno dopo anno, non sono "solo" stagisti. Sono giovani (e meno giovani...) che compiono percorsi a ostacoli per trovare una collocazione nel mercato del lavoro, e talvolta il tragitto è a zig zag: stage e lavori temporanei si intersecano, e capita che sia gli uni sia gli altri scendano al di sotto della soglia della dignità. Proprio per questo la scorsa primavera abbiamo lanciato un'iniziativa che per la prima volta andava oltre il tirocinio: Milledodici, una pagina di annunci non di stage bensì di lavoro. stageMa certamente, come è nostra tradizione, non annunci qualsiasi - bensì solo offerte che soddisfino le due esigenze più impellenti per giovani italiani, che sono a nostro avviso l'ammontare dello stipendio e la durata del contratto. Opportunità che garantiscano uno stipendio minimo "dignitoso", fissato in almeno mille euro netti al mese per un impegno full time, e che permettano di programmare il futuro almeno nel medio periodo, con contratti di almeno dodici mesi. Sintetizzati, questi due criteri (mille + dodici) formano il nome del progetto.
Il nostro impegno vuole quindi essere, ormai da mesi, quello di indagare sull'intero mercato del lavoro, sui livelli retributivi e le modalità contrattuali più usate per i giovani, di vigilare sugli abusi, di denunciare all'opinione pubblica le condizioni drammatiche dei giovani precari. A livello giornalistico abbiamo già dato spazio a questi temi, per esempio con una bella intervista a Dario Banfi autore del libro Vita da freelance, o puntando il dito contro lo scandalo dei giornalisti sottopagati,. Stiamo poi preparando alcuni approfondimenti sui settori dove più frequente è l'abuso, per esempio con l'inquadramento come lavoratori autonomi (a progetto o a Partita Iva) anzichè lavoratori dipendenti. In questa fase le segnalazioni dei lettori, i racconti, le denunce sono più che mai indispensabili, quindi ad Agnese e a tutti gli altri noi chiediamo di non stancarsi di segnalarci situazioni di disagio o illegalità.

Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
-
L'apartheid del lavoro italiano al vaglio della Commissione europea: le ragioni di una denuncia
- Migliaia di precari scesi in piazza il 9 aprile: «Non vogliamo più essere sfruttati»

E anche:
- Sempre più numerosi i giovani che aprono la partita Iva: i consigli dell'esperto Dario Banfi a tutti gli aspiranti freelance
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