Appassionato del “lato umanistico dell'informatica”, per Pietro il primo stage in Noovle è stato la porta verso il mondo del lavoro

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 18 Nov 2018 in Storie

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Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Pietro Diliberto, 24 anni, oggi con un contratto di apprendistato in Noovle.

Sono nato a Milano, qui ho frequentato il liceo scientifico Piero Bottoni e, in seguito, mi sono iscritto nel 2014 alla Statale al corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale.


Non è stata una scelta facile quella dell’università: ma frutto di una riflessione lunga tre anni e durante la quale ho cambiato idea diverse volte. All’inizio volevo seguire un percorso di studi legato all’architettura e al design, idea nata dall’interesse e abilità maturati in disegno tecnico durante le scuole medie e il liceo. Poi mi sono orientato verso gli studi umanistici, in particolare storia e filosofia, interesse derivante da una passione che tutt’ora coltivo e che nasce da una formazione ricevuta in famiglia più “classica” che scientifica.

Durante l’ultimo anno di liceo ho però avuto modo di riflettere su ciò che mi piaceva fare nel tempo libero e su cui avevo raggiunto una certa abilità come autodidatta: così ho deciso di seguire un corso di Informatica. Ho però scelto una facoltà orientata verso la comunicazione tra uomo e macchina, l’interazione e l’esperienza utente, proprio per non perdere il lato “umano” e “umanistico”, ma anzi valorizzarlo e utilizzarlo come mio personale approccio alla disciplina. Non mi sono pentito della mia decisione, che mi ha permesso di porre delle solide basi in informatica e, allo stesso tempo, di identificare uno specifico settore di interesse, studio e ricerca.

Durante le scuole superiori ho lavorato come collaboratore o consulente esterno per privati e realtà di medio-piccole dimensioni, come scuole private, aziende, imprese ricettive, nel ruolo di “tecnico informatico” – svolgendo assistenza hardware e software, creando piccole reti e siti web aziendali e supportando la digitalizzazione dei processi - e di “content creator” – per la definizione di strategie editoriali e di comunicazione, la gestione di siti web e social media, la formazione. Applicavo una tariffa oraria variabile a seconda della complessità del lavoro richiesto, di solito nell’ordine dei 20 euro all’ora, saldata tramite ritenuta d’acconto. Negli anni ho consolidato e formalizzato maggiormente tali ruoli e tutt’ora collaboro con alcune realtà, compatibilmente agli attuali impegni lavorativi.

Sono entrato in contatto con Noovle attraverso un professore universitario che poi è diventato il mio relatore di tesi triennale e che aveva già collaborato con l’azienda. Così tramite Almalaurea da ottobre 2017 ho iniziato un tirocinio curricolare finalizzato alla realizzazione del progetto di tesi, durante il quale mi è stata anche data la possibilità di lavorare su progetti reali all’interno dell’azienda che mi hanno introdotto alle tecnologie e alle metodologie di lavoro. Lo stage è terminato il 12 gennaio 2018 e a quel punto Noovle mi ha offerto un altro stage extracurriculare di sei mesi, con un rimborso spese di 600 euro al mese più ticket pasto giornaliero. Non potevo certo dire di no, visto che questa era stata la mia prima esperienza di stage in assoluto. In entrambi i percorsi di stage sono stato seguito dal medesimo tutor aziendale che mi ha introdotto nell’ambiente, presentato le principali tecnologie e progetti oltre che avermi supportato nella suddivisione e organizzazione del lavoro di tesi e nella stesura della stessa.

Nel frattempo ho continuato con il lavoro sulla tesi e ad aprile 2018 mi sono laureato.
Poi, una volta finito il tirocinio, Noovle mi ha offerto un contratto di apprendistato con una Ral di 25mila euro oltre i ticket pasto e un inquadramento finale al terzo livello del CCNL: proposta che ho subito accettato, così a metà luglio di quest'anno ho firmato il nuovo contratto. La proposta è stata inaspettata, e la gestione di orari e impegni lavorativi ha reso necessaria una mia riorganizzazione delle attività di studio, di svago, delle relazioni personali. Anche se la mia vita non è cambiata in modo sostanziale: vivo ancora con i miei genitori ma considero quest’esperienza lavorativa la base del mio futuro personale e professionale.

Credo di essere stato fortunato perché ancora prima di finire l’università sono entrato in una realtà aziendale che mi ha subito permesso di lavorare nella mia area di interesse. Il mio obiettivo, ora, è quello di continuare ad apprendere sia in un contesto accademico sia lavorativo, due dimensioni che a mio avviso dovrebbero sempre essere legate durante il percorso scolastico e formativo di ciascuno.

Così il primo ottobre mi sono iscritto al corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione del dipartimento di informatica dell’università Bicocca di Milano. L’azienda cerca sempre di sostenere chi vuole proseguire il percorso formativo e di studio, comprendendone il valore. E grazie a questa loro visione stiamo tramutando il mio contratto in un part time verticale che mi permetterà di frequentare due giorni alla settimana le lezioni in università. Spero di riuscire a raggiungere un livello di conoscenza e abilità nel campo della user experience e dell’interazione uomo-macchina il più ampio e differenziato possibile.

Attualmente in Noovle svolgo il ruolo di Conversational UX Design e mi occupo di seguire tutti i progetti relativi ai chatbot e agli assistenti virtuali, dalla definizione dei requisiti con i clienti alla messa in produzione, con particolare focus sulla definizione dell’esperienza utente e dell’interazione tra utente e agente virtuale. Nel mio ruolo è necessaria e fondamentale la collaborazione e l’interazione con team differenti, il che mi permette di apprendere competenze e abilità non per forza legate alle mie mansioni abituali.

A chi volesse seguire un corso di informatica oggi direi: ottima scelta, questo mondo offre innumerevoli opportunità e sbocchi professionali. Ma attenzione, è in continua evoluzione e innovazione; perciò è fondamentale essere consapevoli che la formazione e lo studio personale non possono fermarsi al termine degli studi universitari, ma devono essere costanti – parte integrante del percorso professionale e lavorativo di ciascuno.

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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