Triplo fischio e vittoria: un eclettico ingegnere dallo stage al contratto in ALD Automotive

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 20 Ott 2013 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Pasquale Castaldo, assunto con contratto di apprendistato nel Re-marketing di ALD Automotive, a Roma.      

NB: al momento della pubblicazione di questo articolo ALD Automotive faceva parte dell'RdS network; dall'aprile del 2014 non ne fa più parte.

Vengo da Afragola, in provincia di Napoli, e ho 29 anni. Ho ottenuto il diploma scientifico nella mia città, scegliendo poi la Federico II sia per il corso di laurea triennale
che quello specialistico, quest'ultimo concluso a fine 2009. Come ho scelto il mio corso? Davvero comico: ero già orientato verso Ingegneria ma seguendo le presentazioni dei vari corsi ho incontrato dei vecchi amici, e quasi vicini di casa, che mi hanno detto: «dai vieni a Ingegneria gestionale dei progetti e delle infrastrutture, così veniamo in università tutti insieme in auto». Ed ecco fatta la scelta! Gli studi comunque mi sono piaciuti molto, non solo per le materie, ma anche perché mi hanno fornito la maturità e la forma mentis necessarie ad affrontare l'ambito lavorativo.
Un'altra esperienza che mi ha fatto maturare molto è quella sportiva: ho fatto l'arbitro di calcio dall'età di 15 anni e la responsabilità legata al ruolo arbitrale non è da poco. La passione per l'arbitraggio è durata nove anni, fino a che i ritmi universitari hanno preso il sopravvento ed il tempo per allenarmi si è ridotto. Per di più, salendo di categoria l'antagonismo si fa duro e si perde un po' quello spirito giocoso che mi aveva fatto innamorare del calcio. Comunque con questo "hobby" mi sono divertito molto e mi sono anche pagato diverse vacanze estive.
Tornando all'università: per redigere la tesi della specialistica - sul trasporto merci nel Mediterraneo - ho frequentato gli uffici di Logica, una società di analisi del trasporto merci in Campania, che collaborava con la mia facoltà, rimanendo poi anche dopo la discussione tema tesi per uno stage semestrale, che ho finito ad aprile 2010, dopo qualche mese dalla laurea. La sede lavorativa era un edificio storico al centro di Napoli, quindi ottima location, ma le attività non si sono rivelate interessanti come immaginavo; le competenze acquisibili erano poche, il rimborso praticamente assente - solo buoni pasto - e zero prospettive di assunzioni. Intanto continuavo ad inviare curriculum.
Finché sul finire dello stage sono stato contattato da Accenture Technology Solutions per frequentare un corso gratuito di programmazione informatica, presso il Centro direzionale di Napoli, seguito da selezioni e possibilità di stage. Non avevo mai studiato informatica, né tantomeno programmato, quindi ho pensato all'offerta come ad una bella sfida. Ho fatto il corso e il colloquio, e poi a maggio ho iniziato uno stage semestrale nell'area programmazione, con rimborso mensile di 300 euro e buoni pasto. Le prospettive future di assunzione erano molto alte ma con una paga, anche da dipendente, non adeguata ai ritmi di lavoro. E poi mi ero reso conto che la programmazione non faceva per me: lavoro troppo meccanico e ripetitivo. Così ho lasciato dopo tre mesi, accettando la richiesta di un ingegnere, trovata in internet, che cercava una collaborazione per lo svolgimento di consulenze tecniche. La libera professione è un campo interessante e formativo, per quanto difficile, nel mio caso la paga era praticamente assente, visto che fatturavo un importo uguale alle tasse che pagavo, per altro lunghi periodi di credito. Nello stesso periodo comunque collaboravo anche con l'università, sempre al Centro dir+ezionale, come tutor, seguendo i ragazzi  del biennio di Ingegneria. È stato bello vedere negli occhi degli studenti la gioia di aver capito concetti studiati e ristudiati, ma mai compresi fino in fondo! Qui inoltre la retribuzione era piuttosto buona: 450 euro per esame superato - o ripreparato una sola volta.
Le mie collaborazioni sono
durate fino a luglio 2011, ma nel frattempo avevo iniziato un master in Automobile promosso da Fleet&Mobility, il cui costo - 8mila euro - è stato coperto interamente dalla borsa di studio messa a disposizione dagli organizzatori. Anche qui, alla fine era previsto uno stage semestrale in una delle aziende partner, tra cui anche ALD Automotive, a cui avevo già mandato il mio cv ma senza ricevere risposta. Quindi mi sono quindi trasferito a Roma, sede del master, svolgendo le ultime docenze e consulenze ingegneristiche nel fine settimana e infine, dopo aver superato un colloquio di gruppo e uno individuale, a luglio ho iniziato lo stage nel reparto di rivendita dell'usato aziendale, con rimborso mensile di 700 euro più buoni pasto. Si trattava essenzialmente di gestire le procedure e i controlli interni al reparto, l'analisi delle vendite e l'organizzazione dei trasferimenti dei veicoli. Non solo il percorso è stato davvero formativo, e il rapporto con tutor colleghi ottimo, ma a fine stage mi è stato proposto un contratto interinale, con uno stipendio di 1500 euro lordi mensili più buoni pasto, che si è interrotto dopo due mesi, a marzo 2012, a favore di un contratto di apprendistato biennale da 1600 euro lordi più buoni pasto, nello stesso reparto ma con maggiori responsabilità. Insomma, uno stage con un futuro, quest'ultimo in ALD.
Adesso a Roma ho una stanza in affitto in un appartamento di due singole, situazione molto migliore di quando ero in una doppia, sei in casa, e per la maggior parte studenti...E all'orizzonte vedo buone prospettive professionali: credo di poter ancora dare e ricevere tanto qui. Il lavoro che svolgo mi piace molto, perché è stimolante e pieno di responsabilità e per il momento, a differenza di molti miei amici e colleghi - espatriati chi a Dubai, chi a Londra - all'estero non ci penso proprio: non sono interessato ad andare via dal mio Paese, né tantomeno mi sento costretto.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo



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