MTV dice la sua. Lo fa attraverso il quotidiano economico Il Sole 24 Ore in edicola oggi: in un'intervista al giornalista Giuliano Balestreri l'amministratore delegato Gian Paolo Tagliavia replica alle accuse mosse all'azienda dai precari in agitazione da lunedì. Dando prima di tutto i numeri, un po' diversi da quelli divulgati dai sindacati: la popolazione dell'emittente, dice il manager, è di «230 dipendenti a tempo indeterminato, 35 a termine e circa 45 a progetto». 80 precari, pari al 35% del totale, di cui 21 sono già rimasti o rimarranno a casa tra giugno ed agosto, e altri 14 tra l'autunno e l'inverno. Solo 35 contratti non rinnovati, quindi: la maggior parte, 45 persone, manterrà il suo posto di lavoro almeno fintanto che Playmaker, il dipartimento del gruppo che si occupa della produzione, andrà bene (da questo computo sembrano però mancare all'appello, a prima vista, i 20-30 lavoratori non confermati tra gennaio e maggio di quest'anno). Tagliavia promette: «Se avremo produzioni richiameremo i nostri dipendenti».
Non ci sarebbe cattiva volontà, insomma, ma pochi soldi per colpa della crisi: «La nostra politica non cambia, continueremo le nostre battaglie», conferma Tagliavia facendo riferimento all'impegno di MTV per i giovani attraverso trasmissioni come Il Precario e iniziative come Tocca a noi, «ma dobbiamo fare quadrare i conti». L'amministratore delegato ribadisce che comunque l'attenzione dell'emittente verso le problematiche delle nuove generazioni non è venuta meno nemmeno in questo momento di crisi: «Abbiamo cercato di fare la nostra parte. Potevamo fare finta di nulla, invece ci siamo seduti a un tavolo: abbiamo offerto la Cig [cassa integrazione guadagni, ndr: viene erogata dall'Inps per alcuni mesi e corrisponde più o meno all'80% della retribuzione] e una buona uscita da 2 a 7 mensilità che comunque pagheremo». Mensilità che ai lavoratori atipici non sarebbero dovute, ma che l'azienda ha messo sul piatto proprio per venire incontro ai giovani che stava lasciando a casa. E in chiusura Tagliavia rimanda al mittente le accuse di aver utilizzato contratti a termine farlocchi e contratti a progetto senza progetto: «Siamo un’azienda pulita. I contratti sono sempre stati usati correttamente. Chi pensa il contrario lo dica apertamente». E metta insomma faccia e nome sotto alle accuse, riportate nei giorni scorsi sul blog «MTV is not so cool», che l'emittente abbia «sfruttato i cocopro come dei subordinati».
Oggi intanto, incassate le dichiarazioni di solidarietà di molti volti noti della tv – dagli attori Ambra Angiolini, Fabio Volo e Nicolas Vaporidis al vj storico Enrico Silvestrin e al regista Mimmo Calopresti – la rappresentanza sindacale unitaria dell'azienda ha annunciato un altro sciopero di 8 ore e organizzato per mezzogiorno una riunione per decidere il da farsi.
Eleonora Voltolina
Nella rassegna stampa, a questo link, è disponibile l'intero articolo del Sole 24 Ore
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