Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Luca Graziano, assunto nel Sale Services & Customer Care di Ferrero a Pino Torinese.
Mi chiamo Luca, ho 25 anni e vivo in provincia di Torino. Ho frequentato il liceo scientifico, dove ho ottenuto anche la patente informatica europea Ecdl e il certificato di inglese Fce, esercitando la lingua sul campo con un breve periodo di studio presso il Presentation College di Bray, vicino Dublino. Finito il liceo, nel 2006 sono iscritto a Scienze politiche a Torino e... ho iniziato a lavorare sodo: ho conseguito la laurea triennale a luglio 2009, alla prima sessione utile, e quella magistrale in Scienze del governo e dell'amministrazione esattamente due anni dopo, con la votazione di 110 e lode e menzione di stampa. Negli anni universitari ho anche lavorato occasionalmente come stand promoter e come bracciante per un'azienda vitivinicola del Monferrato. Il che mi ha permesso di avere un minimo di indipendenza economica e, allo stesso tempo, di non trascurare gli studi.
Aprile 2011 - erano gli ultimi mesi del percorso biennale - è stato il mese della svolta: ho iniziato le 150 ore di collaborazione studentesca retribuita nell'ufficio Orientamento e tutorato della mia facoltà, e due settimane dopo, ho risposto ad un annuncio Ferrero per uno stage pagato di sei mesi nell'Amministrazione del personale di Chieri, vicino Torino. Il giorno dopo sono stato contattato dalla sede di Alba per iniziare le selezioni e, passato il primo colloquio, ne ho sostenuto un secondo, individuale. Dopo solo una settimana è arrivato il sì. Lo stage prevedeva un rimborso di 750 euro mensili, più l'utilizzo gratuito della mensa e della palestra aziendale: un'opportunità straordinaria per me, il primo vero passo nel mondo del lavoro, prima ancora della laurea biennale.
Durante lo stage mi sono occupato per la prima volta di contrattistica, cedolini, Tftr, 730, infortuni, maternità, dichiarazioni per il personale dipendente, in contatto quotidiano con vari enti pubblici, soprattutto le direzioni provinciali del lavoro. Sono stati mesi eccezionali dal punto di vista professionale ed umano - per quanto faticosi, visto che era tutto nuovo per me e nel frattempo stavo preparando la tesi di laurea. Nonostante fossi alla mia prima vera esperienza lavorativa, mi è stata concessa ampia fiducia e un buon grado di autonomia. La mia tutor in particolare, responsabile dell'unità, è stata una guida straordinaria.
Sapevo dall'inizio che non si trattava di uno stage finalizzato espressamente all'assunzione, ma l'ambiente positivo e stimolante mi hanno spinto a dare il meglio di me. Ad ottobre 2011, scaduti i sei mesi, ecco però una sorpresa: l'Amministrazione del personale non aveva posti vacanti, ma il Sales Service & Customer Care di Pino Torinese sì, e ho potuto partecipare subito alle selezioni. Ho sostenuto un colloquio individuale con il diretto dell'unità e con il Field / Account services manager, che sarebbe diventato poi il mio capo. Già, perché la mia candidatura è stata andata a buon fine e mi è stato proposto un contratto di apprendistato di quattro anni di circa 1.400 euro mensili come Front office agent, che ho accettato con entusiasmo. Adesso sono il referente di supporto logistico-amministrativo di sede per i punti vendita di quattro imprese della grande distribuzione, che raccolgono circa duemila piccoli venditori sparsi su tutto il territorio italiano. Gestisco ogni tipo di richiesta, reclamo o segnalazione relativa a tutte le fasi degli ordini, dalla presa in carico all'incasso. È un lavoro molto stimolante e interessante, che mi permette di confrontarmi quotidianamente con tutti i rami interni all'azienda - ad esempio Demand planning, Supply chain, Trade marketing, Vendite - ma anche di avere un contatto diretto con i clienti, che vuol dire anche visitare periodicamente le loro sedi per discutere eventuali problematiche. Insomma, sono entusiasta del lavoro che svolgo, anche se so di avere ancora molto da imparare.
Lo stage in Ferrero è stata un'ottima opportunità: la facoltà di Scienze politiche non forma per una specifica professione - i miei colleghi universitari oggi ricoprono posizioni molto diverse: alcuni di loro sono impiegati in ong, altri fanno i business analyst, ce ne sono poi in tirocinio in studi di consulenza del lavoro e poi ovviamente molti fanno stage su stage - ma ciò che conta credo sia la capacità di adattamento e la voglia di fare. E qualche buona opportunità, appunto.
Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo
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