Pochissimi giovani nei consigli regionali: da nord a sud, degli eletti meno di uno su dieci è under 35. E in Basilicata non c'è nessuno sotto gli "anta"

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 08 Apr 2010 in Approfondimenti

Il panorama della rappresentanza politica giovane è desolante non solo in Lombardia, ma un po' in tutta Italia. E per giovane già si intende una fascia allargata, di persone nate dal 1975 in poi. Le ultime elezioni, che avevano l'obiettivo di eleggere i consigli regionali, li hanno certamente rinnovati ma lasciando ben poco spazio alle nuove leve. Ecco una ricognizione, ovunque deprimente, con veri e propri picchi di disillusione al sud rappresentati dalla Basilicata (nemmeno un consigliere regionale under 35) e dalla Calabria (solo uno su 47). Da tenere presente che queste non sono (nè potrebbero essere) le composizioni definitive dei consigli regionali: perchè ci saranno le modifiche di chi rinuncerà (prevedibilmente, Mara Carfagna resterà a fare la ministra lasciando quindi vacante il suo posto al consiglio regionale campano), e chi optando per circoscrizione o listino lascerà libera una postazione.
Comunque, in linea di massima i risultati non dovrebbero scostarsi troppo da questi.

PIEMONTE.
In Piemonte (3 milioni 635.069 aventi diritto, 2 milioni 338.487, votanti, quasi il 36% di astenuti) i posti sono 60 tondi tondi (13+47). Qui il neogovernatore Roberto Cota è giovane (a luglio compirà 42 anni). Nel suo listino però un solo under 35: Augusta Montaruli, torinese 26enne (già nota per un battibecco con Marco Travaglio durante una puntata di Annozero, a questo link una sua vecchia intervista alla Stampa). In consiglio regionale sarà l'unica donna under 35 perchè gli altri quattro neoconsiglieri, eletti con le preferenze, sono tutti maschi: due grillini (Fabrizio Biolé, classe 1977, eletto nella circoscrizione di Cuneo con 738 preferenze, e Davide Bono, 29enne torinese, eletto a Torino con oltre 6mila preferenze) e due leghisti (Riccardo Molinari, classe 1983, che ad Alessandria ha raccolto 5mila preferenze, e Claudio Sacchetto [nella foto], 30enne che a Cuneo, dove dall'anno scorso era assessore provinciale all'agricoltura, ne ha ottenute quasi 12mila). Cinque su 60 equivale all'8%.
VENETO. Anche in Veneto (3 milioni 962.272  aventi diritto, 2 milioni 631.569 votanti, astensione al 44,6%) il vincitore delle elezioni, Luca Zaia, ha 42 anni, e i posti in consiglio regionale sono 60 (7+53). Nel listino di under 35 non ce n'era neanche uno, ma in consiglio ne arriveranno quattro, tutti della Lega Nord: Cristiano Corazzari (avvocato che in realtà è "under" ancora per poco, dato che a novembre compirà 35 anni), eletto a Rovigo con quasi 3mila preferenze; Arianna Lazzarini [nella foto con il neogovernatore], classe 1976, che a Padova  (dov'era già assessore provinciale alle politiche famigliari) ne ha ottenute oltre 6mila; Andrea Bassi, che a Verona ha fatto il sold-out portandosene a casa 11.468 (anche lui era già assessore provinciale, in questo caso alla viabilità); e infine il più giovane, Nicola Ignazio Finco, 26 anni, eletto nella circoscrizione di Vicenza con 7.720 preferenze. Quattro su 60: il 6,5%.

EMILIA ROMAGNA. In Emilia Romagna (3 milioni 463.713 aventi diritto, 2 milioni 357.733 votanti, percentuale di astenuti appena sopra il 30%) ha vinto Vasco Errani, classe 1955. In consiglio ci sono 50 posti (11+39), ma i consiglieri under 35 soltanto due, entrambi eletti nella circoscrizione di Bologna: il grillino Giovanni Favia, 29 anni, che si è portato a casa oltre 9mila preferenze; e il trentaquattrenne Galeazzo Bignami del PDL [nella foto] - figlio di Marcello Bignami, per tre mandati consigliere regionale di Alleanza Nazionale, scomparso nel 2006 - che di preferenze ne ha ottenute più di 13mila. Due su cinquanta: il 4%.
UMBRIA. In Umbria (713.679 aventi diritto, 466.670 votanti, astensionismo sotto il 35%) è stata eletta governatrice Catiuscia Marini, 45 anni, già sindaco di Todi per due mandati. Dei 30 posti in consiglio regionale (8+22) solo uno andrà a un under 35, e precisamente al comunista Damiano Stufara , classe 1978, rieletto nella circoscrizione di Terni con oltre 3mila preferenze nelle fila della Federazione della sinistra (ma alle precedenti elezioni regionali, nel 2005, il suo risultato era stato ancora migliore: 4mila). Uno su 30: il 3%.
LIGURIA. In Liguria (1 milione 385.791 elettori, 844.249 votanti, quasi il 40% di astenuti) in consiglio regionale ci sono 40 posti (9+31). Il governatore Burlando aveva già messo una under 35 nel suo listino, "C. Burlando - La Liguria di tutti": Maruska Piredda, classe 1976, la hostess pasionaria dell'Alitalia cooptata dall'Italia dei Valori. Insieme a lei siederanno in consiglio altri due giovani, entrambi al loro secondo mandato: Lorenzo Basso del PD [nella foto], 34 anni appena compiuti, rieletto a Genova con quasi 8mila preferenze, e Roberta Gasco del PDL, che i 34 li compierà a settembre. La Gasco, già segretario nazionale del Movimento giovanile Popolari Udeur, nella precedente legislatura aveva la vicepresidenza della Commissione Controlli; quest'anno nella sua circoscrizione, Savona, si è portata a casa oltre 4mila preferenze. Da notare che in Liguria non ci sarà neanche un consigliere nato negli anni Ottanta. Tre consiglieri under 35 su 40 posti: 7,5%.
LAZIO. In Lazio (4 milioni 722.155 cittadini con diritto di voto, 2 milioni 875.469 votanti, astensionismo quasi al 40%), dove i posti in consiglio sono 73 (15+58), i consiglieri regionali under 35 saranno sei. Solo uno ci è arrivato però attraverso la scelta dei cittadini: Vincenzo Maruccio, classe 1978, candidato nelle fila dell'Italia dei Valori ed eletto con oltre 8mila preferenze. Maruccio era già assessore regionale e si occupava di consumatori, semplificazione amministrativa e lavori pubblici. Gli altri cinque neoconsiglieri, tutti nati a Roma e di età compresa tra i 23 e i 33 anni, erano stati inseriti da Renata Polverini (lei stessa, a 48 anni, abbastanza "giovane" per i parametri della politica italiana) nel listino regionale "Per il Lazio". C'è Francesco Pasquali, classe 1976; Carlo De Romanis [nella foto], nato nel 1980 (già segretario di Forza Italia Giovani del Lazio dal 2001 al 2007); Veronica Cappellaro, 1981 (ex moglie di Luca Pompei, il nipote di Donna Assunta Almirante, la moglie del defunto leader del Movimento sociale); Giancarlo Miele, 1982; e infine Chiara Colosimo, la più giovane, nata nel 1986, che il 2 giugno festeggerà al consiglio regionale non solo la festa della Repubblica ma anche il suo 24esimo compleanno. Sei su 73 equivale all'8%.
CAMPANIA. In Campania (4 milioni 945.381 aventi diritto, 3 milioni 114.075 votanti, percentuale di astenuti 37%) è stato eletto il cinquantenne Stefano Caldoro. Nessun under 35 nel suo listino, ma cinque eletti con le preferenze: due in provincia di Avellino (Antonia Ruggiero del PDL [nella foto], classe 1977, già assessore provinciale, eletta con oltre 11mila preferenze; ed Ettore Zecchino dell'UDC, giornalista, che in realtà a fine maggio compierà 35 anni, ed ha ottenuto oltre 5mila preferenze); due in provincia di Salerno (Anna Petrone del PD, classe 1975, già consigliere dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, eletta con oltre 14mila preferenze, e il ministro Mara Carfagna per il PDL, anche lei nata nel 1975, che ha sbancato ottenendone quasi 56mila), e uno in provincia di Napoli (Mafalda Amente, 30 anni a giugno, eletta per il PDL con più di 16mila preferenze e "figlia d'arte" dato che suo padre e suo nonno sono stati leader locali della Democrazia Cristiana). Cinque su 59 seggi: 8,5%.
CALABRIA. In Calabria (1.887.078 iscritti, 1.118.429 votanti, astensione sopra il 40%, con un picco negativo del 47% in provincia di Crotone) di consigliere regionale under 35 ne è stato eletto (anzi: riconfermato) soltanto uno, Antonino De Gaetano detto Nino [nella foto], classe 1977, che con Rifondazione - Comunisti Italiani ha ottenuto quasi 9mila preferenze nella circoscrizione di Reggio Calabria. Nel precedente mandato Gaetano era stato assessore al Lavoro e alle politiche sociali. Uno su 47 fa 2%.
BASILICATA. E infine, la Basilicata (569.365 elettori, 357.607 votanti, astensionismo al 37%), dove nessuno dei prossimi 30 consiglieri regionali (4+26) avrà meno di trentacinque anni. Nessuno! I più giovani (Michele Napoli del PDL e Luca Braia del PD) sono nati nel 1970.

Un'altra nota deprimente, rispetto a queste ultime due regioni, è che oltre ad avere una rappresentanza microscopica se non nulla di giovani, hanno anche il primato negativo di non avere, tra gli eletti (provvisori), nemmeno una donna. Neanche una su 30 nel caso della Basilicata, neanche una su 47 nel caso della Calabria. Si può dire "che tristezza"? Che tristezza.

Eleonora Voltolina

Nota: il 28 e 29 marzo si è votato in 13 regioni. I risultati di nove di queste (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Campania e Basilicata) sono disponibili sul sito del ministero dell'Interno. Per reperire i dati relativi alle regioni mancanti la Repubblica degli Stagisti si è attivata: per ora è riuscita a recuperare quelli della Calabria (citata infatti in questo articolo), il prima possibile verrà pubblicato un altro articolo con i risultati delle regioni mancanti (Toscana, Marche e Puglia).


Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- Solo otto consiglieri regionali under 35 eletti in Lombardia: giovani senza rappresentanza e senza voce
- Elezioni alle porte: se tutti votassimo un candidato giovane, entrerebbe un po' di aria fresca nei consigli regionali
- Progetto Lombardia 2010, SPAZIO AGLI UNDER 35: videointerviste ai candidati più giovani delle prossime elezioni regionali

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