Nuove leve nella Lega: due lombardi e un veneto puntano a Montecitorio

Sofia Lorefice

Sofia Lorefice

Scritto il 15 Feb 2013 in Interviste

Il voto delle politiche si avvicina e si intensifica la campagna elettorale di tutti i partiti: Lega Nord compresa. Sono tanti i giovani in gioco anche qui, ma poche donne. La Repubblica degli stagisti ha cercato tra i primi posti delle liste, scoprendo che in posizione eleggibile ci sono solo uomini. Ecco l'intervista a tre di loro: un veneto e due lombardi.         

Politica espressione del territorio? Con questa legge elettorale è difficile
. Emanuele Prataviera, 28 anni, si è laureato in Storia e politica internazionale a Padova. In questo momento è in aspettativa nell'azienda paterna per fare a tempo pieno l'assessore alla viabilità della provincia di Venezia. Il suo percorso politico è iniziato a 16 anni, dopo l'11 settembre 2001. È entrato nel movimento dei giovani padani spinto anche dall'emotività di quei giorni che sono stati per lui «una presa di coscienza sulla centralità della politica nella vita delle persone». Ha cominciato volantinando nei gazebi della Lega Nord e nelle manifestazioni. Poi è diventato coordinatore provinciale del movimento giovanile e si è candidato a sindaco del comune di San Stino di Livenza a 23 anni: «Ero giovanissimo, sapevo che non sarei stato eletto ma serviva per scompaginare gli schemi». L'anno successivo è stato spinto dal partito a candidarsi alle elezioni provinciali. All'epoca era concentrato soprattutto sull'università e sul lavoro, ma è stato eletto ed è diventato assessore alla viabilità della provincia di Venezia. Poi segretario provinciale della Lega Nord veneziana e ora si trova in posizione eleggibile nelle liste per la Camera. «La politica dovrebbe tornare ad essere espressione del territorio anche se con questa legge elettorale è difficile», dice Prataviera, per il quale l'obiettivo più importante da perseguire a Montecitorio è la defiscalizzazione in favore delle assunzioni dei giovani, il potenziamento degli incentivi alle start up e l'agevolazione dell'accesso al credito da parte dei giovani. Poi a seguire ci sono i provvedimenti che riguardano il mondo dell'università, le giovani coppie e tutte «le persone che non sono più giovani e che hanno perso il lavoro». «È evidente che la riforma Fornero non ha aiutato i ragazzi, anzi, ha reso più precari quelli con un grado di istruzione elevato». Secondo il giovane leghista veneto la riforma «si commenta da sola». Anche i provvedimenti introdotti dalla Fornero come la MiniAspi, la cassa integrazione per i lavoratori a tempo determinato e la una tantum che riguarda i cocopro «sono scelte non riuscite». Sui temi etici si considera «un conservatore: credo che il matrimonio sia una parola che contiene mater e quindi la possibilità di procreare. Ma credo che sia utile ragionare in termini concreti sulle coppie di fatto a prescindere che siano omosessuali o meno perché ormai è così. Ma sull'affido non sono d'accordo». Tra l'attività politica e quella nell'azienda di marmo del padre Prataviera oggi percepisce circa 3mila euro netti al mese «a cui devo detrarre le spese in favore del mio partito». Guardando a Montecitorio e agli stipendi da capogiro che percepirebbe a Roma sostiene che come 28enne «sarebbe una retribuzione troppo alta e difforme rispetto a quella dei miei coetanei». Quindi propone la discussione su una legge che vincoli lo stipendio di un onorevole a quello che percepiva prima di arrivare in Parlamento. Metterebbe un tetto massimo «per esempio 8mila euro e un compenso inferiore per chi, come me, entra con un'altra fonte di reddito». Comunque ciò che farà del suo compenso da onorevole lo stabilirà «con il partito». Così come per gli assistenti parlamentari a suo seguito:«Al momento devo ancora decidere, sto lavorando molto alla campagna elettorale e non mi sto ancora preoccupando dello staff».

Il mio stipendio da parlamentare? Devoluto alle opere pubbliche del mio comune. Matteo Luigi Bianchi, classe 1979, geometra, è sindaco del comune di Morazzone (Va) e lavora nell'impresa di costruzioni edili fondata dal nonno. Ha cominciato a frequentare la sezione locale della Lega Nord a 16 anni come semplice militante. stage lavoroAlle elezioni comunali del suo paese è stato eletto consigliere a 19 anni. A 24 è diventato assessore, a 28 consigliere provinciale e a 29 sindaco. Si è dimesso dal consiglio provinciale nel settembre nel 2012 quando è stato eletto segretario della Lega Nord di Varese:«Tre cariche erano troppe». È quasi certo che arriverà a Montecitorio e lì le sue priorità saranno quelle «legate all'ideologia leghista: l'autonomismo, cioè più soldi e più risorse ai territori, l'identità culturale ossia più attenzione alla cultura e alla storia locale e i tagli ai costi della politica». Nella busta paga del giovane sindaco di Morazzone oggi ci sono 671 euro netti al mese: «ovviamente non vivo di politica». Bianchi percepisce anche il reddito per la sua attività privata:«La mia ultima dichiarazione dei redditi a memoria è di circa 60mila euro lordi». Non male per un 33enne oggi in Italia. Ma comunque meno di quanto prenderebbe in Parlamento. Con i soldi in più Bianchi ha in mente di finanziare il partito e di destinarne una parte per pagare una rata del mutuo di un'opera pubblica del suo comune. Bianchi si considera giovane per lo standard italiano: «Purtroppo la politica ha un'età media troppo alta. In molti paesi del nord e della Mitteleuropa a 33 anni si è adulti per formazione professionale e culturale, qui purtroppo non è così». Nonostante l'età Bianchi risponde alla domanda su stage e tirocini facendo appello alla sua esperienza di datore di lavoro: «Credo che le aziende e gli enti locali dovrebbero investire di più sulla formazione per cercare di creare la nuova classe dirigente, imprenditoriale e di manager pubblici in vista della crescita delle aziende e delle realtà locali». Per il resto considera la riforma Fornero «pura accademia: perché fino a quando le aziende non saranno messe in condizione di assumere, quanto previsto dalla ministro del Lavoro uscente sarà inconcludente». Il giovane sindaco lombardo ha in mente forme contrattuali di lavoro flessibile ma supportate da una sistema d'imprenditoria diverso dall'attuale: «Le aziende dovrebbero essere messe nelle condizioni di lavorare in un contesto di dinamicità del mercato del lavoro. Tutto ciò dovrebbe essere accompagnato da una maggiore flessibilità del sistema creditizio: i mutui, soprattutto quelli legati alla prima casa, non dovrebbero essere legati necessariamente a un contratto di lavoro a tempo indeterminato». Circa il lavoro femminile Bianchi insiste sul bisogno di sviluppare la conciliazione tra lavoro e famiglia: «Credo che avere un figlio per una donna sia un evento straordinario che non dovrebbe essere vissuto dall'imprenditore come uno svantaggio per la struttura aziendale. Ma affinché questo avvenga occorre che lo Stato intervenga così come avviene nei Paesi del Nord Europa». E quando la Repubblica degli Stagisti fa notare che nelle liste della Lega per la Camera i giovani in posizione eleggibile sono tutti uomini, Bianchi risponde: «Non è vero che non si dà spazio alle donne, anzi, credo che il mondo femminile sia adeguatamente rappresentato nella Lega. Ma non sono favorevole alle quote rosa a prescindere: perché si rischia di avere l'effetto contrario in questo momento storico, cioè di marginalizzare gli uomini».

A Montecitorio in sinergia con Piemonte, Veneto e Lombardia.
Eugenio Zoffili, 33 anni, giornalista pubblicista è portavoce del presidente del consiglio regionale della Lombardia. Titolo di studio: maturità classica. E una lunga militanza nel partito. A marzo staccherà la tessera numero 20 della Lega Nord: ha iniziato a frequentare il movimento a 13 anni, dopo un incontro pubblico a Como in cui erano intervenuti Gianfranco Miglio e Umberto Bossi. Oggi è coordinatore lombardo dei giovani padani. Ha cominciato la sua attività nel movimento a partire dalla sua città, Erba. Poi è passato al livello provinciale a Como e oggi è arrivato alla regione. È stato per otto anni consigliere comunale nel comune comasco di Ponte Lambro e per cinque anni presidente del consiglio comunale di Erba, ora è consigliere allo stesso Comune ma all'opposizione. È sempre in giro per tutta la Lombardia per organizzare il movimento giovanile della Lega, quando Repubblica degli Stagisti lo ha contattato si trovava in un mercato rionale. Se dovesse arrivare a Montecitorio la sua priorità sarebbe lavorare in sinergia con Roberto Maroni, che si augura vinca le regionali lombarde, Roberto Cota in Piemonte e Luca Zaia in Veneto. Zoffili vorrebbe portare avanti su scala nazionale il progetto di tenere nelle regioni almeno il 75% delle tasse:«la Lega vorrebbe dare incentivi agli imprenditori che prendono i giovani e togliere l'Irap alle imprese con lo scopo di favorire chi assume. Con i soldi delle tasse trattenuti in regione si potrebbe anche cancellare il bollo auto, il ticket sanitario per tutti e garantire libri gratuiti nelle scuole dell'obbligo». Della gestione Fornero del ministero del Lavoro critica soprattutto la riforma delle pensioni: «Un problema che si ripercuote su tutte le altre categorie di lavoratori o aspiranti tali, perché allungare gli anni di lavoro influisce anche sui tempi dell'inserimento nel mondo del lavoro da parte dei giovani». Zoffili non risponde alla domanda su quanto guadagni: «Ho anche un'attività imprenditoriale e preferirei non rispondere». Repubblica degli Stagisti avrebbe voluto saperlo per calcolare la differenza con quanto guadagnerebbe se arrivasse a Montecitorio. «Se mi sta chiedendo la mia posizione sui dei costi della politica le rispondo che nel nostro programma abbiamo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e il dimezzamento del numero degli onorevoli e sono d'accordo sulla diminuzione del loro stipendio. Se dovessi diventare parlamentare destinerei parte del mio compenso al volontariato, lo faccio già adesso e continuerei a farlo».

interviste di Sofia Lorefice
 

Per saperne di più su questo argomento leggi anche:
-Politiche 2013: tre candidate Pd under35 più votate
-Politiche 2013: tre candidate Sel più votate alle primarie

E anche:
-Riforma del lavoro: rilanciare l'apprendistato non basta
-Garantiamo il futuro dei giovani

Community