Giornata Internazionale degli Stagisti, perché è ancora un giorno importante

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 09 Nov 2023 in Notizie

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Un’occasione per condividere le migliori pratiche e focalizzare le sfide ancora attive, per cercare nuove opportunità di partnership e scambiare informazioni tra professionisti delle risorse umane e stagisti del sistema delle Nazioni Unite: venerdì 10 novembre torna l’International Interns’ Day, la giornata istituita nove anni fa per ricordare al mondo il problema dei tirocini senza rimborso spese e dello sfruttamento di intere generazioni di giovani.

Quest’anno l’evento è organizzato dalla Fair Internship Initiative con lo European Youth Forum e consiste in un appuntamento online, a partire dalle 17.30 ora italiana, più vari eventi dal vivo in molte sedi di servizio delle Nazioni Unite. In Italia sarà a Roma presso Yellow Bar, su viale Aventino 78, a partire dalle otto di sera.

Ha promesso di partecipare anche Irena Vojáčková-Sollorano, vice direttrice generale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Chi è interessato ad ascoltare i dibattiti può registrarsi a questo link per seguire gli interventi.

I tirocini sono uno strumento cruciale per aiutare la transizione dall’istruzione al mercato del lavoro. Possono essere un’opportunità preziosa per fare una prima esperienza lavorativa e apprendere delle competenze specifiche, ma allo stesso tempo possono a volte introdurre i giovani in un circolo vizioso di lavoro sottopagato incidendo sulla loro situazione finanziaria, sulle prospettive future e sul benessere generale.

Ancora più grave, come sottolineano dalla Fair Internship Initiative, è il fatto che i tirocini siano spesso – e nelle organizzazioni internazionali capita con più frequenza – sottopagati o addirittura senza alcun rimborso spese, rendendoli accessibili solo a chi ha risorse sufficienti per permetterseli. Discriminando chi ha meno disponibilità economica e portando a uno squilibrio geografico non indifferente.
 
Che la situazione sia andata peggiorando lo evidenzia anche il Rapporto Mondiale sulla Gioventù delle Nazioni Unite, che già nel 2016 rilevava un aumento degli stage di bassa qualità e senza indennità mensile all’indomani della crisi finanziaria del 2010.

È in questo scenario che si cala la Giornata internazionale degli stagisti. Negli ultimi anni, infatti, è partito un lungo processo di riflessione in molte organizzazioni delle Nazioni Unite che ha portato all’introduzione, in alcuni casi, di un rimborso spese.

Lo scopo di questa giornata, giunta all’ottava edizione, è sensibilizzare sull’importanza di garantire l’accessibilità a tirocini di qualità. Sono previsti vari panel, tra cui uno dal titolo “Stage di qualità nel mondo: la Carta dei tirocini di qualità dello European Youth Forum e le migliori pratiche esistenti”, che vedrà interventi di Claudia Pinto, European Youth Forum, Zen Patel, Unhcr - Agenzia Onu per i Rifugiati, Rafael Trejo, Iom - Organizzazione internazionale per le migrazioni e Sylvie Layous-Saltiel, Ilo - Organizzazione internazionale del Lavoro. 

Quest'anno infatti la Giornata internazionale degli stagisti è anche l'occasione per presentare la nuova Carta di qualità su stage e apprendistati che stabilisce, rinnovandoli, i criteri per un tirocinio di qualità: reclutamento trasparente, sostegno finanziario, obiettivi di apprendimento chiari e contatti regolari con un tutor.

Nel secondo blocco di interventi, dal titolo “L’esperienza degli stagisti: anteprima del sondaggio di Fair Internship Initiative sugli stagisti delle Nazioni Unite e testimonianze degli stagisti attuali” presentato da Philippa Shoemark, di FII, sono previsti gli interventi di alcuni stagisti del World Food Program, dell’Organizzazione mondiale della Sanità e della Commissione europea. La loro partecipazione servirà per portare una testimonianza diretta degli aspetti positivi e negativi di questi programmi internazionali di stage. Che, come più volte raccontato dalla Repubblica degli Stagisti, hanno in alcuni casi il forte limite di non prevedere indennità mensili obbligando i giovani che vogliono parteciparvi a grossi sacrifici familiari, visto il costo elevato
delle città in cui si svolgono.

Il sondaggio della Fair Internship Initiative ha raccolto oltre 600 risposte di tirocinanti in uffici Onu o in agenzie correlate in tutto il mondo: una buona base per aprire la discussione su come migliorare l’esperienza di tirocinio e soprattutto garantire parità di accesso a tutti.

In alcune delle città in cui hanno sede uffici delle Nazioni Unite sono stati organizzati anche eventi dal vivo, dove poter seguire i dibattiti online e poi scambiarsi opinioni vis-à-vis. Oltre alla sede del Secretariato delle Nazioni Unite a New York, gli altri eventi sono previsti a Copenaghen, Ginevra e Roma.


Quando la Giornata degli stagisti è nata, nel 2014, riguardava solo l’Europa. Coinvolgeva una ventina di realtà internazionali a difesa degli stagisti – e già c’era anche la Repubblica degli Stagisti – con l’obiettivo di denunciare lo stato di precarietà dei tirocinanti e sollecitare soluzioni per garantire percorsi di qualità e contrastare la pratica degli stage gratuiti. L’anno seguente, nel 2015, la Giornata è diventata “internazionale” e ha trovato la sua collocazione in autunno. Se nove anni dopo, nonostante alcuni traguardi raggiunti come l’introduzione per alcuni uffici di un rimborso spese per gli stagisti, si continua ad avere una ricorrenza dedicata al tema vuol dire che si deve ancora fare molta strada.


Per questo motivo bisogna partecipare tutti, in modo compatto, ad ogni tipo di ricorrenza. Perché il diritto più importante di uno stagista è quello ad avere un rimborso spese che consenta di svolgere il proprio tirocinio senza preoccupazioni, senza gravare sulle spalle della propria famiglia, senza dover sacrificare i propri risparmi solo per fare esperienza.


La Giornata internazionale degli stagisti serve a ribadire che il problema non può essere ignorato. In Italia in particolare gli stagisti hanno ancora troppi pochi diritti, specie quando si tratta di stagisti curriculari. Basti pensare al caso più recente che abbiamo denunciato su queste pagine, quello del programma di tirocini semestrali gratuiti alla Camera dei deputati. L’International Interns’ Day serve a ricordare che i giovani hanno diritto a imparare e fare esperienza, e che devono poterlo fare a condizioni umane. Con l’unica preoccupazione di svolgere al meglio i propri compiti e apprendere nuove competenze, e non di dove trovare i soldi per pagarsi da dormire e mangiare.



Marianna Lepore

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