Scritto il 05 Feb 2022 in Notizie
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Vivere all’estero. Per caso, per scelta, per disperazione. Per amore, per studio, per lavoro. Per curiosità. Per brevi periodi, per anni, decenni. Per sempre.
Sono cinque milioni e mezzo gli italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’Aire. E moltissimi altri sono all’estero – anche da anni! – in maniera informale. Qualcuno di noi è, precisamente, tra quegli italiani lì. Ma tutti, proprio tutti noi, ne conosciamo qualcuno. Una volta si diceva “lo zio d’America”, era qualche lontano parente partito col transatlantico che a volte mandava dei soldi alla famiglia, o tornava al paese una volta ogni vent’anni per le vacanze. Oggi non c’è più “lo zio d’America”. C’è il cugino, il migliore amico, la compagna di banco, il fidanzatino del liceo, il collega. A volte il partner! (e in questo caso ci si imbarca in non facilissime storie a distanza, non certo facilitate dal Covid!).
Queste persone all’estero diventano spesso punti di riferimento, in Italia, per chi accarezza il progetto di partire. Offrono il primo divano su cui dormire mentre si cerca una casa. Aiutano a districarsi nella burocrazia del nuovo Paese, con la lingua. Molti danno una mano anche nella ricerca di lavoro, sono nate negli ultimi anni addirittura piattaforme online per questo, gruppi sui social network, con intensi scambi di consigli e dritte.
Rappresentano un avamposto di Italia fuori dall’Italia.
Ma chi sono questi italiani? Come vivono? Cosa cercano – e trovano – nei posti dove sono andati a vivere? Come mantengono i rapporti con l’Italia? Magari collaborano con aziende italiane? È capitato che aiutassero altri italiani a cercare opportunità di studio o lavoro all’estero? Hanno dato un contributo all’organizzazione di eventi, nel Paese dove ora vivono, su temi che riguardano l’Italia? Fanno volontariato? Attività politica?
Vogliamo chiederlo direttamente a loro. Vogliamo chiederlo direttamente a voi. Se vivete fuori dall’Italia, compilate il Questionario CGIE - ITalents “Indagine conoscitiva sugli italiani residenti all’estero”, promosso dalla 7a commissione del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, “nuove migrazioni e generazioni nuove”! Non vi prenderà che una decina di minuti, e resterà aperto online fino al 15 marzo.
E vi chiediamo anche di girare il link, di invitare tutte le persone che conoscete che stiano all’estero, anche senza necessariamente essere iscritte all’Aire, a compilarlo.
Vogliamo essere in grado di raccontare al meglio, nella maniera più veritiera e accurata possibile, questa Italia fuori dall’Italia e i suoi protagonisti. Fateci sentire la vostra voce!
E per quelli più intraprendenti e proattivi, che portano avanti anche iniziative cultural-sociali nei Paesi dove si sono trasferiti – iniziative che abbiano a che fare con il loro essere italiani, naturalmente! – c’è anche quest’altra iniziativa: un censimento dei progetti più interessanti portati avanti da italiani all’estero.
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