«Lavoro in un mondo di auto e motori, ma non ho mai pensato di trovarmi in un ambiente poco adatto a una donna!»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 17 Feb 2018 in Storie

aziende virtuose Bollino OK Stage Magneti Marelli

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Martina Cernicchi, 29 anni, oggi assunta con un contratto a tempo indeterminato in Magneti Marelli.

Sono nata e cresciuta a Torino, dove ho frequentato il liceo classico: ho sempre prediletto le materie umanistiche, ed ero incuriosita dallo studio di due lingue e culture antiche come il latino e il greco. Dopo la maturità ho scelto senza troppa indecisione la facoltà di Giurisprudenza a Torino.
È stata una scelta dettata dal cuore: mi attirava lo studio del diritto in ogni sua sfaccettatura e mi stimolava il poter imparare a risolvere problemi che ci troviamo ad affrontare nella quotidianità.

Ho avuto un percorso di studi lineare, senza difficoltà – la mia scelta si è confermata quella giusta! Con un grande rammarico però: non fare l’Erasmus. Penso che un’esperienza all'estero ti arricchisca e ti insegni a vivere, poiché contribuisce a sviluppare la capacità di adattamento a un nuovo contesto, insegna a confrontarsi con sé stesso nel corso delle diverse sfide quotidiane e aumenta il bagaglio culturale, sotto il profilo della lingua e della conoscenza di una cultura diversa. Purtroppo da studentessa non mi rendevo conto di quanto poi si potesse rivelare importante un'esperienza del genere, soprattutto nel mondo del lavoro.

Comunque, mi sono laureata nel luglio 2013 discutendo una tesi in diritto penale amministrativo e subito dopo ho deciso di incominciare il percorso tradizionale della professione forense: sembrava il proseguimento naturale dei miei studi. Non ci ho messo molto a trovare uno studio legale, scegliendo quello che rispecchiava le mie aspettative: a Torino e con una dimensione medio piccola, un luogo dove ci fosse attenzione alla persona e alla formazione. Ho lavorato in questa realtà dall’ottobre 2013 al luglio 2015, avendo modo di approfondire i vari aspetti del diritto civile – in particolare il commerciale, tributario e di famiglia - e del diritto penale. Svolgevo attività di consulenza, redazione degli atti giudiziari, ricerche giurisprudenziali, partecipavo alle udienze e ai colloqui con i clienti. È stata un’occasione di crescita personale perché è stato il mio primo vero contatto con il “mondo degli adulti”. Il primo anno di tirocinio avevo un rimborso di 300 euro al mese, aumentato il secondo anno a 400.

Ho fatto tutto il tirocinio per accedere all’esame di abilitazione alla professione forense, ma già consapevole che avrei voluto fare altro nel futuro.
Fin da subito mi sono sentita stretta nella realtà dello studio legale: mi sembrava una professione molto legata alla tradizione del passato (codici, manuali e ricerche giurisprudenziali) e poco in linea con il sempre più veloce sviluppo - soprattutto tecnologico - della nostra società. Così ho preso in considerazione il lavoro come legale di impresa: mi sembrava un ambiente più dinamico, proiettato verso realtà estere, orientato al pragmatismo e alla concretezza.

È stato in questo "cambio di rotta" che ho deciso di recuperare l'esperienza mancata durante l'università e trascorrere i mesi di luglio e agosto del 2015 a Brighton, piccola cittadina a un'ora da Londra che si affaccia direttamente sul Canale della Manica. Certo non è stato un lungo periodo come l’Erasmus, ma è stata la prima volta in cui mi sono messa davvero in gioco. Proprio io che non avevo nemmeno cambiato città per studiare ho dovuto affrontare la mia timidezza in un ambiente completamente sconosciuto. L’obiettivo era migliorare l'inglese, ma anche acquisire più sicurezza. In quei due mesi ho alloggiato a casa di una signora inglese che mi ha accolto calorosamente: cucinava per me e trascorrevamo quasi tutte le cene chiacchierando! Di giorno, invece, frequentavo un corso di lingua: c’erano lezioni frontali per approfondire le regole grammaticali e organizzare attività in gruppo per migliorare la conversazione. Mentre il pomeriggio e la sera c’erano attività con tutti gli studenti per visitare le attrazioni culturali della città, andare al cinema, in qualche pub... Un metodo che ci permetteva di socializzare. Tutto – sistemazione in famiglia e corso – rientrava in un pacchetto dal costo di circa 2.400 euro, a cui ho aggiunto le spese per i pranzi, sempre fuori, e i biglietti per tutte le attività.

Un corso che si è inserito bene nella mia voglia di cambiamento e che sull’onda dell’entusiasmo mi ha convinto a iscrivermi, nel settembre 2015, al corso di laurea specialistica in Economia e management internazionale presso la facoltà di economia a Torino: per farlo ho dovuto sostenere due esami integrativi in economia aziendale e microeconomia. Volevo ampliare il mio spettro di competenze tecniche su materie economiche che potessero combinarsi con le mie competenze giuridiche.

I corsi del primo anno mi hanno subito incuriosita, anche grazie all’intervento di grandi imprenditori italiani che raccontavano la loro esperienza di lavoro, le strategie vincenti per le loro aziende, anche quelle di internazionalizzazione. Finalmente vedevo da vicino come e verso quale direzione le aziende italiane si muovevano nello scenario mondiale.

Il corso di laurea prevede due mesi di tirocinio obbligatorio presso un’azienda: io ho mandato il curriculum alla Magneti Marelli, tra le aziende accreditate presso l’università.
Il tirocinio, che valeva sei crediti, è cominciato nel settembre 2016 e al termine dei due mesi, a novembre, l’azienda mi ha proposto di continuare con un altro stage di sei mesi, cominciato a fine mese e terminato a fine maggio del 2017. In questo periodo avevo un rimborso spese di 1000 euro lordi, più mensa e pc aziendale.

Quando Magneti Marelli mi ha fatto questa proposta ho subito accettato perché i primi due mesi di stage sono stati un’esperienza straordinaria: ho finalmente messo in pratica ciò che avevo studiato, in una realtà grande ma che presta attenzione alla persona, alla formazione dello stagista e al suo coinvolgimento nel team e nel mondo aziendale. Sono stata fin da subito presentata a tutto il team dell’ufficio legale e mi sono sentita accolta in una grande famiglia. Il rapporto con colleghi e tutor è stato ottimo e improntato al confronto e al dialogo. E proprio in questo periodo sono andata a vivere da sola, trasferendomi da Torino a Magenta!

Poi a giugno 2017 è arrivata la bella notizia, il sogno: la firma del contratto a tempo indeterminato, con una Ral di 28mila euro circa più pc aziendale. Così oggi sono convinta di aver fatto la scelta giusta nel non intraprendere la libera professione. L’opportunità in Magneti Marelli è stata la prima della mia vita in una realtà aziendale e oggi è la conferma che questo è il mio ambiente di lavoro ideale: un ambiente dinamico in cui è possibile, anzi doveroso, confrontarsi. La laurea in economia, che sarebbe comunque la mia seconda laurea, è andata quindi un po’ in standby, ma mancano pochi esami – li farò mentre lavoro!

Oggi all'interno dell’ufficio legale fornisco attività di consulenza legale nell’ambito delle operazioni di M&A e in relazione a tutte le nuove opportunità di Business Development affrontati dall’azienda. Presto supporto e consulenza legale insieme al mio team per fusioni, cessioni e acquisizioni di rami di azienda, per la costituzione di società all’estero e di joint venture companies, provvediamo a redigere tutta la documentazione necessaria per queste operazioni, a livello giuridico e di impatto finanziario e contabile, e prestiamo supporto durante tutte le fasi di negoziazione. È un lavoro molto dinamico, che favorisce dialogo e confronto con i colleghi di nazionalità e culture diverse ed è stimolante perché consente lo sviluppo di una efficace capacità di problem solving.

Nonostante lavori in un mondo di auto, moto e motori in generale non ho mai pensato di trovarmi in un ambiente poco adatto a una donna: mi piace questo settore e sono io stessa motociclista e appassionata di moto! So di essere ancora all’inizio del mio cammino professionale e sotto questo punto di vista penso che in Magneti Marelli avrò l’opportunità di crescere tanto. Questa azienda è il compromesso ideale per me: multinazionale, ma italiana, e quindi spero di avere la possibilità di viaggiare e vivere esperienze all’estero grazie al mio lavoro.

Oggi che ho un contratto a tempo indeterminato posso dire con certezza che l’inserimento in azienda tramite stage sia uno step necessario perché rappresenta un momento importante per il neolaureato per la prima volta alle prese con il mondo del lavoro. È una messa alla prova con se stessi e con l’azienda. Anche se alcune aziende ne fanno un uso smodato, tanto che molti fanno sei mesi di stage da una parte, sei da un’altra e così via, accumulando esperienza ma non certo stabilità economica, rimandando continuamente i propri sogni. Perciò penso che la Repubblica degli Stagisti rappresenti una grande opportunità per i giovani, che in questo modo sono consapevoli dei loro diritti, e per le aziende che fanno parte dell’RdS network, che hanno l’opportunità di farsi conoscere e di essere dei buoni esempi di datori di lavoro che credono e scommettono sui giovani: come Magneti Marelli!

Ai neolaureati in giurisprudenza un consiglio: la libera professione non è l’unico sbocco. Nessuno prende in considerazione la figura del legale in azienda, pensando sia meno prestigioso e routinario. Non è così: si affrontano tante questioni, si sviluppa una capacità di problem solving più efficace, è un lavoro stimolante. Quindi, osate! Abbiate il coraggio di uscire dagli schemi tradizionali e non ve ne pentirete.


Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

 

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