Rai, pubblicato il nuovo bando di selezione per assumere novanta giornalisti

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 30 Ago 2019 in Notizie

Rai selezione giornalisti Usigrai

Alla fine il bando è arrivato: sul sito della Rai Lavora con noi è stato pubblicato il nuovo avviso di selezione – attenzione, non è un concorso! – per giornalisti professionisti 2019. Una «procedura di selezione per titoli e prove volta a individuare 90 giornalisti professionisti da utilizzare in qualità di redattore con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato finalizzato, in caso di inserimento in azienda, alla successiva assunzione a tempo indeterminato». 

Il bando rispecchia quello che già la newsletter del sindacato Stampa Romana aveva anticipato a fine luglio. Ovvero la selezione solo per alcune regioni: quelle in cui c’è effettiva carenza di personale. Dalla lista restano fuori – come conferma il bando – Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.

La selezione, però, non è esclusa ai residenti in queste regioni. Tutti i cittadini italiani, dell’Unione Europea, dei Paesi non appartenenti all’Unione europea ma regolarmente soggiornanti in Italia possono candidarsi purché siano iscritti all’Albo dei giornalisti elenco professionisti. 

Nessun divieto di partecipazione nemmeno per quanti abbiano già tentato la selezione in passato o abbiano rifiutato una chiamata nella precedente tornata. Non saranno ammessi soltanto coloro che siano stati licenziati dalla Rai o da altra società del gruppo e chi abbia presentato la propria candidatura per due o più regioni. Per il momento, però, ancora nessuna indiscrezione sull’eventuale data della prova preselettiva, né sul luogo in cui saranno convocati i partecipanti.



Già Vittorio di Trapani, segretario Usigrai, aveva anticipato a fine giugno alla Repubblica degli Stagisti l’esclusione di alcune regioni come destinazione lavorativa, affermando che la selezione sarebbe stata «fortemente ancorata su base territoriale». Con la selezione del 2015, infatti, «era stato adottato un meccanismo simile a quello della magistratura, per cui in ordine di graduatoria si sceglievano i posti disponibili. Determinando però il problema dei trasferimenti» aveva spiegato di Trapani. Motivo per cui la Repubblica degli Stagisti aveva già anticipato che questa volta si sarebbe potuto fare domanda nelle Regioni di interesse conoscendo già il numero di posti disponibili. 



E, infatti, allegato al bando c’è anche la suddivisione regionale dei novanta posti. Le regioni con i vuoti di organico maggiore, 10 ognuna, sono la Basilicata e la Calabria, seguite dalla Valle d’Aosta, con 9 posti, da Campania, Molise e Puglia, con 7 posizioni libere, da Bolzano (per la redazione di lingua italiana), Liguria, Sardegna, Marche e Sicilia con 5 posti, dalla redazione di Trento e dall’Umbria con 4 posizioni libere, per chiudere con il Friuli Venezia Giulia, con tre posti, e Piemonte e Abruzzo entrambe con 2 richieste di personale. Da tenere a mente che in sede di colloquio finale quando verrà valutata la conoscenza della lingua inglese, i candidati selezionati per la Valle d’Aosta e per la Provincia Autonoma di Bolzano dovranno invece dimostrare il grado di conoscenza rispettivamente della lingua francese e tedesca. 



Nella domanda di ammissione – che deve essere presentata entro le ore 12 del 28 ottobre attraverso la compilazione del form on line sul sito www.lavoraconnoi.rai.it nell’area riservata all’iniziativa “Selezione giornalisti professionisti 2019” – ogni candidato deve indicare una sola regione o provincia autonoma per cui intende concorrere. Una scelta che sarà vincolante ai fini dell’assunzione. Ma che eviterà chiamate improvvise in sedi sconosciute.


Per inviare la domanda bisogna quindi registrarsi sul sito lavoraconnoi.rai.it o effettuare il login se si è in passato già iscritti, aderire alla “Selezione giornalisti professionisti 2019”, compilare i form richiesti, confermare l’adesione all’iniziativa e verificare di ricevere il messaggio di posta elettronica di conferma della ricezione della candidatura. Per quanti avessero in passato già inserito il proprio curriculum sul sito, basterà eventualmente aggiornarlo e poi confermare la propria partecipazione aderendo alla Selezione e compilare il form dedicato.

Alla domanda vanno allegati un curriculum con foto, copia del tesserino di iscrizione all’albo giornalisti professionisti, copia del permesso di soggiorno per i cittadini dei Paesi non aderenti all’Unione europea e copia dei documenti attestanti i titoli posseduti e dichiarati visto che non sono ritenute valide le autocertificazioni. Bisogna ricordare, però, che il punteggio per i titoli, comunque non superiore a cinque, sarà attribuito prima dello svolgimento della seconda fase di selezione. 



Si comincia con un test a risposta multipla su cultura generale e attualità, in particolare su normativa sulla stampa, privacy, deontologia, contratto nazionale di lavoro giornalistico, su domande riferite alla specifica realtà per cui si concorre e su nozioni di lingua inglese. A quel punto i candidati che hanno ottenuto un punteggio uguale o superiore a venti punti su cento e che rappresentano i migliori classificati nella prova nelle graduatorie regionali secondo la ripartizione territoriale indicata nell’avviso e in un numero massimo pari a tre volte quello dei posti disponibili su base regionale, saranno ammessi alle fasi successive.

La seconda fase sarà articolata in quattro prove individuali e a questa seguirà la terza fase con il test e colloquio di valutazione dell’inglese (o del francese e tedesco per Valle d’Aosta e Bolzano) e un colloquio conoscitivo e di orientamento con valutazione del curriculum. 

A questo punto verranno stilate le graduatorie regionali con la somma del punteggio della seconda e terza fase e l’aggiunta di quello relativo ai titoli: chi supererà la soglia minima di idoneità di 57/95 finirà in graduatoria, con preferenza in caso di ex aequo per i candidati più giovani.

Gli idonei vincitori saranno i primi in graduatoria per ogni regione in ordine di punteggio, gli idonei non vincitori saranno invece i candidati che pur superando il punteggio di 57/95 risultano nelle graduatorie regionali in posizioni eccedenti al numero di quelle disponibili. Mentre i non idonei saranno tutti quelli al di sotto della soglia minima. La graduatoria, questa volta, durerà due anni dalla data di pubblicazione e la Rai potrà attingere dalle singole graduatorie regionali degli idonei non vincitori in caso di rinunce o diverse esigenze di organico.

L’eventuale rinuncia alla proposta di assunzione determinerà l’esclusione dalla graduatoria finale. Una volta inserito nella redazione regionale il giornalista sarà tenuto alla permanenza in tale redazione per almeno cinque anni e soltanto allora potrà chiedere un eventuale trasferimento. 

Con le ultime due selezioni pubbliche svolte, la Rai ha assunto in totale duecento persone. Oggi, fedeli a quanto di Trapani aveva preannunciato, se ne cercano altre 90, con una validità della graduatoria minore che fa presagire a un’ipotetica futura nuova selezione.



Marianna Lepore

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