Aspiranti stagisti Cotral: «Perché la Regione Lazio impedisce a 172 disoccupati di svolgere uno stage con ottime possibilità di assunzione?»

Ilaria Costantini

Ilaria Costantini

Scritto il 24 Nov 2010 in Stagisti TV

Tirocini sospesi per «ragioni di opportunità, in considerazione della proclamazione della nuova presidente della Regione Lazio Renata Polverini». Con questa motivazione, lo scorso aprile, 172 disoccupati romani si sono visti bloccare l’avvio di uno stage all’interno di Cotral, l’azienda del trasporto pubblico controllata proprio dalla Regione Lazio, che prometteva loro concrete possibilità di assunzione. Da allora sono passati sette mesi senza che né l’ente promotore dello stage, Italia Lavoro, né la Regione abbiano mai fornito risposte o prospettato soluzioni. La Repubblica degli Stagisti ha incontrato alcuni degli interessati che in questa videointervista raccontano una vicenda che vede su fronti opposti un ente pubblico e  un gruppo cittadini. Alcuni dei quali non più giovanissimi e in seria difficoltà economica. 

 

Tutto inizia, anzi finisce, il 13 aprile scorso, alla vigilia dell’insediamento della neogovernatrice regionale di centrodestra Renata Polverini. Italia Lavoro - la società del ministero del Lavoro promotrice degli stage e incaricata delle selezioni - interrompe la procedura di firma dei contratti formativi con i tirocinanti, in corso proprio in quei giorni presso gli uffici Cotral. Il motivo della «temporanea sospensione» viene spiegato solo qualche giorno più tardi, il 17 aprile, in un fax [che la Repubblica degli Stagisti ha potuto visionare] partito dalla direzione “Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili”  del dipartimento sociale della Regione Lazio e indirizzato a Italia Lavoro e a Cotral spa. È qui che compaiono le non meglio precisate «ragioni di opportunità» che da sette mesi impediscono a 172 disoccupati di iniziare i quattro mesi di tirocinio, rimborsati con 500 euro mensili, presso Cotral.
Ma perché i nuovi rappresentanti regionali dovrebbero impedire ad alcuni cittadini, per di più disoccupati, di giocarsi una chance di assunzione all’interno dell’azienda del trasporto regionale? La Repubblica degli Stagisti ha ripetutamente rivolto questa domanda all'assessore ai Trasporti Francesco Lollobrigida. In attesa di risposte che finora non sono arrivate dalla Regione, una plausibile chiave di lettura della vicenda la fornisce nel corso di questa intervista Marco Marieni, uno degli avvocati dei tirocinanti. «La Regione assume questa posizione perché ritiene che le persone selezionate siano state indirettamente indicate dallo schieramento politico precedentemente al governo» ipotizza l'avvocato. Una tesi difficile da sostenere per la nuova giunta, dato che le selezioni degli stagisti Cotral sono state effettuate nell'ambito di un più vasto progetto, denominato Lazio on the job, contestualmente ad altre 1128 mai messe in discussione.  Ad individuare gli idonei è stata poi la società Italia Lavoro, un ente ministeriale,  sulla base di criteri oggettivi quali l’età, la durata della disoccupazione, eventuali disabilità dei soggetti. Solo alla fine di questo iter Cotral ha scelto 172 persone tra le 350 già selezionate, somministrando loro una prova attitudinale  anche per poterle destinare verso una delle tre destinazioni possibili.
Tutti aspetti già vagliati lo scorso ottobre dal giudice del lavoro che ha però rimandato il caso Cotral al tribunale ordinario. A questo punto però i tempi sono strettissimi: la prossima udienza è fissata per il 7 dicembre, poco prima della scadenza del progetto "Lazio on the job" (31 dicembre) che consente di finanziare sia i tirocinanti sia le aziende che trasformeranno gli stage in assunzioni. «Italia Lavoro
sta spendendo i fondi europei e regionali avviando contratti formativi con altre imprese» è l'allarme lanciato dall'avvocato Marieni «Se non interviene un ordine giudiziale che imponga di congelare i fondi per i tirocini Cotral, questi si esauriranno e quindi l’azienda non avrà più alcun interesse alle assunzioni»
In questo caso la Regione Lazio verrebbe meno a un preciso impegno assunto con gli stagisti al momento della firma della convenzione con Italia Lavoro e, tramite quest'ultima, con Cotral. Perchè a sottoscrivere questi impegni è stato un ente pubblico, non la maggioranza che in quel momento ne era alla guida.

Ilaria Costantini


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