La fame di conoscenza apre opportunità, la storia di Alice: a 25 anni già tanti “mattoncini” nel suo percorso

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 14 Giu 2024 in Storie

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Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Alice Pomes, 25 anni, oggi con un contratto a tempo indeterminato in Merlett, gruppo Continental.


Sono originaria del Sud, della mia amata Puglia, il mare e il sole di Taranto hanno accompagnato gli anni della mia crescita. Ho frequentato il liceo linguistico studiando inglese, spagnolo e francese; in quegli anni ho fatto parte della Consulta provinciale degli studenti della mia città, sfidando il mio essere timida ed imparando a interagire con istituzioni e persone più grandi di me.  

Al quarto anno del liceo ho deciso di provare il test d’ingresso in università Bocconi, e l’ho passato! Così ad agosto 2017 mi sono trasferita a Milano e lì è iniziata la mia vita da fuori sede – con i pro e i contro dell’essere indipendente a soli diciott’anni.  


La mia laurea triennale era in Economia e Management (CLEAM). In quei tre anni sono stata in una residenza universitaria dove pagavo circa 720 euro al mese, spese incluse, per 11 mesi l’anno. Ho scelto la residenza perché Milano era una città totalmente nuova per me, non conoscevo nessuno. L’aspetto più bello è stato entrare a contatto sempre con nuove persone, visto che ogni anno arrivavano nuovi studenti, e dal primo giorno si è creato un senso di famiglia: eravamo tutti ragazzi che intraprendevano un nuovo percorso in una nuova città, sempre pronti ad aiutarci. Senza dubbio alcune delle amicizie più belle che ho ad oggi sono nate tra i muri della Residenza di Viale Bligny 22.  

In questi tre anni ho fatto parte dell’associazione TEAM, Together Everyone Achieves More, dove ho curato prima il fundraising, poi gli eventi e infine sono diventata presidente: è stata una grande soddisfazione e oggi porto con me l’idea che solo insieme si possa fare la differenza.  

Al terzo anno ho fatto uno scambio in Spagna, presso l’università Carlos III. Amo la Spagna, parlo spagnolo e già durante il liceo avevo partecipato a uno scambio Erasmus Plus KA1, nella zona di Almeria, per qualche settimana, con tutto il gruppo del liceo. Quindi tornarci durante l’università è stato semplice. Sono stata a Madrid da agosto a dicembre 2019 – il mio era un Free Mover Program, pagavo una mini retta per l’università estera oltre a quella per la Bocconi. Per fortuna essendo nel gruppo Erasmus Student Network potevo utilizzare degli sconti e agevolazioni. Vivevo in un appartamento condiviso con altri italiani. Eravamo un gruppo di 35 studenti della Bocconi, quindi le classi erano praticamente solo di italiani e i corsi in inglese.
 

Durante quell’esperienza ho anche svolto un mini-job per la Guerini Editore, curando la piattaforma di bilancio, occupandomi di back-end e creazione modulistica: lavoravo circa quattro/cinque ore a settimana in remoto e sono stata pagata circa 600 euro per l’intera durata, da fine agosto a dicembre. Era un modo per guadagnare qualcosina. Tornata in Italia mi era stato proposto di prendere le “redini” del progetto, ma ho deciso di proseguire gli studi.  

A marzo 2020 sono scesa in Puglia: era appena scoppiato il Covid e sono tornata in famiglia poco prima del completo lockdown, rimanendovi fino a fine agosto. Non è stato semplice studiare via Teams, seguire le lezioni e fare gli esami – si perdeva il senso di comunità. Però ho avuto l’occasione di tornare a casa, erano tanti anni che non eravamo tutti insieme visto che anche mia sorella, che studiava a Torino, ed era tornata giù per lo stesso motivo. È stato bellissimo: abbiamo recuperato un po’ di tempo insieme. Mi sono laureata nell’ottobre di quell’anno, in piena pandemia: niente feste, proclamazioni, – solo una mail e un video registrato.

Per la magistrale ho scelto, invece, un percorso più umanistico ed internazionale, quello in Strategic Communication presso l’università Iulm, sempre a Milano. Mi ha insegnato tanto e ho apprezzato la praticità della didattica che abbinava teoria a lavori di gruppo o individuali. Questa volta ho scelto un appartamento condiviso: era il momento di vivere in una vera casa. All’inizio la vita di residenza mi è mancata, ma poi sono entrata in sintonia con la mia coinquilina e il nostro salotto – una vera fortuna averlo visto che a Milano le case per universitari raramente hanno una sala comune oltre alla cucina! – è diventato protagonista dei mega pranzi delle domeniche con i nostri amici.  

Ho poi partecipato al bando Erasmus e inserito un’unica destinazione: Lisbona. Sono partita a febbraio 2022 e lì ho scoperto ancora una volta di essere un po’ cittadina del mondo – non è stato difficile ambientarsi. Avevo una borsa di studio mensile di circa 250/300 euro. Ero in un appartamento condiviso con altre sette persone – tre italiani, un francese, un olandese, un messicano e una finlandese – e mi piaceva questa multiculturalità. I corsi erano in inglese; eravamo una classe di una trentina di persone, di cui tre italiane. Lisbona è stata una grande scoperta, con una cultura molto aperta, e ancora oggi conservo delle amicizie importanti. Appena posso volo lì e ritrovo amici che continuano a viverci! In quel periodo ho scritto una tesi di laurea sperimentale in Internal Communication sul fenomeno del Whistleblowing in Italia e Portogallo; e a novembre 2022 mi sono laureata.

Oggi non sarei qui se non fosse stato per i miei genitori e il loro immenso aiuto: penso che la cosa più bella che un genitore possa fare sia incoraggiare i propri figli a seguire i propri sogni e supportarli anche se lontani da casa. I miei hanno fatto tutto questo per me e penso che non sarò mai grata abbastanza. 

Terminati gli studi avevo due grandi passioni: le risorse umane e gli eventi. Mentre finivo di scrivere la tesi avevo iniziato uno stage di sei mesi nel settore eventi presso la AIM Group International a Milano, con un rimborso spese di 600 euro. Mi occupavo di eventi e logistica anche di viaggio: una mia grande passione, in realtà, ma sentivo che non stavo mettendo a frutto i miei studi. Ho capito che volevo intraprendere una carriera nell’ambito delle risorse umane, e quasi per caso ho trovato l’opportunità in Continental. Il mio stage è quindi terminato in anticipo a inizio febbraio 2023, per mia scelta. 

Mi sono imbattuta nella proposta in Continental Italia su Linkedin, a dicembre 2022. Ho letto l’annuncio: un tirocinio in hr con un focus su tematiche in employer branding e talent acquisition. Mi sono ritrovata in ogni parola... e subito candidata! Dopo poco sono stata contattata da Ioselita D’Aleo, che si occupa appunto Talent acquisition: ho fatto un primo colloquio su teams con lei e Elisa Giarratana, Org Development. Poi ho avuto un secondo colloquio in presenza con l'HR director, Luca Armand. Volevo veramente quel posto e tra colloqui e visita agli uffici ho capito subito che sarebbe stato un ambiente da cui imparare tanto. Pochi giorni dopo ecco la telefonata: ero stata selezionata. Non so spiegare la felicità e l’orgoglio provato in quel momento. Stavo aggiungendo un nuovo mattoncino al mio percorso.

Lo stage durava sei mesi e sono stati subito molto trasparenti nel dirmi che non si sapeva nulla circa il dopo. Mi occupavo di Talent Acquisition e Employer Branding: colloqui per stagisti, screening cv, attività di partnership con alcune università, scrittura per la pagina LinkedIn. Ricevevo un rimborso spese di 850 euro lordi più buoni pasto da 8 euro, e seguivo la politica di smart working dei dipendenti, quindi 50 per cento mensile e 50 per cento trimestrale sui mesi estivi.

Ero molto agitata il primo giorno di stage, eppure mi sono sentita subito accolta: avevano preparato per me la giornata di Onboarding  accompagnandomi nella storia di Continental e facendomi sentire a mio agio. Molto carini anche i piccoli gadget per i nuovi arrivati, che fanno sentire subito parte del gruppo. Ho avuto un ottimo rapporto con i miei tutor e penso di essere stata molto fortunata. Dopo qualche mese, ho chiesto di vedere anche le altre funzioni hr. Poi ho scoperto il mondo di organizational development e internal communications & events: ho creato un nuovo template per comunicazioni interne, abbiamo organizzato eventi mensili per i colleghi e ho seguito la parte di Talent Management. Mi sono subita sentita parte del team, probabilmente ha aiutato che ci fossero altri ragazzi coetanei in azienda, con cui confrontarsi e passare del tempo insieme. 

Dopo i primi sei mesi mi è stata proposta una proroga per altri sei, con un aumento al rimborso spese a 1000 euro mensili. Ho accettato subito perché sapevo di poter imparare ancora molto. Ripeterei l’esperienza in Continental Italia senza alcun dubbio! Al termine dell’anno non è stato possibile trovare una posizione per me, ma i colleghi si sono adoperati per aiutarmi a trovare un posto. Qualche settimana prima della fine dello stage è arrivata l’offerta di Paola Vanetti, HR Country Head Italy in Merlett. Ho lasciato quindi lo stage dopo 11 mesi, a gennaio. Ricordo ancora la telefonata: non ero nemmeno a conoscenza della vacancy nell’area, ero incredula e felicissima. Avevo lavorato tantissimo e mi ero messa in gioco durante lo stage, per me è stato importante ricevere questa proposta.  

Sapevo che Merlett faceva parte del gruppo Continental, dato che in stage avevo avuto l’opportunità di partecipare alle riunioni trimestrali di Hr Country. Con il passaggio in questa nuova azienda è cambiata sia la città sia il settore. Milano era una sede commerciale, qui a Daverio invece siamo una sede produttiva con uffici amministrativi. È una sfida, sto imparando tante cose nuove: una grande opportunità e un bel percorso di crescita per una ragazza di 25 anni. Ho scelto di vivere a Varese, una città un po’ più grande, a pochi chilometri da Daverio. Non è semplice fare nuove amicizie, ma ce la sto mettendo tutta. Ho trovato anche una palestra/piscina vicino casa dove vado due volte a settimana. Sono fiduciosa di conoscere nuove persone: e poi sono solo a un’ora di auto da Milano, e spesso torno lì il fine settimana!

Oggi ricopro il ruolo di HR TMOD & Communication Specialist, con una Ral un poco superiore ai 30mila euro l’anno. Mi occupo prima di tutto di integrazione culturale, visto che nel 2019 Merlett, azienda padronale, è stata acquisita dal Gruppo Continental, una multinazionale. Poi ho tutta la parte di Talent Management, formazione interna ed esterna, onboarding nuovi arrivati, Organizational development, comunicazione interna ed employer branding, oltre a progetti con i colleghi delle altre sedi italiane. Ogni giorno lavoro sulle mie abilità di problem solving e sto acquisendo più fiducia in me.

In Merlett, così come prima in Continental Italia, lavoro spesso in smart working. Trovo che sia molto efficace se una persona lo prende seriamente: ogni tanto è utile lavorare da casa per poter portare a termine alcuni lavori che in ufficio è complesso fare. Certo, non c’è l’interazione immediata, ma grazie a strumenti come Teams anche questo ostacolo viene facilmente superato. Mi piace molto l’ambito delle risorse umane, mi appassiona trovare nuovi modi per coinvolgere le persone. Sono giovane, ma ho nel mio bagaglio personale già tante esperienze e sento di crescere ogni giorno grazie all’impegno in tutto quello che faccio. Mi piacerebbe molto in futuro essere responsabile di un team e provare a trovare nuove idee e metodologie per ingaggiare le persone.  

Il problema degli stage oggi è l’assenza di veri percorsi formativi. Ho fatto tanti colloqui, e spesso l’offerta era per archiviazione di documenti... Credo sia veramente triste per chi ha studiato tanto ritrovarsi a fare solo questo. Fare gavetta è giusto, ma sempre in linea con ciò che si è studiato! Non conoscevo la Repubblica degli Stagisti prima di entrare in Continental, però insieme alla mia tutor, che mi ha fatto conoscere questa realtà, abbiamo siglato proprio mentre ero in stage lì l’accordo con cui Continental Italia è entrata a far parte dell'RdS network. Credo che la Repubblica degli Stagisti porti avanti un concetto chiave per gli stage in Italia: il potere della formazione e la sua giusta remunerazione. Per i giovani diventa un punto di riferimento per capire quali sono le aziende di valore dove intraprendere un percorso di formazione.  

A chi oggi si affaccia al mondo del lavoro suggerisco di non fermarsi mai, prendere tutto di ogni esperienza: la vita in azienda, il coinvolgimento tra team, i momenti belli e brutti; di osservare chi ha esperienza e imparare, lasciandosi guidare ma senza mai appiattirsi. Siamo giovani, e abbiamo dalla nostra parte la fortuna di essere nati con una nuova tecnologia e mentalità: dobbiamo solo metterci in gioco e lasciare che la nostra “fame di conoscenza” parli per noi. 

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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