Valerio Torti, dalla pratica forense alla cattedra all'estero passando per la Commissione europea: «Il mio stage, esperienza a 360 gradi»

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 18 Ago 2011 in Storie

Dal 1° luglio al 1° settembre è aperto il bando per candidarsi agli stage da mille euro al mese presso la Commissione europea. La Repubblica degli Stagisti raccoglie le testimonianze di chi ha già fatto questa esperienza: ecco quella di Valerio Torti.

S
ono un avvocato di Roma di 32 anni. Mi sono laureato alla Luiss a 25 anni e subito dopo, a gennaio 2005, ho iniziato il praticantato necessario per l'esame di stato, che poi ho sostenuto a dicembre 2007. Ho lavorato presso lo studio legale Pietrolucci di Roma, nel dipartimento di contenzioso e proprietà intellettuale, partecipando da subito allo studio di cause e alla redazione di atti e prendendo nel frattempo confidenza anche con l'ambiente del Tribunale. Ricevevo un rimborso spese di 500 euro, che non è poco considerando che molte strutture legali in Italia non retribuiscono i loro praticanti [secondo il codice deontologico forense l'avvocato dovrebbe
«fornire al praticante un adeguato ambiente di lavoro, riconoscendo allo stesso, dopo un periodo iniziale, un compenso proporzionato all’apporto professionale ricevuto», ndr]. Lo stesso vale per gli stagisti, che diventano degli strumenti per coprire temporaneamente delle posizioni lavorative vacanti. E’ necessario sollecitare delle leggi statali che introducano l’obbligo di retribuzione anche per questo tipo di esperienze professionali.
Finita la pratica forense ho presentato domanda per un Master of Laws alla University College London; sono stato ammesso e sono volato in Inghilterra. È seguito a breve distanza un dottorato di quattro anni, senza borsa, alla University of Southampton, al quale mi aveva indirizzato un docente conosciuto durante il master, mio attuale supervisor. Ho iniziato il PhD a febbraio 2008, ma senza trasferirmi subito stabilmente. Ad aprile infatti ho deciso di accettare uno
stage presso il dipartimento di diritto della concorrenza dello studio legale romano Eversheds Bianchini, che offriva un rimborso e prevedeva buone possibilità di inserimento. Mi sono trovato bene e avrei proseguito volentieri oltre i sei mesi stabiliti, con un contratto, ma ho ricevuto l’offerta di uno stage alla Commissione europea, per il quale mi ero candidato mesi prima. Così  ho concluso anche l’esperienza in Eversheds e a marzo 2009 sono partito per Bruxelles, con il dottorato ancora in corso.
L’application alla Commissione europea è stata la prima che ho fatto in ambito comunitario, ed ho avuto la fortuna di essere inserito al primo tentativo nel blue book. La selezione si basa sul curriculum e con un buon voto di laurea ed un po' di esperienza professionale si hanno discrete possibilità. Io sono stato inserito nella Direzione concorrenza, che monitora i comportamenti delle imprese nel mercato europeo, sanzionando ad esempio gli accordi per aumentare i prezzi ed altre pratiche anticompetitive. Affiancavo i funzionari nelle svolgimento delle ricerche giuridiche e ho anche partecipato ad un’importante inchiesta nel settore alimentare sul commercio europeo di latte, carne, frutta e cereali. Al di fuori dell'ambito lavorativo, ho vissuto l’esperienza a pieno, alternando il lavoro allo svago: sport, corsi di lingua, escursioni, feste... Tutto organizzato dagli stessi stagisti, tramite il comitato previsto dalla Commissione. Ho anche avuto la fortuna di svolgere lo stage da marzo a luglio, evitando quindi la rigidità dell'inverno! Il rimborso spese di 1050 euro mi ha permesso  di coprire bene vitto e alloggio. Abitavo in zona Schuman, davanti alla Commissione: 600 euro al mese per un appartamento molto carino, da solo - la proprietaria, una signora greca, aveva acconsentito a ridurre l'importo dagli 800 euro iniziali. Per le spese extra invece ho dovuto integrare.
Lasciata Bruxelles a luglio 2009, mi sono concentrato sul dottorato e sono tornato a Southampton, dove ho preso una stanza in un residence universitario per 500 euro al mese. Ormai mancano pochi mesi alla fine: la submission della tesi è prevista per febbraio 2012. Attualmente però non sono in Inghilterra, ma negli Stati uniti, nell'ambito di un progetto di scambio tra ricercatori universitari. Ho beneficiato di una borsa di studio di 3500 euro del Worldwide Universities Network - un'organizzazione internazionale che raggruppa diverse università nel mondo - e da maggio ad agosto sono stato ammesso come visiting scholar presso la University of Wiscounsin. Rientrerò a Southampton ad ottobre 2011, ancora più vicino all'"obiettivo dottorato". Il mio consiglio ai giovani è di non demordere davanti alle difficoltà, insistere e perseguire il proprio progetto. E sopratutto lavorare duramente.

Testo raccolto da Annalisa Di Palo

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