Allenarsi per il futuro, parte il nuovo tour: la passione per il lavoro raccontata ai giovani dai campioni dello sport

Scritto il 12 Set 2016 in Notizie

alternanza scuola-lavoro Disoccupazione Gruppo Bosch

Oltre 50mila studenti incontrati in 270 scuole diverse nel corso dell'anno scolastico 2015/2016, in un tour de force che per l'anno scolastico che sta per iniziare si ripromette di eguagliare e anzi aumentare ancora questi numeri.

stage lavoro allenarsi per il futuro boschÉ l'impegno avviato nel 2015 da Bosch - in partnership con l'agenzia per il lavoro Randstad - per avvicinare i giovanissimi al mondo del lavoro. «Perché quando si parla di disoccupazione giovanile ci si focalizza sempre su chi ha già finito di studiare» chiarisce Roberto Zecchino, vicepresidente e direttore HR del gruppo Bosch in Italia: «Mentre il problema va affrontato prima, arrivando ai ragazzi quando ancora sono a scuola».

Partendo da questo presupposto Bosch e Randstad hanno costruito il progetto “Allenarsi per il Futuro”, un tour per le scuole (ma non solo: anche palestre, palazzetti dello sport, teatri...) per avvicinare gli adolescenti ancor prima che si affaccino al mondo del lavoro, comincino ad inviare cv e a presentarsi ai colloqui. L'obiettivo è quello di trasmettere loro un messaggio che trova nello sport la metafora più azzeccata: ciascuno può forgiare il proprio futuro con l'allenamento, la fatica, la tenacia, la voglia di rialzarsi dopo una sconfitta.

Non a caso, Bosch e Randstad portano in tour come testimonial dei campioni dello sport: dalla pallavolista Maurizia Cacciatori al pugile Patrizio Oliva, passando per il tennis - Mara Santangelo - la scherma - Margherita Granbassi - il ciclismo - Claudio Cappucci… La lista è lunghissima. Questi sportivi si confrontano faccia a faccia con i ragazzi, raccontano la propria storia, mettono a disposizione la propria esperienza per dimostrare che con la volontà e l'impegno si possono raggiungere grandi risultati. E che non serve essere rampolli di famiglie importanti, oppure avere corpi e visi da fotomodelli, per andare avanti. Molto più importante è saper trovare la propria strada e impegnarsi per percorrerla, senza farsi scoraggiare dagli inevitabili insuccessi che prima o poi capitano a chiunque, anche a un campione; senza chiedere troppo a sé stessi, dosando le forze e rinforzando giorno dopo giorno i muscoli, affinché siano in grado di migliorare le performance.

stage lavoro allenarsi per il futuro boschCosì lo sport diventa la metafora della vita lavorativa, con l'obiettivo dichiarato di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, promuovere la formazione e l’orientamento. Per raggiungerlo Bosch cerca anche la collaborazione con enti, istituzioni, anche altre aziende. A questo servono i numerosi protocolli d’intesa sottoscritti in questi mesi: 12 Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto), i Salesiani Don Bosco, il Goethe Institut, l'Asfor (l'associazione italiana per la formazione manageriale), Piazza dei Mestieri, Moster, Ashoka e molti altri.

Il calendario è fittissimo: la parte del leone la fanno le scuole superiori, ma Allenarsi arriva anche più avanti (una ventina le università coinvolte l'anno scorso) e più indietro, toccando le medie e addirittura alcune scuole elementari. Ovviamente, a seconda della platea, viene modulata la modalità di comunicazione.

Ora il tour è appena ripartito: giovedì 15 settembre toccherà nel pomeriggio l'università Liuc di Castellanza, in provincia di Varese, con il campione di pallacanestro Riccardo Pittis; sabato 17 settembre ad Arese, al centro sportivo SG Sport, per l'evento “Mini Olimpiadi Allenarsi Arese” con
Pittis, la Cacciatori, il calciatore Daniele Massaro, il ginnasta Igor Cassina e Daniela Masseroni, già campionessa olimpica di ginnastica ritmica, che proprio nell'ufficio risorse umane di Bosch sta costruendo la sua seconda carriera professionale, dopo aver abbandonato la ginnastica per raggiunti limiti di età (anche se ha soltanto 31 anni!) ed essersi laureata in Scienze dell'educazione. Tantissime date in tutta Italia, anche addirittura in contemporanea in più città: da Padova e Firenze (22 settembre) a Bari (26 settembre), da Foggia (28 settembre) a Bologna (29 settembre), raggiungendo anche territori difficili come Scampia (4 ottobre) o piccoli centri (Atri, in provincia di Teramo, il 14 ottobre; Rende, in provincia di Cosenza, il 18 ottobre...). E via così fino al prossimo giugno, in un calendario sempre in fieri.

In generale, ogni tappa si struttura così: dopo una breve introduzione al progetto, durante la quale viene sottolineata la gravità del fenomeno della disoccupazione giovanile in Italia e i testimonial aziendali attraverso la metodologia dello storytelling fanno capire ai ragazzi quanto sia importante partire dalle proprie passioni per costruirsi un percorso professionale. Si inserisce successivamente l’intervento dei testimonial sportivi, che catalizzano l’attenzione degli studenti; al termine, spazio alle domande di studenti e docenti.

Allenarsi per il futuro non si esaurisce poi negli incontri con le scuole: ci sono anche dei progetti speciali. “ITS per Bosch” per esempio ha coinvolto finora una novantina di studenti degli istituti tecnici superiori, fornendo loro ore di formazione sia a scuola sia presso le sedi sede Bosch a Bari, Sesto San Giovanni e Bergamo. Il “Progetto scuola duale” è un programma di alternanza scuola lavoro potenziata introdotto nel settembre 2015 che prevede, per un'intera classe di 16 studenti dell'IIS Galileo Galilei di Milano indirizzo Meccatronica, la possibilità di svolgere una metà dell’anno scolastico a scuola e un'altra metà in azienda, in particolare in quattro aree aziendali di inserimento (Service, Produzione, Application Center e Progettazione). Con uno sforzo di dialogo tra scuola e azienda per allineare e coordinare ciò che i ragazzi imparano in aula con il “training on the job” in azienda. Il percorso di questi 16 ragazzi riprenderà adesso, a settembre, per tutta la classe quinta.

stage lavoro boschSenza contare che un elevatissimo numero di ragazzi viene anche inserito in tirocinio all'interno di Bosch, che in Italia occupa quasi 6mila persone distribuite nelle 19 società che costituiscono il gruppo, con sedi dalla Lombardia alla Puglia, e con un fatturato di oltre 2 miliardi di euro all'anno. Bosch fa anche parte del network di aziende virtuose della Repubblica degli Stagisti e ha ottenuto pochi mesi fa il Bollino OK Stage e l'AwaRdS speciale Youth Employment proprio per il progetto Allenarsi per il futuro. Anche Randstad, con la sua rete di filiali sul territorio italiano ed un fatturato di quasi 700 milioni di euro, dà la possibilità a molti ragazzi di intraprendere dei tirocini formativi all’interno delle proprie strutture. Saranno circa 400 nel 2016 i giovani che avranno accesso a questa opportunità nelle aziende Bosch e Randstad.

Allenarsi per il Futuro è un grande impegno di risorse e di energie per Bosch e Randstad: «Il progetto
rappresenta tuttavia per gli adolescenti un’esperienza significativa di orientamento scolastico e professionale, in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro» sottolinea Roberto Zecchino «nonché un nuovo approccio culturale al rapporto scuola-azienda, al fine di affrontare finalmente con efficacia il problema degli abbandoni scolastici e della disoccupazione giovanile».

Sono già oltre 400 gli studenti di scuola superiore di tutta Italia finora accolti in alternanza scuola-lavoro nelle varie sedi del Gruppo Bosch, avendo l’occasione di confrontarsi con attività pratiche, seguiti da un tutor aziendale, per un periodo di tempo che può andare da una a tre settimane. «L’accoglienza di un così alto numero di studenti è resa possibile dal forte commitment dei collaboratori del Gruppo Bosch, che ben volentieri trasmettono ai ragazzi la passione con cui svolgono le proprie attività quotidiane» conclude Zecchino: «Durante i nostri tirocini in alternanza organizziamo anche dei momenti di confronto fra studenti e persone che lavorano in Bosch. I colleghi raccontano ai ragazzi il loro percorso scolastico ed accademico e come sono entrati in azienda; in questo modo gli studenti iniziano ad acquisire consapevolezza sul link fra mondo scolastico e mondo del lavoro».
 

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