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Scelta del Master per uno Stage e Lavoro

*Apro *Photography and Visual Design

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: Cris1984

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Opinione Stage

Cara Marta, Avendo tu già diverse esperienze formative alle spalle, tra cui anche quest'ultimo stage di 2 mesi nel settore in cui ti piacerebbe continuare a lavorare, il nostro consiglio è quello di cominciare a mandare il tuo cv proponendoti alle imprese non per stage bensì per veri contratti. Se come immaginiamo hai meno di 29 anni, potresti essere contrattualizzata come apprendista: una modalità molto tutelante per il lavoratore e anche piuttosto conveniente, dal punto di vista fiscale e contributivo, per l'impresa. Se invece vuoi sfruttare questo ultimo periodo da universitaria per fare un altro stage, potresti per esempio cercarne uno part-time, che ti permetta di non abbandonare completamente le lezioni. Gli stage part-time non sono così frequenti... Ma vale sempre la pena di tentare, a volte si riesce ad arrivare a buoni compromessi con le imprese.

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: Redazione_RdS

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«In Commissione europea la mia passione per il video è diventata un lavoro»: la storia di Maddalena Monge

Dal 1° luglio al 1° settembre è aperto il bando per candidarsi agli stage da mille euro al mese presso la Commissione europea. La Repubblica degli Stagisti raccoglie le testimonianze di chi ha già fatto questa esperienza: ecco quella di Maddalena Monge.Ho quasi 29 anni e sono di Rovigo. Nel 2001 dopo il liceo scientifico mi sono iscritta a Scienze della comunicazione a Ferrara, svolgendo metà del secondo anno a Barcellona con un Erasmus. Per la specialistica invece mi sono …

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: Annalisa Di Palo

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Stage alla Prefettura

Ciao ragazzi, ho iniziato finalmente lo stage. Il lavoro è impegnativo, ma fino adesso devo dire che il tutor mi segue e sto imparando tante cose nuove. Quello che mi chiedevo è: ho sentito dire che le P.A. hanno la possibilità di assumere a progetto o a tempo determinato per particolari esigenze produttive. Mi chiedevo se qualcuno ha esperienze di stage nelle P.A. che si sono poi trasformati in contratti a termine. Grazie a chi mi risponderà.

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: Sole83

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Stage USA con convenzione di una università italiana- eventuali limiti copertura INAIL- si può fare?

Gentile Redazione, mi complimento innanzitutto per il meraviglioso lavoro che svolgete, per la qualità dell'informazione che date e per l'appoggio che fornite a noi neolaureati, troppo spesso considerati l'ultima ruota del carro del sistema economico... Sono una studentessa iscritta all'ultimo anno della specialistica, attualmente sto svolgendo un tirocinio remunerato in marketing e comunicazione in Spagna. Sarebbe mio grande desiderio, prima del conseguimento della laurea, di poter svolgere un tirocinio nell'ambito dell'argomento della mia tesi negli USA. Mi chiedevo dunque se il regolamento assicurativo degli Uffici di Placement delle università statali, permettesse la creazione di convenzioni di tirocinio anche fuori dall'Europa. Per i tirocini della MAE CRUI ad esempio, non si fa molta distinzione tra europa ed estero - si utilizzano gli stessi modelli prestampati di Convezione e Prog.formativo -però si tratta del ministero degli Esteri, e forse la casistica è leggermente diversa. In attesa di risposta, vi ringrazio per l'attenzione!

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: carlalonzi

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Stage quasi terminato e la decisione di frequentare l'università

Ciao, scusa del ritardo nella risposta ma per vari motivi non sono riuscita a dedicarmi troppo ad internet in queste settimane. Comunque, lo stage l'ho frequentato per un ramo dell'agenzia interinale GI GROUP S.p.A., più precisamente il ramo che si occupa dell'amministrazione del personale assunto in cantieri vari. Io comunque seguo più che altro la contabilità, essendo uscita da ragioneria ed avendomi quindi scelta anche in base all'indirizzo scolastico. Devo precisare però che sono stata chiamata da loro dopo che la scuola aveva fornito il mio nominativo. Parlo al presente perchè i nodi sono stati "in parte" sciolti: ad una settimana dal termine sono finalmente riuscita a chiedere le loro intenzioni ed il mio futuro all'interno dell'azienda, e questi i fatti: co.co.pro. fino a fine settembre, in quanto la crisi economica - che non risparmia nemmeno i grandi gruppi - non permette per il momento di assumere personale in qualità di dipendente. Non volendo prolungare lo stage, l'azienda ha utilizzato la scappatoia del contratto a progetto. Ovviamente ho accettato, meglio di nulla e soprattutto meglio della disoccupazione. Preciso inoltre che ho messo in chiaro l'argomento università: amo essere chiara e, per quanto il contratto sia solo fino al 30 di settembre, ho voluto comunque far sapere che, in caso di prolungamento dello stesso avrei utilizzato le 150 previste da contratto per il diritto allo studio. La reazione è stata molto positiva, e mi è stato anche detto che il diritto allo studio è fondamentale e sacrosanto, pertanto non influirebbe in eventuali decisioni di assunzione. Onestà per onestà però, mi è stato anche detto che a fine settembre potrei ritrovarmi a casa, vista la situazione attuale del gruppo, e che nel caso questo si avverasse, per tenermi all'interno dell'azienda, la mia dirigente avrebbe il potere di farmi rimanere soltanto con un ulteriore contratto a progetto e null'altro, in quanto le decisioni di assunzione sono prese dalla sede centrale di Milano. Evvai di precariato in pratica... Ma forse ora uno spiraglio di luce: un CV inviato qualche mese fa è stato "riesumato" dalla ditta a cui l'avevo inoltrato, e dopo un colloquio sostenuto in questi giorni, sembrerebbero ben intenzionati nei miei confronti, partenza con contratto - da dipendente - di 1 anno. Gli orari concordati (mi è stato detto che potrei gestirmeli io) si concilierebbero con l'università, ed avrei più possibilità di seguire le lezioni. Cosa non meno importante, il luogo di lavoro in questione si trova a 10 minuti da casa mia, a fronte dei 40 che faccio attualmente ogni mattina. Insomma, sarei ben propensa ad accettare per via delle molte condizioni a vantaggio di studio e tempo libero per studiare. L'azienda è a carattere familiare, per questo la mole di lavoro non sarebbe tanta come lo è dove sono ora. Certo, passerei da un grande gruppo ad una piccola realtà, ma in quest'ultima le prospettive di assunzione per 1 anno sono pressochè certe, nel grande gruppo invece, mi hanno messo in chiaro che potrei anche non rimanere. Chiedo scusa se mi sono dilungata ma visto il vostro aiuto mi sembrava giusto rendervi partecipi dell'epilogo. Ps: sono dalla provincia di Vicenza!

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: giagiu

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stage MutuiOnLine

Ciao a tutti ho iniziato da poco più due mesi uno stage presso il Gruppo Mol. inizialmente mi sembrava una buona occasione ma per ora posso dirvi che visto il ruolo che ricopro decisamente poco istruttivo, in pratica faccio prevalentemente scansioni di documenti, sistemo le cartelle in archivio e qualche altro compito. lo stage è 3+3 mesi, vale la pena proseguire?!c'è possibilità di restare all'interno dell'azienda o comunque di ottenere competenze degne di nota?! se qualcuno ha avuto esperienze con loro mi "illumini". non vorrei gettare al vento mesi per nulla!

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: darkodls

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abolizione degli stage

Salve a tutti, sul forum leggo storie e commenti più vari sugli stage nel nostro Paese. Io ne ho fatti 4: 3 gratuiti e uno con rimborso spese di 400 euro. Vi risparmio il racconto. Sarebbe identico a quello di migliaia di utenti. Credo che limitarsi a parlare o disquisire in maniera ipocrita sull'utilità o megno degli stages sia un insulto all'intelligenza di chicchessia. Gli stages sono lavoro subordinato sottopagato in nero. Stop. Quello che una volta si chiamava lavoro nero, oggi si chiama stage. Non solo. A subire questa pratica vergognosa di sfruttamento spesso sono le persone più qualificate. Una persona con la terza media, state pur sicuri che non viene chiamata a fare lo stage. Cosa vuol dire questo? Che in Italia dal '97 in poi(anno in cui con il pacchettro Treu si introduce la figura del tirocinio formativo) è possibile, per legge, far lavorare persone e non pagarle o sfruttarle miseramente. In alcuni stati americani c'è la pena di morte per legge, in Italia lo sfruttamento dei giovani qualificati. Il nostro legislatore, il nostro Stato, sono stati promotori e attuatori di un vero e proprio massacro delle nuove generazioni, spacciato per riformismo. Tutto questo, inoltre, è stato incentivato dalla successiva riforma Berlinguer del 3+2 che ha liceizzato le Università italiane, distribuito abusi e cattedre a destra e manca, e ha previsto la possiblità di inserire nei piani di studi i cd. tirocini curricolari. Con la scusa di una formazione fasulla, scimiottando qualche paese europeo, ecco come si è legalizzato il lavoro nero in Italia. Tutto ciò si è in breve tempo esteso a qualsiasi settore o mansione: ciò che prima era lavoro dipendente, ora è stage o, se sei forutnato, contratto a progetto. Tutto ciò produce un solo risultato: disoccupazione dilagante(lo stage giuridicamente non è un rapporto di lavoro), allungamento dei tempi di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, avvilimento delle famiglie costrette a sobbarcarsi il peso del mantenimento dei figli fino a 30 anni e oltre, affossamenteo del cd. contratto di apprendistato, ossia di quel contratto di lavoro che già per sua natura prevede l'alternanza di formazione e prestazione lavorativa. E quindi perchè introdurre e incentivare gli stages, se esiste già il contratto di apprendistato, anch'esso rimodulato e normato nel pacchetto Treu? A questa domanda nessuno vuole rispondere. Tutti fanno finta di non vedere o si limitano a dire quanto sono brutti gli stages! Abbiamo i Damiano e i Fassina, poi, che ci prendono in giro a più riprese. Parliamo cioè di esponenti politici appartenenti a quella schiera di intellettuali che nel '97 e '99 hanno distrutto mercato del lavoro e università e che oggi fanno finta di prendere a cuore il problema della precarietà, che la loro stessa ideologia e fasullo riformimo ha creato e determinato. E come si combatte la precarietà secondo loro? Continuando a sfruttare i nostri giovani con un rimborso di 400 euro al mese!!! Non serve un economista o uno statista per capire che basterebbe semplicemente abolire dal nostro ordinamento la figura dello stage. Eh, no, direbbe qualcuno di voi.Ma scherziamo!? I nostri giovani con un contratto di lavoro, compreso di diritti e doveri, ferie, malattie, oneri fiscali e previdenziali?! Con l'apprendistato? Eh, no..pussa via.. Si continui a lavorare in nero, a morire di fame con gli stages a 400 euro al mese di Damiano, i contrattini a progetto di Italia Lavoro, i contratti di somministrazione di 15 giorni. Continuate a laurearvi per fare i commessi a 300 euro al mese. Di questo passo si ingrossano solo le file delle clientele, fatte di persone disperate, di una guerra tra poveri alla ricerca di un stipendio di 1000 euro al mese con cui barattare il proprio voto nella cabina elettorale. E qual'è la risposta di fronte a questo massacro? "Beh..è normale che si usino gli stages, le aziende non possono assumere persone, ma devno prima formarle". Domanda: ma prima che venissero introdotti gli stages, allora, non lavorava nessuno? Nessun azienda assumeva, non si facevano concorsi, ecc.? E come campavano le generazioni prima di questa? Di rimborsi spese o co.co.co a 800 euro al mese? Si laureavano per andare a spolverare i magazzini a 200 euro al mese? E poi se dopo 5 anni di scuola superiore, 5 anni di università, una persona deve essere ancora falsamente formata, ma che studia a fare? E' questo il modello di sviluppo ideato e pensato dai Damiano e Fassina? Beh, da premio Nobel. Intanto, per tutta risposta, in quest ultimo anno accademico sono calate del 6% le immatricolazioni universitarie. Si allarga sempre di più il divario con i Paesi europei, nonostante già siamo tra quelli il minor tasso di laureati in Europa. Infine, continuiamo a fare manovre finanziare, tagli, aumento di aliquote...ma nessuno dice che tutti quelli che lavorano in stage, essendo lavoratori in nero, non versano oneri fiscali e contributi previdenziali. Risultato: disccupazione, minor gettito fiscale, pensione bassissima per i giovani di oggi pensionati del domani, arretramento cuturale del livello medio della popolazione. E state ancra a disquisire di quanto gli stages sono brutti, inutili, ecc? Svegliatevi!!!

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: riscri

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stage UNESCO

ciao, secondo il mio mdoestissimo parere, scusa la franchezza ma se devi partire con questa mentalità è meglio che stai a casa. E' chiaro che ci saranno centinai di candidati per un numero limitato di posti, e quindi avrai una concorrenza agguerrita da battere. Ma non sarà così solo all'Unesco, sarà così ovunque, in ogni organizzazione pubblica e privata che non sia microscopica. Quindi, meglio non essere disfattisti ma realisti: a più selezioni partecipi, maggiori saranno le possibilità di essere scelta.

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: danrur

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Master finanziati dallo Stato: nel catalogo Alta formazione corsi di dubbia utilità e prezzi molto alti rispetto al mercato

È scaduto all'inizio di agosto il catalogo interregionale dell’Alta formazione, che dava la possibilità di richiedere dei voucher formativi per partecipare gratuitamente a corsi di specializzazione e master. Grazie al co-finanziamento del Fondo sociale europeo, dodici Regioni finanziano cioè con oltre 30 milioni di euro lo studio specialistico dei loro residenti. Come spesso capita in Italia, però, un’iniziativa tesa a favorire la specializzazione di giovani e meno giovani attraverso l’erogazione di finanziamenti necessari per coprire i costi, spesso alti, dell’istruzione …

Ultimo Post: 13 anni, 3 mesi fa

Di: Marianna Lepore

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