Quando rifiutare l'apprendistato è meglio
Ciao a tutti, ho svolto uno stage di 6 mesi presso una azienda informatica (che non citerò) del nord est. Devo dire di aver imparato molto tuttavia le condizioni lavorative erano pessime sebbene fossi retribuito con 600 euro. Ebbene la situazione è quella tipica di una grande azienda, fatturato intorno al miliardo di euro fatto sulle spalle di dipendenti sfruttati. In ufficio (nel mio) eravamo in 18 ma lo spazio era solo per 12 e 8 ore fatte così vi assicuro che non sono belle. Giusto 8 ore davanti al monitor e nessuna visita oculistica!(obbligatoria oltre le 20 ore settimanali davanti al terminale, io ne facevo almeno 40)Detto questo veniamo al dunque: proposta di apprendistato per 5 livello metalmeccanico (sono laureato). Tutti direte : WOW! e invece no perchè l'inquadramento minimo retributivo è al massimo due livelli inferiori al quinto(ossia al terzo) mentre loro violando ogni legge mi avrebbero inquadrato come quinto livello ma pagato come un primo ossia 900 euro netti al mese.Oltre a questo vi faccio notare che eravamo costretti a timbrare anche le pause caffè che a chi lavora al terminale spettano di diritto (15 minuti ogni due ore). Oltre a questo nessun dipendente aveva i buoni pasto e neppure una mensa interna. Sebbene la legge dica che se non si danno i buoni pasto si deve disporre di una mensa interna in caso contrario l'orario lavorativo va ridotto a 6 ore giornaliere. L'unica cosa concessa era una cucina con un microonde sovraffollata e rovente in cui in 30 minuti scarsi si faceva la pausa per tornare subito a lavoro. Ciliegina sulla torta: il contratto che volevano farmi firmare prevedeva pure i buoni pasto ma tanto non mi sarebbero stati dati. ora dico ma a fronte delle violazioni: INPS:perchè non controllail sovraffollamento e che sia garantita la salute sul posto di lavoro (per le mancanze i titolari rischiano da una multa alla galera) FINANZA: perchè non controllano l'abuso di contratti di apprendistato (azienda quasi totalmente di apprendisti tanto che la hanno divisa in più aziende per pagare ancora meno al fisco) con sottoinquadramenti e mancanza di corsi? Ricordo che la mancanza dei corsi di formazione prevede una multa mentre sottoinquadrare e dichiarare buoni pasto o altro che poi non viene dato prevede la galera. Chi fattura un miliardo ha l'oobligo di pagare il minimo contrattuale non dico di più ma il minimo perchè tutti sanno fare impresa violando ogni legge esistente e facendo concorrenza sleale. Detto questo nulla mi ha dato più soddisfazione di lasciarli nel momento del bisogno visto che mi accollavo una strage di lavoro . Nel caso qualcuno commentasse 900 euro sono tanti che provi a venire al nord est e ne riparliamo e vi ricordo che 900 è il minimo di un primo livello non di un terzo. Mi dispiace che tanti imprenditori onesti (eh si tanti apprendisti che conosco vengono trattati con dignità) debbano pagare per pochi disonesti che si arricchiscono in maniera ILLEGALE ed indisturbata confidando che condannare qualcuno spesso è impossibile.
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: tanooky
«Il mio stage in ALD? Ogni giorno ho imparato qualcosa di nuovo»
La Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità, e la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito. Di seguito quella di Aldo De Finis, analista in ALD Automotive a Roma con contratto di apprendistato. NB: al momento della pubblicazione di questo articolo ALD Automotive faceva parte dell'RdS network; dall'aprile del 2014 non ne fa più parte. Chi l'avrebbe detto: dal liceo classico all'analisi finanziaria. Sono Aldo, romano, …
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: Annalisa Di Palo
Nuove tutele per gli stage: meno opportunità, ma migliori. Giovani, ci state o no?
Capita, quando viene introdotta una nuova legge, che a lamentarsene siano proprio i cittadini che ne risultano beneficiari, o comunque potenzialmente «beneficiandi». Non c'è da sorprendersi, quindi, che da settimane sul wall del gruppo Repubblica degli Stagisti su Facebook vada avanti un dibattito acceso rispetto alle nuove norme sui tirocini extracurriculari in fieri, e sopratutto sull'effetto prodotto dalla novità della «congrua indennità» obbligatoria prevista dalla riforma Fornero, concordata in sede di Conferenza Stato-Regioni e ora in discussione in pressoché tutti …
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
Heinz Italia S.p.A.
Grazie sei stata gentissima/o ..Si, sono stati molto "umani" non hanno fatto domande impensabili..Tra circa 20 giorni mi faranno sapere del feedback che mi hanno assegnato e in caso di esito positivo dovrei passare al secondo step..
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: dormientes
La precarietà sul lavoro distrugge anche le coppie: l'allarme di Alessia Bottone
"Scienze politiche" e "lavoro" nella stessa riga senza una negazione o una battuta? Tirate una secchiata d'acqua alla Bottone che magari si sveglia...
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: levels
Funder35, 1 milione di euro per le start-up culturali
Spiccioli a entità praticamente inutili.
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: levels
Da stagista a finta partita IVA?
Ciao a tutti gli stagisti! È un anno ormai che seguo questo sito e leggo le storie che pubblicate, perciò oggi ho deciso di scrivere anche io per raccontare la mia esperienza di stage. Mi sono laureata in Lingue (triennale + specialistica) a Febbraio dell’anno scorso e da subito ho iniziato a mandare CV nella mia regione e in altre per trovare un lavoro (o almeno uno stage, visto che ormai sembra essere l’unico modo per iniziare a lavoricchiare). Durante gli anni dell’università ho svolto i classici lavoretti da studentessa (commessa, ripetizioni, hostess, promoter…), ma nulla che mi qualificasse o che mi rendesse “appetibile” (espressione orribile) per i recruiter. In effetti, sul CV l’esperienza lasciava un po’ a desiderare, ma mi dicevo che in fondo le persone intorno a me erano, chi più chi meno, nella mia stessa situazione. Per farla breve, dopo alcuni colloqui andati male (nel senso che non mi hanno neppure richiamato per dirmi “abbiamo trovato qualcuno più adatto di te”, ma va beh…) ho seguito un corso presso un ente di formazione della durata di tre mesi (uno di quei corsi professionalizzanti IFTS) e alla fine del corso, mi è stato attivato un “tirocinio formativo” della durata di sei mesi, da svolgere presso un’azienda. Il corso (di marketing) è stato davvero interessante e soprattutto utile dal punto di vista pratico ed ero (e sono tutt’ora) contenta di aver aggiunto delle “competenze” (ormai non sopporto più questo termine) al mio CV. Ed è così che sono arrivata in una società di traduzioni. Fin dal primo giorno mi avevano assicurato che l’esperienza sarebbe stata altamente formativa, è così in effetti è stato (per intenderci, in sei mesi avrò fatto sì e no due fotocopie); il rimborso spese era di 300 euro (prendo un treno e due autobus per arrivare in ufficio) e facevo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 con un’ora di pausa pranzo. Il mio iniziale entusiasmo era stato subito notato dai titolari che più di una volta hanno lodato la mia dedizione e la mia voglia di fare. Io chiaramente ero al settimo cielo, perché sentivo di piacere. Perché scrivo tutto questo? In effetti, a parte il rimborso spese da fame, l’esperienza è stata molto bella, seppur stancante, perché mi caricavano di lavoro e non mi sono mai presa un giorno di “permesso”. Comunque… Ho raccontato la mia esperienza perché avrei bisogno di un consiglio dalla community. Ora che il tirocinio è finito i capi mi hanno proposto di aprire la partita IVA per poter collaborare con loro. Loro hanno solo due dipendenti (le segretarie) e tutte le persone che lavorano lì dentro sono in teoria liberi professionisti, ma di fatto svolgono mansioni da ufficio e lavorano come dei veri e propri dipendenti. In pratica: finte partite IVA. Io non so cosa fare, perché da un lato non ho altre proposte di lavoro in ballo e, dall’altro, ho un po’ paura a buttarmi come libera professionista. La tariffa che mi hanno proposto (si parla a cartelle) è davvero ridicola e, parlando con un’altra ragazza che lavora lì da due anni, ho capito che non arriverei ai 600 euro netti al mese. Devo dargli una risposta entro qualche giorno. Qualcuno ha dei consigli? In caso non accettassi, 6 mesi di tirocinio immagino non mi rendano decentemente qualificata per un lavoro vero, quindi dovrei mettermi a cercare un altro stage? Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi! :)
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: Blueberry
Dalla ricerca universitaria alla consulenza aziendale in PwC: la storia di Francesca
Mi son ritrovato a leggere l'articolo ieri sera e devo ammettere che questa storia/intervista si discosta dall'ottimismo e positività che caratterizzava in genere le precedenti. Probabilmente anche a buon motivo, poiché si parte da una situazione in cui una giovane ragazza fa ricerca, ritrovandosi poi ad accettare un lavoro per una Big Four della consulenza sotto forma di stage a 800 euro al mese (per una persona con esperienza di ricerca post-laurea... macchediav?), convertito poi in un contratto di apprendistato con un salario netto probabilmente più magro dell'assegno di ricerca iniziale. Tutto questo quindi si traduce in una chiosa poco felice... i miei ex-compagni sono emigrati e godono di stipendi più elevati, vivono da soli, ecc ecc Dov'è quindi l'aspetto positivo di questi ultimi due anni e mezzo? Sarei anche molto, molto curioso di conoscere le condizioni lavorative e salariali di Francesca al termine dei due anni di apprendistato, ovvero fra pochissimo.
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: andreaceria
stage e lavoro part-time
Mi è stato proposto un lavoro part time e anche uno stage. Volevo chiedere se è possibile fare entrambi, in fondo sono stata "inoccupata" fino a questo momento (condizione per fare lo stage visto che ho finito l'università più di 12 mesi fa) oppure se il contratto part-time non è compatibile con lo stage.
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: stef13
Regione Lombardia, la giunta respinge la mozione sulla revisione della normativa sui tirocini
Alla redazione della Repubblica degli Stagisti arriva la lettera aperta di un consigliere regionale della Lombardia, Paolo Micheli. La scadenza del 24 luglio infatti si avvicina: entro quella data tutte le Regioni dovrebbero adeguare le proprie normative sui tirocini extracurriculari ai principi concordati nelle Linee guida approvate a gennaio in sede di Conferenza Stato-Regione. La Lombardia è una Regione di particolare rilevanza: sul suo territorio avvengono circa 90mila stage l'anno, di cui indicativamente la metà inquadrabili come «extracurriculari»; e la …
Ultimo Post: 11 anni, 10 mesi fa
Di: redazione