Le università «virtuose» del Mae-Crui: tutti i dettagli sui rimborsi spese e le borse di studio per i tirocini in ambasciate, consolati e istituti di cultura

Andrea Curiat

Andrea Curiat

Scritto il 15 Set 2010 in Help

Sono diciotto le università virtuose che forniscono un contributo spese ai tirocinanti del Mae Crui fra quelle che hanno risposto al sondaggio della Repubblica degli Stagisti. Gli atenei aderenti al programma sono in tutto 67 [di questi, nove non hanno risposto alle mail e alle telefonate della redazione].

L'università di Udine assegna da sempre a tutti i propri studenti selezionati per partecipare ai tirocini un importo a copertura delle spese di viaggio, forfettario a seconda della zona in cui il tirocinio stesso viene programmato. Il rimborso varia da 150 a mille euro circa e proviene interamente da fondi dell’ateneo. L’assicurazione medica è a carico del tirocinante (nel caso il tirocinio venga effettuato nei paesi Ue, i tirocinanti sono però coperti dalla tessera europea di assicurazione malattia).


La Bocconi di Milano offre 380 borse per anno accademico per gli stage, inclusi quelli del Mae-Crui. Le borse sono finanziate con fondi regionali, fondi dell'università e fondi misti. I finanziamenti sono concessi sulla base di requisiti di merito e di reddito e vanno da un minimo di 500 a un massimo di 1.500 euro per i Paesi extra-europei; qui il bando con tutti i dettagli.


L’università di Verona offre circa 3mila euro ad ogni stagista Mae-Crui, e altrettanti per chi viene selezionato per il programma Mae-Crui Assocamera estero.


L’università per stranieri di Siena, tramite una convenzione con il ministero degli Esteri, offre borse di tirocinio all’estero ed in Italia agli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale e alla scuola di specializzazione e borse di stage formativo per i neolaureati. Tutte le borse sono finanziate dalla Regione Toscana, all’interno del Progetto “Lingua e cultura italiana – Società e sistema produttivo toscano in prospettiva internazionale” 2009/2010. Il bando 2009/2010 ha stanziato 820mila euro per finanziamenti individuali che vanno da 300 euro (per le destinazioni in Italia entro i 100 km dal luogo di residenza) a 4.800 euro (per l’Africa subsahariana, l’Asia e l’America latina). Nel 2009 sono state erogate 80 borse di studio; a fine 2010 verrà emanato un nuovo bando per studenti e neolaureati che assegnerà le risorse residue.


L’università di Catania invia per ogni bando di selezione 10 candidati, sei laureati e quattro laureandi, erogando una borsa di studio di 1.032 euro a tutti i candidati che siano in possesso di determinati requisiti relativamente a voto di laurea e media degli esami, conoscenza linguistica ed età (massimo 26 anni per i laureandi e laureati di vecchio ordinamento e di laurea specialistica, 23 anni per i laureati di primo livello).


Per favorire ed incentivare la mobilità internazionale, l’università di Perugia si fa interamente carico delle spese di viaggio degli studenti o neo-laureati selezionati dalla Crui presso le sedi estere. Nel 2009 sono stati finanziati 37 viaggi; nel 2010, sono sinora 34 gli studenti inviati all’estero dall’Ateneo.


L’università del Piemonte Orientale ha attivato da quest’anno nove borse di studio del valore unitario di 1000 euro. Il numero delle borse è stato deciso tenendo conto del numero dei partecipanti degli scorsi anni che è sempre stato inferiore a quello dei contributi; qualora il numero di stagisti superasse quello delle borse, verranno scelti in via prioritaria gli studenti che hanno svolto l’esperienza all’estero. I contributi  vengono elargiti con fondi dell’Ateneo.


Anche l’università di Cagliari cofinanzia le esperienze con un contributo mensile pari a mille euro lordi, che grava in parte sui fondi di bilancio e in parte sui fondi regionali.


L’università di Genova offre dai 1.200 ai 2.000 euro a tutti i laureandi/laureatiche abbiano regolarmente svolto un tirocinio presso le sedi collocate all’estero e con valore ISEE/ISEEU (il sistema per calcolare il reddito delle famiglie ai fini delle tasse universitarie) non superiore a 35mila euro (2mila euro per valore ISEE/ISEEU inferiore a 10mila euro; 1.800 euro per valore ISEE/ISEEU da 10mila a 20mila euro; 1.200 euro per valore ISEE/ISEEU da 20.001 a 35mila euro).


L’università di Macerata 
anche quest’anno mette in palio 33 borse per stage di tre mesi in Europa, nell’ambitodel Bando Erasmus Placement 2010/2011 che coinvolge anche i tirocinanti Mae-Crui. I vincitori si aggiudicheranno una borsa di circa 1500 euro. Qui il bando del concorso con i requisiti per partecipare.


L’università di Messina dà un contributo finanziario di 1032 euro per i tirocinanti pressosedi estere. Per il 2010 sono stati stanziati in tutto15 milioni di euro che gravano sul bilancio dell’Ateneo. L’istituto copre anche le spese di assicurazione contro gli infortuni e contro i rischi derivanti da responsabilità civile.


La Sant’Anna di Pisa invia ogni anno all’estero dagli 8 ai 10 tirocinanti Mae-Crui, ciascuno con un contributo spese mensile di 640 euro o di 800 euro per alcuni Paesi con costo della vita elevato (come la Gran Bretagna, la Cina e gli Stati Uniti, ma i parametri sono in fase di revisione). In aggiunta, l’istituto rimborsa anche le spese di viaggio A/R ed eventuali spostamenti in Italia da e per la sede.


La Scuola Normale Superiore di Pisa offre fino a 700 euro di rimborso spese a tutti i tirocinanti Mae-Crui che, in media, sono meno di dieci l’anno.

La Lumsa ha stanziato
4 borse di studio da 1.500 euro ciascuna per stagisti in sedi estere per un periodo minimo di 90 giorni.


L’università di Salerno eroga borse per i propri laureati selezionati nell’ambito
del programma di tirocini Mae-Crui. L'ammontare della borsa per i tre mesi raggiunge un massimo di 3mila euro per stage in paesi extraeuropei; 2mila euro per paesi europeo;  mille euro per l’Italia. Tutti i tirocinanti ricevono le borse, che sono finanziate da fondi di Ateneo; nel 2009 ne sono state erogate 19.


L’università di Sassari offre un massimale di 2mila euro per i tirocini in Italia, 3mila euro per l’Europa e 4mila euro per i Paesi extra-europei. Le borse rientrano nel budget dell’Università e solitamente coprono tutti i tirocinanti.

L’università di Siena offre un rimborso spese per stage ai tirocinanti che ne facciano richiesta nei limiti dei fondi appositamente assegnati in bilancio. La richiesta di rimborso viene fatta alla fine dello stage e valutata dalla commissione rimborsi stage anche sulla base di eventuali facilitazioni previste dall’azienda e/o di altri benefici erogati dall’università stessa o da altri enti. Il rimborso spese medio si aggira intorno ai 200 Euro al mese. I requisiti prevedono che le distanze tra la sede dello stage e la sede universitaria e della residenza siano superiori a 80 km. I criteri per l’erogazione sono consultabili qui.

Anche l'università di Palermo dovrebbe fornire rimborsi spese ai tirocinanti Mae-Crui nell'ordine dei 700 euro, come segnalato dalla lettrice Katya; l'ateneo, però, non ha mai risposto alle richieste della Repubblica degli Stagisti per avere dettagli ulteriori. Sul sito, peraltro, è precisato che
«non sono previste borse o contributi».

Andrea Curiat


Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:

- Rimborso spese per gli stage Mae-Crui, a chi sì e a chi no. La richiesta di aiuto di una lettrice: «Non è giusto: tutti dovrebbero ricevere un sostegno»
- Mae-Crui, la vergogna degli stage gratuiti presso il ministero degli Esteri: ministro Frattini, davvero non riesce a trovare 3 milioni e mezzo di euro per i rimborsi spese?

E anche:

- Stage all'estero, Mae-Crui ma non solo: attenzione all'assicurazione sanitaria;

- Stage all'estero senza assicurazione sanitaria: le storie di chi ci è passato

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