Un anno di Soul, il servizio di placement pubblico delle università del Lazio

Giuseppe Vespo

Giuseppe Vespo

Scritto il 02 Set 2009 in Approfondimenti

Più di tredicimila curriculum registrati, oltre 22mila iscritti al portale, seimila contatti tra aziende e studenti per oltre cinquemila candidature accettate, tra stage e opportunità di lavoro. Sono i numeri di Soul, il Sistema Orientamento Università Lavoro [nell'immagine, l'homepage del sito], che quest'estate ha festeggiato il suo primo anno di vita.
Nato dalla collaborazione fra gli atenei romani (La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e Foro Italico), ai quali si sono unite dapprima l'Accademia di Belle Arti di Roma  e in questi giorni anche le università di Cassino e di Viterbo, Soul si propone come «ponte fra le università e il mondo del lavoro, fornendo ad imprese e studenti un servizio pubblico e gratuito di placement». Con buoni risultati, a giudicare da quel 44% di neo “dottori in” che dopo il tirocinio post laurea ha trovato una vera occupazione.
Funziona così: lo studente o il laureato, non per forza di un ateneo coinvolto, inserisce il suo curriculum sul portale, che rende visibili solo i dati relativi agli studi svolti. Se l'azienda è interessata contatta lo studente. Viceversa può essere l'impresa ad offrire un posto di lavoro o uno stage, in quel caso a proporsi è ovviamente il candidato.
Nel caso durante lo stage si dovessero verificare abusi da parte dell'impresa, su denuncia dello stesso stagista partono i controlli di Soul, che verifica le irregolarità, inserisce l'azienda in una black list (attualmente sarebbero quattro quelle che ne fanno parte) e la espelle dal sistema. Mentre per tutte le situazioni di tirocinio o di rapporto di lavoro poco chiaro o semplicemente per ricevere informazioni sui diritti dei lavoratori, presso gli sportelli Soul delle università è stata aperta una Ztl, zona tutela lavoratori: un servizio di consulenza gratuita offerto da Cgil, Cisl e Uil regionali.
Soul è nato il tre luglio del 2008 con un budget di circa 2,6 milioni di euro, di cui trecentomila finanziati a metà dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Sapienza, mentre i due milioni arrivano dai fondi sociali europei gestiti dalla Regione Lazio. Ora l'obiettivo è crescere velocemente. La nuova sede, in via De Lollis a Roma, appena fuori dalla città universitaria della Sapienza, ospiterà anche un centro per l'impiego della Provincia. I punti informazione disseminati nelle varie università continueranno ad accogliere gli studenti interessati, mentre si cercherà di coinvolgere nel progetto gli atenei di altre regioni, ai quali verrà offerto gratuitamente il sistema informatico messo a punto per Soul.
Un programma che, a regime, consentirà di informatizzare tutte le procedure necessarie per l'attivazione e la gestione dei tirocini. «Tutte le informazioni
» spiegano gli addetti alla Repubblica degli Stagisti «verranno integrate nella banca dati per la comunicazione obbligatoria della Regione  ogni regione ne deve avere una così da valutare gli esiti occupazionali dei percorsi formativi». Finora tra gli atenei che hanno mostrato interesse ci sono quelli pugliesi e quelli liguri. Ma bisogna allargare ancora la rete, «perché cooperare è meglio che competere» afferma il padrino di Soul, Pietro Lucisano, preside del corso di laurea in Scienze della Formazione e delegato all'Orientamento della Sapienza: «Noi ne siamo una testimonianza»
E
anche all'estero sembrano non disdegnare l'idea di un network, perfino con la Russia sono stati avviati i primi contatti. Tanto che per Lucisano il futuro si chiama «europlacement. Il nostro modello - conclude il professore di Pedagogia sperimentale - è quello del buffet: le aziende conoscono poco il mondo universitario, che invece offre una vasta gamma di profili accademici e percorsi di studio. Vogliamo aiutarle a scegliere di cosa e di chi hanno bisogno».

Giuseppe Vespo

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