Vulcanus in Japan non si ferma per il Covid: ecco come andare per un anno in Giappone in stage

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 11 Dic 2020 in Notizie

Asia Commissione Europea esperienza all'estero Giappone stage all'estero

Un periodo di formazione di un anno in Giappone finanziato dalla Commissione europea e dalle aziende ospitanti. È quanto offre il programma Vulcanus in Japan, lanciato nel 1997, a una trentina di studenti universitari dell’Unione europea o di paesi aderenti al Cosme (Competitiveness of enterprises and small and medium-sized enterprises), un programma dell’Ue per la competitività delle imprese.

Le candidature resteranno aperte dal 10 gennaio al 10 febbraio 2021. Per poter presentare domanda di partecipazione occorre: essere studenti, almeno al quarto anno complessivo di studi, presso università dell’Ue o del Cosme; essere iscritti a facoltà scientifiche o tecniche (es. Ingegneria, Informatica, Chimica, Fisica, Matematica) e restare iscritti almeno fino al giugno successivo all’invio della domanda. 

Il programma, per l’edizione 2021/2022, si terrà a partire dal 1° settembre 2021 e comprenderà: un seminario di una settimana sul Giappone, un corso intensivo di lingua giapponese della durata di quattro mesi e un tirocinio di otto mesi presso un’azienda giapponese. Il tutto sarà preceduto da un incontro preliminare, che si terrà presso la sede di Bruxelles del programma a luglio 2021. Nel caso in cui lo scenario sanitario globale non lo consentisse, quest'ultimo si svolgerà online. 

Previsto un rimborso spese a rate per un totale di circa 15mila euro (1 milione e 900mila yen), volto a coprire il viaggio di andata e di ritorno, l’assicurazione e le spese di soggiorno in Giappone. L’alloggio sarà messo a disposizione, per tutti i dodici mesi, dall’azienda ospitante, mentre l’Eu-Japan Center for Industrial Cooperation, promotore e gestore del programma, finanzierà il seminario e il corso di lingua. 

Nato nel 1987 per iniziativa della Commissione Ue - Direzione generale per le imprese e l’industria e del ministero per l’economia giapponese, il Centro si propone di rafforzare i legami industriali tra Europa e Giappone. Oltre a Vulcanus in Japan, fra l’altro, promuove anche Vulcanus in Europe per gli studenti giapponesi, gestito dall’ufficio di Tokyo.

I partecipanti sono selezionati in base al curriculum accademico, alla conoscenza della lingua inglese scritta e parlata, alla motivazione e alla capacità di adattamento. Ogni anno fanno domanda oltre 600 studenti universitari. Circa 700 le domande nell'ultima tornata.

Le maggiori nazionalità rappresentate dalle candidature sono Polonia e Spagna, seguite dall’Italia. Dal Program Officer, ci dicono che non sono autorizzati a condividere il dato sulle candidature per Paese, ma che ogni anno sono mediamente 2-3 i ragazzi italiani ammessi a partecipare. 

I principali campi che impiegano i tirocinanti sono: IT, ingegneria elettronica, ingegneria meccanica, fisica, materiali. Ma anche chimica, architettura, nanotecnologie, matematica.  

I tirocini si svolgono presso alcune delle principali aziende multinazionali del Giappone: hanno ospitato tirocinanti in passato NTT, Hitachi, Fujitsu, Canon, Mitsubishi Chemical, Bosch etc. Le destinazioni che hanno accolto più partecipanti sono: Kanagawa, Tokyo, Ibaraki, Kyoto, Saitama. 

Dei partecipanti, secondo un recente report del programma, l’89 per cento dichiara un impatto positivo sulla propria carriera e il 24 per cento è attualmente coinvolto nel business Eu-Giappone. Il 27 per cento è rimasto o è tornato in Giappone per un periodo minimo di cinque anni, il 59 per cento per almeno dieci anni e il 14 per cento per almeno quindici. 

A partire dal mese di dicembre, si potranno consultare le offerte di tirocinio per la prossima sessione. L’esito delle domande si conoscerà entro metà marzo. Anche se le candidature online si potranno inviare dal 10 gennaio al 10 febbraio 2021, è consigliato muoversi con anticipo, in quanto la domanda richiede tempo e attenzione e ha doppio binario: si deve infatti presentare sia in modalità online, via Dropbox, che cartacea. 

Va infatti compilata al computer, in inglese, stampata e inviata per posta all’Eu-Japan Center for Industrial Cooperation, insieme agli otto documenti richiesti, tra cui il curriculum vitae, la lettera motivazionale, la lettera di presentazione a firma di un docente universitario, il certificato storico accompagnato da un prospetto che spieghi come viene valutato il profitto nell'ateneo e un certificato medico recente. I candidati vincitori dovranno versare un deposito di 200 euro, che verrà restituito una volta completato il programma.

Vulcanus in Japan rappresenta una delle opportunità formative internazionali più prestigiose, per la possibilità di avvicinarsi a una realtà culturale e tecnologica diversa e stimolante e di interagire con un mercato in espansione, ricco di spunti e opportunità.

Rossella Nocca

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