Tirocini curricolari per studenti universitari, la Regione Campania li finanzia con un milione di euro

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 23 Dic 2019 in Notizie

Regione Campania Rimborso spese tirocini curricolari

Un finanziamento per tirocini curricolari di orientamento alle professioni destinato ai giovani dai 18 ai 35 anni iscritti a un corso universitario, anche master e dottorati, presso le università campane: è la notizia contenuta nell’avviso pubblico destinato agli atenei regionali e pubblicato ai primi di dicembre sul Bollettino ufficiale della Regione Campania.

Un’iniziativa importante perché i tirocini in questione, al contrario dei più fortunati
extracurricolari, non sono stati interessati dalle novità normative degli ultimi sei anni. Il che significa, tra le altre cose, che non hanno ancora nessuna tutela sul fronte indennità. Proprio per questo motivo a fine settembre 2018, Massimo Ungaro, ex PD ora passato nelle file di Italia Viva, aveva presentato alla Camera una proposta di legge, scritta insieme alla Repubblica degli Stagisti, per aggiornare il quadro normativo degli stage curricolari. Nel testo si propone di rendere obbligatoria un’indennità mensile minima garantita di 350 euro al mese per tutti i tirocini sopra le 160 ore, cioè un mese.

E l’avviso della Regione Campania non solo parla di rimborso spese per i tirocini curricolari, ma prevede anche una somma doppia rispetto alla minima indicata nella proposta di legge. Il finanziamento è di 1 milione 100mila euro, per attuare l’obiettivo tematico 10 che mira a rafforzare la parità di accesso all’apprendimento permanente per tutte le fasce di età. In pratica, attraverso questo avviso, le università con gli ordini professionali e le associazioni di professionisti, potranno prevedere progetti di orientamento alle professioni e il finanziamento di tirocini curricolari, appunto, fino a sei mesi con un rimborso spese mensile di 700 euro.

L’avviso è alla sua seconda edizione: il primo era stato pubblicato nel 2017. «Al momento i risultati della prima edizione non sono ancora completi», spiega alla Repubblica degli Stagisti
Chiara Marciani, assessora alla formazione. Questo anche perché «dei sette progetti finanziati non tutti si sono conclusi. E per ogni progetto cambia il numero di partecipanti visto che hanno previsto modalità diverse a seconda dei profili e delle peculiarità. Si va, ad esempio, dai trenta stagisti dell’Università Vanvitelli che aveva un progetto multisettoriale, dall’architetto all’ostetrica, ai centodieci di ingegneria della Federico II». Il budget per il bando precedente era un po' più alto, un milione e mezzo di euro –, in grado di coprire le indennità per 500 tirocini semestrali.

Grazie al progetto, quindi, gli studenti hanno la possibilità di avvicinarsi al settore delle libere professioni, capire praticamente in che cosa consistono e ricevere anche un buon rimborso spese. «Molto spesso i giovani iscritti ad alcune facoltà non hanno le idee chiare sulla loro professione futura», spiega Marciani. Da questo presupposto è partito il primo avviso del 2017.

A cui, due anni e mezzo dopo, è seguito questo. «In questo modo possono entrare nel vivo di un percorso lavorativo e capire se corrisponde o meno alle loro aspettative». L’esempio pratico che fa l’assessore è quello di alcuni studenti di ingegneria che dopo questa “prova” di libera professione hanno realizzato di voler puntare più su un lavoro all’interno di un’impresa. E poi, aggiunge, «Le imprese sono già oggetto di parternariati con varie università, mentre le professioni non sempre sono oggetto di tali accordi e possibilità».

Ora, quindi, l’avviso è aperto per le università e gli ordini e associazioni professionali che entro le ore 12 del 16 gennaio 2020 possono presentare tutta la documentazione. A quel punto i progetti saranno esaminati e una volta stabiliti i vincitori del bando e sottoscritto l’atto di concessione con i progetti vincitori, gli atenei pubblicheranno gli avvisi per la selezione dei tirocinanti. I tempi, assicura l’assessora, dovrebbero essere abbastanza ristretti, visto che dalla pubblicazione della graduatoria passeranno circa tre mesi prima della diffusione degli avvisi. Che saranno diretti, quindi, a studenti non occupati, tra i 18 e i 35 anni, delle università che aderiscono al parternariato che siano residenti in Campania e che non abbiano in corso un rapporto di lavoro di alcun tipo con il soggetto ospitante né rapporti di parentela fino al terzo grado con persone dell’organo di governo del soggetto ospitante né abbiano già partecipato come destinatari ad altre iniziative di tirocinio curriculare o orientamento finanziate con fondi comunitari.

Ognuna delle proposte progettuali dovrà prevedere esplicitamente l’indennità di partecipazione per il tirocinante per un importo totale di 4mila 200 euro. Cifra che, in caso di soggetti disabili, sale a un massimo di 8mila 400 euro, visto che lo stage, in questo caso, durerà un anno. L’importo massimo previsto per progetto, invece, è pari a 110mila euro, con un numero minimo di partecipanti pari a 15. Lo stage durerà massimo sei mesi con una prima fase di orientamento e una seconda, dai quattro ai cinque mesi, presso il soggetto ospitante per un monte ore totale che non potrà essere inferiore alle 450 ore.

Rispetto all’avviso del 2017 ci sono stati dei miglioramenti: in quel caso, infatti, le risorse erano sì maggiori con un importo massimo finanziabile per progetto di 200mila euro. Ma ogni proposta progettuale prevedeva un coinvolgimento minimo di 30 tirocinanti per un rimborso lordo mensile che si fermava a 500 euro.

I progetti di tirocinio sono, quindi, presentati dalle università e dagli ordini o associazioni professionali, grazie a questi partenariati sono selezionate le aziende o gli studi ospitanti e una volta pubblicati gli avvisi per i tirocini dai signoli atenei gli stagisti riceveranno il rimborso spese alla fine di ogni mese direttamente dalle università che ricevono le risorse dalla Regione Campania. «Non dovrebbero esserci lunghe attese visto che le singole università ricevono l’anticipo proprio per questo», spiega l’assessore. Il bando, infatti, prevede che gli atenei abbiano un anticipo pari al settanta per cento dell’importo ammesso a finanziamento una volta inviata la comunicazione di avvio dell’attività e il restante trenta per cento a conclusione del progetto, sulla base dell’effettiva realizzazione dell’intervento proposto. Somme comunque subordinate all’esito positivo dei controlli da parte degli uffici competenti.

Se il soggetto beneficiario è l’università in partenariato con gli ordini professionali, il soggetto ospitante sono invece i professionisti, in forma singola o associata, gli ordini professionali, i collegi, le imprese o altri soggetti privati che siano in regola con la normativa sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, non abbiano in corso procedure di cassa integrazione straordinaria, utilizzino il tirocinante esclusivamente per gli obiettivi formativi del tirocinio e non per sostituire contratti a termine, sostituzioni maternità o ferie.

Obiettivo del progetto è completare la formazione universitaria dei giovani con percorsi formativi-professionali di alta qualità per mettere in pratica uno dei pilastri della strategia Europa 2020 per una crescita sostenibile, intelligente, inclusiva.

Normalmente i tirocini curricolari attivati dalle università campane non prevedono delle indennità, anche se può capitare - spiegano ad esempio dall’ufficio placement del Suor Orsola Benincasa - che «qualche struttura preveda un rimborso spese». Ultima in ordine di tempo è stata l’Agenzia Regionale Universiadi che per la manifestazione che si è svolta nei primi quindici giorni di luglio «prevedeva un rimborso forfettario tra i 500 e i 700 euro», applicato agli studenti di vari atenei campani. Ora, quindi, è tempo per le università di inviare le proposte progettuali all’indirizzo pec indicato all’interno del bando. Ai giovani non resta che aspettare la pubblicazione dei successivi avvisi di stage. Nel frattempo il lavoro dell’assessorato alla formazione della regione Campania continua con la pubblicazione dei nuovi avvisi Garanzia giovani destinati alla formazione.


  Marianna Lepore

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