Marianna Lepore
Scritto il 16 Ago 2018 in Notizie
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Scade sabato 15 settembre un’opportunità formativa ghiotta per chi ha fatto studi giuridici o linguistici: sono i tirocini presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha sede nella città di Lussemburgo, l’organismo istituito negli anni Cinquanta con il compito di garantire che il diritto dell’Unione europea sia applicato allo stesso modo in tutti gli Stati membri. Secondo gli ultimi dati disponibili riferiti al 31 dicembre del 2017, il personale totale della Corte è costituito da oltre 2mila dipendenti, di cui più di mille e trecento donne e 850 uomini, tra funzionari, agenti temporanei e contrattuali con un’età media relativamente bassa, visto che è di 44 anni.
Le opportunità offerte sono di due tipi: la prima è per 29 tirocini di massimo cinque mesi per laureati in giurisprudenza o scienze politiche, la seconda è per un minimo di due fino a un massimo di quattro stage - il numero dipende dalle esigenze del servizio - di dieci/dodici settimane ed è dedicato agli interpreti, quindi a chi sia in possesso di un diploma di interprete di conferenza. Il rimborso spese mensile offerto ammonta a 1.120 euro netti ed è pressochè indispensabile una buona conoscenza del francese. Se selezionati lo stage si svolgerà dal primo marzo al 31 luglio 2019. Mentre in caso di esito negativo della candidatura, si potrà ripresentare domanda entro il 15 aprile del prossimo anno per svolgere eventualmente lo stage dal primo ottobre al 28 febbraio.
I tirocini presso l’interpretazione sono pensati principalmente per giovani la cui combinazione di lingue presenti un interesse per la Direzione dell’interpretazione. Come si legge dal sito della Corte di giustizia dell’Unione europea, «l’obiettivo è permettere ai giovani interpreti di essere seguiti nel loro perfezionamento in interpretazione, in particolare giuridica, che comporta la preparazione dei fascicoli, un lavoro di ricerca terminologica ed esercitazioni pratiche in cabina muta». Per questo tipo di stage si richiede anche la conoscenza del francese letto.
È importante ricordare che visto il luogo di lavoro, la conoscenza della materia giuridica è un fattore molto importante, tanto che Eleonora Montserrat Pappalettere, della direzione della comunicazione dell’ufficio stampa della Corte di giustizia europea, precisa alla Repubblica degli Stagisti che «la laurea in giurisprudenza offre maggiori chances, visto che anche il servizio di traduzione della Corte si avvale di giuristi linguisti e non di semplici traduttori, così come l’ufficio stampa e informazione della Corte richiede competenze giuridiche».
Ad oggi gli italiani hanno partecipato in gran numero a questo tipo di stage: basta dare un’occhiata agli ultimi numeri per farsene un’idea. Per i 29 tirocini che cominceranno il primo ottobre di quest’anno e per cui si sono raccolte le domande entro lo scorso 15 aprile, sono arrivate 615 candidature totali di cui 187, quasi un terzo, italiane. Il nostro Paese è il primo per numero di richieste, seguito da Francia e Spagna, rispettivamente con 66 e 65 domande. Mentre per la sessione precedente il numero di application – raccolto a fine 2017 - è stato di 559, di cui 165 italiane. Un numero in crescita rispetto al passato visto che nella prima sessione del 2016 le candidature totali erano 437 di cui 99 italiane e prima ancora 390 di cui “solo” 70 del nostro Paese.
Si è passati, quindi, in pochi anni da una media del venti a una del trenta per cento di italiani che sperano di prendere parte a questo tipo di tirocini. Decisamente una percentuale alta.
In generale, spiegano dalla Direzione della comunicazione, la Corte di giustizia riceve per ogni periodo di tirocinio non meno di 700 domande per circa 30 posizioni, che poi vengono inoltrate ai capi servizio che le esaminano e fanno la selezione in base alle necessità dell'ufficio. E visto che la maggior parte dei servizi ha uno o due posti per ciascun periodo di tirocinio, ogni candidato sta effettivamente gareggiando con 200-400 altre persone. Motivo per cui i candidati finali selezionati sono altamente qualificati. Non c'è, però, nessun criterio fisso o prestabilito di assegnazione degli stage in base al Paese di provenienza, ma tutto dipende solo dalle esigenze del servizio al momento della selezione.
Gli stagisti che non fanno domanda per la direzione dell’interpretazione, possono essere inseriti presso le direzioni della traduzione, della ricerca e documentazione, della comunicazione, del protocollo, presso il consigliere giuridico per le questioni amministrative e presso la cancelleria del tribunale e volendo possono anche passare da uno stage con rimborso spese a uno senza rimborso, per cui è necessario mandare la domanda direttamente a uno dei membri della Corte e del tribunale.
Per fare domanda per il tirocinio in scadenza il 15 settembre è necessario presentare la propria candidatura attraverso l’applicazione EU CV Online disponibile in lingua francese, inglese e tedesca. Bisogna, quindi, prima registrarsi compilare tutte le informazioni personali relative al curriculum e dopo andare nella sezione application e selezionare il profilo ricercato inserendo tutti i dettagli richiesti (anche la lettera motivazionale).
I tirocini presso questa istituzione europea sono una prestigiosa occasione per conoscere da vicino il funzionamento del sistema giuridico comunitario. E nel caso si vogliano raccogliere altre informazioni si può sempre visitare la pagina facebook della Corte di giustizia europea o cercare i gruppi relativi più o meno a tutte le annate dove chiedere informazioni.
C’è però un punto importante da tenere bene a mente quando si fa domanda per questi stage attivati per la prima volta nel lontano 1997: le chance che questo percorso sia un primo passo per una futura occupazione all’interno della Corte sono molto basse. Nella maggior parte dei casi, infatti, il personale è assunto dagli elenchi di riserva di concorsi generali organizzati dall’Ufficio europeo di selezione del personale (Epso). La Corte, però, si serve in alcuni periodi di agenti temporanei che occupano posti vacanti in attesa dei vincitori di concorso, l’elenco specifico è qui. Oppure ci si può candidare come collaboratori free lance presso la Direzione generale della traduzione. Insomma, il posto di lavoro post tirocinio non è assicurato, ma l’esperienza internazionale di alto livello unita al buon rimborso spese, sono un ottimo motivo per partecipare.
Marianna Lepore
Foto: fonte Corte di giustizia dell'Unione europea
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