Bandi in scadenza per tirocini alla Corte dei Conti: in Europa ben pagati, in Italia no

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 19 Gen 2022 in Notizie

Corte dei Conti Corte dei conti Ue laureati in giurisprudenza Rimborso spese

C’è tempo fino a metà febbraio per i laureati in giurisprudenza per far domanda per uno stage presso la Corte dei Conti e ambire ad occupare uno dei 100 posti ora a disposizione.  Un’opportunità importante, visto il posto di prestigio, ma accompagnata da una macchia nera: un basso rimborso spese mensile.

Bisogna prima fare un passo indietro e capire di cosa si sta parlando. Nel 2013 l’articolo 73 del decreto legge 69, poi convertito nella legge n.98 del 9 agosto, introduce un’importante novità per i laureati in giurisprudenza: l’opportunità per i più meritevoli
di svolgere dei tirocini formativi presso gli uffici giudiziari in affiancamento a magistrati con compiti di studio, ricerche e redazioni di bozze.

La legge inizialmente prevedeva che la formazione potesse essere svolta solo presso la Corte di Cassazione, le Corti di appello, i tribunali ordinari, la Procura generale presso la Corte di Cassazione, gli uffici requirenti di primo e secondo grado, gli uffici e i tribunali di sorveglianza e i tribunali per i minorenni. Possibilità che qualche anno dopo, nel 2016, viene estesa anche presso la Corte dei Conti
, «sia nelle sezioni giurisdizionali che di controllo, sia presso gli uffici della procura generale e delle procure regionali», come specifica l’articolo 25bis del decreto legislativo 174. Lo stesso articolo al comma due precisa anche che le modalità e i requisiti sono gli stessi previsti per gli altri uffici giudiziari e al comma tre aggiunge una nota non di poco conto: «Con decreto del presidente della Corte dei conti, su proposta del Segretario generale, sono disciplinate le modalità di erogazione della borsa di studio, a valere su bilancio autonomo della Corte dei Conti». Questo significa che è materialmente la Corte dei Conti dalle proprie risorse a pagare gli stagisti e forse spiega anche in parte perché il rimborso spese sia così basso: 400 euro al mese. Nonostante i requisiti per essere ammessi siano piuttosto elevati.

Il tirocinio è rivolto a tutti i praticanti avvocato che decidano di svolgere l’attività di praticantato presso un ufficio giudiziario, in questo caso la Corte dei Conti: per partecipare bisogna essere laureati in corso con una media degli esami di almeno 27/30 in alcune discipline specifiche o un voto di laurea non inferiore a 105/110 e non aver compiuto ancora 30 anni. È necessario poi non aver già svolto un periodo di formazione teorico pratica di 18 mesi presso la Corte di cassazione, le Corti di appello, i tribunali ordinari, la Procura generale presso la Corte di cassazione, gli Uffici requirenti di primo e secondo grado, gli uffici e i tribunali di sorveglianza e i tribunali per i minorenni. A parità di requisiti viene preferita la media più alta degli esami, il punteggio di laurea, la minore età e l’eventuale frequenza di corsi di perfezionamento in materie giuridiche. Per fare domanda è necessario essere in possesso di Spid e di un indirizzo di posta elettronica certificata e registrarsi al Portale concorsi della Corte dei Conti. La domanda per quest'anno va inviata entro le ore 17 del 9 febbraio.

Si diceva del rimborso spese: il bando esclude comp
ensi e obblighi assicurativi a carico della Corte dei conti, tanto da esplicitare che i tirocinanti «dovranno provvedere personalmente alla copertura assicurativa per malattie ed eventuali infortuni». Prevede, però, una borsa di studio mensile di 400 euro per ogni stagista a valere sul bilancio autonomo della Corte dei conti, nello specifico su quello di assestamento 2021 e su quello 2022 e 2023, che sarà erogata in base al periodo di stage effettivamente svolto, su base mensile. Una volta stilata la graduatoria, i tirocinanti cominceranno il periodo di formazione teorico pratica di 18 mesi, con l’obbligo di un minimo di 80 ore mensili – quindi quattro ore al giorno - che dovranno essere attestate dal Magistrato formatore.

L’esito positivo dello stage svolto presso la Corte dei Conti ha vantaggi che lo rendono molto richiesto: costituisce, tra gli altri, titolo per l’accesso al concorso per magistrato ordinario, per la nomina di giudice onorario e di vice procuratore onorario e titolo di preferenza nei concorsi indetti dall’amministrazione della giustizia e dell’Avvocatura dello Stato. Eppure, nonostante l’importanza del titolo e del ruolo che il tirocinante svolgerà, il rimborso spese mensile è così esiguo.

Se si esce invece dal confine italiano ecco che per un tirocinio simile l’emolumento mensile quasi raddoppia. È il caso dello stage presso la Corte dei Conti europea, l’organo custode delle finanze dell’Unione europea con sede a Lussemburgo. Anche in questo caso è ancora possibile far domanda – fino al 31 gennaio – per partecipare, eventualmente, alla sessione di stage con inizio a maggio di quest’anno. Qui, al contrario del tirocinio italiano, la durata è di soli cinque mesi, e il rimborso spese previsto è di 1.350 euro al mese.

Volendo anche fare un raffronto sull’impegno orario – nel caso italiano quattro ore al giorno, in quello europeo otto – si arriverebbe comunque alla conclusione che il compenso orario in Europa è quasi il doppio di quello in Italia, visto che per la Corte dei Conti italiana equivale a 5 euro all’ora mentre  a Bruxelles a più di 8 euro all'ora. Un calcolo
puramente indicativo che qui si fa per rapportare i due tipi di tirocinio, anche se è bene ricordare che lo stage in quanto formazione e non lavoro non prevede una “retribuzione” (meno che mai oraria) bensì un semplice emolumento che solitamente si definisce “rimborso spese” o “indennità”.

Ma se in termini di pagamento i due tipi di stage sono diversi, non è altrettanto per quanto riguarda i compiti: in Lussemburgo è l’organo di controllo delle finanze dell’Unione europea il cui lavoro è utilizzato da Commissione, Parlamento e Consiglio per sorvegliare la gestione del bilancio dell’Unione; a Roma è l’organo che svolge funzioni di controllo e garantisce la corretta gestione della spesa pubblica.
  
Rimborso spese più alto e requisiti meno stringenti per far domanda per uno stage alla Corte dei Conti europea: qui è necessario essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione europea, avere almeno una laurea triennale o aver superato quattro semestri di studi universitari in uno dei campi di interesse per la Corte, avere una conoscenza approfondita di una delle lingue ufficiali dell’Ue e una buona di un’altra lingua, non aver avuto condanne o sentenze di colpevolezza di nessun tipo, non aver beneficiato di un altro tirocinio presso una qualsiasi istituzione o organo dell’Unione Europea. Per candidarsi allo stage bisogna compilare online l’application, rispondendo ad alcune domande, tra cui anche la scelta della durata – che può essere di tre, quattro o cinque mesi – o l’area di gradimento e compilare tutti gli step presenti sul sito.

Ora è risaputo che gli stage presso le istituzioni europee abbiano dei buoni rimborsi spesa ma il confronto tra due organi della giustizia simili per compiti – semplicemente svolti in due Stati diversi – lascia comunque perplessi.

Com’è possibile che la Corte dei Conti italiana non riesca ad aumentare anche solo di poche centinaia di euro il rimborso spese dei propri stagisti, magari attingendo in percentuale infinitesimale da altre voci disponibili a bilancio? Se un dipendente guadagna 9mila euro al mese in media, dati ricavabili dal bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, possibile che a uno stagista non possa essere data una indennità dignitosa?

Se non è possibile per legge abbassare in percentuale infinitesimale questi stipendi o introdurre una sorta di contributo di solidarietà per venire incontro a questi stagisti, si potrebbero però cercare e trovare altre strade per aumentare i rimborsi. Qualche esempio: al capitolo 2250 delle retribuzioni in natura previste in modo particolare per le spese dei buoni pasto sono previsti anche 30mila euro per la fornitura di capi di vestiario. Qualche piccolo taglio qui potrebbe andare a sommarsi ad altri risparmi nel capitolo 3200 al piano gestionale 07 dove per «spese per l’organizzazione di convegni, congressi, conferenze, mostre, cerimonie, onoranze ed altre manifestazioni, nonché per la partecipazione ad analoghe iniziative di Amministrazioni, Enti e organismi pubblici e privati» sono stati previsti 100mila euro che si aggiungono ad altri 45mila per «contributi e quote associative a favore di organismi internazionali, per la partecipazione a convegni, congressi e conferenze organizzati da Paesi esteri e da organismi internazionali, nonché per ospitalità di delegazioni e di rappresentanti di Paesi esteri». Qualche limatura di spesa è probabile possa essere fatta anche alla voce 01 del capitolo di spesa 6000 dove per «Spese per acquisto di mobili, arredi e relativa manutenzione» si prevedono 555mila euro.

Ma se anche queste spese fossero tutte intoccabili e fondamentali per il buon andamento della Corte, leggendo bene il bilancio c’è una voce ancora più corposa in cui i tirocini potrebbero naturalmente ricadere. Si tratta del Capitolo 3200 «Spese per la formazione e per lo sviluppo della cultura giuscontabilistica». All’interno di questa spesa rientra non solo la formazione per il personale di magistratura ma anche quella del personale amministrativo. E poiché il tirocinio è un periodo di formazione e svolto all’interno della Corte dei Conti serve sicuramente per sviluppare la cultura giuscontabilistica, perché non prevedere una piccola quota dedicata all’aumento dell’indennità dei tirocinanti vista la cifra stanziata per questo capitolo è pari a ben 775mila 642 euro? 

È importante rendere questo tirocinio
non solo appetibile per il pregio e il titolo per i concorsi, ma anche accessibile a tutti: e una indennità generosa permetterebbe di accedere a questa opportunità anche a candidati meritevoli ma meno abbienti.

Nel frattempo, qualora si fosse interessati a tentare una delle due opportunità conviene affrettarsi a fare l’application e ricordarsi che in entrambi i casi, visto l’alto numero delle domande, si riceverà una risposta solo se selezionati.

Marianna Lepore

 

Foto in alto a destra: credits Corte dei Conti

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