Nuove selezioni per i tirocini da 1200 euro al mese alla Commissione UE, italiani sempre in testa

Giulio Monga

Giulio Monga

Scritto il 18 Lug 2019 in Appuntamenti

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Da martedì 16 luglio sono aperte le nuove selezioni per i tirocini alla Commissione Europea nell’ambito del programma Blue Book Traineeship. Un progetto che offre ai laureati di tutte le discipline, comunitari ed extracomunitari, l’opportunità di svolgere un tirocinio di cinque mesi negli uffici dell’esecutivo UE, sia a Bruxelles che negli uffici periferici.

Il bando da poco attivo si riferisce a stage che si svolgeranno dall’1 marzo al 31 luglio 2020. Rispetto agli scorsi anni ci sono delle novità. Dal 2020, infatti, i posti ogni anno non saranno più 1.300 ma 1.800. Secondo quanto riferito alla Repubblica degli Stagisti, tuttavia, non è ancora stato deciso quante delle 1.800 posizioni saranno assegnate attraverso queste selezioni e quante attraverso le prossime.

Quel che è certo è che, come negli scorsi anni, la Commissione accoglierà tirocinanti sia nell’amministrazione sia nella direzione generale per la traduzione. Invariato resta anche il rimborso spese mensili di 1.196 euro, a cui si affiancano anche coperture per le spese mediche e per quelle di viaggio, oltre che per gli eventuali costi necessari per ottenere i visti, in caso di cittadini extracomunitari.

Confermato anche il fatto che non esistano limiti di età per poter presentare la propria candidatura. A questo proposito, la Repubblica degli Stagisti ha scoperto l’età media degli stagisti attualmente in attività: 28 anni.

Dall’analisi dei dati relativi agli stage ancora in corso, ossia il periodo marzo-luglio 2019, si nota come siano ancora una volta gli italiani i più numerosi, sia a livello di candidature sia di tirocinanti in servizio. Durante l’ultimo bando, infatti, sono giunte dall’Italia 1.569 candidature, di cui ben 986 donne e 583 uomini. Il dato è impressionante – poco meno del 20% del totale – soprattutto se si considera che il secondo paese UE in questa speciale graduatoria è la Francia con 581 application. Seguono la Spagna con 564 e la Grecia con 509. Il motivo è presto detto: gli italiani si confermano i primi perché attratti dai generosi riconoscimenti economici garantiti dai tirocini internazionali, assolutamente non paragonabili agli stage nel nostro paese.

Le candidature totali sono state 8.667, di cui 5.894 provenienti da paesi UE e 2773 da stati extracomunitari. E per la maggior parte sono arrivate da
donne: 4.906 contro solamente 3.761 da uomini. Il totale di stagisti selezionati si è invece fermato a 630, di cui 587 assegnati all’amministrazione e 44 traduttori. Anche tra i tirocinanti in servizio primeggiano gli italiani a quota 81, su un totale di 111 che avevano passato le selezioni (gli altri 30 hanno nel frattempo declinato l’offerta o ritirato la propria candidatura). Seguono la Francia a 68 e la Germania a 50. Importante aggiungere come le posizioni siano ripartite tra i vari Stati membri UE a seconda della popolazione e del numero di candidature ricevute da ciascuno di essi.

Ora qualche dettaglio sul processo di selezione, rimasto identico rispetto agli ultimi bandi. Si inizia con l’application attraverso il sito internet della Commissione, a cui è necessario registrarsi. Prima di presentare la propria candidatura, gli aspiranti stagisti possono completare un questionario di dodici domande finalizzato a fornire una valutazione delle possibilità che ciascuno ha di superare la prima fase di screening. Una volta creato il proprio account e, eventualmente, compilato il questionario di self-assessment, gli interessati dovranno quindi presentare la candidatura attraverso la loro pagina personale. Da notare come l’application debba essere per forza presentata in una delle tre lingue procedurali dell’UE: inglese, francese o tedesco.

In via preliminare il candidato deve indicare l’area di interesse per il tirocinio (se amministrativo o da interprete) e, quindi, la lingua procedurale scelta per l’application. Le prime informazioni personali richieste attengono ai pre-requisiti necessari per l’application, ossia una laurea (almeno triennale), una certificazione di livello C1 o C2 di una delle tre lingue lavorative UE e il non aver già lavorato o svolto stage presso altre istituzioni o agenzie europee.

Superato questo step, occorre inserire i propri dati anagrafici e di contatto prima di procedere con il caricamento delle informazioni relative al curriculum. Nello specifico, è richiesto di completare i campi relativi alla formazione universitaria già completata, ad eventuali seminari o corsi di durata superiore a quattro settimane, a programmi exchange/erasmus e a studi ancora in via di completamento. Per quanto riguarda le esperienze lavorative, bisogna indicarne tre al massimo, che abbiano avuto una durata superiore a 42 giorni. Tra le esperienze è possibile citare volontariato, attività nelle ONG o in partiti politici, tirocini con o senza compenso slegati dalla formazione universitaria.

Ai cittadini UE è richiesta la conoscenza avanzata (C1 o C2) di una delle 24 lingue ufficiali dell’Unione e di una delle tre procedurali. Per i cittadini di stati terzi è sufficiente conoscerne una tra inglese, francese e tedesco. Alla successiva pagina skills è, invece, si devono indicare le proprie competenze informatiche, abilità comunicative ed organizzative (da descrivere in 250 parole) più eventuali paper o pubblicazioni rilevanti.

Nell’ultima pagina del form va inserita una breve lettera di motivazione. Per i candidati a tirocini amministrativi la lunghezza massima dev'essere di mille caratteri, scritti nella lingua scelta all’inizio della procedura; bisogna inoltre scegliere tre sedi preferite per svolgere lo stage – direzioni generali, agenzie, servizi – e la propria area disciplinare di interesse, spiegando le motivazioni di tali scelte in duemila caratteri. I candidati per un tirocinio da traduttore, invece, devono scrivere una lettera motivazionale nella propria lingua madre (che deve però essere una delle 24 lingue ufficiali).

Il termine per presentare la propria candidatura è il 31 agosto. Come sempre, dopo inizierà la selezione vera e propria. I candidati che passeranno il primo screening saranno chiamati per dei colloqui conoscitivi. È possibile che un candidato venga contattato da recruiter di più di un ufficio e, in quel caso, si seguiranno le preferenze espresse durante l’application. In questa fase il candidato dovrà fornire tutta la documentazione necessaria, ossia copia di un documento d’identità valido e il certificato di laurea, nonché dei documenti che siano in grado di provare quanto dichiarato nella compilazione del form per le candidature. L’esito positivo della candidatura si ha unicamente con l’offerta ufficiale, che può essere una sola per sessione di stage e che il candidato può anche decidere di rifiutare.

Giulio Monga

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